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Le 190 poesie pubblicate in licenza Creative Commons in Comicita'
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All'apparenza eri affascinante
per quanto qualche annetto dimostravi
ed io di donne ch'ero assai mancante
m'innamorai
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Ho raccontato quivi a tutti quanti
come un sogno d'amore rifiutato
non si è concluso solo con dei pianti
ma su un
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Ronzio il cogliere, fastidioso pone
nei cieli gioisce del dover suo essere,
incuriosisce, menziona momenti
su lunghezze d’onda a frastornare siede.
Ballerino, quasi incredulo s’affaccia,
recita movenze nell’aria, nei silenzi
ogni distrazione
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Ripenso sempre al giorno in cui ti vidi
la prima volta, mi paresti bella
oltre ogni dire e ancora tu ne ridi
di quando t' abbordai con gran favella:
"Bellezza, io non so da quali lidi
tu venga, se dal Sole o d'altra stella,
ma
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Su stradina di campagna
d’un paese un po’ in montagna
vanno il nonno e un somarello
col nipote giovincello.
Van tranquilli e spensierati
ammirando i campi arati
quando incrociano un compare
con la lingua da comare:
-- Io a piedi non andrei
e
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Adagiato come sono
nell'avvolgimento di un sedile lanciato a centoquaranta
torno con il pensiero
alla curiosa galleria
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| Dove vado... ti ritrovo! ...
"Dai, mi vuoi lasciare in pace?"
Or c’è un altra che mi piace
e a fatica mi rinnovo.
Ma se sempre innanzi sorgi,
mi ritornano i tormenti.
a fai sì che mai ti scordi,
rimembrando i bei momenti.
Prima vaga, ed or
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| Quel che l'ha dito che straca far niente,
posime el termine ma l'è deficiente.
Che l proa a far na stimana con mi,
te darè che po' no le dise pì.
Fra gente che ciama e alarmi che sona
a fine mese te ghe rivi in coma.
Par na
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| cara estate, amiga mia
sarò anca orbo ma no te vedo mia
certo no ghe più le mese stagioni
ma sto tempo, butei, l'ha rotto i maroni
con tuta sta acqua no savemo sa far
da chi a un poco impararen a ogar
ma digo mi: na ponta de
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| E adesso basta
Me ne vado via
Il tuo sistema
È troppo obsoleto
Io mi vergogno
Di essere in xp
Per me avere
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| Dai tuoi occhi traspare il fervore
e sul viso t’avvampa il rossore
mentre dici con molto calore
parolette da posta del cuore.
Io lo so che ti struggi per me
ma ti studio e mi chiedo cos’è
(una lacrima? salsa? caffè?)
quella macchia
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ma cosa vuoi
hai mai assistito
ad un miracolo
si
adesso ci credo
ma ostrega
perché dopo
basta
ma che dei sono
quelli che tutto funziona
e dopo se il casin
beati
paoli
apostoli
se ci fosse
una costanza
sarebbe il paradiso
toni
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Per sapere cos’è la gioia piena
devo scavare a fondo nei ricordi
scansare tutto ciò che li avvelena
ed
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| Figlia d’Eva!
Tu, progenie della mela
dammi un buco, ti dò il verme;
sennò dimmi: il mio, a che serve?
Mi prendesse un accidente!
son davvero disperato:
sempre all’occhi voi mi state,
e vicin non mi volete...
Ah, che rabbia che mi fate!
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| sono quelli che non cagano
puzza sotto il naso
si danno arie
non concedono sorrisi
si credono Dio
pretendono l'impossibile
scartano tutti i lavori
antipatici fino all'osso
non amano la povertà
un animale predomina
un leone potente
un
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| Vanno per altre strade i tuoi discorsi,
ma - ti dirò - non me ne importa niente:
se parli a vuoto, io seguo i miei percorsi
e lascio correr libera la mente;
e l’occhio, senza inutili rimorsi,
attraversa il tuo corpo trasparente.
