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Le 7116 poesie con accompagnamento multimediale in Impressioni
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È scesa l’ umidità
Con il buio ricopre case ed orti
e avvicina il tramestìo luminoso
il bianco delle
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Sanzi |
12/04/2024 15:44| 54 |
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| Si, facciamoci felici
perché la felicità è vicina,
è dentro di noi e non lo sappiamo.
Esiliamo l’amarezza, la tristezza,
che a tratti ci cattura,
e l’amica malinconia
che mai ci abbandona.
Forse non conosciamo bene
e non sappiamo come sia
la vera
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| sogno il silenzio foriero di un amore che viene
voglio un futuro di un punto interrogativo bruciato sul filo disteso della vita
sento il battito rabbioso del cuore guidare gli attimi appassionati di verità
quante morti ho vissuto nella ritmica
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| Interrati alcuni nomi, come fossero bulbi
posso riposare ora.
Ho l’identità di un fiore oggi
sono leggera ho la corolla bianca
il corpo- foglia che reagisce appena appena.
Nel cuore la mappa delle radici resiste
ricorda il vento alle spalle che
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| Lentamente un sorriso apre le ferite dei miei bellissimi incubi
Stupro di una notte orlata di pensieri suicidari d’estate
Nel silenzio urlo le mie lacrime sciolte nella gola essiccata di sete
Nelle lenzuola confuse di sentimento s’arrocca il mio enorme
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| E può accadere
e accade
che il cielo s’incrini;
il tempo si spacchi,
ricada in frantumi
nel buio,
e il tuo spazio si stringa
boccheggiando a tentoni,
aggrappato a qualcuno
per finire sul tavolo
fra mani estranee,
decise,
raggruppate su te,
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| tu che curi la ferita sporca di bellissimi incubi
camice bianco che sussurri emozioni ai pazienti sconosciuti
nella malattia nasce l’empatia della parola rubata al silenzio
storia di mille pazienti vissuta sul filo della vita
tu che provi a rubare gli
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I sogni di ieri
erano nascosti
dalle nuvole scure
che riempivano il cielo
e non so più sognare
se non al mattino
quando il buio
già muore di luce.
I sogni di domani
sono ancora vivi
ma piangono pioggia
e la terra reclama
nuovo
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ehi tu che riposi nell’azzurro della memoria
ascolta la bellissima ferita che urlo al cielo
ti sento nella lotta dei giorni futuri straziati di parole
sei fortissima nelle preghiere levate dalla tomba degli arcobaleni perduti
nel silenzio del dolore
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nel silenzio del sacrificio urlo il mio matrimonio con la felicità
oh tu ferita virtuale sporca con gli errori bellissimi d’incubo
voglio vivere con le camminate sudate di cuore
nella flessione sputata d’amore m inarco di gioia
voglio urlare di una
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Una dopo l’altra
le lune se ne vanno
e non è il vento
a soffiare via
la nebbia più densa
e non è la pioggia
a lavare le lacrime
in un cielo di nuvole.
Uno dopo l’altro
i sogni se ne vanno
e non sono le stelle
a spegnersi lentamente
non
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Aspetto una risposta
e fra le pieghe del petto
so che domani
non sarà uguale a oggi
il cuore cede battiti
al tempo che rimane
un cielo scuro da pregare
per non avere nulla.
Attendo una promessa
che non sarà mai
un amore da rubare
ma
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Sono la tua ombra
che ama le lune
e che non nega mai
il silenzio delle sere.
Sono la tua anima
perduta fra le stelle
nel buio che brucia
le rovine e le certezze.
Sono la tua guerra
combattuta senza voce
il vento che rimane
dopo il
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affastellavo le dita nel silenzio che gioca il dolore
oh sudario d’inespresse speranze che ruggisce la vita
straziami di parole soffuse dal dolore
quante lacrime ha asciugato l’azzurra pietà dei miei occhi
oh amarezza che intingi il dolore nel
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Ascolto le ombre
che mi parlano di te
e nessun silenzio
potrà spezzare il buio
di queste stanze
sempre senza calore
e di questo cielo
chiuso nel dolore.
