Autore Topic: Le parole sono il mezzo  (Letto 595 volte)

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Offline Garrius

Le parole sono il mezzo
« il: Martedì 22 Giugno 2010, 14:04:58 »
Salve a tutti, oggi volevo chiedere a chiunque capita su questa discussione "Come vede la poesia".
Secondo me le parole ci sono state donate come mezzo,come forma di dialogo e nonostante esistano vincoli culturali ci permettono di organizzarci in maniera sublime.
Poi le parole vengono distorte, omologate e pregiudicate, magari per il troppo uso che ne facciamo...
La poesia, la scrittura rappresentano magari un'"espansione" della parola, in quanto riescono a donare -attraverso un processo di empatia- un'emozione oltre che il pensiero di turno.
Tuttavia le molteplici applicazioni della parola permettono anche molti fraintendimenti,sapete il detto "La penna è più potente della spada"; gli oratori delle varie religioni riuscivano a deviare il pensiero del popolo verso il loro obiettivo, allora si parlava di analfabeti e ignoranti tuttavia....oggi che scusa abbiamo?
Scuole, biblioteche,musei,internet..cosa se ne fanno di tutte queste informazioni coloro che seguono gli oroscopi....per non parlare della politica poi...
Sarà forse colpa di un eccesso d'informazioni...ma ormai siamo diventati tutti scettici....quindi..
penso che ci sia qualcuno che desidera lasciarci ignoranti, che continua a inculcarci stereotipi e modelli che inquinano il nostro pensiero e capacità creativa, sembra che stiamo diventando sempre più succubi, utili solo per la manovalanza di questo paese...il mio non è un messaggio chevuole l'applauso del pubblico, scommetto che ne avete già parlato, ma non sò se può essere questo un problema fine a se stesso o collegato a qualche altro evento....idee? :(

Offline Marina Como

Re: Le parole sono il mezzo
« Risposta #1 il: Mercoledì 23 Giugno 2010, 22:21:45 »
 ;D qualche altro evento. Senz'altro. Parlo per me:
noi, figli della guerra fredda, fratelli del '68, perduti dal 78, nipoti degli eroi della resistenza e  costituzione, idealisti del mondo senza frontiere e dell'esperanto (esperanza), dell'idea del tutto è possibile se si è liberi di inventare il nuovo...
Oggi sentiamo la chiusura che ci raccontavano i genitori o nonni(mio padre era classe '18)- Ma voi, figli del caldo, del telefonino e di internet,  della televisione diseducativa, dei giochi di ruolo... intuite che il mondo vi appartiene realmente e tutto sarebbe possibile? O siete assuefatti da non accorgervi? E riuscite a svegliare i genitori, o avete già perso la guerra? O forse i genitori è meglio che continuino a dormire con l'illusione di continuare a sognare il benessere, purché rinchiuso "a rincorrere i suoi guai"?
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Salvatore Ferranti

  • Visitatore
Re: Le parole sono il mezzo
« Risposta #2 il: Venerdì 25 Giugno 2010, 21:12:45 »
purtroppo, viviamo in un'epoca difficile.
oltre alle varie crisi, c'è un problema che riguarda l'eccesso di comunicazione.
penso che internet abbia rivoluzionato il mondo, se possiamo mandare una mail in tempo reale ad una persona che magari vive in Nuova Zelanda...
tuttavia, si sta creando un cortocircuito, per cui le nuove generazioni passano troppo tempo al pc, o a giocare ai videogame, e "DIMENTICANO" il piacere della lettura di un buon libro...
e poi c'è l'informazione distorta, c'è una classe insegnanti che non è più all'altezza, o è comunque demotivata( perchè lavora a progetto, o a termine), insomma è proprio un bel casino.
e ci ritroviamo ad essere super tecnologici, e con tutto il sapere a disposizone, e, nello stesso tempo, più ignoranti dei nostri genitori...