Sale la
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ma che bello il fiorellino
che ti spunta dal taschino
fresco fresco di rugiada
colto al bordo della strada
vorrei essere il tuo amore
la risposta più adeguata
alla domanda più abusata
ma tu: mi ami?
ma che bello il
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Riflettendo non è male...
Si scivola su pelle fino al pertugio,
ciondolante lo sguardo dell'ansimante
non per forza amante dell'ombra
anche se li il sole non tocca.
E pensare che a ripensarci
stride come le corde di violino
graffiate da
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Mi ritrovai a tornar per esti lidi
ove a popolar s'affollano
visionari folli e ivi s'affaticano
a verseggiar coi viandanti ignari
di lor poetica saggezza
e magna fue la sorpresa!
Nel sonno dei saggi
veggo sogni da poeta
e non è mia la
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A diciassette anni una ragazza
colpì con una freccia acuminata
la mente mia, rendendola sì pazza
che a lei pensava sempre, dì e nottata.
Da giovani si cerca un alleato
per ogni rara impresa, una persona
che confermi il pensiero, se
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| Fa un certo effetto vedere stampato
a caratteri mortuari il proprio nome
in bianco e nero accanto il cognome
più sotto in corsivo il soprannome
passi veloce dai vetri della macchina
sei miope fai fatica a vedere l’età
non è
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Dolce amor
astrale,
il desiderio mio
subliminale
mi spinge
a desiderare
che tu sia
un marsupiale.
Così potrò saltare
e saltare,
poi nel marsupio
riparare
e tutti i mali
di questo
zozzo mondo
dimenticare.
Dimmi tu
che
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Cos’è, cosa non è,
io non capisco niente,
non so che ora è,
la data è indifferente.
Ho un grande calendario
ma non distinguo i mesi,
sballa lo scadenziario,
gli impegni son sospesi.
Non so il perché e il
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Ho sempre odiato il caffè amaro,
ma da quando tu
lo prendi così schietto, rude
e brusco un pochetto
lo amo ancor di più.
E seppur mi piace dolce
e assai mieloso
vorrei sacrificarmi
e berlo anch'io acrimonioso.
E adesso che
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Nasci nel regno dei guappi,
impalpabile,
prendi forme perfette,
soffice o croccante
bianca, alta o bassa….
ti lasci infarinare,
ti lasci modellare
tra abili mani a dieci dita,
tra sapienti movimenti
rotatori,
ti gonfi di orgoglio e
ti lasci
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Sono stata alle Canarie
per rifarmi le mammarie
per il mio e suo diletto,
confidando che lo spasimante
mio, senza alcun sospetto,
affondi le sue mani con desio,
nel prosperoso petto.
Ma già ch’ero in ballo,
mi son fatta sistemar
pure
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L’altra sera all’improvviso
m’ha preso mal di denti
e gonfiore intorno al viso
ma il mio dentista
che si professa
un apri pista
coi suoi metodi d’artista,
taglia e cuce
ed un grosso ascesso
ha messo in luce,
e come d'uso
un bel niente ha
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Ai tempi della mia impura giovinezza,
fuor dal carnaio di stagione,
acquattato s’una duna,
arzdore vidi due in su la spiaggia
che, nel mese di febbraio,
nudi i piedi e a paragone
ivan danzando con candore,
piene di fierezza dei lor nudi seni
e
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Mio zio è alto due metri,
il mio è basso e lava i vetri.
Mio zio arriva al campanile,
il mio è grasso come un barile.
Mio zio è bello, ricco e intelligente,
il mio è brutto, povero e deficiente.
Mio zio ha un
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Grassottella
Sei così bella
Hai mangiato così tanto
Sei uno schianto
Hai pappato a più non posso
Ti tengo gli occhi addosso
Non dico che sei enorme
Mi perdo sulle tue forme
È cresciuto proprio tutto
Non devi cucinare
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190 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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