Autore Topic: "Briciole" di Leaf  (Letto 1573 volte)

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Offline Stefano Toschi

"Briciole" di Leaf
« il: Lunedì 2 Marzo 2009, 17:10:53 »
Briciole

I giorni stanchi dormono
aggrappati alle spalle,
figli senza parole.
Immobili farfalle
nella teca di un prato
soltanto immaginato.

Vestiti variopinti
cuciti sulle ombre
nel tempo delle attese,
poi passati di moda e di misura.

Scricchiolano, le suole,
inutilmente attente
a non fare rumore
per non svegliare il male.

Si affilano speranze come unghie
incollando sorrisi ad un quaderno
dai fogli troppo bianchi.
Finti, come cieli dipinti.

Rotola dalle dita
l'anello dell'inverno
ed i rovi fioriscono di piume
per simulare vita.

Ma, forse per disprezzo, o per paura,
si continua, banalmente, a sognare.
Si continua, lentamente, a morire...

(Avrei voluto voltarmi,
senza nostalgia,
a guardare quei giorni
consumarsi e invecchiare
disseminando briciole di pane
per saziare ogni fame.
In fondo, anche la mia...)

Leaf
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline Stefano Toschi

Re: "Briciole" di Leaf
« Risposta #1 il: Lunedì 2 Marzo 2009, 17:12:05 »
COMMENTO

Briciole, frammenti di vita lasciati sul nostro cammino, tracce del nostro passaggio nel mondo...
Ma nel voltarsi indietro quanto evanescenti appaiono i giorni!
Il senso del tempo che sfugge, della inconsistenza del vivere, del lasciare dietro di sé illusioni, come variopinte farfalle incapaci di volare, ormai cristallizzate nell’immobilità della morte, anziché briciole di solido, consistente, utile “pane”.
La sensazione del male incombente, che l’esperienza ci ha insegnato essere amaramente consostanziale all’esistenza, la paura, l’impulso a procedere “senza far rumore”, quasi in trasparenza, nella vana speranza di non “svegliarlo”.
E l’impossibilità di esistere se non sognando, ma con la consapevolezza chiara che si tratta, appunto, di un sogno durante il quale “si continua, lentamente, a morire”, senza avere veramente vissuto.

Il “male di vivere” che tanta parte ha avuto nella poesia del novecento, l’incapacità, o meglio, l’impossibilità di essere in maniera autentica ed il rifugiarsi nel sogno, nell’immaginazione, nella poesia, come unica via d’uscita, il senso dell’inadeguatezza di questa soluzione rispetto all’aspirazione umana ad una pienezza di vita: questo mi pare essere il tema di “Briciole”, un tema ricorrente nella nostra autrice.
Un tema reinterpretato e rivissuto personalmente, con grande autenticità, e svolto con una delicatezza ed una ricchezza di immagini eccezionale, in versi percorsi da una vena di dolce malinconia e di sottile rimpianto, oltre che da una musicalità sicura e misurata.

Dal punto di vista metrico i versi sono quasi tutti settenari (data la compattezza metrica della composizione, alcune dialefe sono da considerarsi obbligatorie), intervallati da qualche endecasillabo, fanno eccezione il verso: “Finti, come cieli dipinti.” composto da un bisillabo e da un settenario, in rima baciata, e i primi due nelle parentesi: il primo dei quali è un ottonario, subito compensato dal seguente senario a ristabilire la misura complessiva.
La precisione metrica è tale che dubito possa essere spontanea e non cercata, sebbene l’autrice usi normalmente per le sue poesie il verso libero.
Ciascuna delle immagini utilizzate, poi, meriterebbe un’analisi specifica, così come la scelta delle parole, i loro accostamenti, l’accuratezza nella costruzione dei versi e delle strofe, ma è un piacere che lascio a chi eventualmente vorrà farlo.
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

arostàzazzà

  • Visitatore
Re: "Briciole" di Leaf
« Risposta #2 il: Lunedì 2 Marzo 2009, 21:48:11 »
Parere personale:  inutilmente descrittiva, non mi piace.

Forse salverei solo i 7 versi finali.




Offline Zima

Re: "Briciole" di Leaf
« Risposta #3 il: Martedì 3 Marzo 2009, 08:51:34 »
Ho apprezzato da subito questo scritto, appena l'ho letto nel sito, non solo per la sua musicalità intrinseca che, conoscendo l'autrice, ci ha dimostrato moltissime volte e che non è frutto di studio metrico al 99.9%.
leaf ha una musica dentro che scandisce ogni tocco, ogni immagine che schizza sulla tela bianca... e questa poesia ne è una dimostrazione. leaf è un fiume in piena che inonda l'animo del lettore con mille particolari... le immagini scorrono in un susseguirsi veloce e quasi vorace.