Ascolto le note
profonde della sera
e ora è già notte
qui nel petto
che batte ora
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quanti anni ho fatto riposare la verità del silenzio
c erano le notti sfigurate di cielo lassù sulle stelle
ho scelto il ricovero io che non riuscivo a reggere il buio
nella mia falsità creduta verità urlavo il mio inferno di medicine
giorni a zonzo
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Invisibile la pioggia
tocca gli amanti,
come ragazza senza volto
dalle lunghe chiome
corteggiate e tormentate
dal vento.
Cammina cauta
tra le parole e le coppie,
tra le anime solitarie
riparate da grandi ombrelli rotti.
Ragazza invisibile
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urla la lesione di una luce sbiadita sul palco lassù
tra le mie lacrime accendi l’emozione soffusa di parole
nel mio silenzio bacio la barba sfatta d’anni perduti
oh inferno di medicine pianto sul filo di un suicidio argentato
velato sudario di una
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Qualcosa ci divideva
ma non erano le ombre
né le foglie d’autunno
cadute sul prato
dove mille lucciole
avevano sognato riparo
dal vento passato
a rubare i dolori del cielo.
Qualcosa ci aveva rubato
l’amore e i ricordi
e questo non era
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nel boccone della vita nasce il mio silenzio di morte
rovinosa quiete che tracimi il fiume dell’amore
io non so parlare il linguaggio dell’altro
simbolo di una parola accolta sul filo dell’esistenza
abbraccio che urla l’assoluto mutismo del cielo
io
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oh anima solitaria che vivi la folla con il coraggio dei timidi
tu che lavori nel buio della notte vestita di medicine
orgoglio di una normalità che vacilla nel silenzio dei tuoi incubi
bellezza d’uno spirito che lotti sul filo della vita
nella tua
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non mi capiscono nei limiti di un uomo chiuso alle parole
anima sensibile sfigurata da una cancrena vestita di medicine
sento la rabbia urlante della normalità nel cuore che batte silenzio
muta vendetta di una pace intrisa di dolore
regno di false
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nel mio boccone d’isolamento nutro il mio rudere d’uomo
barba troppo sfatta che bacia la disperazione dell’oggi
nel silenzio scendo i gradini di un inferno sedato di medicine
ho paura di uscire mi fa spavento l’essenza degli altri
schifosa società
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mi abbevero ad oasi affettuose di nipoti in viaggio
deserto di solitudini bruciate nella notte di una strada che vive
sono io sudario violato da mille angeli stuprati d’inferno
abbraccio ubriaco d’una forza gigantesca di vita
brivido pazzo d’un mare
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sono piccole le finestre
dove osservare il tempo
linfa vitale un sole
impresso in vecchie fotografie
-dove sorride il cuore
ha casa l’anima-
sfugge questa quiete
calpestata dal vento
foglia che sfoglia solo
un album dei ricordi
sono cresciuti
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Un raggio viola
in memoria di un autunno
che manca...
Le foglie non tardano ad arrossire
al sole e il mare placido
ci sorride per un’illusione
di dolcezza.
Il mondo accoglie sulle proprie
stanche tempie le dita
di donne scalze, carezze
o
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Pochi rantoli di pioggia
e il buio
sarebbe finito
in un gorgo di ombre
appena più scure
della notte che intorno
premeva per tornare
al gelo dell’inverno
e al dolore del mondo.
Pochi istanti di tenebra
e anche l’amore
avrebbe lasciato il
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Le parole
avrebbero potuto
essere pronunciate
prima della pioggia
ma solo nel caso
che la sera avesse
lasciato spazio
all’amore bruciato
o al fuoco dell’ombra.
Il silenzio
avrebbe dovuto
essere un rifugio
dal rumore del buio
o forse
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La luce è un sogno
che copre le lune
nere quando ti svegli
e oscure mentre
respiri ancora
una volta maledizioni
e crocifissioni
del tuo dolore antico.
Il buio è un rifugio
dove ogni nota
rimane sospesa
come una nuvola
nel vento
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| Stesso il cielo dei disuguali
di noi miseri mortali,
di ogni stella nata già’ morta
di chi spia dietro la porta,
dei ladri vestiti da santi
dei delinquenti che sono tanti.
Stesso il cielo delle puttane
e quello dei magnacci,
un cielo caduto e
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