Autore Topic: Quand'è che il vizio diventa "perdizione"?  (Letto 6720 volte)

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khay

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Re: Quand'è che il vizio diventa "perdizione"?
« Risposta #60 il: Martedì 30 Settembre 2008, 21:57:25 »
dici che anche il presidente del consiglio lo abbia fatto?  ;D per questo gli sono ricresciuti i capelli? :D


Non dare di queste notizie in rete...altrimenti domani i carabinieri avranno tanto da lavorare.... ahahahahahahah ;D

Grenouille

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Re: Quand'è che il vizio diventa "perdizione"?
« Risposta #61 il: Martedì 30 Settembre 2008, 21:57:47 »
Chi è stato il primo  a masturbarsi? Adamo!  ;)

secondo me è stata Eva. Vedendo il serpente ... ;D

Offline Marco Casini Marcoforever

Re: Quand'è che il vizio diventa "perdizione"?
« Risposta #62 il: Martedì 30 Settembre 2008, 22:00:42 »
dici che anche il presidente del consiglio lo abbia fatto?  ;D per questo gli sono ricresciuti i capelli? :D

Notizia falsa e tendenziosa Attentatoooooooooo si tratta di attentatooooooo
un gruppo di poeti facinorosi ha leso la maesta' del nostro signor illustrissimo il cavaliere ... il quale scuotendo le spalle e gonfiando i muscoli poderosi ha esclamato...
Ohibo'...
Una lama nel petto che sanguina amore...

khay

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Re: Quand'è che il vizio diventa "perdizione"?
« Risposta #63 il: Martedì 30 Settembre 2008, 22:01:19 »
Adesso arriva Luigi e butta fuori tutti. Prepariamoci. E' stato bello :'(

Offline Marco Casini Marcoforever

Re: Quand'è che il vizio diventa "perdizione"?
« Risposta #64 il: Martedì 30 Settembre 2008, 22:03:04 »
Adesso arriva Luigi e butta fuori tutti. Prepariamoci. E' stato bello :'(

Per questo dico.... annamo a lavora' sugi altri post.... :(
Una lama nel petto che sanguina amore...

khay

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Re: Quand'è che il vizio diventa "perdizione"?
« Risposta #65 il: Martedì 30 Settembre 2008, 22:04:41 »
Mi ricordo di quella volta, ero appena entrata in questo fantastico sito :)
Insomma, fino ad allora i commenti erano liberi...cioè anche l'autore poteva rispondere, etc.etc.
Fatto sta che purtroppo sotto una mia poesia i commenti si erano trasformati in una chat....con botta e risposta, esattamente come qui...e la poesia c'entrava poco alla fine...  :-[

Offline Phersu

Re: Quand'è che il vizio diventa "perdizione"?
« Risposta #66 il: Martedì 30 Settembre 2008, 22:05:10 »
Notizia falsa e tendenziosa Attentatoooooooooo si tratta di attentatooooooo
un gruppo di poeti facinorosi ha leso la maesta' del nostro signor illustrissimo il cavaliere ... il quale scuotendo le spalle e gonfiando i muscoli poderosi ha esclamato...
Ohibo'...
"Comunisti, sono solo i comunisti che si masturbano" Cito agenzia di stampa ArcoreNews

khay

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Re: Quand'è che il vizio diventa "perdizione"?
« Risposta #67 il: Martedì 30 Settembre 2008, 22:05:53 »
bye a tutti, cambio topic :)

Grenouille

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Re: Quand'è che il vizio diventa "perdizione"?
« Risposta #68 il: Martedì 30 Settembre 2008, 22:06:24 »
Cristina, tu che sei "stellata", molto stellata, ci difendi tu? 8)
 
via, su....le intenzioni erano buone, siamo stati un pò...carnali, ma insomma dai.  che sarà mai.... ;)
parliamo di cose naturali, quasi poetiche... :D

Offline Phersu

Re: Quand'è che il vizio diventa "perdizione"?
« Risposta #69 il: Martedì 30 Settembre 2008, 22:07:08 »
Mi ricordo di quella volta, ero appena entrata in questo fantastico sito :)
Insomma, fino ad allora i commenti erano liberi...cioè anche l'autore poteva rispondere, etc.etc.
Fatto sta che purtroppo sotto una mia poesia i commenti si erano trasformati in una chat....con botta e risposta, esattamente come qui...e la poesia c'entrava poco alla fine...  :-[

Ciò che dici è attinete, infatti "la botta" molte volte sostituisce la masturbazione.
P.S. Dai che ci divertiamo, sai domani che romanzina che ci becchiamo?  ;D

Offline Phersu

Re: Quand'è che il vizio diventa "perdizione"?
« Risposta #70 il: Martedì 30 Settembre 2008, 22:10:13 »
Per questo dico.... annamo a lavora' sugi altri post.... :(
Già c'è qualche "visitatore" che sta segnalando un topic al moderatore, ce l'avranno con noi? Però secondo me oggi battiamo tutti i record di presenze nel forum. Ci beccheremo una lavata di testa, ma almeno... ce semo divertiti, no? Se vive n'a volta sola...  :D

Grenouille

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Re: Quand'è che il vizio diventa "perdizione"?
« Risposta #71 il: Martedì 30 Settembre 2008, 22:16:27 »
Già c'è qualche "visitatore" che sta segnalando un topic al moderatore, ce l'avranno con noi? Però secondo me oggi battiamo tutti i record di presenze nel forum. Ci beccheremo una lavata di testa, ma almeno... ce semo divertiti, no? Se vive n'a volta sola...  :D

ci siamo divertiti e per certi versi è stato anche interessante, diverse angolazioni del solito "metodo" di pensiero.
e che metodo.... ;)

ciao a tutti!

khay

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Re: Quand'è che il vizio diventa "perdizione"?
« Risposta #72 il: Martedì 30 Settembre 2008, 22:30:08 »
Cristina, tu che sei "stellata", molto stellata, ci difendi tu? 8)
 
via, su....le intenzioni erano buone, siamo stati un pò...carnali, ma insomma dai.  che sarà mai.... ;)
parliamo di cose naturali, quasi poetiche... :D

Eh.... le stelle non sono di potere... ma di lingua lunga  ;D ossia di chi è intervenuto più volte nel forum...
Quanto a difendervi... forse la fuga sarebbe più indicata visti i precedenti che vi ho raccontato prima... :-\

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Quand'è che il vizio diventa "perdizione"?
« Risposta #73 il: Martedì 30 Settembre 2008, 23:55:19 »
Io direi che per dare un'energica sterzata a quest'argomentazione trascendente dovremmo forse parlare des Les fleurs du Mal, almeno parleremo di Baudelaire e non saremo mai considerati degli Sbrodeler.

ora a voi la palla ... con tutte le stellette!!!

buon divertimento!

Offline Elisabetta Randazzo

Re: Quand'è che il vizio diventa "perdizione"?
« Risposta #74 il: Mercoledì 1 Ottobre 2008, 00:36:12 »
Chiudo il topic, non voglio farvi correre il rischio di diventare ciechi.

...e la prossima volta bacchettate sulle mani.

Notte,
Elisabetta
« Ultima modifica: Mercoledì 1 Ottobre 2008, 12:41:29 da Luigi Webmaster »
"La poesia non è un modo di esprimere un'opinione. E' un canto che sale da una ferita sanguinante o da labbra sorridenti."
Kahlil Gibran