Autore Topic: "Cambiamenti climatici" di Stefano Toschi.  (Letto 2793 volte)

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Offline Stefano Toschi

"Cambiamenti climatici" di Stefano Toschi.
« il: Mercoledì 24 Marzo 2010, 11:57:02 »
Posto nel forum questa poesia che ho proposto per il tema dell'ultimo weekend nel nostro sito: “il clima che non c'è più”; e che, con mia sorpresa, è risultata anche tra le più votate.
Lo faccio perché credo che abbia bisogno di una spiegazione, infatti quello che in essa dico ha suscitato opinioni discordanti, ora di assenso, ora di perplessità o di presa di distanza.
Ecco il testo.

CAMBIAMENTI CLIMATICI

Si sente dir che per l’inquinamento
il clima sulla terra sta cambiando.
Se tra la gente certo c’è sgomento,
politici e scienziati stan pensando
come fermare questo mutamento.
Ma allora amici cari vi domando:
davvero l’uomo ha questo gran potere
di cambiare la terra a suo piacere?

Si sente dir da sempre, a ben vedere
che non ci sono più mezze stagioni,
che queste estati calde son foriere
di prossime desertificazioni.
Il clima certo cambia nelle ere:
ci sono state tante glaciazioni.
Davvero questa volta sulla terra
Siam noi che produciam l’effetto serra?


Si tratta di un testo che riprende la forma del contrasto in ottave, tipico della tradizione popolare toscana (e non solo toscana, credo), compresa la concatenazione tra la rima finale e iniziale delle ottave.
E del contrasto adotta il carattere polemico e ironico, che invita alla risposta “per le rime”.
In effetti quelle che pongo sono soltanto delle domande, delle domande che mettono in dubbio la versione che dei cambiamenti climatici ci danno i media e le istituzioni ufficiali.
Il mio intento nell'istigare il dubbio non è quello di sottovalutare i danni che l'inquinamento prodotto dall'uomo ha provocato e può provocare. Sono, anzi, assolutamente convinto che dobbiamo prendere piena coscienza della nostra responsabilità verso il pianeta e le generazioni future.
Solo che non credo che l'attività umana sia la principale responsabile dell'aumento della temperatura del pianeta, credo invece che assecondi e accentui una tendenza le cui cause hanno probabilmente origine astronomica (solare). Di questo ci sono riscontri, e scienziati che lo sostengono. La scarsa conoscenza delle dinamiche che regolano il clima terrestre, non permette conclusioni sicure. D'altra parte permette invece di mettere a punto modelli matematici affetti da pregiudizi e precomprensioni (senza voler insinuare la malafede, penso a quello antico, ma sempre subdolamente riemergente, di considerare l'uomo il centro dell'universo).
L'accreditamento ufficiale dell'anidride carbonica come del principale nemico da combattere mi sa, invece, tanto di sostrato necessario a un grande affare: basti pensare che ha rivitalizzato il nucleare, le cui scorie, quelle sì, resteranno radioattive per decine di migliaia di anni.
E i rapporti economici tra paesi emergenti e paesi di antica industrializzazione come ne sono condizionati?
Forse mi sbaglio, ma nel frattempo... dubito.
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Clodia

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Re: "Cambiamenti climatici" di Stefano Toschi.
« Risposta #1 il: Mercoledì 24 Marzo 2010, 13:00:25 »
Devo dire che mi si apre un mondo di riflessioni e di risvolti dei quali non avevo idea. Tuttavia, con saggezza maccheronica e popolare (oltre che con un po' di cinismo) anche a me sembrava strano tutto questo allarmismo mediatico, questo preoccuparsi improvviso di danni perpetrati da secoli. Di certo, come nota l'autore, l'evoluzione del globo è fatta di cambiamenti climatici da milioni e milioni di anni; possiamo pensare che la formica-uomo vi abbia contribuito?
Non so ma forse, un pochino questa volta sì...Mah, difficile davvero stabilirlo con i pochi mezzi a disposizione che abbiamo. Però non me la sento nemmeno di sollevare l'uomo dalle sue responsabilità iniziate prima con il disboscamento e poi in modo massiccio dalla prima era industriale; farlo mi sembra demandare tutto alla solità entità superiore, Dio o Natura che sia.

