Autore Topic: "Addio" (vi sottopongo una mia poesia)  (Letto 4935 volte)

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assenzio

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Re: "Addio" (vi sottopongo una mia poesia)
« Risposta #15 il: Mercoledì 1 Aprile 2009, 12:52:28 »

...mi cito da sola, cara Assenzio: infatti non ho detto "sempre" ma "a volte".





"sempre" o "a volte", non importa. per me è importante trovare un aggancio per comunicare quello che penso in generale di come si fa poesia. di questo ti ringrazio, perché per me non è mai semplice esprimermi in questo ambito. tendo sempre a trattenermi :-[

arostàzazzà

  • Visitatore
Re: "Addio" (vi sottopongo una mia poesia)
« Risposta #16 il: Mercoledì 1 Aprile 2009, 13:47:38 »
Senti Chia', ho un'idea: la prossima volta che ti viene in mente di cadere nel pozzo per disgrazia o volontà faccelo sapere prima che ci organizziamo per tirarti su... ;D...co 'na fune, 'n secchio, 'n cappio...'n quarche modo famo... ;)...

E sai cosa penso, costruire una poesia, sistemarla, ragionaci su, levare magari questa stazione perché abbiamo vicino 2 sta-sta e l'ugola inciampa recitandola...insomma sì, è bello e costruttivo ma a volte buttarla giù d'istinto, di getto, con tutto il guazzabuglio che ci frulla in testa...bhe, è l'unico modo di "vomitare" l'anima!  ;)

ciao ...è stato un piacere partecipare!

com'è che si dice:-Chiedete e vi sarà dato!  :angel:

Permettimi di dissentire, ma anche nel vomitare l'anima un minimo di stile non guasta.
Mi fa piacere che questo topic trovi invece d'accordo quelle che credo siano le migliori penne del forum (ne manca qualcuna).
Finalmente una bella discussione da prendere come esempio.


Offline Amara

Re: "Addio" (vi sottopongo una mia poesia)
« Risposta #17 il: Mercoledì 1 Aprile 2009, 13:55:29 »
io.. hem.. non ho mezzi per valutare la poetica...ed ho letto ed apprezzato ogni intervento..
l'unica cosa che ho pensato.. (male probabilmente  ;D).. è che la cucitura trattiene..
e quindi è un passato che non si lascia alle spalle.. ma che continuiamo a trascinarci dietro..
e non basta il fuoco di un tramonto a scioglierlo...

vabbè..... perdonoooooooo!!! :)

ciao chiara...
è bellissima..
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

assenzio

  • Visitatore
Re: "Addio" (vi sottopongo una mia poesia)
« Risposta #18 il: Mercoledì 1 Aprile 2009, 15:23:43 »
Mi lascio un po’ di soli
cuciti alle spalle
sciolti in vecchi tramonti
ho solo passi di nebbia e ombra
a congiungermi
in vertigine di notte che si apre
e l’ultima lettera della parola
“addio”
è pozzo senza fondo come la notte
che inghiotte
questa stazione.

Ecco, qui sopra ti ho segnalato le espressioni che secondo me vanno evitate. Vedi, la poesia non dovrebbe vivere di rendita prendendo qua e là cose dal linguaggio comune, ma inventare. Prova a ricercare un'impronta più personale a queste espressioni, ma anche ai vecchi tramonti, e un po' a tutto l’insieme del lessico che hai adoperato. Perdonami se ti dico questo, ma ne sento il dovere, visto che mi sembri davvero intenzionata a lavorare seriamente e hai tutte le potenzialità per arrivare a fare ottima poesia.

Allora, tralasciando le cose più complesse, ci sono due modi elementari di inventare in poesia. Proprio partendo da una base come la tua, ma anche da “sfoghi dell’anima” messi prima rigorosamente  a sbollire nel cassetto  ;D



Il primo è quello che ti ho appena suggerito: dare impronta personale alla scelta dei termini, che diventeranno inequivocabilmente la tua fisionomia poetica,  il tuo stile inconfondibile.


