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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 343’761Autori attivi: 7’496
Gli ultimi 5 iscritti: France52 - Violetta Daniela Laurito - Luciano - NISenlbon - Andreacop |
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Io voglio che sia il mondo dell’autunno
L’autunno è sempre un tempo in cui pensiamo all’eternità.
Alle nostre memorie,
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E’ al mercato che si fanno i prezzi
e si baratta anche l’anima.
Scambi di merce d’ogni sorta
tra baraonde e clamore di folle,
regole dettate dal momento,
cambi di rotta improvvisi,
promesse di un’aria senza vento.
Vele abbandonate al largo, la
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Di quelle or di magnolia,
e d’altri fior adorni,
la mente mia s’è fregiata.
Di leggiadra nuda idea,
inno
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 | Morbidi cotiledoni
che l’umidore avvolge,
di lentezza sappiamo
solo le germinali bocche
e gocce di candelabri molli.
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Finora ti ho soltanto sfiorato
sulla soglia dell’alba, e nell’incerto
ti cerco fra i fiori, fantasticando
sulla più ammaliante delle orchidee...
Il dilemma sorge quando nei miei occhi
increduli sei in procinto di aprirti,
con quel tuo vago
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La vita ormai aggrappata a una speranza
tenue come una bolla di sapone,
tra sofferenze immani; e una lezione,
ma l’ultima però, in quella stanza
mi desti con la muta sofferenza,
tu, che per me sei stato amico e faro,
Maestro, esempio e
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Il vento, un dolce suono delle foglie,
nell’aria e addosso a me, mentre percorro,
nel grigio giorno, triste e senza voglie,
questo sentiero che già tanto aborro,
avvolto dal ricordo sovrumano,
di quando dolcemente mi eri accanto;
cammino lento e
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 | Col rammarico fasullo dei poeti
le dracene perdono foglie
-è normale in questa stagione
lasciare qualcosa,
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| Non dovrebbe buttare mai niente,
lo scrittore, dei suoi vecchi appunti,
per poi essere sempre presente
al passato in cui cerca gli spunti
per rivivere qualche frangente
della sua gioventù, quando i punti
mai metteva a vicende, e da mente
i suoi
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 | Tra sorrisi e bicchieri
sul filo della vita
non basta fingersi fari
per reggere la scena
mentre il tempo
fragile
spezza
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Ridicolo è non sapersi più dire chi siamo.
Avvolti in un silenzio che sempre di più ci stringe il cuore.
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Un alito di vita nelle ombre,
uno
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Ricordi quando ti accaparravi tutta quella musica
gioia nel cuore pensando al futuro
or che è giunto
è solo un grande vuoto
quella puntina si è atrofizzata
in alcun modo riesce ad abitare i giorni
un silenzio che fa male
privo di quel
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Canta la notte canto il mio Natale
canta un bambino nudo sul selciato
come un pacchetto vuoto abbandonato
da una ragazza madre verginale.
Canta il tuo cielo muto al baccanale
di questa vita fragile e oblato
un grido s’alza vivo e inascoltato
e la
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Sono un essere umano,
soprattutto ... son donna
ed esigo rispetto
pur se vengo dal basso.
Sono nata in Uganda
con la pelle ch’è nera,
ma non sono una schiava
da trattar con disgusto!
Ho due braccia e due gambe,
una testa ed un corpo,
come
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Dove sei?
Nella nebbia?
Come ci sei arrivato...
Là ti addormenti e sogni ancora
la tua mente è un teatro
le acque
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Costume del viver cortese
ammicca qui ad ogni cosa
lo sguardo tuo, ti sorprese
fresca la fragranza di rosa...
Sussurra al vento un falsetto
allegro, fischietta il canarino,
così in quell’angolo ristretto
eppur ci fiorisce il ciclamino...
Fin
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Storia tracciata a matita,
canto d’antico risorgimento,
baldanza di statiche parole,
Romanza dall’ugola d’oro,
danza d’epoca in romantica effusione,
balletto a divenir nenia in flemma movenza.
Povero Orpello del 600, romanziere a mescolar
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Scrivimi domani
perché avrò più tempo
per piangere le cose
che non ho mai avuto
Ed anche i percorsi
sulle vie che soffiano
un’altra stagione di pena
per un cielo inerte
Parlami lentamente
perché sarò più dolce
se mi darai qualche
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Parlerò della luce
mentre un bambino piange,
quando il tempo non segnerà più
né volti né silenzi
e tu spazzerai un
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Le pesanti palpebre socchiuse
fan passare a stento la luce,
poi il buio colma ogni cosa:
la piccola morte ove conduce?
