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Trovati 92 commenti di ex Lorenzo Crocetti
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«Sarebbe senz’altro un’ottima prova se l’autore avesse scritto un autentico sonetto secondo le regole classiche, perché se si compila un sonetto bisogna conoscere le regole, e qui le regole non sono seguite in quanto non si fa la quadrupla rima nelle due quartine iniziali.
A parte questo il concetto è ben delineato ed efficace. Fatte le dovute correzioni, dopo avere attentamente seguito le regole fisse sul sonetto, l’autore sarà in grado di darci opere perfette.» |
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Inserito il 11/02/2018 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Sonettuccio bisbigliato" di Salvatore Pintus |
«E’ stato detto che il poeta può essere un "fingitore", e questo è vero, e può quindi rappresentare efficacemente sentimenti che non gli appartengono, ma esiste anche il poeta vero, quello che nel verso esprime chiaramente il suo stato interiore e Marina Pacifici è uno di questi.
Ogni sua poesia è l’espressione del suo mondo interiore, delle sue delusioni o sofferenze, o anche dei suoi momenti sereni e felici. In questa poesia essa richiama momenti di viva natura, dalla rappresentazione dell’usignolo che gorgheggia sui rami del calicanto, al colorarsi di nostalgia del lago, fino all’abbraccio degli ulivi al vento ed al ritorno di qualcuno al suo fianco "nello stormire al vento delle viole".Veramente un connubio fra sentimento e natura.» |
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Inserito il 11/02/2018 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Nella stagione del biancospino" di alias Marina Pacifici |
«Ed anche questa volta immancabilmente Rasimaco parte da quello che è il punto centrale e fisso della sua ispirazione lirica: il dolore della vita. Per un momento egli sembra abbandonare questa sofferenza, e vede il dolore che pare trasmigrare dalla mente, ove è fisso, oltre i confini della stessa. Quasi fosse lo stesso dolore un veicolo che porti in altra atmosfera ove si trovino attese e desideri.
Ma è sempre il dolore che domina e che sovrasta ogni altra cosa, poiché è lo stesso dolore, e lui solo, che tenta di migrare oltre i confini della mente. E per questo domina incontrastato anche stavolta nella concezione del poeta. Senza possibilità di conforto e di fuga.
Bella lirica.» |
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Inserito il 08/02/2018 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Tre parole" di Rasimaco |
«L’amore che perdura da anni può perdersi nell’abitudine, pur sempre con la persona amata a fianco, per la quale imrovvisamente si avverte di avere perduto lo slancio iniziale. Ed entra allora nell’animo il desiderio, come fosse cosa nuova, di rinnovarsi tornando al primitivo amore, che tanti anni di vicinanza hanno reso abitudine nel fluire del tempo. E vi sarà un auspicato giorno tutto per loro, dove non vi faranno bilanci di vita né si conteranno voti di comunanza, ma regnerà solo l’amore nella sua essenza più vera.
Ed è questo il desiderio quasi malinconico del poeta che vuole ritrovare quell’antico palpito che già fu e che poi, irrimediabilmene si è affievolito nel tempo con l’abitudine. E sarà di nuovo intenso novello amore.» |
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Inserito il 07/02/2018 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Un giorno solo per noi" di Saverio Chiti |
| «In mezzo alla prosaica pochezza poetica di tanti autori del sito, possiamo dire di questa poesia che è bella e ben scritta. Insomma è poesia.» |
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Inserito il 10/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Silenzio amaro" di gianni manca |
«Qualcuno ha definito questa poesia "sonetto", ma io, pignolo e preciso (solo in fatto di poesia!), aggiungere anche una parola e lo definirei "sonetto improprio", in quanto la suddivisione sillabica dei versi non mantiene unitarietà, ma spazia dal novenario al dodecasillabo, contrariamente a quanto prescrive la regola del sonetto.
Ma questo non è certamente un difetto della poesia, che si snoda anzi in un armonico procedere nel descrivere con sentimento la semplice malinconia della sera.
