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Le 342 poesie pubblicate in licenza Creative Commons in Satira
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| Di rose insieme un fascio
o misto un mazzolino:
di primo acchito, è sol
pensier gentile.
Ma affatto grato il dono
se: “Te lo faccio tanto!”
che il sole in ciel ti offusca
e appar volta stellata.
Pur è in tale accezione
che ormai diffuso
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| Lontano dal mondo,
e soffrendo
ormai più non reggo, soccombo.
Bisogno mi punge, e sospinge
diretto a quell’ombra.
Nel punto, m’accoscio,
mi sgravo dal peso, m’affranco;
felice, beato!...
Disgusto ne segue a incombenza,
nei pressi dintorno,
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| Ho per me chi lava, stira
ed impasta lì in cucina.
La pensione è sufficiente,
e pel tempo che rimane
io non voglio far più niente ...
Mangio e bevo solamente:
qualche volta al ristorante;
poi, se arriva il funerale ...
non m’importa un
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| Al Ciel non contestar la sua giustizia:
quell’uomo, per avere ha tribolato,
sei volte nei governi s’è imbarcato
con cambi di casacca a non finire!
Colleghi assai pacchiani ha contrastato
a sgomitar con lui nel farsi avanti,
pretese debellate in
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| Solo carezze e baci:
altro non mi rimane ...
e tu per consolarmi dici ...
che tocca rassegnare!
Dicesti abbozza se non riesci a fare
or più come una volta:
sei vecchio, e sai che al mondo
tutto finisce e muore;
D’intese, restan sguardi
e i
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| Nel sogno una poesia io sto facendo
fatta sol di tre versi senza lima
quando una botta in testa dietro prendo
ed uno che mi dice: “Fai la rima!”.
Di tal sistema tosto mi sorprendo
ma quello d’improperi mi concima
e solo allora conto ben mi
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| Quanta poesia nel cuore della gente
pur se la tiene dentro del suo cuore
e non la scrive e non le importa niente
di udire dell’applauso il fragore.
Invece c’è chi scrive e non le sente
le sue poesie che sembrano un furore
di sentimento e pare
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| Con unghie agli incisivi
finito il desinare ...
poi sua man ti porge in far normale
prima nel fango nel cortil del cane.
Volonteroso
tanto sapone su stoviglie e piatti ...
fulmineo col risciacquo e in alto pone:
io non pignolo dico, e son
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| Non è vero quel che qualcuno ha detto
chi fa satira guarda in uno specchio
e gli altri vede tranne il proprio aspetto
con un concetto sorpassato e vecchio.
La base del sarcasmo è l'ironia
e alcuno vi è divieto per
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| M'illusi d'aver scritto una poesia
bene impostata in vera fantasia
con infiorettamenti affascinanti
per cui dicevo: avrò commenti tanti!
Con frasi dolci di malinconia
e un andamento in grande nostalgia
pensavo suscitare molti
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| Nella tribù dei gatti saltellanti,
del giardino del marchese
Io ci sono.
Coi miei baffi neri,
annuso e si sa
per queste cose, ho naso.
Spesso sento puzza,
puzzo di carogna
e scappo.
Fuggo nel giardino segreto
del marchese.
È li che vivo la
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| Ascolto il caldo arrivare
piano piano dal balcone
senza intermediazioni meteo
non ci sono percezioni che tengano
anzi l’unica cosa che tiene
è proprio il caldo.
Ne parlano tutti ma proprio tutti
argomento di discussione
al Bar della
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| S'en partì un mattino, un gonzo
dal paese suo natale:
“persona immaginaria, questa!... un tale ...
e immaginiam di nome sia Pasquale.”
Scese a Napoli –Centrale,
e fu preso da stupore:
“Quante cose luccicanti
dentro e fuori alle
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| Mi è più piccino il manco,
e destro par più grande ...
Ma è mia impressione sai,
che in ogni circostanza,
vigore abbia più il magro e più innervato,
ed altro, assoggettato a suo comando ...
più
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| Un migrante al Brennero
un migrante in Tirolo
SOLO
armato di infradito rosa
bermuda a stelle e strisce
denti bianchi
uno scuretto bombarolo
con la fame del futuro.
