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Le 504 poesie dell'argomento "Riflessioni" dell'albo d'oro
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Onde di terra
S’agita la vita
Da essa tratta
Illusa sensazione
La potenza
Architetta sogni
Inganno della mente che...
Seduce il cuore e...
Sveste l’amore
Oscura il dare
Vuole solo avere
Legami, unioni... Vincoli
Deturpati,
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Di notte,
a notte fonda,
le strade si riempion di poeti,
tra solchi di volti tabaccati
ognuno bisbiglia la sua storia.
Ridacchiano e guardano nel vuoto
parlano sommessi con l'amico
visione degli ultimi pensieri
su un'isola sperduta in alto
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La mia pelle slabbrata
la ricordavo morbida
nella sua seta
invece come tela lacerata
sporca e ruvida
sotto le mie
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Sabyr |
30/09/2015 12:21 | 4733 |
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| Stanotte canto alla Luna
la mia vita, la mia storia.
Illuminata dalla memoria
nell’aria fredda e chiara
si riversa lmpetuosa
la fiumana di ricordi
che poi risale
in mormorii di voci
in volti sorridenti
in asprezze di vita
ed io
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La corda di ogni vita che si svolge
si snoda e annoda in continuo cambiamento,
legandosi alle vite circostanti,
stringendo nodi pertinenti a tanti.
E’ in atto come un gioco delle parti;
la vita non è fatta di scomparti
stagni, isolati e per sé
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| Nella mia ardua ricerca dell'oltre
mai ho azzardato il passo più in là
nella speranza che il sentiero
conducesse ad una radura più lucente.
Tremendi sguardi hanno incontrato
i miei occhi tra le filiere
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Abbracciamoci subito...
il domani
ancor non conosciamo
noi che dal filo sottile
d'una grande amicizia
dell'umana ignoranza
sconosciuti figli siamo...
Antologia della creanza
sotto al vestito
miscellanea di vita
nel segno solamente
di
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Negli istanti del tempo desio
voli l'anima e appaghi la vista
chi dei limiti è ignaro e beato
nel passo del più aperto pensare.
Sia la vita l'ambizioso progetto,
vicoli accesi d'ardente passione
egual visione di non finta
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Pagu |
17/08/2015 10:14 | 4710 |
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Ma perché preoccuparsi;
le rughe agli occhi son la mia memoria.
sono la strada che seguono le mie lacrime
lacrime sempre
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Dell’infanzia i ricordi
giungono copiosi,
ricordi tristi e felici.
A lei vanno i pensieri,
bambini eravamo
solo ieri.
Rimane oggi
una dolce emozione
bagnata dal dolore.
Cambiata è la vita,
del bambino
assopiti sono i sogni,
svaniti i
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Carlotta è una bimba che sta sempre sola
bianco è il suo viso come candida neve,
capelli dorati colore del campo
gemelli all’estate sul finire d’agosto.
D’azzurro d'empireo son grandi i suoi occhi
che parlan da soli d'insonne notti
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| Che rumore fa il mondo
quando ti crolla addosso,
il suono assordante del silenzio.
Chiusa in una bolla scura
come bozzolo di seta,
percepisco la mancanza
senso di vuoto e di pensieri.
Il buio amico della notte
già perde di colore,
la
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| Teneva al petto la borsa di pelle
piena di scienza e di sapere.
Quanti anni e quanto sudore,
quanti passi sempre più in alto
per stare li col cuore stanco.
Senza un sorriso, trattenuto dal fato
senza una smorfia a far compagnia
a quella valigia di
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Giusto silenzio
di pace pulsa incessante
chiusa in uno scrigno ...
solo povertà senza ascolto.
Nella notte tutto tace
tranne il pensare dell’anima
che lamenta la vita.
Scritti rimangono inquieti nel buio
a graffiare tratti di
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Con gli occhi appesi
al cosmo
osservo
l'instancabile e folle corsa
del pensiero
verso l'ignoto.
Una scossa
e un leggero brivido
mi concede l'armonia dell'essere.
Gioendo
colgo al tatto
la concretezza del risveglio.
So di certo una
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| Quel suo viso
di roccia immota
carezza
idiosincratica
polvere d'argento
collasso estatico
d'ardore straziato:
"la vita la
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Il fumo della sigaretta
si dissolve nella sua spirale.
In testa i tuoi sogni,
il cuore pieno d’illusione.
Vorresti volare libera
come le rondini a primavera
ma... ombre evanescenti
appaiono per poi svanire.
Occhi ansiosi scrutano
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Cura di me la pioggia
e questo tramonto sarà il mio pane
come la sera quando intona
i suoi silenzi senza speranza
e non lascia nulla
non il vento di quel dolore
che rode piano
una tristezza nera.
Soffia di me l’aurora
perché porti via il mio
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| Una distanza cambia,
quando cambi prospettiva.
Eravamo lontani centinaia di chilometri,
ma uniti, come legati dai fili telefonici,
attraverso la cornetta,
orecchio contro orecchio,
bocca a bocca a sussurrare, baci.
Eravamo vicinissimi, da
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| Scende il crepuscolo
e allunga le ombre
di una lenta agonia.
