Autore Topic: Commentiamo insieme  (Letto 8214 volte)

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Offline Elisabetta Randazzo

Commentiamo insieme
« il: Giovedì 1 Giugno 2017, 18:31:16 »
I membri del Gruppo Critico, a turno dovranno scegliere tre poesie a testa, dello stesso autore, con cadenza settimanale , alternandosi.
Un'altra cosa importante, che raccomando al GC: non prendete poesie a richiesta.


Saranno scelti da me personalmente dei commentatori che avranno il compito di commentare poesie che abbiano reale valore, sia contenutistico che tecnico, sia di autori giovani che meno giovani ma soprattutto che inspiegabilmente hanno poca visibilità

http://www.scrivere.info/community/forum/index.php/topic,5434.0.html

 Comincerà ...poeta per te zaza   
« Ultima modifica: Giovedì 1 Giugno 2017, 22:46:37 da Elisabetta Randazzo »
"La poesia non è un modo di esprimere un'opinione. E' un canto che sale da una ferita sanguinante o da labbra sorridenti."
Kahlil Gibran

Offline poeta per te zaza

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Re:Commentiamo insieme
« Risposta #1 il: Giovedì 1 Giugno 2017, 23:10:46 »
 :)

Ringrazio Elisabetta Randazzo per la fiducia che ripone in me, e che spero di meritare in questo ruolo in cui mi sono "fatta le ossa" anche  con il gioco di parole sul forum.
A questo proposito, mentre attendo le autorizzazioni dell'Autore scelto per primo, mi rivolgo in primis  ai miei "amici-coautori" dei Tre spunti di-versi
per un appello che, lo spero vivamente, raccolgano.

Nella prima pagina del forum, in basso, appaiono i cinque Post più recenti: in questo momento, a parte questa mia, sono tutte risposte al nostro gioco, e lo sapete che è usuale che sia così, perché di rado si aprono nuovi argomenti sul Forum.

Ma adesso parte qualcosa di importante, la caccia alla buona poesia, a cui siamo tutti invitati.
Per cui, da adesso, andate a dare un'occhiata, ogni volta che entrate qui sul Forum, anche al laboratorio COMMENTI, dove questo topic "Commentiamo insieme" attende i vostri graditi interventi, e può diventare un'occasione di crescita e di emozione per tutti.

Devo dire anche, in ultimo... che mi tremano le vene ai polsi...  :o 


 :) la vostra Zaza Mariangela




« Ultima modifica: Giovedì 1 Giugno 2017, 23:17:54 da poeta per te zaza »
di sabbia e catrame è la vita...
o scorre o si lega alle dita...

Offline poeta per te zaza

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Re:Commentiamo insieme
« Risposta #2 il: Sabato 3 Giugno 2017, 08:06:18 »
Pier Giorgio Cadeddu

Sardo di Cagliari, 63 anni, scrive da pochi anni, ed è bello pensare che la ricchezza poetica che traspare dai suoi versi sia sgorgata così rigogliosa perché successiva ad una profonda interiore analisi.

Sul Sito dal 14/6/2014 con 218 poesie,  fra le quali scelgo:

http://piergiorgiocadeddu.scrivere.info/

Rido di Pier Giorgio Cadeddu – 18/12/2016

Un sorriso sotto le polverulente luci dell’inverno,
e quello sguardo intenso a chiedere
dove siamo stati nelle nostre fatiche in discesa,
incerte maschere scolpite
negli anfratti del tempo,
dove vivemmo notti e albe di rugiada
tra memorie, scintille e pelli di cinghiale;
fummo pietra e nuraghe,
storia e vita da prendere,
amori nati invano al sole
come quercia sulla roccia nera.
Rido stranito della mia esistenza;
Rido in silenzio, amica mia,
perché il ritrovarsi felici,
solo un pugno di vento,
è un abbraccio caldo e intenso
per perdersi ancora e per sempre,
sulle ombre dei nostri addii.

