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Le 1443 poesie pubblicate in licenza Creative Commons in Fantasia
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| Bizzarro vento verso noi sospinge
vaporizzato fiotto d’elefante,
al nido si concentrano nel tempo
gabbiani lerci, stralunati e affranti.
Nell’aria greve intorno tutto langue.
e concrezioni e scorie ognuno ha dentro
respiro a soffocar persino al
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| Una lunga fila di stelle sono scese
ed in ginocchio vogliono da me:
il cuore, l’anima ed il pensiero,
le vedo, le amo e credo
nella loro nobile richiesta,
al mio sì, saranno in festa
ed io corro come un bimbo
fra le braccia di mia madre,
perché si
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È melodioso il canto degli augelli
tra fitto fogliame nel verde bosco,
l’acqua bagna i tuoi lunghi capelli
e il corpo stanco lo rende fresco.
L’Ellenia intera ti plaude o Aretusa
per tua gentilezza e beltà d’intenti
e per la tua bravura in ogni
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Vidi il candore che sciupò il tempo perduto
a mirarsi nello specchio dell’inganno,
finché s’accorse di non avere mai vissuto
appieno la propria vita a suo danno,
lo vidi giocare con gli anni senza indugio
nell’innocenza del suo candido viso,
finché
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Cancello di ferro e di filo spinato
protegge il libro mai trovato
che racconta di passato e futuro
e sta nascosto in luogo sicuro
affinché l’uom non possa sapere
e continui in cuor suo a sperare
e a credere solo nel presente
nelle sue mani nella
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Mani giunte a pregar
che l’anima trovi conforto
nell’essenza e nel crear
la sostanza del sogno certo
che conduca
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La notte spegne il giorno
e accende il sogno
con le palpebre chiuse
dei miti e delle muse
di ellenica memoria
che i segreti della gloria
tengono ben celati.
Nell’Olimpo sigillati
tra gli dei e gli eroi
il senso è che puoi
vincer ogni
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Bimba riposa serena
tra bianche lenzuola
il capo posa appena
s’un cuscino viola...
...nuvole candide vanno
nell’azzurro del cielo
cambiano forma e stanno
appese ad uno stelo...
...petali rossi cadon giù
su monti di glassa e panna
su laghetti
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Rubo il profumo
alle rose di maggio,
assaggio il cibo
delle amiche fate,
mi stendo sul prato,
falciato è il fieno,
bianche le nuvole
si rincorrono lassù,
quaggiù io le vedo,
le amo, ma spariscono.
I fringuelli giocano
sui salici
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In silenzio tutto s’ascolta
tutto s’ode in gran segreto
basta restar zitto e muto
e le parole di volta in volta
t’entrano dentro silenziose
senza
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Vive nascosto
da occhi indiscreti
in un posto
ove i suoi segreti
nessuno mai
riuscirà a svelare
giacché sol guai
potrebbe passare
stargli lontano
conviene a tutti
il tipo è strano
non scende a patti
di poche parole
e di brevi cenni
sa quel
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Le pesanti palpebre socchiuse
fan passare a stento la luce,
poi il buio colma ogni cosa:
la piccola morte ove conduce?
Nella via di mezzo, confuse
son le idee tra nebbie e foschie,
i rimorsi si fan incubi, è rosa
lo sfondo incantato delle
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riposano i corpi mentre la notte
ha tra le braccia nugoli d’ anime
rivolte verso la stessa fonte di luce
ondivaghe
fuori dal guscio esse aleggiano
insinuandosi nei meandri del sogno
si trovano a percorrere
corridoi interminabili
o tra
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| Come quelli del Creato
settimana ha giorni sette.
Roma nacque ai sette colli
e i suoi primi re son sette.
Sette all’Orsa e cinque a Grillo
sette spose pei fratelli.
Settebagni al Tiburtino.
set al bagno asciugamani
sette frati e sette
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| essere in sintonia
-cuore e mente-
con l’universo
come nel sogno abbandonato
il corpo -noi piccoli mondi
nell’alto mare
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| tra la bestia e l’ angelo
corda tesa sull’ abisso
nel divario della mente dove destrieri
scalpitano inesausti
bivaccano i tuoi fantasmi
o si mimetizzano tra
la fantasiosa tappezzeria dei divani
semmai si annoiassero sai
dove trovarli: a
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| li vedevo salire dal mare
dal grande mare aperto
i miei morti che dispensavano sorrisi
era esplicito il loro invito
lo si leggeva negli occhi forti
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| mi attirarono le note dell’organo
il tempo si era fermato e
fu come uscire fuori da me
uno sconosciuto luogo di pace
mi accolse
non era sogno o visione: quella musica
sacra era divenuta parte
di me del mio spirito
mentre mi avvolgeva una
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| trasvolerò mari d’aria
tra galassie interstellari
stanco di questo mondo ipocrita
troverò assegnato un posto
secondo i meriti
dove abiterò per
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| scatole nere nel cuore sepolte
hanno banchettato i pesci nel ventre
del relitto ignari che la storia
abbia un sangue e una voce
sul fondale il salone
è un acquario dove sullo specchio
piace immaginare
resistita al tempo
una scritta
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| più che lo sguardo in sé
lo avviluppa il cuore della luce
entrando nel quadro
quella luce enigmatica che
lo seduce come musica lieve
sottofondo di un
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| rileggendo capita mi sorprenda
la mia penna
sangue o inchiostro?
-quando le scrissi le parole
pareva aleggiassero
guidate da una mano d’angelo
o emergeva
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| ama passare interi pomeriggi
appollaiato sull’albero preferito
con la frescura delle foglie
dove nella pace gli nascono poesie
o si diletta a contemplare per ore
la lunga teoria di formiche amiche
che sanno dell’aria e del sole
non del peso della
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| Suprema in viola, predatrice
l’aura che offusca
quando passa sola in cammino
da altezze funamboliche d’odio
silente nel
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Nell’espansione
di un ideogramma “di non vita”
estatiche velature sbiadite
muovono emozionali
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le ali azzurre della fantasia
sono vele ora e ti vedi
odisseo
a solcare i grandi mari
lambire inesplorate
terre
le vergini terre del
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Adoro il silenzio
che regna sovrano
sopra i tetti rossi
delle contrade
sole, abbandonate.
Mi faccio leggero
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che se mi chiedessero
ti piace la vita da clochard
in un certo senso approverei: non fosse
altro che per sentirsi libero
come un uccello senza il burocratico cappio
(ma vedere un poveraccio morto all’addiaccio
sì che ti stringerebbe il
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ricalchi i miei sentieri
riflettendoti in ogni mio pensiero
angelo che da me sei
invocato
da che ti so nell’oltre
tanto somigli -uno
stravedere?- a quello della volta
quando bambino in estasi guardavo
naso all’insù per ore
oggi -pesano gli
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le parole giacciono avvolte
in sudari
toccate dalle mani dei morti
neo- nate
le scrive il mattino
sulle ali del
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1443 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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