Una poesia azzeccata dunque, e che appare scritta, finalmente, fra tante che leggo, per dare sfogo ad un impulso dell'animo e a non cercare, con frasi ad effetto ma banali, l'elogio incompetente di troppi che non capiscono un'acca di cosa sia la poesia» |
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Inserito il 10/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Di sera" di Rosita Bottigliero |
«Qualcuno\a mi definisce ironicamente e rabbiosamente "maestro" per il fatto che nei giudizi vado cauto, non regalo niente, e leggo attentamente senza sfoderare a caso un "bellissima" (inflazionata), oppure di sparare frasi sontuose "obbligate" di elogio a ogni piè sospinto dopo avere forse scorso distrattamente (oppure anhe senza leggere) la poesia.
Prima quindi di esprimere un giudizio su questa composizione, tenuto conto che "crocEfigge" nell'ultima strofa è un comunissimo errore di battuta, mi domando invece e chiedo anche aiuto al vocabolario, che significato abbia quel "portami DIDASTE a questo istante..." nella prima strofa.
L' invito non è l'imposizione di un maestro o professore che si voglia, ma raccomandazione a qualcunoa.» |
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Inserito il 10/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Crocifisso al letto" di Mr Magoo |
«Mi ha invitato l'Autore ad un mio giudizio sulle sue poesie, e ben lo trovo meritevole di commento, in quanto dimostra un'ottima conoscenza dell'endecasillabo inquadrato in una attenta musicalità.
Bello questo "improprio sonetto", dove però l'endecasillabo è libero, senza rima, ma questo non lo trovo affatto un non pregio.» |
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Inserito il 09/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "La sera " di Alberto De Matteis |
«Sinceramente dico che, non lasciandomi commuovere da commenti che paiono in "restituzione", trovo che le espressioni di questo scritto siano belle e, a tratti, anche profonde, però, intendiamoci bene, questa è prosa, soltanto prosa, e non ha nulla a che vedere con la poesia.
Leggete lo scritto senza gli a capo, mettendo frasi e parole tutte di seguito, e vedrete
che è buona prosa.
La poesia deve essere musicalità anche nel ritmo, e non è buon poetare "...il giorno per la" e chiudere il verso per riprenderlo con "notte" nel verso successivo, etc.
Mi auguro che apprezzi ciò l'Autrice, senza illudersi d'essere arrivata al capolinea della poesia, e si migliori magari.» |
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Inserito il 09/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Righe Di Memoria" di carla composto |
| «Non entro nel merito della poesia, che può anche essere d'ottima impostazione. Mi soffermo invece sull'immagine, e mi domando come si possa chiedere ausilio ad uno scritto con immagini come quella, per me in grado solo di togliere valore ad una lirica. A meno che non si punti proprio sull'immagine per attirare, non tenendo neppure conto delle disposizioni del Regolamento, che vorrebbe impedire il prolificherare d'immagini erotiche che non abbiano il valore dell'arte.» |
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Inserito il 09/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Graffio suadente" di Riccardo Ruschetti |
«Una poesia che, nel suo complesso, può ritenersi accettabile, sforzandosi l'Autrice di manifestare il pensiero, sia pure in forma ermetica, in mezzo a nebbie che però permettono di vedere senza che si debba precipitare in un burrone di totale incomprensione.
Ripeto, una poesia accettabile, specie se la valutiamo nel generale grigiore poetico, però raccomando all'Autrice di continuare nella ricerca di una voce sempre più poetica, senza soffermarsi ed esaltarsi su giudizi e valutazioni che varrebbero su di un poeta giunto al compimento del suo cammino poetico.
Nemmeno Dante forse ha ricevuto tanti "bellisima, stupenda" che invece qui si sprecano, e impediscono la crescita del Poeta, chiuso ed esaurito da tanti interessati assurdi omaggi.» |
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Inserito il 08/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Attesa" di Rosita Bottigliero |
«Indubbiamente l'Autore, capace di esprimere sentimenti e passioni con rara abilità, anche in questa accorta poesia riesce a trasportare prepotentemente l'onda (che a tratti diventa ondata) di un tremendo amaro sentore che gli fa ricordare un felice tempo passato, che ormai non tornerà in alcun modo, nel quale forse non è riuscito a cogliere l'essenza della felicità.
E allora poteva...
Adesso. implacabile, sorge il rimpianto, ogni volta amaro, di non avere saputo dire, in quei momenti, le parole che avrebbe potuto dire, e che ora vorrebbe esprimere, ma ormai, purtroppo, è tardi e senza rimedio. E può soltanto riscattarsi con bellissime poesie. Che però non gli bastano.
