Autore Topic: Cosa significa fare poesia oggi? di Leonardo Manetti  (Letto 4903 volte)

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Offline leonardo manetti


Offline paolo corinto tiberio

Re:Cosa significa fare poesia oggi? di Leonardo Manetti
« Risposta #1 il: Mercoledì 19 Febbraio 2014, 12:20:32 »
volevo solo dire che qualcuno non viene chiamato poeta "per comodità"... si chiama qualcuno poeta perché scrive o dice poesie!... se poi questo dire è bello o brutto (a seconda del paradigma delle regole estetiche in atto in una determinata società linguistica e in determinato tempo) semmai fa giudicare se questo qualcuno è un bravo o un cattivo poeta... scusa, ma intuisco sempre più il fastidio che a molti suscita la parola "poeta"... nasconde forse questa ripulsa al nome una brama inconfessabile di essere chiamato poeta?...
salvatico è quel che si salva

Offline leonardo manetti

Re:Cosa significa fare poesia oggi? di Leonardo Manetti
« Risposta #2 il: Domenica 23 Febbraio 2014, 17:45:07 »
forse tanti poeti, tra cui mi ci metto anche io...sono autori più che poeti!

Offline paolo corinto tiberio

Re:Cosa significa fare poesia oggi? di Leonardo Manetti
« Risposta #3 il: Lunedì 24 Febbraio 2014, 12:45:15 »
ma se si è poeti, non si può non essere che autori... o se si è autori, si può essere anche poeti... :)
« Ultima modifica: Lunedì 24 Febbraio 2014, 12:47:17 da paolo corinto tiberio »
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Offline Pino Penny

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Re:Cosa significa fare poesia oggi? di Leonardo Manetti
« Risposta #4 il: Martedì 4 Marzo 2014, 17:33:52 »
Davvero in Italia la parola "Poeta"la si applica come "aggettivo"anzi che no (per esempio:quando morì Lucio Battisti-musicista ed autore musicale ma non paroliere) fu gridato da tutti :"E' morto un Poeta..quando al limite il "poeta era Mogol ."
Per esempio Moravia quando prima ancora fu ucciso Pasolini scrisse che in un secolo di "Poeti ne nascono un paio non di più..

D'altra parte paolo corinto tiberio,ci ricorda che se uno scrive testi che vengono indicati come Poesie,non può  che dover essere chiamato altro che "poeta"..se poi sia poeta eccelso oppure no "Ai posteri l'ardua sentenza.."

A chi dare ragione?? non so,penso che siano punti di vista..

PS mi piacerebbe esser chiamato poeta ma mi rendo sempre più conto che non ho gli strumenti adatti..(pochezza di vocaboli in primis)

un vero Poeta nel sito? un certo Michael Santers andrebbe bene?
« Ultima modifica: Martedì 4 Marzo 2014, 17:36:21 da Pino Pennisi Boccaccino »
guardi la vita a...colori?Io a volte si, a volte in nero a seconda dei giorni.se sono grigi anche grigio è un colore.Ma anche in blu non mi dispiace.in rosso per tirarmi su.in giallo se mi sento più pazzo del solito,in bianco se ci vado...

Offline paolo corinto tiberio

Re:Cosa significa fare poesia oggi? di Leonardo Manetti
« Risposta #5 il: Martedì 4 Marzo 2014, 20:07:34 »
Davvero in Italia la parola "Poeta"la si applica come "aggettivo"anzi che no (per esempio:quando morì Lucio Battisti-musicista ed autore musicale ma non paroliere) fu gridato da tutti :"E' morto un Poeta..quando al limite il "poeta era Mogol ."
Per esempio Moravia quando prima ancora fu ucciso Pasolini scrisse che in un secolo di "Poeti ne nascono un paio non di più..

D'altra parte paolo corinto tiberio,ci ricorda che se uno scrive testi che vengono indicati come Poesie,non può  che dover essere chiamato altro che "poeta"..se poi sia poeta eccelso oppure no "Ai posteri l'ardua sentenza.."

A chi dare ragione?? non so,penso che siano punti di vista..

