Autore Topic: Chi è un poeta "professionista"?  (Letto 1977 volte)

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Offline Marco Canonico Baca8175

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Chi è un poeta "professionista"?
« il: Giovedì 24 Luglio 2008, 16:26:29 »
Ciao ragazzi!
Spesso leggo in commenti,discussioni,pareri ecc. che qui non ci sono poeti professionisti,ma principianti o semplici amatori (che pubblicano ovviamente).

Come già chiarifica perfettamente il titolo,vorreste spiegarmi che differenza c'è tra un poeta professionista e un poeta...come definirlo...qualsiasi?
E' in base a notorietà,pubblicazioni e copie vendute o c'è anche dell'altro?

Aiutatemi!  :-\
Prima di guardare la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello,guarda la trave che è nel tuo!

Offline Phersu

Re: Chi è un poeta "professionista"?
« Risposta #1 il: Giovedì 24 Luglio 2008, 19:40:59 »
Un poeta professionista è uno che scrive per soldi  :D
Un professionista è uno che guadagna e vive con la propria professione, quindi anche fare il poeta può essere una professione?  :)

Offline Marco Canonico Baca8175

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Re: Chi è un poeta "professionista"?
« Risposta #2 il: Giovedì 24 Luglio 2008, 20:13:56 »
Ci sono poeti che vivevano esclusivamente della loro arte (aiutati dal fatto d'esser spesso e volentieri di famiglia benestante),forse un esempio ai giorni nostri potrebbe essere Alda Merini.
Giunti a questo secondo punto(fare il poete può essere una professione?),vuol dire che un poeta "famoso" diviene comunque un personaggio pubblico.Quindi,la celebrità,rende falsa l'opera del poeta che ovviamente tende a non deludere i propri fans?
Prima di guardare la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello,guarda la trave che è nel tuo!

Offline Silvia Po

Re: Chi è un poeta "professionista"?
« Risposta #3 il: Venerdì 25 Luglio 2008, 10:51:17 »
 ??? La domenda è interessante.
Certo in una società come la nostra la poesia non conta un bel niente: certo, se può costituire un orgoglio scrivere o leggere poesie, non è più veicolo di insegnamenti, di valori, di morale. Si può frequentarla per svago, per esercizio, però quanti (non tra noi del sito, ma tra noi nel mondo) prendono in mano una poesia per capire la vita? Da ciò deriva una forte svalutazione al "mestiere" stesso di poeta (se di mestiere si può parlare, considerando che già quello di insegnante, ormai da decenni declassato, incontra grossi ostacoli a causa dei provvedimenti anti-cultura da parte del nostro governo. Ma lasciamo stare questo discorso).

Professionisti o no, secondo me la poesia, da parte di chi a essa si approccia, va conosciuta anche nei suoi aspetti tecnici. Un conto è sapere cos'è una figura retorica, quanti tipi di rima esistono, quali sono i versi italiani, e decidere di non fare uso di tutto questo. Un conto è non sapere nulla di tutto ciò e scrivere frasi andando ogni tanto a capo. Solo la prima delle due, per quanto non scelta, è scelta di stile.

Io a un certo punto ho deciso di tuffarmi nei versi. Il primo passo è stato leggere. Per risolvere le difficoltà che la lettura poteva darmi ho iniziato a scrivere. La poesia va vissuta. Il più bravo poeta secondo me non è il "professionista" ma quello che decide di capire fino in fondo  i versi scritti dagli altri. E' scelta più impegnativa e costruttiva della scrittura. ;)
Siamo fatti di libri e di amici- Daniel Pennac

Offline Marina Como

Re: Chi è un poeta "professionista"?
« Risposta #4 il: Venerdì 25 Luglio 2008, 17:49:30 »
A questo proposito, mi viene in mente a volte quanti commenti vedo che magari dicono che la poesia non si riesce a comprendere. Vero che in qualche caso la poesia non vuole essere compresa, ma solo testimoniare un sentimento e lasciarsi interpretare, ma... in ogni vocabolo che scriviamo, io penso che ci si metta una parte di noi.
Io finchè comunque non riesco a darle un senso (non necessariamente coincidente con la volontà dell'autore) non riesco a staccarmici... debbo cercare di capirla. Troppo spesso vedo che si legge con superficialità o pensando che quella parola sia sbagliata, senza aver riflettuto se il poeta la ha usata per uno scopo. Un metodo è quello di pollicino... o del detective: raccogliere briciole, tasselli di puzzle sparsi tra i versi. E rileggere, rileggere... naturalmente.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Michele Serri

Re: Chi è un poeta "professionista"?
« Risposta #5 il: Venerdì 25 Luglio 2008, 22:17:00 »
Detto in modo intuitivo e da profano credo che la poesia sia l'antiprofessionismo per eccellenza e che il desiderio di poesia nasca spesso da un'insofferenza per schemi e regole...penso che sarebbe anche impossibile fare della poesia una professione, visto che la poesia è fatta di momenti ispirati, che vanno e vengono, e non potrebbero mai contenere quella stabilizzazione che è insita in una "professione", ed in questo senso penso che non si possa "essere poeti", ma altalenanti "portatori di poesia"...e comunque, oggi più che mai, penso che vivere di poesia sarebbe impossibile e che a malapena quei pochi nomi più affermati ci possano riuscire, ma credo che anche storicamente di poesia quasi nessuno sia riuscito a vivere...è un "bene di consumo" che il mercato non paga...probabilmente, come in tutte le cose, sono delle referenze ufficiali, magari non sempre corrispondenti ad un effettivo valore, ad elevare il "rango" di un poeta e sottraendolo così all'anonimato, vincere qualche concorso, frequentare gli ambienti giusti, farsi conoscere e così via, penso più o meno con le stesse modalità commerciali con cui si valorizza qualsiasi altro prodotto...