Sulla poesia: la forma del contrasto - sebbene arcaica - appare ottima ad affrontare il tema sociale senza inopportuni lirismi, anche esprimendo bene il senso interrogativo di tutta la questione.

crepax73

  • Visitatore
Re: "Cambiamenti climatici" di Stefano Toschi.
« Risposta #2 il: Mercoledì 24 Marzo 2010, 14:03:02 »
Ciao piacere Gianluca.
Ti ho lasciato già un commento alla tua poesia ma in questo modo mi dai la possibilità di esprimermi meglio. Credo che il tuo scritto nasca dallo scandalo che ha colpito lo Icccp. Per chi non lo sapesse è un organo scentifico che in teoria dovrebbe dimostrare la responsabilità dell'uomo nei cambiamenti climatici della Terra. Praticamente gli scenziati che fanno parte di questo ente scientifico hanno "taroccato" dei dati per far si che apparissero più allarmanti del dovuto. Questo è un fatto gravissimo. Perché può, e in questo hai ragione, far emergere delle dinamiche commerciali inerenti l'energia nucleare.
Però come scritto nel commento i cosi detti "scettici", cioè coloro che imputano al Sole ed all'attività vulcanica la causa dei cambiamenti climatici, fanno molta attenzione ad non passare per "negazionisti", in quanto anche loro ammettono che l'inquinamento influisce comunque sull'aumento delle temperature.
Logicamente scrivo questo per aver letto delle cose al riguardo tra cui l'intervento di un fisico del CNR "scettico" tale Teodoro Georgiadis che esprime comunque una preoccupazione di fondo per l'effetto serra.
Per finire e non tediarti credo che anche se l'uomo influisse nel 10 % (percentuale più bassa possibile) è pur sempre un modo di intendere se stesso come essere supremo sulla Terra. Credo che il nostro amato Pianeta sia un organismo vivente composto da una moltitudine di cose. Una specie di catena in cui anche uno solo degli anelli se spinto dall'egoismo può far saltare tutto.
Ti porgo io una domanda retorica se posso. Hai notato che se il tema settimanale è l'amore vengono postate almeno 80 liriche. Invece il clima ha avuto solo 40 poesie. Forse tutti si riempiono la bocca con i temi sull'inquinamento ma poi non interessa a nessuno. Aveva ragione O.Wilde a dire che siamo solo individui e non ci interessa il concetto di società.
Ti rinnovo i complimenti per la poesia.

Clodia

  • Visitatore
Re: "Cambiamenti climatici" di Stefano Toschi.
« Risposta #3 il: Mercoledì 24 Marzo 2010, 15:12:40 »
Ti porgo io una domanda retorica se posso. Hai notato che se il tema settimanale è l'amore vengono postate almeno 80 liriche. Invece il clima ha avuto solo 40 poesie. Forse tutti si riempiono la bocca con i temi sull'inquinamento ma poi non interessa a nessuno. Aveva ragione O.Wilde a dire che siamo solo individui e non ci interessa il concetto di società.
Ti rinnovo i complimenti per la poesia.


Per quanto mi riguarda, cogliendo al volo l'osservazione del nostro amico, trovo che il tema sociale in poesia sia uno dei più difficili da rendere e per non rischiare di scrivere cose illeggibili non mi cimento; neanche è vero a ben vedere quel che ho detto prima, che non vi possa essere lirismo, nel Novecento sono tanti gli esempi (Saba con Teatro degli Artigianelli e poi Le ceneri di Gramsci e quella sull'escavatrice - perdonate non mi sovviene il titolo - tutte e due di Pasolini, bellissime) ma insomma bisogna avere idee chiare e polso fermo oltre che un talento non comune...Non so se mi spiego.
Io invece porrei l'accento sul fatto che molti ritengono il genere amoroso più abbordabile: ecco,  la mia opinione è che sia complessissimo, come l'altro (infatti in proporzione ne ho pubblicate poche di "cose" d'amore) specie nel XXI secolo. Abbiamo una tradizione alle spalle in questo tema che è non dico nemmeno secolare, millenaria. Specie in -Italia abbiamo raggiunto vertici in epoca medievale-moderna altissimi, nel Novecento poi neanche a parlarne. Il tema amoroso è stato declinato in tutte le sue varianti e non solo contenutisticamente anche formalmente. Io sono terrorizzata in questo campo dal deja-vu e se a volte l'ho praticato è stato con la coscienza di non produrre niente di nuovo sotto il sole. Neanche ci si deve bloccare per carità ma credo che la coscienza di questa coscienza (giochino di parole  ;) ) sia bene averla, per se stessi non certo per dare conto ad altri.
Ok, sono andata fuori tema. Scusa Stefano  :angel:
« Ultima modifica: Mercoledì 24 Marzo 2010, 15:18:40 da Clodiaf0904 »