la tristezza infinita di questa poesia, che poi altro non è che un mettersi a nudo, liberando la propria anima, mi ha catturata, aggrappandosi alla pelle... non è forse questo che una poesia dovrebbe fare? sprigionare emozioni con un'intensità tale da farle diventare nostre? e allora ogni piccola strofa diventa un modo per raccontare la stanchezza del suo (del nostro) vivere, quasi per inerzia  "si continua, banalmente, a sognare./Si continua, lentamente, a morire..." quasi come se la vita ci ponesse delle sbarre, dei limiti di vetro entro i quali siamo costretti -consapevolmente a volte, inconsapevolmente altre-  a muoverci.

mi pare che il tema conduttore sia l'incapacità di scrivere, causata da questo malessere interiore. e infatti, nella prima strofa i giorni vengono definiti "figli senza parole", nella quarta ritorna l'immagine di un quaderno "troppo bianco", "finto", come ci sembrano finte le speranze, malefiche, affilate come coltelli e pronte a ferire.

il tema della "finzione" è un altro filo conduttore: "prati immaginati", "fogli/sorrisi finti", "piume per simulare vita"... siamo noi a crearci l'illusione per poter andare avanti dimenticando il "male"? per poter camminare d'inerzia e coprirci le ferite? credo sia questo che l'autrice pensa, ma è una definizione ed è un mondo  che le sta stretto, che si strappa eliminando quel velo di protezione cucito addosso, lasciando nuda l'anima alla sofferenza.

pur non essendo uno stile che prediligo, perchè amo le composizioni più essenziali, quando leggo questa poesia non posso che lasciarmi trasportare... ed è per questo che dico Grazie all'autrice.
ma spero anche che ritrovi un raggio di sole, vero.

"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: "Briciole" di Leaf
« Risposta #4 il: Martedì 3 Marzo 2009, 10:08:59 »
Parere personale:  inutilmente descrittiva, non mi piace.

Forse salverei solo i 7 versi finali.





NO COMMENT...

Offline Stefano Toschi

Re: "Briciole" di Leaf
« Risposta #5 il: Martedì 3 Marzo 2009, 16:48:40 »
mi pare che il tema conduttore sia l'incapacità di scrivere, causata da questo malessere interiore. e infatti, nella prima strofa i giorni vengono definiti "figli senza parole", nella quarta ritorna l'immagine di un quaderno "troppo bianco", "finto", come ci sembrano finte le speranze, malefiche, affilate come coltelli e pronte a ferire.

Anche io, leggendola, ho avuto la sensazione che il filo conduttore potesse essere lo scrivere, ma non nel senso della incapacità di scrivere.
Potrebbero essere gli scritti (le poesie) le briciole lasciate dietro di noi.
Briciole di speranze e di illusioni, ormai passate di moda, incapaci di parlare alla persona che siamo oggi, se non rivelandosi come “vestiti variopinti / cuciti sulle ombre”, come “immobili farfalle / nella teca di  un prato / soltanto immaginato”.
Testimonianze della finzione vissuta al posto di una vita che è impossibile vivere e che pure (la finzione) si perpetua in forme sempre nuove, destinate a invecchiare, evanescenti come quelle che le hanno precedute, perché il sogno è l’unico luogo in cui sia ancora possibile sperare e immaginare di potere autenticamente vivere, autenticamente essere noi stessi.
Eppure questo non può bastare: è “forse per disprezzo, o per paura” che non sappiamo disseminare “briciole di pane” capaci di saziare la nostra “fame” di verità, di concretezza, d’amore?
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline Stefano Toschi

Re: "Briciole" di Leaf
« Risposta #6 il: Martedì 3 Marzo 2009, 16:53:50 »
Parere personale:  inutilmente descrittiva, non mi piace.

Forse salverei solo i 7 versi finali.


La poesia è certamente descrittiva… Ma non inutilmente!  :)
Interpreto le prime cinque strofe come "briciole di niente" lasciate sul cammino, che l’autrice osserva retrospettivamente.
La quinta è la più recente: l’inverno sta finendo per lasciare il posto a una nuova primavera, nella quale, ancora, come sempre, “i rovi fioriscono di piume / per simulare vita”.
I rovi, graffianti, simbolo del dolore, della sofferenza, fioriscono, ma di morbide, improbabili, piume: siamo ancora nella dimensione del sogno, nel rivestire illusoriamente la realtà di speranza.
La sesta, epigrammatica, esprime tutta la consapevolezza dell’autrice.
I versi tra parentesi sono come una riflessione interiore.