Il mio commento:
«C’è il pudore, la ritrosia, il sapere che un nuovo vissuto adulto insieme
non colmerà mai il divario, il tuffo della separazione dall’oggi a quell’ieri, unico e irripetibile. Trascinanti le emozioni riportate in vera poesia, sul valore della prima amicizia.
L’abbraccio è caldo e intenso nell’’epilogo del ritrovarsi felice per poi con naturalezza perdersi sulle orme dei propri addii.» poeta per te zaza (02/06/2017) 

INAFFERRATO E LEGGERO di Pier Giorgio Cadeddu -  29/10/2016

Su questo amore inafferrabile e leggero
potrei scrivere danze e madrigali,
ballate in punta acuminata di matita
a intrigare il tuo cuore;
con questo amore minuto e clandestino
potrei chiamarti sogno che non c’era,
pausa fra le mie note,
improvviso singulto nella sera,
orchestra muta senza una balera;
invece nei miei anni trascinati all’orizzonte
ti trascrivo pensiero e intrico solitario
di foglie e rami penduli di attese,
navigatore insolito per fiumi e isole;
e solo posso averti di un lento fluire
come un sorriso stanco,
dove il respiro è un sussurro di vento,
è l’aria è pelle calda e umori di terra,
calma di un cielo terso e mendico di nuvole e dolore,
strada dove mi porta quel che resta del viaggio,
delle ultime curve dell’andare,
orme senza passato e polvere a coprire
il tuo amore inafferrato e leggero.

Il mio commento:

«Un amore atteso e compiuto solo ...“dove il respiro è un sussurro di vento, è l’aria è pelle calda e umori di terra, calma di un cielo terso e mendico di nuvole e dolore” -
un amore che mentre la strada della vita porta a quel che resta del cammino, da inafferrabile diventa inafferrato – “orme senza passato e polvere a coprire”.
Spunti lirici toccanti.»  poeta per te zaza (02/06/2017) 



SPAZI E PAROLE -  Pier Giorgio Cadeddu  -  26/5/2017

Esistono spazi tra le parole
dove i pensieri somigliano ai tuoi occhi
cristalli di luce e attese di una luna calante,
cuneiformi linguaggi di emozioni .
Esistono parole fra gli spazi
dove si perdono i significati del passato
ed il mio pallido cuore rifiata
delle corse ad amare.
Come un assioma e il lessico del mondo
Ci immergono nel senso dell’eterno,
esistono spazi e parole
dove restare ad amarti e piangere.

Il mio commento:
«Un grande e perduto amore è presente nel cuore sempre, anche negli "spazi tra le parole" dette nel quotidiano, è presente alla luce del sole e in ogni sera, in appuntiti linguaggi di emozioni.
Così come ci sono spazi tra le parole, ci sono le parole tra gli spazi, dove il passato si dimentica, facendo rifiatare il cuore.
Finale degno di tutto il testo.» poeta per te zaza (26/05/2017) 



Queste sono le tre poesie dell’Autore da me scelto.

È gradito,  Autore che stai leggendo, il tuo commento accanto al mio.
Per farlo, è preferibile che tu non faccia la “citazione” di tutto il mio lungo post,
ma che tu RISPONDA in calce a questo, ed esponga il tuo pensiero, semplicemente indicando il titolo e l’Autore (meglio ripeterlo, sì) del testo, dei tre che io propongo, che tu desideri commentare meco.



« Ultima modifica: Domenica 11 Giugno 2017, 21:59:42 da Elisabetta Randazzo »
di sabbia e catrame è la vita...
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Offline Elisabetta Randazzo

Re:Commentiamo insieme
« Risposta #3 il: Sabato 3 Giugno 2017, 16:14:00 »
Pier Giorgio Cadeddu

Sardo di Cagliari, 63 anni, scrive da pochi anni, ed è bello pensare che la ricchezza poetica che traspare dai suoi versi sia sgorgata così rigogliosa perché successiva ad una profonda interiore analisi.

