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Le 462 poesie con accompagnamento multimediale in Fiabe
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| Un dì Sirio sul mare notando il suo splendore
si propose regina senza un po’ di pudore
le rispose la luna seccamente e perplessa:
"spetta a me questo scettro giacché brillo riflessa"
il sole al mattutino col vermiglio soltanto
spense i carri e la
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C’era una volta
l’amore delle fate
e le parole promesse
nel cielo dell’estate.
C’era una volta
una carezza nel buio
ed un vento freddo
disegnato dai sospiri
alle prime luci
di un’alba strana
quando le nubi sognano
altre notti per
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L’incendio ferocemente divampò
crepitio fumo alto nel cielo si levò,
gatta nera dagli occhi gialli si spaventò
fuori dal suo giardino scappò,
povera gatta nera chissà dove a nascondersi andò.
Fumo lentamente dal cielo sparì
gatta nera dagli occhi
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| Ridondanti note
dondolano su righi
di spartiti diversi,
immaginari.
Negromanti camminano
su fiumi d’arcobaleni
...lasciano orme
multicolori.
Unicorni galoppano
su batuffoli bianchi
di soffici nuvole
sparse nel cielo.
E si tuffano
nelle
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Sua madre la chiamava Penelope
lei una ragazzina creativa,
viveva nel suo mondo di fiaba.
Chiusa nella sua cameretta
pensava,
scriveva,
dipingeva
tante cose faceva,
sempre in fretta.
Sua madre poveretta le diceva...
Sei come Penelope
lei
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Un palloncino blu volava sempre più in alto nel cielo blu
era piccino una volta il palloncino
uscito fuori da un sacchettino,
la mammina di un bambino
lo gonfiò pian pianino.
Sempre più grande diventò il palloncino
soffiò soffiò la mammina
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Son bruco strisciante
la mia esistenza è angosciante
striscio in terra sul mio ventre tutto il di,
non posso far nulla più di così.
Come vorrei volare
le ali non le ho
invidio gli uccelli liberi nel cielo
io posso solo sognar di volare,
sulla
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| Al calar della sera
si anima il bosco,
si risveglia tra l’ombre.
Gli spiriti degli alberi
si destano,
dal letargico sonno,
confabulano tra loro.
L’ululato del vento
echeggia sibilando fra i rami,
invita al silenzio...
ad osservare
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| Era
soffice, la piccola
palla di neve.
Nacque
da una montagna purissima, ove
v’era tanto sole,
diceva la gente.
Toccò
il cuore d’un uomo, affaccendato.
-Non ho tempo, devo rendere
più grande la mia casa.-
egli disse.
E la piccola
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Se non avrai paura
i corvi ti accompagneranno
al limitare del bosco
e sarai libero nella viva luce
Ma se mostrerai timore
le ombre si chiuderanno
sopra di te e l’eterno buio
sarà per sempre
Nessuna pioggia
potrà lavare le lacrime
e dove il
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Tremola la fiammella
nella lanterna ad olio
I muri di una vecchia cucina
emanano odore stantio
e il camino porta ancora tracce
di legna arsa secoli fa.
Scricchiolano le assi
di una scala di legno
sotto i passi leggeri di bimbi curiosi.
Si
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Un nido di cigni
tra i rami degli occhi
e le spine delle mani:
lei lo chiamò
con la gola nella voce dei palmi,
lo chiamò con il nome scelto
al battesimo dei mari.
Lei lo cercò,
lei lo urlò, il suo suono
come eco racchiuso
tra il silenzio e i
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Strane storie
da raccontare nelle sere d’inverno
lei era la figlia
che le ombre non potevano guarire
Si addormentava da sola
e il buio cullava le parole morte
promesse alla tenebra
da un vento senza memoria
Gelosie malate
cresciute nella
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Era,
una bambina timida,
lei...
Non osava
guardar negli occhi
la gente.
Rosse divenivan
le sue guance, quando
la maestra la chiamava... Amava
danzare, nella danza
si sentiva lieta...
Era
come nuotar
fra le onde...
" Libera, voglio
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Le favole mai raccontate
iniziavano
con la luce della luna
appena sorta dietro alla collina
Le ali di un corvo
si aprivano dolcemente
e la terra bramava
il tetro sogno dell’inverno
Le parole mai dette
erano incise nella pietra
e una tomba
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| Era
un passo leggero,
quello del fauno,
nel bosco.
