Autore Topic: Commentiamo insieme... Hy Ju  (Letto 938 volte)

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Offline poeta per te zaza

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Commentiamo insieme... Hy Ju
« il: Sabato 11 Novembre 2017, 09:59:00 »
Hy Ju

Dalla sua biografia, un'unica frase: presente simple che voglio tradurre in "qui e ora"...

http://www.scrivere.info/poeta.php?idautore=9762

Sul sito Scrivere dal 16/01/2011 con 421 poesie, tra le quali scelgo:


Raminga di Hy ju -  13/9/2012 - Impressioni

e quando finisce
iniziane un’altra

e se hai paura
giù non guardare

che se nel vento soffi
vedrai le nuvole andare

ma quando canti al sole
fai cambiare il mondo

di più

*

Il mio commento:

«Mette l'ottimismo addosso. In poche pennellate, l'autrice spinge a fare, ad agire, senza paura, fieri di noi.»

***

Un posto qualunque senza parlare di Hy ju -  17/04/2012 - Introspezione

Mi metterò, una buona volta
in un angolo del mondo

Un posto qualunque
- senza parlare -

e aspetterò

-con tutte le mie forze-
che un giorno passi di lì

Molto ho camminato
vagato a lungo, seguendo tracce
- che poi perdevo all’improvviso -

Cosa ne è stato di quella camelia
che non temeva temporali
e giocava con l’amore

Tutta la vita a cercare
e ancora all’ombra del mio sogno

L’immenso amore passione
la sconvolgente ossessione
che domani arriva

a scombinarmi la vita


*

Il mio commento:

«Questo è fare poesia sul grande anelito del mondo femminile dalla pubertà all’avanzata maturità: trovare l’anima gemella, un giorno, finalmente... in "un posto qualunque - senza parlare - quella del "l’immenso amore passione ... ossessione che domani arriva... a scombinarmi la vita".»

***

Il profilo della tua scomparsa di Hy Ju - Fiabe

Prima della tua scomparsa
ho visto il profilo
dei tuoi pensieri

seguivano bianchi aquiloni
correvano tra l'erba.

Nei giri di giostra
tessevano indovinelli

e sapevano di fragole
e assaggiavano quesiti.

Prima dei tuoi pensieri
ho visto il profilo
della tua scomparsa

inseguiva candidi aironi
correndo nel canneto.

Giostre su trame
ricamava d'indovinelli

e assaggiava nespole
e poneva interrogativi.

Ho visto il profilo
della tua scomparsa

prima dei tuoi pensieri.


*

Il mio commento:

«Scritta da una madre, in pura poesia, la fiaba della vita di un figlio in famiglia, dalla fine al lieto inizio. Madre che lo vede crescere seguendo il profilo dei suoi pensieri, sino alla naturale migrazione, dal nido al cielo aperto della vita adulta. Magistrali immagini di una realtà che sembra una fiaba.»



***

Vi invito al commento:

Accendete la vostra luce per far leggere queste poesie.

Grazie  :)


« Ultima modifica: Sabato 11 Novembre 2017, 10:01:03 da poeta per te zaza »
di sabbia e catrame è la vita...
o scorre o si lega alle dita...

Offline Azar Rudif

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Re:Commentiamo insieme... Hy Ju
« Risposta #1 il: Domenica 12 Novembre 2017, 16:46:21 »

Raminga di Hy ju -  13/9/2012 - Impressioni

e quando finisce
iniziane un’altra

e se hai paura
giù non guardare

che se nel vento soffi
vedrai le nuvole andare

ma quando canti al sole
fai cambiare il mondo

di più

*
Il mio commento:
Basta camminare per vedere il mondo e basta volare per vedere il mondo, ma le prospettive sono diverse ed ogni visione porta a desiderare che il mondo cambi.
La paura si vince, sempre, sfidandola e sapendo che esistono situazioni e paure peggiori.
La poesia termina con una punto di ottimismo dove il cantare al Sole rimanda a quei riti pagani o legati ad una visione naturalista del mondo dove il Sole ne sarebbe il Dio.
Basta una canzone, ovvero una preghiera, per cambiare il mondo o per far smuovere un Dio?
Secondo l'autrice, pare proprio di sì ed anche di più


***


La Legge è uguale per tutti, ma non tutti sono uguali per la Legge e non cercate la Legge Umana. Essa è statica ed imperfetta, cercate ciò che evolve e mai è uguale a sè stesso e ribolle del Bene e del Male

Offline Lia

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Re:Commentiamo insieme... Hy Ju
« Risposta #2 il: Lunedì 13 Novembre 2017, 20:36:30 »
Per A. Ginsberg la poesia è la lingua con cui la mente esprime se stessa. Lo è anche per Hy Ju (Jukebox all'idrogeno) che dall'asciuttezza stilistica fa emergere emozioni. Lo è per il suo linguaggio informale ed intenso; per i versi liberi d'accelerare, di interrompersi con pause e poi fermarsi per riprendere il respiro; per i monologhi interiori, le costruzioni mentali e le proiezioni nella convinta ricerca di effetti di senso. Significanza, dunque, nelle diverse tematiche: silenzi, amarezze, insoddisfazioni, possibilità, speranza, ribellioni. E amore: “ Il peso, il peso che trasportiamo, è amore” ( A. Ginsberg).
Ci include nel suo percorso, la poetica di Hy Ju.

Offline adriana sini

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Re:Commentiamo insieme... Hy Ju
« Risposta #3 il: Martedì 14 Novembre 2017, 23:09:29 »

Un posto qualunque senza parlare di Hy ju -  17/04/2012 - Introspezione

Mi metterò, una buona volta
in un angolo del mondo

Un posto qualunque
- senza parlare -

e aspetterò

-con tutte le mie forze-
che un giorno passi di lì

Molto ho camminato
vagato a lungo, seguendo tracce
- che poi perdevo all’improvviso -

Cosa ne è stato di quella camelia
che non temeva temporali
e giocava con l’amore

Tutta la vita a cercare
e ancora all’ombra del mio sogno

L’immenso amore passione
la sconvolgente ossessione
che domani arriva

a scombinarmi la vita


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Tutta la vita a cercare... perdendo le tracce per poi ricominciare... e ora è il momento dell'attesa, dell'immobile e silenziosa attesa.

Quando vivere ci lascia insoddisfatti, quando ci sentiamo sempre un passo indietro, quando ci pare di non raggiungere mai l'obiettivo (inteso come realizzazione di sè stessi in qualsivoglia maniera, anche se in questa lirica l'autrice fa chiaramente riferimento all'amore appassionato) si può arrivare al punto di dire basta, fine della corsa, ora mi fermo e aspetto che sia tu a venirmi a cercare.

Non è una sconfitta, al contrario: è un prender coscienza del proprio valore:"Io merito d'esser cercata, amata, soddisfatta" pare dire la protagonista con il suo silenzio, la sua volontaria immobilità.
"Son qua, ho fatto tanto, ora tocca a te"

Quasi una sfida, condita con una punta di rammarico, che accompagna la consapevolezza del troppo tempo trascorso a ricorrere chi (o ciò che) avremmo potuto aspettare ci trovasse.