Vorrei proporre alla vostra attenzione un'idea che, se vi piace, potremmo mettere in pratica quanto prima.
La poesia ha molte facce, e può applicarsi anche agli aspetti più impensati della vita quotidiana.
Non è forse poesia anche un piatto speciale, preparato con amore e fantasia? Una ricetta particolare che racchiuda tradizioni antiche, magari ritrovata in un vecchio libro della nonna, tanto per fare un esempio?
A volte le ricette sembrano pozioni magiche, pensate per far girare la testa alla persona che amiamo... Tipo: la via per il cuore passa attraverso lo stomaco:)
Ingredienti antichi, erbe dimenticate, e scritte con un linguaggio quasi da fiaba.
Ebbene, pensavo: sarebbe bello proporle, con una sezione nuova...se voi siete d'accordo.
Ovviamente "mediate" dalla poesia....
E quando ne avremo "raccolte" abbastanza, potremmo farne un piccolo libro... "La poesia è servita", ad esempio, o "Ricette in rima".
Ma su questo avremo tempo di parlare e vagliare i vari suggerimenti.
Bene: io ho proposto, a voi la parola.
Buon week end a tutti
Elisabetta
L’anatra all’arancia
Sono uno “chef” che vuole insegnare
l’anatra all’arancia a cucinare
anche a chi non sa fare che spaghetti
e fa bruciare in pentola i bianchetti;
nelle orecchie di esperti e di sventati
io dico: “State pronti e motivati,
ché illustro, a chi è attento e non distratto,
ogni caratteristica del piatto.
Prendi un’anatra (fattela spennare),
non sia a pezzetti, per incominciare.
Scartate il grasso come le interiora,
fatela cuocere per non più di un’ora,
prima nel burro a rosolare un poco,
un po’ di vino e d’acqua e medio fuoco.
A striscioline un’arancia sbucciate
e la sua parte bianca eliminate;
le strisce tre minuti van scottate
in po’ d’acqua bollente e ben scolate.
Di due arance si fa la spremitura:
con le strisce completan la cottura,
(e con moderazione il tutto sala),
aggiungi un bicchierino di marsala,
o il Grand Marnier o quello che volete,
che vi è rimasto e che non vi bevete.
Servite con purè o con patate,
le lodi sol se sono meritate!