Provo ad operare l'esempio (sottolineo esempio) nella tua prima versione:


ho un po’ di soli cuciti alle spalle
acquerelli logori di tramonti
dove i passi sono vapori e le ombre
vertigini che spalancano la notte
dentro l’ultima lettera della parola addio

e un crepaccio senza origine
come da un salto in dormiveglia
inghiotte questa stazione




Il secondo è quello di usare una terminologia più povera, più fedele alla tua, ma giocare sulla costruzione sintattica.


Opero l'esempio (sottolineo esempio) sulla seconda:


mi  ricucio un po’ di soli
alle spalle, vecchi passi sciolti
in tramonti di ombre e nebbia

la vertigine mi congiunge
ad una notte che s’apre, ultima
lettera della parola addio, pozzo 
che inghiotte
lo sfondo di questa stazione





;)
« Ultima modifica: Mercoledì 1 Aprile 2009, 15:28:15 da Assenzio »

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: "Addio" (vi sottopongo una mia poesia)
« Risposta #19 il: Mercoledì 1 Aprile 2009, 16:45:49 »
ok...ok...vi siete coalizzati...pazienza!
poco importa se non sono ad una certa altezza, evidentemente ho ancora possibilità di crescita però lasciatemi dire che...nonostante apprezzi lo stile di Assenzio vorrei dire ancora la mia:
la prima versione data come esempio è troppo arricchita e fa perdere un po' d'effetti "visivi"...mentre la seconda è suddivisa male, direi spezzata, negli ultimi versi.
Ed anzi, con le parole che secondo Assenzio andrebbero evitate si può costruire sinteticamente il testo, perché, a mio umile parere, proprio in quelle sta tutto il significato che voleva intendersi:

Mi lascio
alle spalle
un po' di soli
Addio
è pozzo
senza fondo
La notte
inghiotte

Troppo ermetica?
Stravolta?
Vorrei il parere di Chiara!...grazie!

magari cambierei l'ultima parola per evitare la rima che non mi garba affatto!...e voglio insistere che "l'arte povera" sia tra le migliori, perché va subito al sodo come un pugno (in questo caso dev'essere così) nello stomaco.


STOP...buon divertimento!
« Ultima modifica: Mercoledì 1 Aprile 2009, 17:07:01 da Annamaria Milazzo »

assenzio

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Re: "Addio" (vi sottopongo una mia poesia)
« Risposta #20 il: Mercoledì 1 Aprile 2009, 17:43:08 »
Ognuno, Annamaria, cerca di mettere a disposizione le proprie teorie, la propria esperienza, anche in virtù degli successi o degli insuccessi, dei riscontri più o meno positivi  che in anni di poesia compongono il proprio bagaglio poetico. E non solo, ma anche alla riconoscenza di persone che qual cosina da noi hanno imparato.

Sulle soluzioni che ho portato ad esempio, sarà Chiara a dire, se c’è qualcosa che ritiene più o meno vicino al suo sentire.  Sul fatto che avrei arricchito il lessico della prima stesura, l’avevo anticipato, ma anche detto che Chiara stessa dovrà trovare eventualmente il suo linguaggio, qualora volesse seguire quell’esempio.  La seconda che tu dici sbagliata senza neppure chiederti  il perché di quella suddivisione, è assolutamente voluta per sottolineare le alternative, che ho scelto di separare con virgola. E visto che per me invece è assolutamente sbagliato mettere punteggiature a fine verso, ho scelto la soluzione del l’enjambement.

