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Vincere sempre su tutto
un impavido uomo voleva
e investire a rischio mai niente
di ciò che possedeva.
Nella posizione dei vincenti
con destrezza si collocava.
Ogni cosa agli altri con astuzia carpiva
e con sagacia nessuna cosa restituiva.
Nel
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Non possiamo vedere
lo stesso firmamento
non la stessa alba sorgere
perché quando la notte
avrà tessuto le sue vele
l’oscurità sarà un ricordo
e io volerò fra le stelle
come un vento che disegna
il cielo con le nuvole.
Non possiamo
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IL giorno mi saluta
tu mi sorridi
la mamma è alla fontana,
volano le colombe
oltre i tetti
vanno incontro al sole
mentre tu, bellissima
mi prendi per mano
e mi porti fra i fiori,
in una nuvola di colori
io là ti fermo, e là
apro a te il mio
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 | Alla scoperta del senso della vita
un giorno antico che già splendeva al sole...
Ombre di compagnia e frescura avita,
presagi senza limiti e parole,
andavo ragionando senza basi,
creandomi un futuro luminoso,
senza ma o incidenti, senza un
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Vincere sempre su tutto
un impavido uomo voleva
e investire a rischio mai niente
di ciò che possedeva.
Nella posizione dei vincenti
con destrezza si collocava.
Ogni cosa agli altri con astuzia carpiva
e con sagacia nessuna cosa restituiva.
Nel
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Se potesse il cielo custodire il tuo nome
i sorrisi cadrebbero nel petto
Aurora di rumore
Come navi bianche e senza timone
melodie alla deriva, scie
guaderebbero le rive
Approdi di parole scomposte
le mie
fantasie d’amore in divenire
le
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Aborro gare contest e premiazioni
carrellate di versi in pentagramma
e tu che sei dei cori la mia mamma
armeggi coi tuoi voli... ostentazioni
del senso che non muti e ti diverti
a fare da mossiere sopra il prato
al gruppo dei cantori
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Nascosto nella nebbia
delle rive del Tibisco
avverto la paura
ed il pericolo intuisco,
un urlo disumano
esorta la barbaria
intanto prende forma
una guerra leggendaria
Il popolo degli Unni
marcia possente,
spreco di sangue
di gente
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Portano il giorno come un peso lieve
le donne che tremano e poi resistono,
hanno passi incerti, parole in breve,
ma dentro al petto tempeste insistono.
Sanno cadere senza far rumore,
ricompongono il cuore con mani lente
e mentre il mondo le
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Tu che risuoni nelle brulle parole del silenzio il piccolo usignolo che canta
o meraviglia di una neve che cade soffice come la farina
bevo il miracolo delle stagioni colorata primavera di viole.
fulgida stella che cammini solitaria nella strada
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Districarsi
per non rimanere succubi di chi con parole o sguardi
vorrebbe poter mettere a disagio
diventa sempre più difficile
se non prendiamo rimedi
basterebbe avere meno cuore pensando solo a noi stessi
conducendo in porto quanto più
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Non cerco Dio
nel recinto delle paure
né nelle chiavi arrugginite dei dogmi.
Lo cerco nel respiro che si apre
nella domanda
che non chiede permesso.
La fede non è un muro
è una soglia attraversata
ogni giorno, scalzi
con la mente sveglia
e il
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I fiori non muoiono
lasciano il ricordo
del loro profumo
e i petali sparsi
a fecondare la terra
e la nostra anima
corrosa dal tempo
e dal buio che scorre
come un fiume malato.
Tu non sei mai morta
sei solo nascosta
in questo vento
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Se arremolinan las nubes anunciando tormenta,
como viajero lejos de casa, el viento
susurra entre las ramas de las mangifera.
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Los pájaros huyen con gran alboroto
y en el gallinero se forma un tumulto.
.
La señora Li Quingzhao,
murmurando entre
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Quando il mondo
avrà per me esaurito il suo canto
guarderò verso il cielo
immenso e stupendo:
allora io vedrò Te, mio Signore
e ambirò sfiorare l’aria
e impormi sul tempo
per rendere fulmineo il mio moto
e raggiungere,
più della celere
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V’è trambusto in codesta vita,
allor in prece si ricerca
fra’l sospiro di retta via,
ove il Dio sempre alberga
Ma il malanno or insidia,
ché d’inferno è munito
e l’animo attanaglia
col suo forte ruggito
O per Dio!