Nella via di mezzo, confuse
son le idee tra nebbie e foschie,
i rimorsi si fan incubi, è rosa
lo sfondo incantato delle
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Sonàa le canpane
su i prè fiorìi,
’l sol el paréa
fermo là sora ‘l monte,
mi e ti soli soléti
faséimo piena la belessa
ne la festa del’april.
Le nostre parole,
donè al vento,
le bele caresse,
i éra robè dai profumi,
’nvesse i sì,
i éra par mi
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Questo addio – come gli altri
è l’addio a quel tratto di noi
finito
Quello che resta ricomincia
e continua - più
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Amara |
06/12/2019 16:57| 50 |
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dipinsi il silenzio
fra le nuvole stanche
di piangere al far del giorno
quando tutt’intorno
non v’era nessuno a consolarmi
mi sporcai di bugie
per non sentirmi solo
sulla palata felliniana
ricoperta da un mare di pescherecci
colmi di frutti
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Delusa speranza.
Giovane, un giorno,
ho creduto di amarti.
Facevi parte della primavera.
Oggi,
oltre questa pioggia ostinata
che denuda gli alberi
investigo silenzi
che non so più leggere.
Ti scopro enigma,
vuota forma dell’inatteso,
scosceso
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 | Sotto la luce della luna
si dissolvono emozioni,
in un attimo, fino a sparire
nel limbo del tempo.
Poi rimane un vago ricordo
che muove come
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| Luci soffuse ed azzurrate sfumano,
lacrime dei parenti nella stanza,
la bara con i ceri che profumano,
essenze col sapor di ricordanza.
Si ascoltano preghiere che radunano,
le donne con i veli di ordinanza,
bisbigli a fil di voce ora
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| Del nostro giorno
contavo ogni passo
mentre l’infinito
delle onde
ne misurava
la profondità d’amore.
L’orma delle
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Jim27 |
06/12/2019 10:44| 59 |
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Svanita dentro luci opache,
il giorno si azzera e non trova
le orme del ritorno ...
Ferite profonde solcano la terra,
fiori crescono privi di colore.
Primo amore,
grande amore,
unico amore...
Ti cerco.
Il silenzio diventato oro è la
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Quieta l’anima
verso un riparo
se stanca è la luce
e piano s’assottiglia
verso l’altra dimensione
muovono i passi
lunghe strade del silenzio
e delle ombre vive
si avvolgono al mio nome
mi chiamano piano
da lontano, una voce
come quella di mia
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La stessa luce tra sillabe e silenzi.
E il culmine della prima volta
di verità non pronunciate.
Ora mani che sfiorano scritture
e segni del tempo, differenti.
Il pensiero un faro sul futuro
e binario di percorsi all’indietro
fino alla radice
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Solo venticinque minuti rimangono e poi
tutto brillerà di fuoco
su non essere nervosa
potresti provocare un cataclisma
pazienza non perdere
ascolta quello che nel cuore batte
all’improvviso tutto si appianerà
e domani leggere potrai sulla
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“Mi sono avvicinato per baciarti,
ma tu ti sei ritratta spaventata,
avevi gli occhi pieni di terrore,
in verità neppure
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Te lo dicevo spesso
che un giorno
saremmo stati soli
con i nostri pensieri
E che il cielo sarebbe
stato solo un’ombra
scura da pregare
quando veniva la sera
Te lo dicevo sempre
che non avrei retto
alla luce della luna
e che le mie
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Tra i vigneti
le malinconie d’autunno
sono silenzi da respirare .
Le botti lasciate a riposare
piene di nostalgie e gesti
voci disperse tra sorrisi e
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Di accenti d’uva
la fame e il calice.
Anelli e
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Un mare di silenzio
E vivo in un mare di silenzio,
rotto solo dall’eterna risacca,
figura sospesa,
architettura di sogni d’un luogo
dove cadono le foglie.
Ogni parola dirà
del come e del quando
le acque hanno rotto le dighe,
dirà di noi
e dei
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Un volo
dove il cielo è più blu
oltre lo spazio e l’orizzonte.
È il volo della libertà
amata, desiderata e posseduta...
per te libertà
spiego ogni volta le ali
certa che troverò quiete
nel tuo spazio e nel tuo tempo
ma con poco coraggio nelle
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File di automobili
nella strada rovente,
conducenti furenti
vicini all’ impazzimento.
Un sole che non dà tregua,
aumenta la tensione,
forte squillare di clacson,
frenesia totale.
Due tipi perdon le staffe,
si mettono a
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-
.
Il senso di vuoto,
di troppo spazio.
-
Sentire il bisogno di una presenza,
che non sia sempre la tua.