corripio

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Re: "Cambiamenti climatici" di Stefano Toschi.
« Risposta #4 il: Mercoledì 24 Marzo 2010, 15:13:44 »
La poesia mi è piaciuta, come già avevo affermato in bacheca.
Prima che inizi la danza della dentiera, vorrei dire che anche io ho dubbi sull'influenza dell'uomo nel clima. Certamente l'inquinamento e l'avvelenamento sono cose reali e quotidiane, non si può negarlo. Chi meglio di noi, nella nostra singolarità, può rendersi conto di come l'uomo si comporta con la natura? C'è bisogno di scienziati o esperti per capire che se scarichiamo rifiuti alla pipo of dog si inquinano le falde idriche? No, come siamo coscienti che gli scarichi delle fabbriche (cartiere nella mia zona), hanno un odore di uovo marcio acido che non credo che possano far bene. Continuano a vendere le sigarette, scrivendo e mettendo foto sui pacchetti, ma continuano. Le multinazionali possono far credere e farci vedere il mondo come vogliono, dando le soluzioni in apparenza migliori, ma che poi sono interessi puramente economici. Mi fermo, ho problemi di concentrazione (dormo poco), poi mi perdo. Tornerò sull'argomento che mi interessa. Bella riflessione Crepax, anche la citazione di O.Wilde...c'entra anche quella e condivido ;)

Offline Stefano Toschi

Re: "Cambiamenti climatici" di Stefano Toschi.
« Risposta #5 il: Mercoledì 24 Marzo 2010, 19:46:06 »
Ringrazio Fiorella, Gianluca e Luca per essersi soffermati ed aver lasciato un commento.
Rispondo un po' alla rinfusa.

La poesia non l'ho scritta appositamente per il tema, in realtà l'avevo scritta qualche anno fa, ben prima dello “scandalo” dell'Iccp.
Per quanto mi riguarda non è in discussione né il fatto che negli ultimi centocinquanta anni il clima terrestre si stia riscaldando, né che l'attività umana abbia un ruolo in ciò.
Ritengo solamente improbabile che vi abbia il ruolo principale, è verosimile che la direzione del mutamento sia data da tutt'altri fattori e che l'intervento umano abbia semplicemente la ventura di aggiungersi, spingendo nella medesima direzione.
La sicurezza con cui i fautori del riscaldamento antropogenico propinano i loro risultati mi è stata sospetta fin dall'inizio: come si può essere così sicuri dei risultati di simulazioni matematiche su un sistema caotico come l'atmosfera terrestre e per di più partendo da dati a loro volta alquanto incerti?
(Ironia della sorte è proprio il sistema caotico per cui fu coniata da Lorenz l'espressione “effetto farfalla”: “ può il batter d’ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?». la risposta è “Sì”).
Il fatto, poi, che tale teoria sia stata prontamente abbracciata dalle elite politico economiche più illuminate (non Bush, ovviamente, lui non è illuminato, lui pensa ancora che il modo migliore di fare affari sia la guerra) e pronte nel captare la possibilità di nuovi affari, mi ha insospettito ancora di più.
Il fatto che i grandi media l'abbiano adottata come “pensiero unico” bandendo tutte le voci dissenzienti, mi conferma nel sospetto.
É nient'altro che questo sospetto che si esprime nella poesia.

Riguardo alla forma.
Il contrasto in ottave, per chi non lo sapesse, è quella forma di improvvisazione poetica in cui alle volte abbiamo visto cimentarsi Benigni, in televisione. Si svolge tra due poeti dei quali uno tiene una tesi e l'altro la tesi opposta, oppure tra moglie e marito o altre situazioni simili.
Il rispondente deve partire con la stessa rima dell'interlocutore, si hanno così una serie di ottavine concatenate.
Le mie due strofe sarebbero una specie di inizio del contrasto. La forma dei versi è semplice e lineare, anche con un'abbondanza (che a me non piace troppo) di apocopi che aiutano a rispettare il metro, così come si confà a questo genere che è fatto di improvvisazione e quindi non può essere né troppo ricercato né troppo contorto.