Allontana il passo
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Sera carica di passioni
dove il silenzio esala
in brividi di emozioni
mentre la’ fuori il buio cala
quando nessuno ha più tempo
per te nel tuo isolamento
e attendi un momento
che condivida il sentimento
dall’anima e dal mio cuore
tra
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Ero lì con te,
anche quando il silenzio
riempiva le stanze
più delle mie stesse parole
e ora che il tempo passa
come polvere sul mio cuore
ti ritrovo nei piccoli gesti
e nei dettagli della quiete.
Ero lì con te
e continuo a tornare
ai tuoi
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Canto la donna strappata alla notte,
con le costole rotte dal silenzio,
quando la porta sbatte e lo scuote
un nome urlato senza consenso.
Canto la donna che ingoia l’offesa,
che lava il sangue dal pavimento,
che all’alba appare quasi sospesa
tra
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Pensieri
immagini che si rincorrono come a voler fuggire
per non essere imbrigliati
in un mondo che di bello non ha proprio niente
ogni dì una novità si sparge sul selciato
creando infinito disagio
niente più che inciti alla vita
se non quegli
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Quante volte ho pianto da solo negli anfratti di un ospedale
quante volte ho pensato alla morte per risolvere la disperazione dei miei occhi.
Nei corridoi dell’ospedale ho imparato a resistere nel tenero vento di Gesù
è sbocciato il coraggio di non
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Inatteso l’amore si fa sentire
profondo come ferita che guarisce
antico come primo respiro del mondo.
Non urla, pulsa...
Pulsa nelle vene della terra stanca
nei cuori spezzati che non chiedono più nulla
nelle lacrime cadute senza testimoni
in ogni
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La notte mi ha deriso
non è più il mio rifugio
il ventre che prometteva
nuove danze e le ferite
aperte dalle lame sottili
affilate sopra il cuore
che batteva senza sosta
un pallido respiro, nero
con le ombre del sentiero.
La notte mi ha
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Impazzivo per te
andai alla fonte
quella del mio vivere
e lì non ti ho vista
all’ora presi il treno
per cercare il tuo viso
veloce andava
fra le finestre aperte
nemmeno lì ti trovai
tornai sui miei passi
là, alla sorgente
di quel tutto mio
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Nel nulla che si frantuma
si disperdono i giorni
come fossero solide ore
messe in fila
per far dispiacere alla luce
nel niente che si consuma.
Frammenti sotto le dita
feriscono la pelle
lasciando tracce al buio
che si scompongono
in attimi
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Follia scabrosa di un incisore ladro di sogni
fuliggine di versi sporcata dalla cenere del fuoco
o poeta segno bipolare di un pianto di stelle.
Bellissima malattia di un cielo colmo di arcobaleni
sporca penna che scrivi le tue amarezze sulla luna di
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Nel vuoto che dilaga e tutto inghiotte,
lo sguardo tace, spento dall’orrore,
la carne vive il peso delle botte,
la vita sanguina del suo dolore.
Tra i rovi che si intrecciano sul petto
restano segni amari, cicatrici,
prigionia oscura che divora il
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Sillabicando si ritorna a scuola
undici mosse giuste da inglobare
una con l’altra unite all’inventare
quella strofetta a tempo che consola.
Sillabicando ecco la parola
un gioco da impostare e coniugare
coi timbri e con i toni del rimare
col punto
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Ci sarà pure una motivazione
per cui tutto sembra andare a rotoli
cercare aiuto per l’incomprensione è dovuto
onde ricominciare ad usufruire di quel pacchetto
che una volta con fiducia si faceva sentire
mettendosi in mostra allorquando con fare
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 | Non posso che dire grazie,
perché hai preservato la mia luce,
sei la mano che accarezza,
prendendo per mano il tempo che scorre.
Mentre il vento sussurra storie
e scolpisce ogni anno volato,
tu hai accompagnato la vita,
con curiosità e dolcezza
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| E’ Natale, Natale per tutti,
Gesù è nato nella grotte,
i Re Magi sono andati a trovarlo
portando oro, mirra ed incenso,
ma questo per me non ha senso.