Comunque Annamaria, evitando giudizi assoluti su quello che è giusto o sbagliato, ché alla fine si tratta di scelte poetiche magari anche matutate, non è peccato avere una visione della poesia completamente differente. Io cerco di farla e suggerirla con l’invenzione, rendendo dinamica parola, plasmandola come creta, cercando non di zavorrarla con i luoghi comuni. Tu magistralmente riesci invece ad elevare i luoghi comuni, e fai bene a consigliare di usarli a chi chiede di essere aiutato a crescere.

assenzio

  • Visitatore
Re: "Addio" (vi sottopongo una mia poesia)
« Risposta #21 il: Mercoledì 1 Aprile 2009, 17:45:04 »
Sorry :-[
« Ultima modifica: Mercoledì 1 Aprile 2009, 18:02:55 da Assenzio »

Nikita

  • Visitatore
Re: "Addio" (vi sottopongo una mia poesia)
« Risposta #22 il: Mercoledì 1 Aprile 2009, 18:02:51 »
Ma noooooooooooooooooo! >:( E me lo dici adesso che non te ne stai andando? Che ci faccio con lo spumantino, oramai l'ho stappato (con tanto di botto, chè fa scena)! ;D
Scherzi a parte, dopo tutte queste illustri personalità giungo io (penna giovane e un pò sciupata :'( ) a metter il becco dove non dovrei. ;D Tanto mi si conosce, quindi non corro pericoli (spero :-\ ).
Allooooooooooooooora: mi occupo della prima versione, perchè la preferisco. 8)


Mi lascio un po’ di soli
cuciti alle spalle
sciolti in vecchi tramonti
ho solo passi di nebbia e ombra
in vertigine di notte
che si apre
e l’ultima lettera della parola
“addio”
è pozzo senza fondo come la notte
che inghiotte questa stazione.

Quelle in blu sono le espressioni che mi stonano un pò:
1-"Mi lascio", secondo me, suona maluccio. :angel: Capisco, però, che eliminare il "mi" non sarebbe una scelta saggia.
2-"L'ultima lettera della parola", di nuovo secondo me ;D , è un pò troppo pesante. Forse potresti trovare un altro modo per rendere l'idea.
3-Concordo con il resto della ciurma su questo punto (però la rima me piasce >:( ).
4-Non saprei spiegartene il motivo, ma non mi piace come espressione. Questo, comunque, è gusto personale (avrei anche potuto tacere ;D ).

Scusa ancora l'intrusione. :-[

La prossima volta, giuro, tengo il becco chiuso. ;D

Un bacio.
Nicole

p.s. Tutto ciò che non è blu è SPETTACOLARE! :o
« Ultima modifica: Mercoledì 1 Aprile 2009, 18:04:38 da Nicole Biffi »

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: "Addio" (vi sottopongo una mia poesia)
« Risposta #23 il: Mercoledì 1 Aprile 2009, 19:58:24 »
Ognuno, Annamaria, cerca di mettere a disposizione le proprie teorie, la propria esperienza, anche in virtù degli successi o degli insuccessi, dei riscontri più o meno positivi  che in anni di poesia compongono il proprio bagaglio poetico. E non solo, ma anche alla riconoscenza di persone che qual cosina da noi hanno imparato.

Sulle soluzioni che ho portato ad esempio, sarà Chiara a dire, se c’è qualcosa che ritiene più o meno vicino al suo sentire.  Sul fatto che avrei arricchito il lessico della prima stesura, l’avevo anticipato, ma anche detto che Chiara stessa dovrà trovare eventualmente il suo linguaggio, qualora volesse seguire quell’esempio.  La seconda che tu dici sbagliata senza neppure chiederti  il perché di quella suddivisione, è assolutamente voluta per sottolineare le alternative, che ho scelto di separare con virgola. E visto che per me invece è assolutamente sbagliato mettere punteggiature a fine verso, ho scelto la soluzione del l’enjambement.