Fiocchi di neve
coprivan l’erba
d’intorno.
-Cerco
un cristallo
di neve
purissima-
disse il fauno
ad una bambina
che passava,
tra la neve
del Bosco Incantato.
-Ecco
la Luce per gli
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Je suis ce tendre amour
issu d’une subtile cour.
Ton parchemin vivra en moi,
à travers les siècles des émois.
Ta douleur sombrera dans l’oubli,
notre brasier éclairera l’infini.
Tu me reviendras à petits pas,
dans ce cœur au goût de
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Lavorava “Ciàula”
tra i baratri profondi
della miniera
non vedeva
i mufloni selvaggi
che si rincorrevano agili
tra i campi immacolati
non conosceva
il cinguettar degli usignoli
fra le braccia robuste
dei platani possenti
né i fiori da
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Sulla riva dell’inchiostro c’è una rima agonizzante
che il carnefice ha baciato con stucchevole dolcezza
e dall’alba all’imbrunire cerca il suono del silenzio
tra le sillabe di un fondo così bianco e immacolato.
Mentre il fiume di parole scorre
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Si fermò, al margine del bosco,
il fanciullo.
V'era, d'intorno,
una grande distesa
d'erba e fiori, fioriti
a Primavera.
Nell'aere, il profumo
gentile del campo
empiva il cuore.
" Non so parlare, ma io
sento l'anima
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| Un chiarore d'alba avanti
dopo inverni rigidi
dal gelo ibernato.
Alito di vita il tuo fiato
ha ripreso il mio cuore,
s'aprono i miei occhi al tuo sorriso.
Cura la tua mano germogli
e i lor profumi
levitano ai venti innanzi.
Tu resti in
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| Ricorreva la festa del tulipano
balconi, finestre, giardini
in rinnovata vivacità
esplodevano di primavera
nel curato orticello
la prima rosa di giallo screziata
spiccava come un astro nascente
trasformando il prato
in un atollo dai
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| Da un manto lontano e fiorito
il vento rapì in gran segreto
profumo di rosa ed equiseto
L'aroma distratto e frastornato
finì nell'olfatto di un cieco innamorato
Pensando di trovarsi dentro un roseto
il vento rapì un altro
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Vi racconterò del luogo incantato
esistente tra una cinta di monti,
dove solo lo spirito virgineo
dell'immaginazione vi può entrare...
Il paese delle rose; ove distese
di rose meravigliose e assai rare,
eternamente in fiore,
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| Giro giro tondo ...
vorrei girare il mondo
e andare nel paese delle rose
per respirare il profumo delle cose
Nella rugiada del mattino mi tufferei per ore
e dal verde prato mi nutrirei d'amore
Nella pioggia poi mi regalerei un ombrello
per
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Un solo giorno e una preghiera
al di là dei fiori al di là della frontiera.
Quel petalo di rosa. Giravolta d'aria
sfuggito un istante alle radici di un pino.
Amava osservare proprio mentre danzava
l'anarchia generale delle foglie
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Avea
capelli d'oro,
Ricciolina.
Timida, vestiva
i suoi mattini
al canto degli uccelli.
Udiva
il soffio che brezza fa,
quando un cuor puro
l'ascolta.
Era,
neve.
Cadde, tanta neve,
lieve.
Ricciolina le parlò.
"
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La principessa
non parlava mai di giorno
respirava petali
di nostalgia fatata
Ma verso sera
sussurrava viole al cielo
e gocce di rosso
rubate ai tramonti del sud
Temeva le favole
e non credeva agli elfi
che di notte
calpestavano le
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| V’era
una scatola,
lucida, rossa,
sul tavolo della piccola Martine.
-Che cosa m’avrà portato, stanotte,
Babbo Natale?-
Chiese alla nonna.
-Guarda, petite Martine,
che cosa vi è...-
La scatola s’apri.
-Ma dentro
v’è la neve,
il
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| Era
una bambina,
Biancarosellina.
Amava
il cinguettio che, a mattino, i passeri fan lieti
del giorno.
Segreti ascoltava
i loro canti, a lei noti.
Vestiva semplice, che' avea
fatto promessa
di vita semplice.
"Come sei semplice
e
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462 poesie pubblicate nel giorno . In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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