Si consoli l'Autore, è un sentimento comune ad ogni uomo... e donna.» |
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Inserito il 08/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Love is blu" di Gesuino Curreli |
«Indubbiamente la tecnica... diciamo poetica dell'ermetismo, permette agli Autori (attenzione, solo dilettanti dell'ermetismo, e quindi non con l'esperienza e capacità dei veri ermetici), di esprimere sulla carta qualsiasi pensiero che passi loro per la mente, con parole che nel loro legamento sembrano dire chissà cosa e che invece dicono ben poco, se non niente, quando vengono valutate con attenzione e ponendo mente al significato.
La prima parte della composizione è veramente chiusa ad ogni comprensione, mentre nella seconda parte il pensiero esce dalle nebbie più assolute. e si fa più comprensibile.
Fra l'atro consiglio l'A di dare una valutazione più positiva alla grammatica: "rannicchiata A me stessa" (esatto " IN me stessa").
Auguri.» |
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Inserito il 08/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Remota" di Patrizia Ensoli |
| «Trattandosi di una poesia erotica, genere nel quale spesso e volentieri gli autori riescono ad andare fuori dalle righe, convinti che basti scrivere su amplessi, cosce ed il resto, per essere graditi, letti e commentati, questa composizione invece si mantiene in limiti accettabili, senza strafare in inutili immagini.» |
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Inserito il 06/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Arresi" di Maurizio Melandri |
| «Poesia pregna di grande passionalità, espressa in versi densi di assoluta e costante carnalità, che superano i limiti del concetto di amore, come è inteso nell'accessione comune, per entrare nel regno senza limiti dell'erotismo puro.» |
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Inserito il 06/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "OsMosis" di Jibi |
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«Un apprezzabile senso di ribellione per la nostra attuale situazione, avvilita da scandali e mancanza di morale, poesia quindi ben delineata.
I versi, densi di passione, sono però alquantio zoppicanti nella metrica, ed andrebbero corretti in modo da creare tutti endecasillabi, come sembrerebbe nell'intenzione dell'Autore.
Faccio un esempio per tutti:
"hanno combattuto per una Italia unita" è addirittura di tredici sillabe e stona, mentre potrebbe essere corretto in " "han combattuto per l'Italia unita" che torna endecasillabo.
Altro esempio, "la tentazione è forte ma io rimango", per ristabilire l'endecasillabo basta togliere qell'"io", ecc.
Comunque una sentita e vibrante poesia per cui ci si può complimentrare con l'Autore.» |
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Inserito il 06/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Lo stivale malandato" di Ventola raffaele |
«Una poesia bene impostata, che mi colpisce però anche per un fatto strano. Se io scrivessi una poesia dal titolo "Napoleone", inneggiando alle gesta del condottiero, senza aggiungere nelle note che quel nome è... di fantasia e non si riferisce... a persone che vi si possono riconoscere, riceverei immediatamente una mail che mi avvertirebbe che non posso scrivere poesie col nome di persona, se non chiarendo nella nota che si tratta di un nome inventato.
Questa Lina chi è? In mancanza di precisazione che è un nome inventato mi viene fatto di pensare che sia una signora di mia conoscenza. Il che urta col regolamento.
Ovviamente si parla per scherzo. Peccato però che il senso dell'ironia sia qui tanto latente, proprio sconosciuto.» |
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Inserito il 04/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Lina" di rossella santoro |
«Un bel sonetto che può definirsi caudato, scritto con arte e sentimento, ben strutturato, dotato di ottima musicalità. Se proprio si deve ad ogn costo trovarvi una "anomalia", essa consiste casomai nelle due terzine finali, che nelle regole del sonetto dovrebbero rimare tre a tre oppure due a due, mentre la brava Autrice (scrive al femminile) rima invece fra di loro rispettivamente quattro e due endecasillabi.
Comunque e sinceramente, complimenti per questo sonetto che denota una buona tecnica ed una precisa conoscenza della metrica assieme ad una apprezzabile concettualità.» |
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Inserito il 04/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Sommerso paradiso" di Dorella Dignola |
«Dire che il Curreli scrive delle eccellenti poesie è dire una cosa perfettamente inutile, poiché tutti conoscono il valore delle sue liriche. E' una ripetizione che vogliamo quindi tralasciare.