Comunque Annamaria, evitando giudizi assoluti su quello che è giusto o sbagliato, ché alla fine si tratta di scelte poetiche magari anche matutate, non è peccato avere una visione della poesia completamente differente. Io cerco di farla e suggerirla con l’invenzione, rendendo dinamica parola, plasmandola come creta, cercando non di zavorrarla con i luoghi comuni. Tu magistralmente riesci invece ad elevare i luoghi comuni, e fai bene a consigliare di usarli a chi chiede di essere aiutato a crescere.



nuuuuuuuuuuuuuuu  :D
1 sbagliata?...dove ho scritto sbagliata?...leggi bene prego  ;D
2 e invece me lo sono chiesto il perché le avessi messe così...ma mi suona male lo stesso...e per me il verso rimane spezzato...che ci vuoi fare?
3 Perché insisti a dire che le parole semplici siano luoghi comuni?
Io guardo ciò che rappresentano nel testo e nel contesto e non m'importa che siano parole pulite e semplici
4 Non sono passata qui né per insegnare...non ne sarei in grado!...né per avere riconoscenza ma per condividere un'emozione e crescere leggendo e l'ultima versione data non è un consiglio ma un mio modo di sintetizzare avvicinandomi al pensiero principale
5 Per il resto è ovvio che sarà Chiara a far tesoro, se lo ritiene opportuno, delle varie versione, anche se la più valida è quella che ha nel cuore e probabilmente cambierà poco da ciò che ha proposto inizialmente...perché solo lei lo sa e alla fine lo stile "si cuce" addosso per rappresentarci così come siamo.

ariciao... ;D

chiaraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa...dove sei?
« Ultima modifica: Mercoledì 1 Aprile 2009, 20:23:14 da Annamaria Milazzo »

goccia

  • Visitatore
Re: "Addio" (vi sottopongo una mia poesia)
« Risposta #24 il: Mercoledì 1 Aprile 2009, 21:13:34 »
..ho letto con interesse le vostre parole e come posso dire..avrei qualcosa da aggiungere.
Mi sembra piuttosto immaturo ornarsi di vesti (e se cado in luoghi comuni, dio saprà perdonarmi) che per qualche motivo non sanno competerci.
Così, semplicemente, prima di dare lezioni sarebbe bello per amor di logica (ah quanto mi piace) imparare almeno a scrivere in modo corretto (qualcosina e non qual cosina), d'altronde i professori o professorini (non facciamo distinzioni) certi errori di distrazione non dovrebbero concederseli.
Detto questo, sarebbe davvero bello imparare a parlare in modo civile senza scivolare nel cattivo gusto dell'arroganza.
Saluti

assenzio

  • Visitatore
Re: "Addio" (vi sottopongo una mia poesia)
« Risposta #25 il: Mercoledì 1 Aprile 2009, 21:21:35 »
..ho letto con interesse le vostre parole e come posso dire..avrei qualcosa da aggiungere.
Mi sembra piuttosto immaturo ornarsi di vesti (e se cado in luoghi comuni, dio saprà perdonarmi) che per qualche motivo non sanno competerci.
Così, semplicemente, prima di dare lezioni sarebbe bello per amor di logica (ah quanto mi piace) imparare almeno a scrivere in modo corretto (qualcosina e non qual cosina), d'altronde i professori o professorini (non facciamo distinzioni) certi errori di distrazione non dovrebbero concederseli.
Detto questo, sarebbe davvero bello imparare a parlare in modo civile senza scivolare nel cattivo gusto dell'arroganza.
Saluti


vi ringrazio per avere capito esattamente le mie intenzioni, per la simpatia che mi avete riservato... avevo giurato che non avrei più messo piede in questo posto. a volte si fanno errori peggiori di quelli di ortografia.

i miei ossequi


Offline Zima

Re: "Addio" (vi sottopongo una mia poesia)
« Risposta #26 il: Mercoledì 1 Aprile 2009, 22:07:26 »
senza voler venire contro a nessuno, mi va di dire solo che sta a Chiara decidere cosa fare della sua poesia, quali consigli seguire, quali scartare e decidere se un tono è stato arrogante o un consiglio saccente oppure no.

