Nel fosco aere si rincorron le foglie
come tante farfalle rosse e gialle,
e il sole gli ultimi raggi raccoglie
nel prato deserto e dentro la valle.
Le nubi nel cielo cambian colore,
e quando il bianco si scontra col nero
son lampi e tuoni con
leggi
|
|
|
|
L’estate ormai rallenta la calura
e pian piano all’autunno cede il passo,
vento e pioggia rinfrescan la natura,
pria triste assai e nuda come un sasso.
Il savio contadin nella radura
per seminar s’affretta mai non lasso,
e già nella mente sua
leggi
|
|
|
|
Senza attesa, paziente
moderato e vigile,
soffermo l’infinito
perpetuo ripersi
di ogni carezza del mare.
Timidi sguardi e parole taciute
orme sulla sabbia,
sabbia infinita
percossa dal vento.
Il tempo si riempie
di un vuoto assordante
placato
leggi
|
|
|
|
A maggio s’espande
il profumo e diffonde
la zagara sulle verande,
l’odor si confonde
col gelsomino ch’effonde
al di là delle
leggi
|
|
|
|
Nel chiaror ch’illumina l’attesa
d’un nuovo dì d’intenso vivere,
scorgo la fioca luce già accesa
che il cielo sta per accendere:
sorge l’astro una volta ancora
dall’intenso buio dell’oscurità,
annunciato dalla dorata aurora
nella magnificente sua
leggi
|
|
|
|
Verseggia da sola
sui colli riposando
la nostra primavera.
Leggera, si accosta all’alba,
a braccia larghe e tonda
col sole a mezzogiorno,
rossa in viso e brillante, è
al tramonto di sera.
Nulla chiede e tutto dà,
amica, piano piano
di ognuno si
leggi
|
|
|
|
Oggi, mi prendo per mano
una bellissima primavera,
la vedo donna, nell’età
più bella della sua vita.
La prendo per mano,
l’accompagno sui miei
tanto amati colli,
la invito a guardare
la verde valle vestita a festa,
le faccio fare un bel
leggi
|
|
|
|
Se ne va, lentamente
una bellissima primavera,
senza bimbi che la cercano
priva di mamme che la cantano,
l’aspettava tutta piena
incantata la mia valle.
Se ci sono i sorrisi,
non si vedono, e le canzoni,
si sentono rinchiuse,
L’acqua dalle
leggi
|
|
|
|
Uno stormo di storni
ondula il cielo,
mentr’io m’accingo
a socchiudere gli occhi,
un brivido lieve
m’avvolge la pelle,
un sentir nel cuore
la loro libertà:
è il palpito dell’infinito
che in un solo istante
tutto il mio essere
d’energia fa
leggi
|
|
|
|
Salivo di corsa sul colle
e là guardavo il piano,
la città si abbelliva
guardandomi, aspettandomi,
ne godeva il mio pensiero,
ristretto in un spazio, bello,
ma troppo stretto.
Mi facevano festa
alte le allodole nel cielo,
libero dalle bianche
leggi
|
|
|
|
Una sola farfalla volteggia
sul verde giardino, sola,
non chiama, ma cerca
fanciulli per farsi rincorrere,
sembra che se ne vada,
ma torna più decisa,
mi cerchia, va sulla siepe
solo per guardarmi negli occhi,
strappo un fiore, allungo la
leggi
|
|
|
|
Se ne stanno lì ferme
nel mio ombrggiato giardino,
attente e pronte a girarsi
verso il sole che ora non c’è,
ma come lo vedono, ecco
che allargandosi mostrano
tutti i loro bianchi petali.
Le margarettine, povere,
hanno abbellito il
leggi
|
|
|
|
| La primavera brucia
il silenzio della notte,
cerca luce nei fiocchi di neve.
Aspetta che il vento plachi
la processione di spasmi
nell’aria gelida.
Crespato afrore di fiori
muore sul parapetto
delle umane paure.
Urlo di madre terra
leggi
|
|
|
|
| Silenziosa questa notte
è arrivata la primavera,
si è stesa nel mio giardino,
l’astettava da tanto tempo
si era lavato tutto
dalla testa ai piendi,
un tappetto verde e soffice
ha appoggiato sul terreno
ogni sua forma di vita
bramava per una
leggi
|
|
|
|
| L’alba mi sveglia
è bella come mai,
ha il volto della primavera
ed il sorriso che mi contaggia
scende come una regina
dal trono della luce,
mi saluta con dolce voce,
poi se ne va giù in valle.