Ancora un giorno muore
e stempera in una pace
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| I celebri sigilli che il Signore
conserva nel Suo scrigno riservato
son sette ed avvalorano il timore
per un finale
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| Ancora vive...
quella rincorsa
inerpica stanche membra
oltre il crinale
nei primi passi della storia
laddove
tra piccoli battiti di cuore e vapore
fuoriesce l'invisibile...
Al buio d'un refolo respiro
sorge la prima anima
oltre i confini
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Amante di Pitagora
ai numeri la dottrina
se sordo il linguaggio...
scolpiti sono i suoni
al timpano equilatero
dell'universo
Tangenti
che s'irradiano
e dall'alfa all'omega
in combinazione
fuoriusciti
non c'è
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Riposano i vecchi
come rami privi di foglie,
la sabbia
sui vetri
sveglia gli amori
che come farfalle
vivono un giorno,
si svegliano all’alba,
intingono il pane nel vino
pensando
che l’acqua fa bene ai fiori
il vino risveglia
amori lontani.
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Ogni sera il sole va via
ogni notte la luna è magia
per ogni alba un'altra prima era
per ogni giorno una sfatta chimera.
Ogni sera una ragione in più
ogni notte la morte che da’ il tu
per ogni alba l’onda si rinnova
per ogni
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| Abbandono la notte in un silente sonno
in quegli attimi dove la quiete si ode
in quella solitudine ove elegia il brillar di luna.
Se al cuor mio implode la vita
in questo affannoso respiro
“sono stanco voglio dormire!”
E ululo al cielo il mio
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I giorni
hanno nuvole basse
e passi svelti dietro l’uscio di casa
un ostile lamento di pioggia
e pale affondate nel fango.
I giorni hanno sogni sbiaditi
sui vetri appannati
nelle strade allagate
sui vecchi palazzi
le voci nei muri
alle
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| Parlare con la mente altrove
essere in rivolta con se stessi
l'animo triste di chi ha sete
di gioia.
Pensieri effimeri,
male oscuro,
la notte cala sulla vita
di chi pensa di averla in mano.
Comandare se stessi
forzare la mano
e trovarsi con
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| La poesia che amo io
non parla d’amore.
È la scatola chiusa
guardata cadere,
l'attimo che ode
da chi sta ad aspettare.
È il lieve silenzio
del vento che tace,
il rigagnolo arso
dal raggio di luce.
È musica
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Strappati da libri
non ancora scritti,
candidi fogli aspettano
la divina ispirazione.
Racconti poetici
di tanti umili scrittori
dal nulla appaiono
su pregiati papiri digitali,
sublimi pensieri
o malinconici sfoghi
nell’immaginario
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| Silenziose presenze s’avvertono
lungo i viali percorsi dall’esistente
e vibrano, come tremule foglie
che attendono di librarsi in volo
attratte da sconosciute essenze.
Non è un miraggio, né un sogno,
né fantasia d’un uomo che
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| Si accascia il cor mio,
mansueto
ai moti convulsi del tempo iracondo,
strattonato
come un fantoccio di pezza
mi
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| Solo mio
quel solitario
buffo inciampare
sulla riva,
presso lo scoglio
testimone di calde schiume.
Trasuda silenzio
tra bianchi tumulti
che vanno e tornano
a rastrellar ancora
briciole di tempi
prigionieri d’attimi.
Nulla s’infrange
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| Cara amica mia
l’ho sentito il tuo dolore
trapassarmi il fianco
e fermarsi nello stomaco
come una lancia
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Come baco da seta
in un bozzolo
sei adagiata su una foglia
torni alla primordiale radice
han pianto i morti
vestite di viola riscaldando i freddi venti
vorrei ancora insieme camminare
ascoltando il cigolio del cancello
col rumore del
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Giudico dai sogni
dalle tante mattine sullo stesso peccato
reiterato in eterno
con il vento che trema un volto
Evito gli sguardi
perché hanno il peso della luce
e non posso sopportare troppo rumore
sulle spalle ancora deboli
Coltivo il
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| Guercia la notte
ha occhi bendati,
velati di sogni
prematuri,
boccioli di stelle
appena dischiusi...
e tu...
ombra di luna
evanescente,
con lama sottile
falci il cielo
arando l'immenso,
diviso
tra buio e luce
a metà,
imprimi solchi
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| Sguardo fugace
libero impazzi
barcolli
come trottola
giri e rigiri.
Sciolte le catene
corri... salti
sull'amara terra
sul marciume
di foglie cadute,
tra il luccichio
di stanche falene...
Follia nella beffarda malinconia
follia nell'allegra
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| Partorire menzogne
nella galassia arroventata
da bufere,
gelidi uragani
si catapultano
nei viottoli ciechi e
piazze affollate.
Nuvole grigie
spargono bava al vento,
illazioni tritano
anime innocenti,
l’eco di un tuono s’espande
come colpo di
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Una mamma, una donna.
non si può dimenticare che innanzi tutto è una donna
e allora perché si esalta
questa figura? Non è
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Effimero momento
struggente ricordo
che dalla falce sullo stretto
mi insegue con spada rosso sangue
e avida sete di
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| Lacerata sul volto
da un sorriso oscurato,
una parola ingoiata,
un affetto spezzato.