peccato che ogni volta che si inneschi una discussione propositiva, si scateni misteriosamente una lotta "poeticida" per chi vuole imporre il suo modo e contestare a tutti i costi quello che scrive un altro... veramente peccato... mi stavo divertendo! :-\


ad assenzio voglio dire che scambi di opinioni possono sempre esserci e, talvolta, diventare un po' aspri da ambo le parti, ma sarebbe davvero un peccato se lei andasse via, perchè è giusto che chi vuole raccogliere consigli, lo possa fare in piena libertà.
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

goccia

  • Visitatore
Re: "Addio" (vi sottopongo una mia poesia)
« Risposta #27 il: Mercoledì 1 Aprile 2009, 22:34:58 »
senza voler venire contro a nessuno, mi va di dire solo che sta a Chiara decidere cosa fare della sua poesia, quali consigli seguire, quali scartare e decidere se un tono è stato arrogante o un consiglio saccente oppure no.

peccato che ogni volta che si inneschi una discussione propositiva, si scateni misteriosamente una lotta "poeticida" per chi vuole imporre il suo modo e contestare a tutti i costi quello che scrive un altro... veramente peccato... mi stavo divertendo! :-\


ad assenzio voglio dire che scambi di opinioni possono sempre esserci e, talvolta, diventare un po' aspri da ambo le parti, ma sarebbe davvero un peccato se lei andasse via, perchè è giusto che chi vuole raccogliere consigli, lo possa fare in piena libertà.

Zima, con tutto l'amore che provo per te, certo che sta a Chiara..ma quando la questione si discosta dal tema iniziale, sta un po' a chi vuole dire la propria sensazione..giusta o sbagliata che sia.
Io so molto bene di non custodire la verità assoluta, cerco di essere oggettiva ma sono pur sempre una persona, con le mie opinioni che esprimo e che voglio esprimere con la consapevolezza di poter trovare altri pensieri contrari dai miei.
Ma questi ultimi vanno rispettati, accettati anche se non per forza condivisi.
E se Assenzio ritiene di essere stata offesa o non capita tanto da voler andare, io non oso dirle nulla..né di rimanere né di restare.
Mi sembra abbastanza adulta da fare le sue scelte.



arostàzazzà

  • Visitatore
Re: "Addio" (vi sottopongo una mia poesia)
« Risposta #28 il: Mercoledì 1 Aprile 2009, 23:15:58 »
..ho letto con interesse le vostre parole e come posso dire..avrei qualcosa da aggiungere.
Mi sembra piuttosto immaturo ornarsi di vesti (e se cado in luoghi comuni, dio saprà perdonarmi) che per qualche motivo non sanno competerci.
Così, semplicemente, prima di dare lezioni sarebbe bello per amor di logica (ah quanto mi piace) imparare almeno a scrivere in modo corretto (qualcosina e non qual cosina), d'altronde i professori o professorini (non facciamo distinzioni) certi errori di distrazione non dovrebbero concederseli.
Detto questo, sarebbe davvero bello imparare a parlare in modo civile senza scivolare nel cattivo gusto dell'arroganza.
Saluti

Noto con dispiacere che nulla cambia in questo forum. Come sempre il primo sciocco di passaggio può far degenerare una discussione basata fino ad allora sul confronto letterario. Sarà che in questo sito sono poche le persone avvezze al dialogo, le altre (come frammento) si crogiolano nella certezza che far notare un refuso procuri loro gloria ed interesse da parte di quegli altri pochi stolti che condividono le sue limitate capacità.
Assenzio e Annamaria hanno avuto uno scambio di vedute sul modo di intendere la poesia. L'apporto al topic di ognuno di noi è stato dato partendo da questo principio: dare il proprio punto di vista.
La signorina frammento entra a gamba tesa e parla di arroganza senza rendersi conto di scivolare essa stessa in questo baratro senza fondo.
A lei consiglierei di usare un po' più quella facoltà mentale di cui ella ignora l'esistenza e che va sotto il nome di intelligenza, pregandola di tacere quando non riesce a fare un intervento che possa apportare qualcosa di degno in una discussione.
E' vergognoso che in questo sito le poche discussioni accademiche terminino sempre con lo stolto di turno che lancia la provocazione attraverso un modo di fare che solo a lei può sembrare civile.


