Autore Topic: fuori tempo minimo  (Letto 1973 volte)

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In Venere

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fuori tempo minimo
« il: Martedì 1 Novembre 2011, 13:24:09 »
importa davvero a qualcuno scrivere una bella poesia?
una di quelle ben fatte, con le rime, i ritmi, le tante cosine che ci vogliono qua e là.
un po' alla carducci, diciamo. pascoli lo ritengo moderno anche per questo.
io non credo che il lavoro di fine artigianato abbia più senso ora: macchine e genietti producono in quantità ciò che una volta ci volevano giorni e giorni di limatura, di ricerca del giusto materiale e via dicendo.
è proprio cambiata la prospettiva.
più che una bella poesia, come la bella scrittura, io punterei ad altro.
accetto di buon grado le convinzioni sulle migliorie che potrei apportare a ciò che scrivo, ma poi penso, ma chi se ne frega...
ci sarà domani qualcuno, anzi venti come minimo che scriveranno ottanta opere migliori delle mie ed io mi devo sbattere? (e con grande stupore li ho letti questi autori, ignorati da tutti)
mi devo sbattere alla bella scrittura? per chi? per me stessa?
a chi mi dà consigli estetici, graditissimi per carità, dico solo che perdono un poco di tempo: li ho abbandonati da tempo. come viene viene.
in fondo sono figlia del mio facilone tempo, televisione, media eccetera m'hanno rovinato la mente e il senso critico.

ma davvero qualcuno legge ancora carducci e rimane estasiato?

-i ragazzi degli anni 80 non hanno davvero più religione, nevvero?-


mi sa che sono fuori tempo minimo

Offline Amara

Re: fuori tempo minimo
« Risposta #1 il: Martedì 1 Novembre 2011, 14:34:07 »
..carducci non l'ho mai sopportato molto.. ma i canti del Leopardi li ho sempre sottomano...
come i fiori del male e le poesie di Emily..

d'altronde non sono una ragazza degli anni 80.. o meglio.. ero ragazza negli anni 80.. :)

al di là di questo.. scrivere è qualcosa di davvero personale.. ed è giusto che ognuno lo viva come crede...
soprattutto se si scrive per sé..
il creare un buon testo.. (non necessariamente in rima e con le cosine a posto) è qualcosa di cui si deve sentire l'esigenza.. se non la si sente.. amen.

a me, dico la verità, quando vedo testi già validi, ma che con poco potrebbero essere migliori..(per me), spiace.. ma è un dispiacere legato al mio piacere.. perciò egoistico..
e, anche se non sono sono convinta che tu creda fino in fondo a quello che dici, le parole sono tue... come quelle di ognuno..

comunque... considerando il gioco che è la vita.. le parole lo sono ancor di più in fondo... quindi....... :)
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

gio.d.

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Re: fuori tempo minimo
« Risposta #2 il: Martedì 1 Novembre 2011, 14:44:28 »
importa davvero a qualcuno scrivere una bella poesia?
una di quelle ben fatte, con le rime, i ritmi, le tante cosine che ci vogliono qua e là.
un po' alla carducci, diciamo. pascoli lo ritengo moderno anche per questo.
io non credo che il lavoro di fine artigianato abbia più senso ora: macchine e genietti producono in quantità ciò che una volta ci volevano giorni e giorni di limatura, di ricerca del giusto materiale e via dicendo.
è proprio cambiata la prospettiva.
più che una bella poesia, come la bella scrittura, io punterei ad altro.
accetto di buon grado le convinzioni sulle migliorie che potrei apportare a ciò che scrivo, ma poi penso, ma chi se ne frega...
ci sarà domani qualcuno, anzi venti come minimo che scriveranno ottanta opere migliori delle mie ed io mi devo sbattere? (e con grande stupore li ho letti questi autori, ignorati da tutti)
mi devo sbattere alla bella scrittura? per chi? per me stessa?
a chi mi dà consigli estetici, graditissimi per carità, dico solo che perdono un poco di tempo: li ho abbandonati da tempo. come viene viene.
in fondo sono figlia del mio facilone tempo, televisione, media eccetera m'hanno rovinato la mente e il senso critico.

ma davvero qualcuno legge ancora carducci e rimane estasiato?