Nell'impulso del suo bel poetare però, qualche volta, gli sfugge un qualcosa nella metrica, ben poca cosa, ripeto, che nessuno dei commentatori nota, perché la conoscenza della metrica è ormai retaggio di pochi autori e molti (troppi) non ne hanno contezza.
Il quarto verso della quart'ultima quartina è u n dodecasillabo, e stona (leggermente) con tutti gli endecasillabi coi quali si evidenzia la poesia.
Onde far tornare tutto, ecco come potrebbe essere il verso:
"che vincono IL duello... e mi consolo."
Riconosco che per la metrica sono molto pignolo.» |
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Inserito il 03/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia ""...la mia solitudine sei tu ..."" di Gesuino Curreli |
«Un doppio sonetto con coda, e, voilà, il nostro Tarabella ti ha già delineato un carattere con la sua solita e classica ironia toscana (restringo, nella fattispecie: livornese).
Nel fondo delle poesie di Tarabella, si pensi quel che si vuole, se non ci fermiamo alla battua esteriore, che fa ridere e diverte, si ritrova sempre un grande afflato morale ed un insegnamento.
A costo di ricoprirsi, ve lo garantisce lo strimpellatore.» |
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Inserito il 03/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "L'amìo traditore" di Luciano Tarabella |
«Una poesia dotata, a una prima lettura, di una scorrevolezza piacevole ed attraente.
Ma se poi vai al fondo di una interpretazione più intensa, essendo stato forse il tuo primo giudizio influenzato dai soliti giudizi superlativi dei soliti monotoni amici - che non sanno più quali aggettivi esaltativi e roboanti trovare, avendoli nelle occasioni adoperati più volte tutti, sempre in attesa del... ritorno - ti accorgi che, pur non essendo la poesia affatto spiacevole, si trovano qua e là ridondanze e frasi un po' esagerate e sprecate, che sembrano messe apposta per suscitare entusiasmo.
A parte queste considerazioni, se si prende e si giudica la poesia nell'assieme, essa però appare complessivamente ben costruita.» |
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Inserito il 03/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Resta così" di Riccardo Ruschetti |
«Amico Terracciano, hai aperto una finestra di soddisfazione e superbia nel cuore di tanti poeti, che te lo dicono anche. Rileggono le loro poesie che ora, sulla base di quello che dici, appaiono ad essi, necessariamente, come scritte da un altro (potenza dell'influenza di un consiglio, per non meglio dire trasporto nell'allucinazione desiderata).
E pensano allora (potenza del cervello), sulla base di un assurdo sillogismo aristotelico, che quelle poesie, se non le riconoscono come un tempo scritte da essi stessi, questo significa che le loro liriche hanno valore universale!
Attento, Antonio, rischi di creare troppe illusioni, a lungo però ricercate da chi pensa la Poesia abiti nel taschino del suo gilè (pullulano). Cautela è d'obbligo.» |
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Inserito il 03/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Utile consiglio a un poeta esordiente" di Antonio Terracciano |
«Non sciuperei questa poesia con la parola (anzi due) "so quatto" che non significa niente. Al massimo tenterei con un "soqquatto", forse più accettbile ma non esistente neppure esso sul vocabolario italiano.
Se faccio questa osservazione pubblicamento, non agisco per maleducazione, cone qualcuno\a può pensare. Preferirei comunicare con mail all'Autore il mio dubbio, però non posso farlo in quanto impedito nell'inviare mail. Quindi è giocoforza che la mia comunicazione avvenga sul sito.
Qualcuno\a potrebbe suggerirmi di tacere, ma non mi sembra giusto, e credo che il tentativo sarebbe inutile.» |
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Inserito il 03/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Bocca di riso" di Mr Magoo |
«Sono perfettamente d' accordo con l'Autore della presente poesia. Io, che sono un cultore del sonetto vedo che è invalso l'uso di chiamare sonetti composizioni che col sonetto, che ha regole fisse ed inderogabili, non hanno nulla a che fare.
Mi fa piacere che l'Autore rilevi i difetti dei falsi sonettisti.