P.S. Dimenticavo... ma come si fa a non concepire che possano esserci persone che cercano di mettere in comune le proprie conoscenze letterarie, la propria esperienza poetica, come si può pensare di essere sempre i migliori e non  riuscire a distinguere la crusca dalla farina? Possibile che facciate di tutte le erbe un fascio? Signora frammento io avrei piacere che lei alle volte sapesse con chi ha a che fare per rendersi conto delle corbellerie e delle stupidaggini che commette.
Un po' di umiltà diamine e forse riusciremo a cambiare questo schifo di mondo.
« Ultima modifica: Mercoledì 1 Aprile 2009, 23:35:27 da Vega »

Offline Chiara Catanese

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  • Sesso: Femmina
  • Conosci te stesso * Forestiera della vita
  • Nel sito Scrivere: Le sue poesie
Re: "Addio" (vi sottopongo una mia poesia)
« Risposta #29 il: Mercoledì 1 Aprile 2009, 23:52:27 »
Quanti commenti mi fate trovare, grazie!!

Non capisco bene però cosa è successo, sinceramente non mi è sembrato che nessuno intervenuto in questo topic abbia usato toni arroganti o saccenti.
Nessuno qui dovrebbe fare da professore (ma non mi sembra qualcuno l'abbia fatto), se poi qualcuno vuole giocare a questo ruolo...beh fatti suoi! :D
Io penso sia bellissimo confrontarsi e questa discussione mi sembra lo stia provando.
Ognuno ha la propria concezione poetica e sarò banale ma nessuno può dire "questa è giusta l'altra è sbagliata!" 
Per quanto mi riguarda io non mi do un'etichetta, ho un modo di procedere che certo maturerà con il tempo, come lo sta facendo adesso, e anche grazie alle parole di ognuno di voi.
Ascoltarvi è importante per confrontare il modo in cui ognuno scrive ed intende la poesia, e per rendermi conto di come viene recepito quello che scrivo.
Assenzio, non so a cosa alludi e mi dispiace se ci sono problemi ma se tu vorrai continuare ad intervenire io ti ascolterò con moltissimo piacere, come faccio e farò con tutti coloro che perseguono il confronto in modo costruttivo!  ;)
Non per forza mettersi in gioco qui significa dover cambiare idea (con la testa dura che mi ritrovo poi :D -non troppo, dai, sono sempre disposta a tornare sui miei passi se mi si dimostra e mi rendo conto che è giusto farlo), nel caso specifico o in generale, ma già confrontarsi (insisto!) e poter assumere altri punti di vista è importantissimo, anzi essenziale. Siamo qui per questo! Le idee che confrontiamo si sedimentano in noi e poco a poco, con il tempo, concorreranno -in modo spontaneo- a formare il nostro stile poetico... Ho registrato nella mia mente ogni cosa che avete detto e lo farò con ognuna che direte e state sicuri che già mi è utile, a prescindere se modificherò o no la poesia! (e -adesso non sparatemi  ;D-penso proprio che mi terrò quella prima versione, ma semplicemente perchè è mia!) Voi -nessuno escluso-siete già utili per la mia crescita, non -meramente- per una poesia specifica! E quanto avete scritto lo terrò presente per il futuro, entra a far parte del mio bagaglio culturale, poetico e di sensibilità, questo è crescita! E spero che per ognuno di noi ogni dibattito possa essere un'occasione di crescita.
Non instillata dal professore all'alunno ma colta vicendevolmente dal confronto reciproco.

Sulla questione linguaggio "povero"/linguaggio ricercato: si potrebbe aprire una discussione infinita. Secondo me il tutto sta in come vengono usate le parole, che siano "povere" o ricercate.
Facendo i dovuti distinguo con noi che stiamo qua -per farvi capire quello che dico- ad esempio Emily Dickinson utilizza un linguaggio da tutti definito semplice e che strizza l'occhio alla prosa.

E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancóra, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.


...La fantasia da sola è sufficiente,
se l'ape è assente...