-
il suono dei passi
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L’amore lo riconosco dalla felicità,
dalla vicinanza,
dalla vena che pulsa con costanza,
dalla ruga che marca,
dal
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I miei passi sanno sempre dove andare
mentre sfoglio i giorni distrattamente.
Stempero il grigio nel colore dei tuoi occhi
e accolgo il sole pur se tra mille tempeste.
La mia cecità d’improvviso m’illumina,
ora che il mondo in silenzio
mi
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Un compleanno quest’oggi che nessuno potrà mai capire
quel rimembrare attimi stupendi di un amore ancora in auge
chini là in quella stanza sfogliando il corpo del reato
l’indomani avrebbe dovuto far sorridere chi
con grande volontà aveva già
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Una bimba sta piangendo
perché il padre l’ha sgridata,
lei è molto intelligente
ma si sente maltrattata!
Ha giurato con se stessa
di volersi vendicare
e siccome l’altra notte
l’ha sentito amoreggiare ...,
sta studiando
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Occhi di cielo
e un manto fragile
a coprirti l’anima,
edulcorata dal lieve passo.
Svelta,
rincorri il tempo che avanza
incalzando
sul dorso piegato,
sopra il capo ceste intrecciate
contando gli anni compianti.
Verdi campagne di rovente
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Passata
era la pioggia
e le voci
festose
dei bambini
nella piazza
di nuovo riecheggiavano.
Il fruscio
delle foglie secche
sotto i piedi
la mia stessa infanzia mi rammentava:
quei
pomeriggi autunnali
vissuti
a rincorrere il
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Se non vi vedrò più
darò la colpa a Dio
per tutte quelle volte
che ho taciuto
Restando nell’ombra
per un cielo di troppo
e per una nuvola nera
nel mio sguardo spento
Se non vi abbraccerò
penserò ai silenzi
a quelle mattine lente
con il
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Percorriamo
l’amore di un tempo,
come se fossero giorni
non interminabili anni
non lacrime di dolore
ma gioia infinita.
E ritorni a dirmi t’amo,
Quanto desiderato!
quanto l’ho sussurrato
nelle mie notti,
nei miei giorni d’attesa
forse te
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Se tu accostassi
l’orecchio alla notte
e mi parlassi
della sua musica
ammutolirebbe d’incanto
l’ora degli spettri.
E
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Hai scritto storie
che parlavano d’amore
ci son venute fuori
delle belle parole
che hanno preso dentro
ed hanno fatto centro.
Hai passato momenti molto tristi
a volte il mondo ti è caduto addosso
le cose belle erano sparite
anche tua madre non è
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E c’era una bimba
tormentata dai geloni,
accanto al presepe
di tanti anni fa...
Tra le motagne i pastori
stradine,
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Amici cari
di cui fidarsi
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Zampogne e zampugnare
so’ addeventate rare
e si quaccuno vene
nun canta cchiù ‘e nuvene
ma fa tre o quatte sciusce
e tu guagliò t’ammusce
pecché chistu Natale
è sulo p’e giurnale.
Zampogne e zampugnare
song’ove ‘e putecare
e si squaquiglie ‘a
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Sarà la sera
che si fa lunga,
oppure la notte
che tarda ancora,
ma i tuoi occhi
sempre più belli,
mi danno già
l’alba di domani.
E le stelle
si fan vallette,
mentre le ore
mi sono attimi,
e la luna
è una carrozza
con le finestre
bene
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È la creatura più bella del mondo
una nuova famiglia che nasce
dall’amore e nella pace cresce
nutrendosi di sentimento profondo.
Benedetta dall’alto dei cieli,
dal melodioso coro di cherubini
che risuona ad allietare gli uomini
di buona volontà e
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Nel cielo azzurro volare
come uccello senz’ali
sfidare il vento tormentoso
le nuvole ondose.
Sulla cima del monte stare
voglia di precipitare
nel baratro profondo
del mondo.
Rotolare come pietra
infondo alla scogliera
ove l’onda del mare
sbatte
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Il cielo
la terra
su e giù
oro ed argento
prezioso tesoro
scalda,
vive, cammina
nei piccoli
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Come una nuvola
si copre il mio Sole
eco della tua nebbia fuggitiva.
D’un grido l’illusione
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Raffiche d’elementi
come folli maschere informi
vanno su piazze e calli
con sibili a imperversare-
Il cielo esplode
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Dentro di me tu sei dal primo istante
e dentro queste lacrime perenni
che rigano il mio volto, da quell’alba
che spense il giorno alla mia vita intera
e poi fu notte di sconcerto atroce!
Ma nel silenzio e dentro il mio tormento,
dentro i recessi
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317328 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 80.
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