Sociale e amore.
La ragione te la dice il fatto che ogni giorno delle cento e passa poesie pubblicate un TOT. sono d'amore e un tottinoinoino a tematica sociale.
Evidentemente si preferisce scrivere d'amore; se sia un bene o un male, segno di egoismo o di apertura all'altro non so.
Solo questo so: che una bella poesia è una bella poesia, che parli d'amore o d'inquinamento. ;)
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Clodia

  • Visitatore
Re: "Cambiamenti climatici" di Stefano Toschi.
« Risposta #6 il: Mercoledì 24 Marzo 2010, 20:06:53 »
Solo questo so: che una bella poesia è una bella poesia, che parli d'amore o d'inquinamento. ;)

Augh!  :police:  ;D

crepax73

  • Visitatore
Re: "Cambiamenti climatici" di Stefano Toschi.
« Risposta #7 il: Mercoledì 24 Marzo 2010, 21:40:25 »
Innanzi tutto mi complimento con te Stefano.
Aver pensato a questo tipo di poesia senza il clamore dello scandalo ti fà onore. Il mio pensiero non è poi cosi distante dal tuo.
Anche io non mi fido del rinnovato interesse per i cambiamenti climatici è solo che nel dubbio preferisco l'energia alternativa non certo quella nucleare (vedi Report la trasmissione di Rai3 che ne ha fatto un ampio servizio) ma credo riguardi tutti o quasi.
Per quanto riguarda l'altro argomento vorrei precisare che il mio non era un attacco alle poesie d'amore. Ci mancherebbe anche io come tutti amo leggerle e scriverle (anche se adesso essendo single non è che abbia tutta questa ispirazione... ;D), l'unico mio appunto riguardava il numero di poesie postate in rapporto ad un tema molto sentito dall'intera comunità internazionale. E non è certamente un attacco ad ogni singolo autore non sono io a dover decidere come e cosa scrivere.
Mi unisco a Corripio per il problema del sonno...dormo 4 ore a notte, un insonnia cronica mi bracca da anni oramai...

Clodia

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Re: "Cambiamenti climatici" di Stefano Toschi.
« Risposta #8 il: Mercoledì 24 Marzo 2010, 21:53:39 »

Per quanto riguarda l'altro argomento vorrei precisare che il mio non era un attacco alle poesie d'amore.

Neanche il mio, sia chiaro. Esprimevo solo le mie "difficoltà" di fronte al genere. Lo dico subito, ché temo mi si fraintenda e sorga una diatriba epocale  ;D

corripio

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Re: "Cambiamenti climatici" di Stefano Toschi.
« Risposta #9 il: Mercoledì 24 Marzo 2010, 22:10:14 »
Neanche il mio, sia chiaro. Esprimevo solo le mie "difficoltà" di fronte al genere. Lo dico subito, ché temo mi si fraintenda e sorga una diatriba epocale  ;D
Ahaha...hai ragione, meglio specificare...come ha fatto anche Crepax, altrimenti partono le famose ''danze'' che ho citato prima. Non tocchiamo l'amore, che poi, a modo mio, tratto anche io...

Clodia

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Re: "Cambiamenti climatici" di Stefano Toschi.
« Risposta #10 il: Mercoledì 24 Marzo 2010, 22:25:17 »
Ahaha...hai ragione, meglio specificare...come ha fatto anche Crepax, altrimenti partono le famose ''danze'' che ho citato prima. Non tocchiamo l'amore, che poi, a modo mio, tratto anche io...