Sul Sito dal 14/6/2014 con 218 poesie,  fra le quali scelgo:

Rido di Pier Giorgio Cadeddu – 18/12/2016

Un sorriso sotto le polverulente luci dell’inverno,
e quello sguardo intenso a chiedere
dove siamo stati nelle nostre fatiche in discesa,
incerte maschere scolpite
negli anfratti del tempo,
dove vivemmo notti e albe di rugiada
tra memorie, scintille e pelli di cinghiale;
fummo pietra e nuraghe,
storia e vita da prendere,
amori nati invano al sole
come quercia sulla roccia nera.
Rido stranito della mia esistenza;
Rido in silenzio, amica mia,
perché il ritrovarsi felici,
solo un pugno di vento,
è un abbraccio caldo e intenso
per perdersi ancora e per sempre,
sulle ombre dei nostri addii.

Il mio commento:
«C’è il pudore, la ritrosia, il sapere che un nuovo vissuto adulto insieme
non colmerà mai il divario, il tuffo della separazione dall’oggi a quell’ieri, unico e irripetibile. Trascinanti le emozioni riportate in vera poesia, sul valore della prima amicizia.
L’abbraccio è caldo e intenso nell’’epilogo del ritrovarsi felice per poi con naturalezza perdersi sulle orme dei propri addii.» poeta per te zaza (02/06/2017) 

INAFFERRATO E LEGGERO di Pier Giorgio Cadeddu -  29/10/2016

Su questo amore inafferrabile e leggero
potrei scrivere danze e madrigali,
ballate in punta acuminata di matita
a intrigare il tuo cuore;
con questo amore minuto e clandestino
potrei chiamarti sogno che non c’era,
pausa fra le mie note,
improvviso singulto nella sera,
orchestra muta senza una balera;
invece nei miei anni trascinati all’orizzonte
ti trascrivo pensiero e intrico solitario
di foglie e rami penduli di attese,
navigatore insolito per fiumi e isole;
e solo posso averti di un lento fluire
come un sorriso stanco,
dove il respiro è un sussurro di vento,
è l’aria è pelle calda e umori di terra,
calma di un cielo terso e mendico di nuvole e dolore,
strada dove mi porta quel che resta del viaggio,
delle ultime curve dell’andare,
orme senza passato e polvere a coprire
il tuo amore inafferrato e leggero.

Il mio commento:

«Un amore atteso e compiuto solo ...“dove il respiro è un sussurro di vento, è l’aria è pelle calda e umori di terra, calma di un cielo terso e mendico di nuvole e dolore” -
un amore che mentre la strada della vita porta a quel che resta del cammino, da inafferrabile diventa inafferrato – “orme senza passato e polvere a coprire”.
Spunti lirici toccanti.»  poeta per te zaza (02/06/2017) 



SPAZI E PAROLE -  Pier Giorgio Cadeddu  -  26/5/2017

Esistono spazi tra le parole
dove i pensieri somigliano ai tuoi occhi
cristalli di luce e attese di una luna calante,
cuneiformi linguaggi di emozioni .
Esistono parole fra gli spazi
dove si perdono i significati del passato
ed il mio pallido cuore rifiata
delle corse ad amare.
Come un assioma e il lessico del mondo
Ci immergono nel senso dell’eterno,
esistono spazi e parole
dove restare ad amarti e piangere.

Il mio commento:
«Un grande e perduto amore è presente nel cuore sempre, anche negli "spazi tra le parole" dette nel quotidiano, è presente alla luce del sole e in ogni sera, in appuntiti linguaggi di emozioni.
Così come ci sono spazi tra le parole, ci sono le parole tra gli spazi, dove il passato si dimentica, facendo rifiatare il cuore.
Finale degno di tutto il testo.» poeta per te zaza (26/05/2017) 



Queste sono le tre poesie dell’Autore da me scelto.