Io la cerco, la voglio,
così bella... non mi
leggi
|
|
|
|
|
| Fatti avanti primavera
sotto i tetti e nei giardini,
porta i petali e le rondini
e tanti canti fra i bambini.
Rinfresca l’acqua delle fonti
ed il verde là sui monti,
chiama alla festa le margherite,
e sveglia tutti i nuovi boccioli.
Bella come
leggi
|
|
|
|
| Cantava il cuculo sul colle,
colorato il cielo
costringeva a lunghe corse
le grige nuvole,
ma a nulla valse quel vento,
il baccano arrivò
con un bruttissimo temporale,
corsi subito a casa,
sotto i coppi del tetto rosso,
ripresi a scrivere poesie.
leggi
|
|
|
|
| Fammi primavera
uccello che canti in fondo
al mio campo rotondo.
Felice mi hai svegliato
all’alba stamani,
un po’ ti ho invidiato,
e mi sembrava giusto,
ora no‘, godo
della tua felicità.
E’ sera e ancora canti,
per ascoltarti ho visto
che si
leggi
|
|
|
|
| Restò a lungo inviolato:
cielo, mare, e l’arenile sotto al sole,
rare case lì all’incrocio
poi vi giunse un buon ristoro
con tabacchi e libagioni
sulla riva con le sdraio
e pimizie: docce e bagni,
sufficiente, anzi, adeguato
ma era solo
leggi
|
|
|
|
| Sul colle mio odorato
cresceva il fieno ordinato
in campi freschi e piani
nei più belli dei miei anni
la pace del cuore era piena
anche se lavoravo di schiena
mietendo il frumento biondo
vera bellezza del colle rotondo
dei poveri panni che io
leggi
|
|
|
|
| Le prime luci velate,
tenui, amorevoli
sono sorrisi stagionali,
tinte dorate
delle giornate.
Nei boschi,
il frusciare dei rami
si fa sentire,
talvolta,
leggi
|
|
|
|
| Soffiava il vento
nella camera alta
là sotto il tetto
nel lungo inverno
il freddo faceva
battere i denti
ma venne mia madre
prima di andare a letto
si levò il vestito
e lo stese
sopra la coperta
che copriva
io e mio fratello
il vento
leggi
|
|
|
|
Il crisantemo non recita salmi,
distribuisce odore e appassisce,
nel vaso rimane lo stelo secco
e l’intenzione così svanisce,
il crisantemo rompe gli indugi,
ancora nel campo sfiorisce,
forse sarà una mano fugace
forse il sole caldo lo ferisce,
il
leggi
|
|
|
|
Tra minuscole zagare
appese alla notte,
lo scintillio di stelle
solivaghe nel cielo,
il canto del cuculo
alla luna che muore
dietro le colline
ricoperte dagli uliveti
ed il cuore spera
che presto il primo sole
rischiari e riscaldi
il frutto
leggi
|
|
|
|
Caddero le foglie e venne l’Autunno,
con sé portando il vento, pria nascosto
tra gli anfratti dei monti sonnacchiosi,
e bigie nubi apparvero nel cielo.
Fuggirono gli augelli, da improvvise
lingue di fuoco impauriti e tuoni,
mentre le rondini
leggi
|
|
|
|
Gli occhi suonano il mare
e nel durante il cielo
consola la grotta e il silenzio
mentre la brezza gioca e si nasconde,
come le sottane sotto le colazioni
all’alba dei figli dei pescatori,
tra il sale e il latte,
tra le parole sarde,
antiche,
leggi
|
|
|
|
Linfa di virgulto fecondo scorri in ruscelli
canterini verso l’immensità del cielo.
Da terra benigna nutrimento aspiri e spruzzi
di fiori e di colori la piana e gli aspri anfratti.
Sussurro di germoglio che cresce respirando
clorofilla e abbracciando
leggi
|
|
|
|
| Morbido pertugio peloso
avvolgente spirale di fusa
nel virtuoso gioco
d’erette vibrisse.
Inerpicate mosse
nel passo
leggi
|
|
|
|
| Ai tempi lontani di Noè
girava il sole attorno alla terra,
tracciava il letto al Giordano,
al Tigri e all’Eufrate,
ingrossava il Nilo
e aveva la luna al suo fianco,
lui, il sole, era l’amato re,
al tempo di Cristo
nei suoi giri il sole
dettava
leggi
|
|
|
|
| Lascio l’afa della città
salgo nell’azzurro
dei miei alti colli
e nella stupenda visione
mi fermo a riposare.
Tutto mi sembra incanto,
orgoglioso di essere
di stampo montanaro
fischio con due dita
e prendono il volo
decine di tranquilli
leggi
|
|
|
|
|