E’ vero, è Natale per tutti
che hanno la gioia nel cuore
dove alberga soltanto l’amore,
ma non
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| Il Natale mi ritrova stanca
con dita che sfiorano il gelo
e il sospetto lieve
che il mondo chieda
più di quanto si possa donare.
Le strade scintillano tese
invitano con grazia fittizia
a entrare nella loro festa
ma basta un passo
e già sento
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| Danza le mie albe
vola le mie notti
la luce arriverà
e sarà un ricamo
il ricordo del buio
avrà aloni di luna
attorno alle nubi
e nessun dolore
da tessere nel cielo.
Danza le mie stelle
la pelle che muore
sulle labbra chiuse
da un respiro
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| Ripenso e corro sui miei passi
dove ho lasciato cadere emozioni,
ho cercato in quel parlare senza voce,
una carezza nel cuore
dove hai seminato amore
e, nelle mie mani che hanno stretto forte le tue,
ho sentito la vita finire tra lacrime e dolore.
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A cuor pulsante ed anima stravagante,
arranca e spera la sfera del mattino,
alba sognante, fessure ad aprir al sol dormiente.
Qual sogno di libertà vagante non vide il buio,
qual sogno sognante e veritiero,
alzò in volo come farfalle,
aria pulita e
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Di ombre e di luce
si schiude il cancello della vita
che porta a questa spiaggia
dove il vento soffia forte
e le lacrime si specchiano
in acque torrenziali.
Di abbracci e calde parole
ti avvolgerei,
come maglioni di lana grandi e morbidi
a
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Tormento trafisse l’animo,
che’l cuor era sì disadorno,
notte buia si profuse
nell’abisso del profondo
Tutto volse all’infimo,
tetro divenne intorno,
mal umor si diffuse,
scomparve color di sfondo
Or ov’era Amore?
Rifugio d’un peccatore
da
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La mia valle
gronda di sospiri
e le sue notti
sono colme
di abbraci e baci
di vita vera,
l’amore è là alto
che dispensa gioie
aiutato da: stelle
luna e vento
che si fa brezza
appena trova
una fonte di luce.
Ed io che adoro
di questa
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La luce dei sogni illumina i tuoi occhi infiniti
il fiore della tua bocca brucia di baci rubati alle nuvole.
Amo il tuo essere taciturna e passionale del sole
guardo le tue braccia robuste radici di un abbraccio.
Ascolto il brusio che respira il
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Rabbia solenne s’instaura
quando per non essere di troppo tutto pare eclissare
nulla che debba di nuovo porre
un minimo di comprensione
per un cambiamento inatteso
fuorviando situazioni inadatte
a percorrere la strada del silenzio
ripercussione
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In attesa delle prossime feste
c’è chi osserva la volta celeste
che di giorno esprime infinito
nella notte un incontro stupito
nello spazio transita il tempo
con la luminosità dell’Olimpo
chiaro scuro caffè latte al mattino
alla sera solo
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Non seguo voci vuote né sottomesse,
né i canti di un potere inginocchiato;
cammino contro il buio avvelenato
che spegne ciò che resta nelle essenze.
.
La notte erge le sue false promesse,
predica un vangelo deformato
che tesse menzogne in ogni
leggi

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Tra le corde del vento
resta un tuo riflesso chiaro,
un passo che non sento
ma che mi sfiora lieve,
come un pensiero raro.
Non cerco più risposte,
solo un respiro buono,
un lampo che mi sposta
dal buio che mi tiene
e scioglie ciò che
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Tu che cammini lieve
tra i pensieri degli altri
come vento che conosce
la strada dei cuori.
Hai mani che non chiedono
ma offrono silenziosamente
come se la gentilezza
fosse la tua lingua madre.
Nel tuo sguardo riposa
la saggezza antica
di chi ha
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Se il vento soffia
se il buio inganna
se siamo soli
la pelle sogna
nuovi desideri
e le labbra unite
in una danza strana
la pioggia chiama
una nuova terra.
Sei il buio scende
la luna prega
un nuovo cielo
da accarezzare
le stelle
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Mai avevan intravisto
un cielo tal plumbeo,
né mai respirato aria tal rarefatta.