È gradito,  Autore che stai leggendo, il tuo commento accanto al mio.
Per farlo, è preferibile che tu non faccia la “citazione” di tutto il mio lungo post,
ma che tu RISPONDA in calce a questo, ed esponga il tuo pensiero, semplicemente indicando il titolo e l’Autore (meglio ripeterlo, sì) del testo, dei tre che io propongo, che tu desideri commentare meco.

Molto bene ...
"La poesia non è un modo di esprimere un'opinione. E' un canto che sale da una ferita sanguinante o da labbra sorridenti."
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Offline Azar Rudif

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Re:Commentiamo insieme
« Risposta #4 il: Sabato 3 Giugno 2017, 16:50:40 »
RIDO: un’amicizia o una conoscenza che viene immersa in un mondo ancestrale che è solo un ricordo incerto negli anfratti del tempo. Questo ricordare fonde questi due mondi creandone un altro nella mente dell’autore dove lo sfondo è l’immobilità degli antichi tempi davanti ai quali, come fossero testimoni, si evolve la storia di due anime.[size=78%] [/size]
INAFFERRATO E LEGGERO e SPAZI E PAROLE: due poesie che leggo similari e dove leggo di un amore che viene vissuto come fosse il collegamento tra mondi opposti oppure diversi. Questo collegamento diventa lo spazio indefinito di ciò che non è. Proprio per questo è “inafferrabile e leggero”.
 
E’ come vivere sulla linea di confine e non appartenere ne all’uno nè all’altro mondo eppure, quello spazio, esiste e possiamo viverci. Non è una convenzione ed appartiene a chi riesce a “sentirlo”. Chi ci riesce, riesce anche ad interpretare il misterioso spazio tra due parole che proprio perché indefinito è anche infinito nelle sue interpretazioni.
-----------------------
Si tratta di due poesie che hanno un pensiero comune che è proprio dell'autore e che trasferisce nei suoi versi questo sentimento. Si tratta di una regola/sensazione fondamentale nell'esistenza ed è quella che percepisce la connessione che esiste tra le cose più differenti e che contiene in se stessa la condizione di causa ed effetto che contraddistingue l'esistenza del tutto.
La Legge è uguale per tutti, ma non tutti sono uguali per la Legge e non cercate la Legge Umana. Essa è statica ed imperfetta, cercate ciò che evolve e mai è uguale a sè stesso e ribolle del Bene e del Male

Offline Loretta Zoppi

Re:Commentiamo insieme
« Risposta #5 il: Sabato 3 Giugno 2017, 22:59:16 »
Rido di Pier Giorgio Cadeddu

...E  all'improvviso attraverso la nebbia del ricordo, si erge il quesito su tutto il nostro vissuto in immagini e storia forse ancora da vivere.
È un istante di felicità che esalta l'amicizia elevandola ad amore che ancor non sosta in quella unicità che fa la natura arte e un abbraccio spirito sensibile.
Molto resterà del nuovo incontro.

Offline Loretta Zoppi

Re:Commentiamo insieme
« Risposta #6 il: Sabato 3 Giugno 2017, 23:31:04 »
Inafferrato e leggero.

Sarebbe facile esaltarla e conquistarla  con rime scelte ma nella maturità della consapevolezza questa fonte d'ispirazione è solo un pensiero fitto, tardiva attesa o insolito viaggio.
Vi è pacatezza nel breve sorriso che coprira' le ultime orme dell'andare verso l'inafferrato
e leggero amore..