PS mi piacerebbe esser chiamato poeta ma mi rendo sempre più conto che non ho gli strumenti adatti..(pochezza di vocaboli in primis)

un vero Poeta nel sito? un certo Michael Santers andrebbe bene?

sì, se scrive poesie, almeno in quel momento può essere chiamato poeta... è l'intenzione di chi scrive che stabilisce che cosa si è... :)
se ho intenzione di scrivere una lettera a un amico, non sono un poeta, anche se scrivo un romanzo, perché l'approccio al linguaggio e il suo uso nel caso di un testo poetico ha una singolarità ed una specificità tale che è difficile scambiarlo con altro... anche a me farebbe piacere essere chiamato col nome che più dura e che più onora! :)
salvatico è quel che si salva

Dyleng

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Re:Cosa significa fare poesia oggi? di Leonardo Manetti
« Risposta #6 il: Mercoledì 5 Marzo 2014, 09:44:25 »
Ho letto l'articolo e non sono d'accordo sul tuo pensiero.
A parte il concetto di poesia come espressione dell'anima, cui non riesco a dare collocazione in quanto ateo, ci tengo a confutare il passaggio finale in cui esprimi la considerazione che il poeta debba usare parole semplici per arrivare alla "gente comune".
Non credo sia il fine poetico quello di arrivare a tutti, leggere poesia non deve e non può essere semplice proprio perché il poeta non scrive pensierini e canzonette.
Il web in questo ha completamente incenerito la lettura poetica. Non si ha il tempo e né la voglia di impegnarsi per capire un certo tipo di poesia. Una trentina di secondi e bisogna passare al prossimo "amico" da commentare come in una catena di montaggio.
Troppo facile scrivere di sole, cuore, mare e amore tutti i giorni, perché denota la pochezza dell'opera poetica o forse sarebbe meglio dire la totale mancanza di rispetto verso quest'arte così meravigliosa.
Scrivere per "esserci" a tutti i costi è completamente diverso da scrivere per comunicare qualcosa al lettore.
Il poeta non è e non deve essere fanciullo, penso alla Plath, a Majakovskij, a Celan, a Borges, a Montale che di certo non guardano il mondo con l'occhio di un bambino ma dal tormento di un adulto, di vita vissuta per davvero.
Ben venga la ricercatezza nei termini che almeno denota una voglia di non scrivere sempre le stesse cose.
Ti lascio con la chiusa di una poesia di Montale che tutti conosciamo...

Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
 

Offline leonardo manetti

Re:Cosa significa fare poesia oggi? di Leonardo Manetti
« Risposta #7 il: Giovedì 27 Marzo 2014, 18:30:06 »
non solo la poesia deve essere per tutti, la cultura in generale deve essere per tutti! speriamo sia finita l'era dei super intellettuali, spesso liberi pensatori senza curriculum,  che pensano di essere chissà chi e di avere in mano l'unica verità assoluta

Offline leonardo manetti

Re:Cosa significa fare poesia oggi? di Leonardo Manetti
« Risposta #8 il: Giovedì 27 Marzo 2014, 18:31:42 »
ho detto che molti poeti sono autori, perché appunto per essere poeta bisogna superare un gradino non facile, e che non tutti hanno!

Offline Duilio Martino

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Re:Cosa significa fare poesia oggi? di Leonardo Manetti
« Risposta #9 il: Lunedì 19 Maggio 2014, 00:03:12 »
Nessuno vi dirà mai con esattezza cos'è davvero la poesia. Comunque ci esprimiamo in merito commettiamo errori poiché automaticamente scegliendo una linea escludiamo dalla cerchia  dei Poeti alcuni che lo sono stati ...eccome.
Secondo me l'innovazione passa attraverso il linguaggio difatti i grandi (Dante..D'Anunzio ) l'hanno reinventato. Ma questo dovrebbe significare arricchimento e non (come molti affermano) rinunciare a parole e verbi marchiandoli come superati...
Il mondo cambia e cambia il linguaggio ed allora dico: Arricchiamolo e non impoveriamolo...
Il Poeta Citato è un bravo poeta... ma non vi sembra singolare che non riceva molti commenti? Meriterebbe di più, lo leggo con interesse, seppur non entra strettamente nei miei canoni, ma con questo non mi sento di affermare che la sua non sia poesia anzi cerco di comprenderla ancor più di quelle che invece sono più vicine al mio modo di vedere il Poetare.
Lo so, è un terreno sdrucciolevole... sul quale gli scontri sono frequenti e spesso ingiustificatamente feroci...
« Ultima modifica: Lunedì 19 Maggio 2014, 00:05:11 da Duilio Martino »

Offline Pino Penny

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Re:Cosa significa fare poesia oggi? di Leonardo Manetti
« Risposta #10 il: Mercoledì 11 Giugno 2014, 14:49:01 »
Cosa significa fare poesia OGGI ?

io ne ho fatta una oggi..ma è in attesa di pubblicazione..forse sarà perciò una poesia fatta domani o anche dopo...
guardi la vita a...colori?Io a volte si, a volte in nero a seconda dei giorni.se sono grigi anche grigio è un colore.Ma anche in blu non mi dispiace.in rosso per tirarmi su.in giallo se mi sento più pazzo del solito,in bianco se ci vado...