-i ragazzi degli anni 80 non hanno davvero più religione, nevvero?-


mi sa che sono fuori tempo minimo

Direi che la domanda iniziale, su questo sito, implichi di per sè la risposta "no", ma si sa, inutile approfondire.
Direi che scrivere una bella poesia non significhi necessariamente scriverla in rime o alla Carducci( che tra l'altro mi fa vomitare), e direi che ritenere questo equivalga ad avere una visione molto limitata ed errata di ciò che è poesia.
Direi che se a te non interessa sforzarti di scrivere belle poesie, figurati agli altri quanto possa interessare sforzartsi di leggerti!!!! :angel:

In Venere

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Re: fuori tempo minimo
« Risposta #3 il: Martedì 1 Novembre 2011, 15:28:16 »
sono contenta di quanti sforzi tu faccia per sentirti in qualche modo legittimato di dirmi quanto io sia incapace, di cosa non ho capito.
grazie amara del tuo contributo, ma non intendevo proprio questo.
leggi meglio.

Offline Gianpiero De Tomi

Re: fuori tempo minimo
« Risposta #4 il: Martedì 1 Novembre 2011, 19:21:50 »
Direi che non c'è più nessuno, in grado di scrivere come Carducci, e nello stesso tempo, non c'è più la cultura per leggere ed apprezzare quel tipo di poesie. Mi spiace dirlo, ma vige una grande ignoranza, da quel punto di vista.
Per la poesia moderna, è bello pensare, come ho detto molte volte, che sia possibile utilizzare tutto quello che è la parte tecnica della poetica. Se fa piacere farlo, non ci vedo, nulla di male. Per quel che mi riguarda, non ho una cultura classica, non uso una metrica, scrivo molte volte a sensazione. E' il mio modo, migliorabile con il tempo, discutibile quando sia messo al centro di un'analisi.

gio.d.

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Re: fuori tempo minimo
« Risposta #5 il: Martedì 1 Novembre 2011, 19:36:09 »
dedicata agli ignorantoni come me:

Poesia di W. SZYMBORSKA
Accanto a un bicchier di vino

  Con uno sguardo mi ha resa più bella,
e io questa bellezza l'ho fatta mia
Felice, ho inghiottito una stella.

Ho lasciato che mi immaginasse
a somiglianza del mio riflesso
nei suoi occhi. Io ballo, io ballo
nel battito di ali improvvise.

Il tavolo è tavolo, il vino è vino
nel bicchiere che è un bicchiere
e sta lì dritto sul tavolo.
Io invece sono immaginaria,
incredibilmente immaginaria,
immaginaria fino al midollo.
Gli parlo di tutto ciò che vuole:
delle formiche morenti d'amore
sotto la costellazione del soffione.
Gli giuro che una rosa bianca,
se viene spruzzata di vino, canta.

Mi metto a ridere, inclino il capo
con prudenza, come per controllare
un'invenzione. E ballo, ballo
nella pelle stupita, nell'abbraccio
che mi crea.

Eva dalla costola, Venere dall'onda,
Minerva dalla testa di Giove
erano più reali.

Quando lui non mi guarda,
cerco la mia immagine
sul muro. E vedo solo
un chiodo, senza il quadro.


(Molto poco carducciana, eppure...)

In Venere

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Re: fuori tempo minimo
« Risposta #6 il: Martedì 1 Novembre 2011, 20:31:59 »
Se avessi scritto QUALUNQUE altro autore avresti avuto da ridire. Sicuro come l'oro. Qualcuno leggere risponde in modo pertinente? Ho parlato di ignoranza e sensibilità? Classicismo e novora? Dove?

gio.d.

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Re: fuori tempo minimo
« Risposta #7 il: Martedì 1 Novembre 2011, 20:47:53 »
Se avessi scritto QUALUNQUE altro autore avresti avuto da ridire. Sicuro come l'oro. Qualcuno leggere risponde in modo pertinente? Ho parlato di ignoranza e sensibilità? Classicismo e novora? Dove?

ma parli italiano? boh. Non ho capito niente. A parte che non mi riferivo a te.
Relativamente alla tua prima frase, ho provato a decodificarla. Forse intendevi "se questa poesia l'avesse scritta qualunque altro autore avresti avuto da ridire"?.
Tu forse credi di scrivere come la Szymborska? o Qualche altro autore che posta le sue poesie sperimentali su questo forum? A te la risposta.
Seconda cosa, inizia anche a infastidirmi questo atteggiamento di malafede nei miei confronti. Terza cosa, pubblicate le vostre poesie qua sul forum per discuterne, quindi vi prendete anche le uova se è giusto tirarvele dietro in base a quello che scrivete