Ecco, sì, capito mi hai  :D

Offline Marina Como

Re: "Cambiamenti climatici" di Stefano Toschi.
« Risposta #11 il: Giovedì 25 Marzo 2010, 11:11:59 »
Innanzi tutto mi complimento con te Stefano.
Aver pensato a questo tipo di poesia senza il clamore dello scandalo ti fà onore. Il mio pensiero non è poi cosi distante dal tuo.
Anche io non mi fido del rinnovato interesse per i cambiamenti climatici è solo che nel dubbio preferisco l'energia alternativa non certo quella nucleare (vedi Report la trasmissione di Rai3 che ne ha fatto un ampio servizio) ma credo riguardi tutti o quasi.
Per quanto riguarda l'altro argomento vorrei precisare che il mio non era un attacco alle poesie d'amore. Ci mancherebbe anche io come tutti amo leggerle e scriverle (anche se adesso essendo single non è che abbia tutta questa ispirazione... ;D), l'unico mio appunto riguardava il numero di poesie postate in rapporto ad un tema molto sentito dall'intera comunità internazionale. E non è certamente un attacco ad ogni singolo autore non sono io a dover decidere come e cosa scrivere.
Mi unisco a Corripio per il problema del sonno...dormo 4 ore a notte, un insonnia cronica mi bracca da anni oramai...
;D Attenzione, reputo il sonno la nuova droga rimbambente utilizzata dal sistema...  Ma voi sembrate refrattari al rimbambimento...  ;D
A parte questo, volevo semplicemente dire che mi è molto piaciuta la scelta di lasciare i punti interrogativi, che sottolineano la denucia e nello stesso tempo invitano alla pratica del dubbio, ottimo consiglio sempre. E naturalmente la forma, ottima scelta ed impeccabile ritmo come sempre: anzi, l'alternarsi degli accenti nei versi, dona alla poesia un qualcosa in più, un lento ed un veloce molto musicale. anche se già so che probabilmente saranno gli accenti canonici endecasillabi (dovrei documentarmi meglio su questo), mi piace pensare che siano fatti apposta così  :D
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Saldan

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Re: "Cambiamenti climatici" di Stefano Toschi.
« Risposta #12 il: Giovedì 25 Marzo 2010, 11:27:12 »
Sociale e amore.
La ragione te la dice il fatto che ogni giorno delle cento e passa poesie pubblicate un TOT. sono d'amore e un tottinoinoino a tematica sociale.
Evidentemente si preferisce scrivere d'amore; se sia un bene o un male, segno di egoismo o di apertura all'altro non so.
Solo questo so: che una bella poesia è una bella poesia, che parli d'amore o d'inquinamento. ;)


Innanzitutto complimenti per la poesia, in toto (per com'è scritta, per la tematica, per come la presenti) per quanto riguarda il tema del sociale beh...è più difficile parlarne per la maggior parte degli autori, a me piace molto e questo tema l'ho affrontato con una poesia anche abbastanza ironica (che ha avuto un insolito successo...) ma l'amore si sa, è molto più facile da affrontare, molto più sentito ed è un pò lo specchio di chi non ha proprio tantissime idee (senza offesa per nessuno, parlo in generale...pure io ne ho scritta qualcuna), almeno secondo me....  ;)
...la mia culla è meraviglia esplosa, non ti dondola ma avvolge e ammanta.
La mia culla è poesia ansiosa di svelarmi quello che ti incanta...      

http://lamalavoglia.forumfree.it

Offline Ermelinda

Re: "Cambiamenti climatici" di Stefano Toschi.
« Risposta #13 il: Sabato 10 Aprile 2010, 17:47:43 »
Ciao, sono Ermelinda, nuova di questo sito ed anche imbranata col
computer, infatti non sono riuscita a commentare nessuna poesia
fin'ora. Questo è il mio primo commento,ho scelto"Cambiamenti climatici" perchè è un argomento che mi sta a cuore, ho scritto e proposto anch'io una poesia simile alla tua dal titolo "Natura (Dissesto
ecologico)", con rime baciate e con gli interrogativi che ci poniamo
tutti e che nella chiusa lascia sperare un buon futuro; ma non l'hanno
pubblicata, a dire il vero, non ho capito bene il perchè.Ritornando allo
argomento "clima",penso che noi, comuni mortali,abbiamo tanto contri
buito al disfacimento della natura, ma inconsciamente,toccava ai cer-
velloni metterci in guardia a, tempo debito,di tutto quello a cui sarem
mo andati incontro con l'avanzare della tecnologia e tutto il resto.
Comunque, ciò non toglie che nelle precedenti ere ci siano stati cata-
clismi naturali e glaciazioni,sarà forse vero che tutto finirà per il pros-
simo 2012?

Offline Stefano Toschi

Re: "Cambiamenti climatici" di Stefano Toschi.
« Risposta #14 il: Sabato 10 Aprile 2010, 18:33:41 »
Il 21/12/2012 per la precisione...
mmm ci credo poco. ::)
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)