Offline enza fontana

Re:Commentiamo insieme
« Risposta #7 il: Domenica 4 Giugno 2017, 09:47:14 »
Rido di Pier Giorgio Cadeddu

Ritrovare un'amica di gioventù raccontarsi,chiedersi dove siamo stati ,ricordare i tempi passati.
quelle notti e albe di rugiada, di quegli  amori nati e poi finiti invano al sole
e ridere nell'abbraccio caldo della vera amicizia.Un pugno di vento e di nuovo ognuno andrà per la sua strada
Ma nel cuore resterà il ricordo,il sorriso e istanti di gioia.

 
la vita è come uno specchio ti sorride se la guardi sorridendo
(jim morrison)

Offline enza fontana

Re:Commentiamo insieme
« Risposta #8 il: Domenica 4 Giugno 2017, 10:05:40 »
Inafferrato e leggero di Pier Giorgio Cadeddu

Un amore bramato minuto e clandestino,un'orchestra muta senza balera, trascinato sempre in attesa
per poi ritrovarsi alla fine di un viaggio che non lascia niente, solo polvere  di un sogno che non c'era
e un po di amarezza per quell'amore  inafferrato e leggero.
 
la vita è come uno specchio ti sorride se la guardi sorridendo
(jim morrison)

Offline enza fontana

Re:Commentiamo insieme
« Risposta #9 il: Domenica 4 Giugno 2017, 10:22:21 »
Spazi e parole di Pier Giorgio Cadeddu

Ci sono spazi in cui le parole non servono, parlano gli occhi le emozioni, ci immergiamo nel senso dell'eterno
dove si perdono i significati del passato e il cuore rifiata in piccoli cristalli di luce
la vita è come uno specchio ti sorride se la guardi sorridendo
(jim morrison)

Offline Lia

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Re:Commentiamo insieme
« Risposta #10 il: Domenica 4 Giugno 2017, 16:29:36 »
Di Pier Giorgio Cadeddu
Rido
Sentimento: -"amori nati invano al sole/perché il ritrovarsi felici/un abbraccio caldo e intenso/fummo pietra e nuraghe" -
Tempo: - "dove siamo stati nelle nostre fatiche in discesa/dove vivemmo tra memorie/per perdersi...sulle ombre dei nostri addii" -
Inafferrato e leggero
Sentimento: - "su questo amore potrei scrivere/potrei chiamarti sogno/singulto della sera" -
Tempo: - "nei miei anni trascinati all'orizzonte/strada dove mi porta quel che resta del viaggio/ultime curve dell'andare" -
Spazi e parole
Sentimento: -"dove i pensieri somigliano ai suoi occhi, cristalli di luce/linguaggi d'emozioni/dove restare ad amarti e piangere" -
Tempo: - "si perdono i significati del passato/ci immergono nel senso dell'eterno".
Il sentimento e il tempo, dunque, sono i tratti connotativi delle tre liriche dal linguaggio pulito e suggestivo e dalla precisa e curata aggettivazione che ne dilata il senso.
Nello stile dell'Autore -distinte le atmosfere di sardità che guizzano tra le metafore - le emozioni prevalgono sulla metrica comunicando tematiche d'uomo nella dissolvenza del tempo.
Merita ascolto, la voce poetica di Pier Giorgio Cadeddu

Offline Amara

Re:Commentiamo insieme
« Risposta #11 il: Martedì 6 Giugno 2017, 01:41:11 »
invitata a commentare, aderisco per come sono capace
nonostante il recente approccio alla poesia, l'autore rivela una certa propensione al suono e, seppure utilizzi alcune terminologie un po' abusate, non risulta propriamente banale
consiglierei, se mi è consentito,  una scrematura di aggettivi che sono quelli che maggiormente appesantiscono i testi e una ricerca personale sulle parole, magari dicendo un po' meno e suggerendo di più
il testo che ho preferito è inafferrato e leggero perché è dove trovo una maggiore musicalità, anche se avrei evitato il susseguirsi delle tre rime c'era/sera/balera, per me un testo o è in rima, o non lo è e anche se qualche rima o assonanza non sempre guastano, tre, quasi consecutive, mi sembrano eccessive, però nel complesso trovo un sentire che più riconosco e percepisco
ad ogni modo credo che, col lavoro che la poesia richiede, questo autore possa ambire a una buona produzione, soprattutto allargando lo sguardo, che parte dal personale, a confini più ampi
non sono un'appassionata della poesia d'amore, quindi, sul contenuto non potrei dire di meglio di quello che è già stato detto (soprattutto da Azar Rudif :) )
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Rosetta Sacchi