Ti stracci le vesti
per non
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Pagu |
17/04/2014 18:32 | 5202 |
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| Specchiati,
corpo friabile,
osservati,
smettila di guardare quelle ossa,
così pungenti,
Specchiati,
non
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| Con paradigmi antropologici si marcano distanze e spazi
e si misurano zone d’ombra a cercare punti d’ incontro
E’ un negar di risonanze in coscienze a pietra lavica
Come per dire:
nella corteccia rettiliana non esiste un io ideale
Ma è
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Volgo
dorate scapole
di ricordi
specchiate sul tramonto
del tuo guardo
volto carezzar affilato rasoio
d’un mio dolce dolore.
Ed ascolto
tua mano chetar la mia,
stretta ad un calamo
a scavar rogge
sul coagulato sangue
di strappate mandragole
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Dolce sonno lucido abbandono
tante scale in tante partenze
benedetto quel gallo che canterà
nella notte che diverrà giorno
soffio che gonfia
racchiude le tenebre
con tanta insistenza
le svuota il peso
dormire sarebbe sonno
se
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| In una crepa nera
hai deposto la tua vita.
Tu, bellissima statua,
immobile e severo
osservi il nostro mondo.
Non usi
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Pagu |
29/03/2014 08:42 | 5177 |
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| Nell'ora tarda della sera,
quando si spegne ogni fragore
e cala il sipario, liquida cera,
su uno dei giorni senza colore,
si rasserena il mio pensiero,
e al buio riposan gli occhi
senza il frastuono giornaliero,
mentre di campane sento
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| Se fossi un pittore in giro andrei,
tavolozze e pennelli con me porterei
per ravvivar del mondo gli angoli spenti
e stender colori su tristi momenti.
Ripasserei d'azzurro le onde del mare
per poter del catrame il nero cancellare,
stenderei
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Anelante respiro sullo schermo
eroso e ingiallito dal tempo
tu ch’eri del mio cuor cornice
e fonte delle mie radici
tu che amalgamavi l’ira mia funesta
nel conflitto d’intelletto
modulazione eri
d’irruente mia giovinezza
essiccante al sole della
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| Scruto in lontananza
dall'alto d'uno scoglio
inabissato nei pensieri
e confuso nei ricordi
lo sconfinato spazio del mare.
Ammiro l’immensa bellezza
e nel suo continuo moto
l'alternarsi dell’onda.
Osservo l'agonia
del sole al suo
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Ammassati
nei vagoni dell’assurdo,
come un branco di agnelli
tradotti al macello.
Devastati dalla paura,
che come lama tagliente
falciava la loro misera esistenza
con un destino già designato.
Violati nell’anima e nel corpo
dietro
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| Non cambierò faccia alle nuvole,
il grigio è un tono di cipria
che fa brillare il bianco
e la pioggia è il detergente
che porta via ogni cosa
Non aspetterò che il giorno
faccia il suo ritorno,
il sole è dietro un angolo di cielo,
vuole solo
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| Cosa sarà del lungo silenzio
quando sarà violato dalle parole
quando saremo in un campo di viole
a morire soli come Soli tra le stelle.
Cosa sarà del furore delle vette
quando il rumore diventerà fragore
quando saremo
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Son mai giunti i giorni di rose e di narcisi?
Dolce speme conducimi a questi,
conducimi all’ardore d’un bimbo giocoso.
Mai vidi tante notti senza luna,
che d’un nero fecero i mari .
mai tanto oblio nell’animo udivo ...
quanto sognavo di colmar
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| Ora tutto tace, tutto cessa,
fra i viottoli del paese solo il suono
della nostra anima sognante.
T‘avvolge silente,
la piazza è vuota,
echeggia il fruscio dei rami
in balia del vento.
...Ora la musa ispiratrice,
sonnecchia supina
nel candido
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| Fiato che solleva da terra
e fa anche ricadere.
Da che forza proviene
fin dove arriva?
Un treno volante,
afferrato sull'oceano,
per placare i sensi,
sirena,
tra quelle onde,
che non chiude occhi
su risposte sbagliate,
puntandoli sul
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Cuore palpitante
vai, per verdi
Sentieri profumati
dall’inconfondibile
essenza dell’anima.
Al sibilo del vento,
il pensiero profondo
dell’Io, fa un viaggio
d’introspezione,
per trovare
l’amore ormai
lontano dal cuore.
Un grido di gioia
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La felicità è nel grembo di chi ascolta
il respiro dalle ali senza tempo
sul vento sottile come un filo d'erba.
Allora saremo
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| Scivola tra pietre
di sogni rossi,
granitica dimora.
Assuefatta,
a lente d'ingrandimento
delle paure,
di un cannocchiale
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| Effimera la promessa
da principio convincente,
brillava incisa su lucido marmo
incerata con cura
Poi si dissolse
alla prima sferzata di vento
sgretolandosi su celate
fondamenta di sabbia
Resta un suono sussurrato,
soffia un disco rotto nella
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504 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 120.
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