Offline Mariacarmela Ribecco

Re: Chi è un poeta "professionista"?
« Risposta #6 il: Sabato 6 Settembre 2008, 19:03:13 »
Io credo che esistano i grandi poeti ed i giovani poeti che diventerano grandi un giorno. Per "professionismo" intendo un lavoro. Si può scrivere di se stessi pensado alla prossima cifra riportata su un assegno? Io smetterei di farlo. 

Offline Fabiomartini

Re: Chi è un poeta "professionista"?
« Risposta #7 il: Venerdì 26 Settembre 2008, 05:28:51 »
ciao a tutti.
secondo me ovviamente non esiste il poeta di professione anche se molti scrittori di professione si cimentano nella poesia come un pilota di formula uno a volte sale su una moto per fare un giro di pista. ma mentre esiste lo scrittore di professione pochi nella storia si sono potuti permettere di essere poeti di professione (neruda mi sembra che sia forse l'unico citabile ma erano anche altre le sue entrate sempre nell'ambito della "penna"). io penso che l'unico distinguo vada fatto, specie dall'avvento di internet, tra il poeta che scrive tanto per socializzare in rete e il nostro sito e' un caso evidente, dove la "poesia" è solo il mezzo per agganciare amicizie e chi invece vive la poesia (e anche nel nostro sito ci sono costoro) come se fosse un percorso intellettuale da curare e studiare e continuare a coltivare con grazia e abdegazione al punto che spesso coincidono con investimenti in pubblicazioni e libercoli. molti di questi partecipano a riviste di nicchia estremamente specializzate dove vi si trovano cenni di studi sull'argomento e dove le poesie ci si augura vengano lette e criticate fuori dai denti senza favoritismi o clientelismi (cosa assai rara ma possibile).
secondo me sono queste le differenze. ciao. fabio.

Offline Benito Ciarlo

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Re: Chi è un poeta "professionista"?
« Risposta #8 il: Venerdì 26 Settembre 2008, 14:01:51 »

E' in base a notorietà,pubblicazioni e copie vendute o c'è anche dell'altro?

Aiutatemi!  :-\

Questa risposta in versi è del Trecento: da Parte di Franco Sacchetti.

Se fosson vivi mille e mille Danti
e altrettanti Guidi con lor detti,
Guitton con Pane, o chi ma' fe' sonetti,
presti con penne insieme tutti quanti,
e le rime a pennello, non mancanti,
scrivesson dì e notte ciascun stretti,
non porien dir i nuovi ed alti aspetti
di questa, a cui mio cor sta sempre avanti.
Ed io son fermo di far di me prova
nel dimostrar in versi sua bellezza,
infin che si terrà della mia possa;
ben ch'io non conterò ma' sua altezza,
tanto m'apar ognor nobile e nova,
se quanto il ciel durasse la mia possa.
Ma bel del bel dirò fin ch'io potrò,
e quanto più dirò, men detto avrò.
 ;D
mi ha sempre stupito quali giri assurdi debbano fare i fiumi per passare sotto tutti i ponti (Beppe Grillo)

khay

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Re: Chi è un poeta "professionista"?
« Risposta #9 il: Martedì 30 Settembre 2008, 21:09:33 »
la poesia è fatta di momenti ispirati, che vanno e vengono, e non potrebbero mai contenere quella stabilizzazione che è insita in una "professione", ed in questo senso penso che non si possa "essere poeti", ma altalenanti "portatori di poesia"...

Bellissima intuizione... concordo pienamente...
La poesia si lascia esprimere... noi ne siamo solo i portatori... chi ci riesce di più e chi meno... ma credo che i gusti personali qui dicano molto...



@Marina:

 "Vero che in qualche caso la poesia non vuole essere compresa, ma solo testimoniare un sentimento e lasciarsi interpretare, ma... in ogni vocabolo che scriviamo, io penso che ci si metta una parte di noi."
E' vero... ma personalmente ritengo che una poesia si debba far capire e non essere un labirinto o un percorso ad ostacoli dove ognuno capisce quel che gli pare. E la cosa più difficile è rendere concetti profondi con semplici parole. Tutti gli scrittori lo sanno, vale lo stesso per la poesia. I poeti che restano più impressi sono quelli che ti colano dentro  gocce di fuoco o di ghiaccio, a seconda dell'emotività che riescono a scatenarti con dei semplici versi inequivocabili. Se io voglio esprimere tristezza, tristezza devo rendere nei versi, e non gioia nè tantomeno rabbia...altrimenti avrei fallito il mio compito di comunicatrice di me stessa. Perchè in fondo si tratta di questo, no? Trasmettere parti di sè, come dici anche tu :)