Pasquale sei uno duro
parli tre lingue
usi la penna
Panzer o non
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| Ben coltivata posta in gioco, ghiotta
di giovanile preda assai piacente
ma, dopo immane impegno... ancor cilecca!...
Duro e deciso ei meditò vendetta
là, sull’istante morte decretando
con taglio netto a testa e in parte a
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| Di voi, chi mai sa a quanti è capitato
di aver mangiato un uovo “galleato”,
a dire: quasi d’un pulcino il feto!
Che brutta cosa poi, se più d’un gallo,
di vero bis il frutto, ovver d’oblio ...
Vergine, lana dire è azzardo
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| Come per tutti, in fine, ma guidare
vorrei io per me stesso il mio finale:
a chi prosegue tutto organizzare,
sfruttando il lasso in modo razionale.
E il mio destin raggiunger rilassato ...
chissà mi piace, e parto col sorriso!
Ma solo
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| Ora la notte qui non è più buia
la illumina il riflesso della canna
di quest’arnese, sporta come zanna
che
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| Un essere s’annida in folto bosco;
descriverlo m’intriga: è beneamato,
selvaggi lineamenti, naso grosso,
equine zampe, e corna, smisurate.
Però lui del caprone ha sol sembianza,
checché Sgarbi ne dica, è un raffinato!
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| Alto il cavallo, che riduce il varco ...
ad introdur la mano è gran problema!...
che sfiora, e non afferra il palo basso.
Ed affannato, in breve spazio accinto,
con tempo scarno a reperir l’idrante
che a tir non viene e fugge
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| Da cuori e facce, grazia traboccante,
ancora assorti, allegri ed eleganti,
si congedavan nell’uscir dal tempio.
Paghi in sembianze, e abbracci sul sagrato,
vieppiù felici pregustando il pranzo...
Io sol, da noia avvinto, il viso
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| Gran classe non richiede, far discreto,
ma a farlo così mal, ci vuol mestiere;
si è nella media mal compiendo impresa,
ma è genio eccezional chi fa ciofeca.
Mettendo in opra tutto ciò che occorre,
caffè, direbbe
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| Intollerante, liberal si tinge,
parziale, e in ogni istante presuntuoso:
non so in “terra dei mille,“ e ignoro d’arte,
ma l’uomo a digerire a ognuno è duro.
È vana impresa indurlo a riflessione,
che nutra altra opinione, sua
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Per vedere brillanti
gli occhi belli di quella
che dispone del tuo cuore
ci vuol altro
che darle luna e stelle
in canto di sublime paragone
ma i talleri sì d'oro ed i dobloni
rapidi ti svelano la gazza
che subito t'adora
folle di
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| Solenne l’atmosfera,
sapeva di ché tragico e fatale,
ma a demolirla bastò poco assai:
D'impulso scellerato frutto,
da sconosciuto misterioso emesso,
conforme al suo pensare
di certo strano e avverso.
In forma e veste oscena
lo
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| Che popolo speciale, l’italiano!
Non abbiamo bisogno di studiare
per saper cose che ogni altro umano
neppure si permette di sognare!
Siamo esperti nel gioco del pallone:
vogliamo un contributo sempre dare,
ed ognuno di noi ha formazione
ideale
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| Scuro è l'inchiostro,
le gocce stressate
fanno paura.
Trattieni il fiato,
ci prendi la mano...
No, non puoi...
Nuove sagome sorelle
slittano in puttanaio
di parole già scritte.
Alla perdita di ragione
adesso osi guardare,
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| Note perplesse
lusingano lo specchio...
Parola d'ordine: mascherare.
Spasmo arride alla frangetta.
In debito di sorrisi
le sento impreparate.
In superficie sghignazzano le compagne
nuotano pasciute e indisponenti.
Solo per un attimo
si
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| Lei certo, ben seduta non fatica;
a me dà estremo intralcio più d'un capo:
difficile scovar quel piolo infido
e mignoletto rannicchiato a lato.
Tranquillo e indisturbato vuol restare;
note incombenze assolver si fa duro
specie or
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342 poesie pubblicate in Creative Commons in questa categoria. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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