Le poesie di Leaf sono descrittive, talvolta persino narrative, eppure piene di musicalità, capaci di coinvolgere e di emozionare il lettore, profondamente evocative di sentimenti e stati d’animo.
Naturalmente, come sempre nell’espressione artistica, è eminentemente una questione di gusti.
Per me, parere personale, Leaf è una delle migliori autrici del sito.
Leggete questa: http://www.scrivere.info/poesia.php?poesia=36298
Secondo me è stupenda!
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline Leaf

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  • la piccola strega ama i gatti e i colori
  • Nel sito Scrivere: Le sue poesie
Re: "Briciole" di Leaf
« Risposta #7 il: Mercoledì 4 Marzo 2009, 00:18:30 »
Scusate, mi sono accorta solo adesso del topic.
Chi mi conosce un po’ sa che non ho mai amato alcun tipo di “vetrina”, per molti motivi :-[ ...
Per cui, Stefano, dovrei tirarti affettuosamente le orecchie ma, dopo aver letto le tue parole... beh, non credo di riuscire a farlo:-) Grazie, a te, Zima, e Annamaria per la stima.
Mi spiace deluderti, però, perché devo confermare la visione di Zima: quando scrivo non seguo una premeditazione strutturale o metrica, ( e si vede ;D) forse giusto un desiderio di musicalità che non cerco ma si presenta da sé. Lo so che questo approccio alla poesia è piuttosto empirico..... e spesso “inutilmente descrittivo”. Per quanto apprezzi alla lettura i piccoli capolavori esemplificativi di uno stile ricercato e “pensato”, o interessanti per la loro ermeticità, personalmente sono profondamente ignorante delle regole poetiche e del tutto incapace di essere... lapidaria.

Briciole si riferisce alla scrittura, sì: precisamente, alla difficoltà di riuscire ad affidare certi pesi dell’anima alle parole. E, seguendo il filo conseguente dei pensieri, la fatica di accettare serenamente il tempo che passa, con i rimpianti o i rimorsi che inevitabilmente porta con sé, e i pochi sogni che riesce a conservare intatti. Le piume sui rovi.
Le illusioni finite, vestiti ormai lisi.
E le briciole sono le occasioni d’amore, o di felicità, nostre e altrui, che perdiamo, persi nelle nostre paure, sfiducie, debolezze ed egoismi.

Grazie ancora, per commenti così belli e profondi, che non credo di meritare, ma mi hanno fatto piacere...(Ste, Anima senza stelo è una delle mie preferite...)
Me ne torno in silenzio, con un sorriso. Anche per chi sinceramente ha espresso il suo dissenso. Il mondo per fortuna è così grande e vario.... c’è posto per tutti.
Ciao, Marina
-·=»‡«=·-LeŃ-·=»‡«=·-

Offline Zima

Re: "Briciole" di Leaf
« Risposta #8 il: Mercoledì 4 Marzo 2009, 10:13:57 »
lo sapevo che c'avevo ragione!  ;D ;D ;D ;D ;D  (scherzo! :angel: )

leaffuccia, ogni tanto la vetrina va utilizzata anche per le cose belle...  ;) perciò niente tiratina d'orecchie a Stefano!

besos  :-*
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline Stefano Toschi

Re: "Briciole" di Leaf
« Risposta #9 il: Giovedì 5 Marzo 2009, 12:06:49 »
Scusami Leaf, avrei dovuto chiederti il consenso...  :angel:
Ma vedi, se lo avessi fatto, probabilmente avresti rifiutato e sarebbe stato un peccato!
Perché come ha detto Zima: "ogni tanto la vetrina va utilizzata anche per le cose belle..."
 ;)
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline Anima1

Re: "Briciole" di Leaf
« Risposta #10 il: Mercoledì 25 Marzo 2009, 18:31:28 »
Scusami Leaf, avrei dovuto chiederti il consenso...  :angel:
Ma vedi, se lo avessi fatto, probabilmente avresti rifiutato e sarebbe stato un peccato!
Perché come ha detto Zima: "ogni tanto la vetrina va utilizzata anche per le cose belle..."
 ;)
Briciole

I giorni stanchi dormono
aggrappati alle spalle,
figli senza parole.
Immobili farfalle
nella teca di un prato
soltanto immaginato.

Vestiti variopinti
cuciti sulle ombre
nel tempo delle attese,
poi passati di moda e di misura.

Scricchiolano, le suole,
inutilmente attente
a non fare rumore
per non svegliare il male.

Si affilano speranze come unghie
incollando sorrisi ad un quaderno
dai fogli troppo bianchi.
Finti, come cieli dipinti.

Rotola dalle dita
l'anello dell'inverno
ed i rovi fioriscono di piume
per simulare vita.

Ma, forse per disprezzo, o per paura,
si continua, banalmente, a sognare.
Si continua, lentamente, a morire...

(Avrei voluto voltarmi,
senza nostalgia,
a guardare quei giorni
consumarsi e invecchiare
disseminando briciole di pane
per saziare ogni fame.
In fondo, anche la mia...)

Leaf
;)

Bei versi ,immagini stupende mi piace e molto, non toccherei nessun verso .Anche se di fresca penna so capire se sto leggendo un poeta....Ciao poeta