Re:Commentiamo insieme
« Risposta #12 il: Sabato 10 Giugno 2017, 21:45:56 »
Ringrazio Elisabetta Randazzo per la stima e la fiducia. Spero di riuscire in questo compito. In realtà mi sento emozionata come una scolaretta…
Si continua con la caccia alla buona poesia come dice Poeta per te zaza.
Propongo all’attenzione degli  autori  : DEMETRIO AMADDEO
Mi piace come quest’autore si presenta nella sua biografia
“La poesia non va pensata, è fulmine dell’anima, vento nelle ossa, gelo sulla lingua, ecchimosi nel cuore….”
Nel sito dal 26/09/2011 con 320 poesie. Scelgo una delle sue ultime dal titolo:

http://www.scrivere.info/poeta.php?idautore=16022

CHIAMAMI TRA CENTO ANNI di Demetrio Amaddeo – 09/06/2017

Chiamami tra cento anni
quando le mie rughe saranno solchi
e nel cielo ci saranno le stesse nuvole
di quel giorno di maggio
quando la pioggia era un respiro
e le lancette un bacio
conficcate nel mio fianco.
Chiamami quando sarò un tronco
e le foglie un ornamento sul mio marmo
e quel giorno vieni pure
a togliermi quei rami dagli occhi
che come aghi di pino
galleggiavano nel fiume del nostro destino
e non sarà mai tardi
non sarò più piombo
né zavorra sui tuoi passi stanchi.
Chiamami quando avremo la stessa solitudine
e la confonderemo con l'amore
senza più inquietudine
ansia e languore
ma con l'attenzione di due vecchi
storpiando poesie
sul viale che porta all'inutile infinito
nello strapiombo di un bambino
tra la paura e il gioco
di euforica morte.

Il mio commento

“Un canto d’amore, un’invocazione che si allaccia quasi ad un senso di sfida con se stessi. Un invito a vivere il sentimento, a sviscerarlo nel profondo, come a voler constatare che si tratti di vero amore. Un amore che ci trasforma, che ci fa diventare tutte le cose dell’universo. Un amore che ci domandiamo,  sarà ancora vivo col passare degli anni? Forse lo chiameremo con un altro nome, forse ci sarà un tempo in cui lo confonderemo con il bisogno di unire due solitudini. Ma “chiamami tra cento anni “ racchiude in sé desiderio, speranza, è un misto di saggezza e follia. Un bel testo, scritto bene, con immagini sospese tra realtà e sogno, che a tratti acquistano la sembianza di visioni. Un testo di un autore che merita di essere letto.
« Ultima modifica: Domenica 11 Giugno 2017, 22:01:41 da Elisabetta Randazzo »

Offline Elisabetta Randazzo

Re:Commentiamo insieme
« Risposta #13 il: Domenica 11 Giugno 2017, 08:50:36 »
Ringrazio Elisabetta Randazzo per la stima e la fiducia. Spero di riuscire in questo compito. In realtà mi sento emozionata come una scolaretta…
Si continua con la caccia alla buona poesia come dice Poeta per te zaza.
Propongo all’attenzione degli  autori  : DEMETRIO AMADDEO
Mi piace come quest’autore si presenta nella sua biografia
“La poesia non va pensata, è fulmine dell’anima, vento nelle ossa, gelo sulla lingua, ecchimosi nel cuore….”
Nel sito dal 26/09/2011 con 320 poesie. Scelgo una delle sue ultime dal titolo:

CHIAMAMI TRA CENTO ANNI di Demetrio Amaddeo – 09/06/2017

Chiamami tra cento anni
quando le mie rughe saranno solchi
e nel cielo ci saranno le stesse nuvole
di quel giorno di maggio
quando la pioggia era un respiro
e le lancette un bacio
conficcate nel mio fianco.
Chiamami quando sarò un tronco
e le foglie un ornamento sul mio marmo
e quel giorno vieni pure
a togliermi quei rami dagli occhi
che come aghi di pino
galleggiavano nel fiume del nostro destino
e non sarà mai tardi
non sarò più piombo
né zavorra sui tuoi passi stanchi.
Chiamami quando avremo la stessa solitudine
e la confonderemo con l'amore
senza più inquietudine
ansia e languore
ma con l'attenzione di due vecchi
storpiando poesie
sul viale che porta all'inutile infinito
nello strapiombo di un bambino
tra la paura e il gioco
di euforica morte.

Il mio commento

“Un canto d’amore, un’invocazione che si allaccia quasi ad un senso di sfida con se stessi. Un invito a vivere il sentimento, a sviscerarlo nel profondo, come a voler constatare che si tratti di vero amore. Un amore che ci trasforma, che ci fa diventare tutte le cose dell’universo. Un amore che ci domandiamo,  sarà ancora vivo col passare degli anni? Forse lo chiameremo con un altro nome, forse ci sarà un tempo in cui lo confonderemo con il bisogno di unire due solitudini. Ma “chiamami tra cento anni “ racchiude in sé desiderio, speranza, è un misto di saggezza e follia. Un bel testo, scritto bene, con immagini sospese tra realtà e sogno, che a tratti acquistano la sembianza di visioni. Un testo di un autore che merita di essere letto.
"La poesia non è un modo di esprimere un'opinione. E' un canto che sale da una ferita sanguinante o da labbra sorridenti."
Kahlil Gibran

Offline poeta per te zaza

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Re:Commentiamo insieme
« Risposta #14 il: Domenica 11 Giugno 2017, 18:36:56 »
 :)

Alterno il mio commento ai versi profondi ed ispirati di  Demetrio Amaddeo


CHIAMAMI TRA CENTO ANNI

Chiamami tra cento anni
quando le mie rughe saranno solchi
e nel cielo ci saranno le stesse nuvole
di quel giorno di maggio
quando la pioggia era un respiro
e le lancette un bacio
conficcate nel mio fianco.


Perché se il tempo passa e la carne invecchia,  io sia per te sempre io, e il mio aspetto
non scalfisca la mia immagine, che resta quella del tempo scandito dai baci.

Chiamami quando sarò un tronco
e le foglie un ornamento sul mio marmo


Saprai che ti ascolto anche dopo la mia morte.

e quel giorno vieni pure
a togliermi quei rami dagli occhi
che come aghi di pino
galleggiavano nel fiume del nostro destino


Sia la tua tenerezza per sempre per me.

e non sarà mai tardi
non sarò più piombo
né zavorra sui tuoi passi stanchi.


Non sarà mai tardi per noi due insieme.

Chiamami quando avremo la stessa solitudine
e la confonderemo con l'amore
senza più inquietudine
ansia e languore
ma con l'attenzione di due vecchi
storpiando poesie


Amore è anche tenerezza, un amore che sostituisce le carezze ardenti con la più premurosa amorevolezza, è avere riguardo l’una per l’altro, annoiarsi insieme, giocare insieme.

sul viale che porta all'inutile infinito
nello strapiombo di un bambino
tra la paura e il gioco
di euforica morte


Inutile per noi che già lo stiamo percorrendo, indomiti e vitali. Per noi è già “oltre”.




« Ultima modifica: Domenica 11 Giugno 2017, 18:41:18 da poeta per te zaza »
di sabbia e catrame è la vita...
o scorre o si lega alle dita...