Profumo di rose e ciclamini
un tempo alitavano
i miei fratelli di Gaza e di Rafah.
Pane caldo, latte e miele
e fragole alla panna gustavano
i miei fratelli di
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La mia sera
chiama e non chiama
ma ama il pensiero
che sale e non conosce
il scendere, pulisce
il tramonto e lava
la luna e le stelle
perché, lei vuole
che
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 | Dicembre ti trova lieve,
con il cuore che ascolta piano
il passo dell’inverno,
e il respiro caldo del Natale.
Cammini tra luci dorate,
custode di piccole speranze,
e ogni giorno è un fiocco
che si posa sulla tua storia.
C’è un silenzio che ti
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Nel chiarore che sgorga dall’alba sottile
ho raccolto il tuo nome tra fili di vento,
come un suono che nasce da un gesto gentile
e si posa nel cuore con lieve sgomento.
Tu sei l’acqua che sfiora la riva segreta,
sei la luce che filtra tra il verde
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C’ è un verso ribelle che accarezza con pietà il massacro dei bambini di Gaza.
bombe assassine che esplodono nel tuono spezzato di innocenti
rimane il silenzio di cadaveri sporcati dalla polvere.
Rabbia di parole che sanguina l’indifferenza colpevole
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È sera la notte si avvicina
così come i rumori del bosco
lasciano spazio al silenzio
fra le foglie della grande quercia,
là sul culmine della collina
intravedo una porzione di luna
e l’anima mia lambisce quella pace
che in me, vive nella
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Allo specchio vedo
tutte le donne
che ho amato e tradito
ogni ruga è un urlo
ogni capello bianco una rivolta.
Cammino come se le pietre
conoscessero i miei peccati
ridono sotto i miei passi
perché io rido più forte
non mi piego, non chiedo
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Prendere sul serio tutto quanto viene proposto
non sempre è conveniente
lasciamo ragionare il cervello
onde non avere sorprese
che potrebbero nuocere e non poco
la semplicità dell’andare tutto liscio
dovrebbe far pensare che sotto sotto qualcosa
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La vieja casa
relumbra entre el follaje.
¡Exhala vida!
Dulces remembranzas de mis ayeres,
protegida y vivida,
mas tan engrandecida
por el amor, valores y deberes.
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RIMEMBRANZE
.
La casa antica
risplende fra il fogliame.
Esalta
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È dicembre. Sibila il vento
tra le ultime foglie rimaste,
coi rami che guardano il cielo
in segno di resa.
È dicembre, e scende la pioggia
sui vetri, col suo ticchettio,
musica dolce e rilassante
per l’animo inquieto.
È inverno, e pur cade la
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È solo polvere
e se ti dico addio
non avrò pace
finché il ricordo
mi corroderà
dentro, nel profondo
come un veleno
che scava le viscere
con il silenzio.
È solo dolore
il respiro che manca
e il cuore lento
che fatica a battere
ogni
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 | Come si fa ad avercela coi migranti
che vengono da lontano in tanti?
Sono anche loro nostri fratelli,
non conta il colore delle pelli.
Siamo tutti figli dello steso Dio,
non pensiamo solo al nostro io.
Ci sia un solo Stato sul nostro
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| Amorevole sorriso di dea t’avvolge
donna dalle braccia calde mio mantello-
io con le mie pupille calme
m’insinuo tra le tue braccia ardenti
perché ad illuminarmi sei solo tu-
mio astro costante dei giorni più felici.
Mia violaciocca
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È sempe nu piacere quanno ‘o tiempo
jucanno dint’ ‘a sacca a fa’ ‘o criaturo
se sbatte comme fanno chesti fronne
ca vanno spassulianno ‘ncopp’ a l’onne.
È sempe nu piacere quann’ ‘o sole
assieme a quatte vocche furtunate
se mette a sfruculia’ sti
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Un volto rugato, screpolato
mi saluta come se io
fossi suo figlio,
una pace straripante
sento viva nel mio cuore,
e subito mi dona una lode,
che non so come sia nata,
in un lampo di luce
mi vedo lattante
che gioco con i miei piedi
mentre mia
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337209 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 90.
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