Però... Stia bene attento anche lui a non cadere nell'errore che egli contesta, quello cioè della metrica. Il quarto verso della su prima quartina appare, in contrasto con gli altri endecasillabi, essere invece un decasillabo. Per renderlo perfetto manca un monosillabo che aggiusterebbe il verso:
"poiché mi sorge in mente un GRAN sospetto."
Mi congratulo con il bravo autore di sonetti e gli faccio i migliori per la continuazione.» |
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Inserito il 03/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Povero sonetto!" di Giuseppe Vita |
«Senza dubbio l'argomento è di forte attualità, e tutti, nella propria coscienza, si pongono dei perché più o meno angosciosi a seconda del grado della propria sensibilità sociale e introspezione morale.
Pur essendo la poesia qui impostata scritta abbastanza bene, e sicuramente corrispondente al pensiero intimo dell'Autore o Autrice, tuttavia io dimostro, come sempre, la mia opposizione e contrarietà a scrivere liriche su fatti così dolorosi ed attuali, proprio per non lasciare la brutta impressione che si prenda a pretesto un fatto così tragico e che si presta a suscitare commozione intensa, per entrare facilmente nell'animo e nella psiche di tanti lettori, onde ottenerne personale successo.
E' solo il mio pensiero generalizzato...» |
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Inserito il 01/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "I trafficanti di morte" di Sergio Melchiorre |
«Ecco un'Autrice che merita veramente di essere seguita, la quale conferma, in questa bellissima e dolorosa lirica, le sue notevoli doti che ad ogni intervento ci dimostra.
Una Poesia, la sua, che esce veramente dall'anima e coinvolge irresistibilmente il lettore.» |
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Inserito il 01/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Resta" di alias Marina Pacifici |
«Non si offenderà, lo spero, questa simpatica autrice che ho imparato a conoscere, se non sono propenso a mettermi sulla linea dei precedessori nel commentare questa sua poesia.
L'argomento trattato è senza dubbio interessante, socialmente valido anche se non troppo originale, dove noto un pensiero sociologico che appartiene ad altro campo che non sia la poesia. Altro, pare, sia l'humus della Poesia.
L'argomentazione si svolge tutta in andamento di prosa, basti, ad esempio, vedere i primi due versi, dove lo spezzetamento avviene in maniera impropria (e quanti ce ne sono che agiscono così!), interrompendo il verso con un "de na' " e riprendendolo a capo con "via", che appare... scomposto.
Un sincero augurio di cuore e a rileggerti presto.» |
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Inserito il 01/06/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Dignità" di carla composto |
| «Evidentemente, per la mia impostazione mentale chiusa soltanto nel ricercare in tutto la chiarezza e la comprensione, di questa poesia posso solo dire, in quanto non l'ho compresa nel suo concetto (bravo perciò chi ci ha capito! Però non l'ha spiegata e si è limitato ad un semplice aggettivo magari superlativo... troppo facile!) che è stata onesta con se stessa l'Autrice quando ha espresso, nella nota, i suoi sinceri dubbi sulla stesura dei suoi endecasillabi!» |
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Inserito il 29/05/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Anagrammando, a chiosa" di Lia |
«Ho combinato un casotto nell'inserimento della bacheca. Chiedo scusa, ma è stato involontario. Chiarisco ora il concetto: in questa attenta poesia si tocca abilmente la psicologia del maschio in giochi d'amore. Pur essendo apparentemente sicuro di sè e delle sue doti di conquistatore, l'uomo in realtà è pieno di incertezze riguardo il suo fascino, ed è sempre preso dal dubbio di essere preso in giro.
Terracciano è sempre pronto a penetrare nella psiche dei personaggi che prende di mira!» |
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Inserito il 29/05/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Words against eyes" di Antonio Terracciano |
«Pur essendo io di difficili gusti in fatto di poesia, riconosco a questa composizione un appropriato ritmo ed una discreta forma che la rendono subito accettabile ad una prima lettura.
Non so se posso definire ermetica questa poesia - ma c'è vera arte anche nell'ermetismo (quando si è poeti) - comunque, nella sua sintesi lirica, riesce a trovare frasi e parole che permettono di complimentarsi con l'Autrice.» |
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Inserito il 28/05/2014 da ex Lorenzo Crocetti alla poesia "Nel Silenzio" di Jibi |
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92 commenti trovati. In questa pagina dal n° 62 al n° 33.
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