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Discussioni in corso => Poesie copiate => Topic aperto da: Lorenzo Crocetti - Lunedì 18 Marzo 2013, 19:31:38

Titolo: poesie copiate
Inserito da: Lorenzo Crocetti - Lunedì 18 Marzo 2013, 19:31:38
Ci si preoccupa tanto di poesie di scrittori di questo sito che possono essere copiate, e troppo poco ci si preoccupa di celebri poesie copiate invece... da auori di questo sito e in esso immesse sfacciatamente.
I casi si ripetono con una certa alternanza, e anche oggi se n'è avuto un caso eclatante. La composizione di una autrice copiata integralmente da una celeberrima poesia di un notissimo autore del novecento (che, chi si interessa di poesia dovrebbe conoscere assolutamente), col qualche posposizione o sostituzione di parola, con il che quella che era una stupenda poesia, ha finito per diventare, per quese scopiazzature ed intrusioni, banale. Ma sempre copiata.
Dietro  mio consiglio quell'autrice ha avuto il buon senso di toglierla immediatamente, per non persistere in una figura altamene meschina, che fra l'altro dimostrava tutta la sua ingenuità nel presentare una simile scopiazzatura integrale.
A questo punto direi che sono da preferirsi coloro che copiano del tutto com'è la poesia di un altro, almeno l'abbiamo nella sua versione originale e resta da cambiare solo il nome dell'autore (deto per assurdo!)
Se l'autrice (anche ingenua, ripetiamolo) del misfatto odierno ha considerato che una simile scopiazzata, per una poesia conosciutissima di un poeta altrettanto conosciuto, non sarebbe stata avvertita e che lei sarebbe passata come autrice di quel capolavoro (sciupato dalle posposizioni e sostituzioni di parola) vuol dire che ci considera tutti dei mentecatti che bevono tutto.
E poi, quasi a totale dimostrazione che certi tipi di commentatori aggregati (sempre gli stessi) sono molto poveri di poesia classica e moderna, erano apposti commenti e bacheche che inneggiavano a tanta bravura e urlavano con gioia che quella poesia essi l'avevano addirittura  segnalata. Prosit! Che cultura poetica! 
Altre composizioni mi sono passate però davanti agli occhi negli ultimi tempi, e sono rimasto zitto, anche perchè le scopiazzature (alquanto evidenti per chi ci capisce) erano di poeti asiatici che non si trovano in internet in italiano, ma solo in lingua inglese, il che rendeva difficile fare esplodere il caso.
Comunque tali autori sappiano che in questo sito c'è qualcuno che ogni tanto legge a caso qualche poesia e che, se proprio non può dirsi un esperto di poesia asiatica, ne ha pur tuttavia un'ottima infarinatura. Quei nomi di persone che approfittano di questa "lontananza" pensando che sfuggiranno sicuramente al controllo e potranno copiare senza paura, stiano molte attente Appena capiterà la prossima occasione...
Copiare le poesie di altri e immetterle in questo sito (ma succede dappertutto) con il proprio nome, è grossa VERGOGNA, e chi lo fa dovrebbe essere escluso, proprio per l'oltraggio vergognoso al sito, magari bannato, così come, spesso e volentieri, vengono bannati coloro che , incapaci di stare zitti e chiusi nel proprio guscio, gridano apertamente la loro verità. Che non sempre è apprezzata... 
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: poeta per te zaza - Lunedì 18 Marzo 2013, 22:19:38
Concordo in pieno con quanto scritto da Lorenzo.

A mio avviso, le persone che pubblicano poesie non esclusivamente di loro propria
creazione, contravvenendo a quanto sottoscritto in sede di iscrizione al sito, nonché
di proposta della singola poesia, andrebbero, legittimamente, immediatamente
allontanate.
La redazione non può sempre riuscire a scoprire gli abusi e ben venga, quindi,
l'intervento di altri autori, volto a mantenere questo sito il più pulito e il
migliore possibile.

Zaza
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Saverio Chiti - Lunedì 18 Marzo 2013, 22:52:45
concordo con quanto detto dall'amico Lorenzo...
chi copia dovrebbe esser censurato dal sito!
già in passato ci sono stati casi... credo sia davvero VERGOGNOSO!

Ch.S
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: DarioC 85 - Martedì 19 Marzo 2013, 10:50:07
L'indignazione di chi mi ha preceduto in questo topic è senz'altro condivisa anche da me.
Tuttavia penserei ad altri rimedi per tali autori, in luogo dell'allontanamento dal sito: credo che rimetterli in training per un periodo indefinito potrebbe essere già un duro colpo alla loro sfacciataggine e, contemporaneamente, consentirebbe di tenere relativamente sotto controllo il loro operato.

Se, infatti, dovessero essere allontanati, il rischio è che possano poi vendicarsi dell'affronto scopiazzando poesie degli autori del sito, cambiato il nome, in altri siti in cui non vi sia lo stesso controllo che c'è in "Scrivere"...

Di sicuro, comunque, dimostrano un bassissimo rispetto per ciò che fanno, nonché una totale assenza di onestà intellettuale.
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Max Ray - Martedì 19 Marzo 2013, 12:57:05
Io non ho la competenza di Lorenzo, avendo letto solo le poesie di Baudelaire, quasi costretto da un'amica. Ma, proprio quel libro di poesie, regalatomi con affettuosa incoscienza, mi ha permesso di riconoscere una lirica del noto poeta francese, utilizzata da uno degli autori più elogiati del sito, per "vincere" il tema settimanale. Allora non ne parlò nessuno, ma dubito che tale plagio sia passato inosservato. Sinceramente, a me non importa se qualcuno copia i versi di poeti famosi per ritagliarsi un attimo di falsa celebrità. Però, eviterei di premiarlo con uno degli ambitissimi titoli del sito: autore della settimana, autore del mese, autore dell'anno, autore del secolo, autore della storia. Questo è il mio pensiero.
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Gianpiero De Tomi - Martedì 19 Marzo 2013, 13:45:55
Copiare e riportare integralmente o parzialmente un poesia nota o meno nota a tutti, esibendo in fondo all'opera il proprio nome è piuttosto assurdo, ed è in effetti l'unica azione che trovo scorretta e plagio senza dubbio. Invece c'è chi esegue una minuziosa frammentazione e riassemblaggio di ciò che legge, che poi altro non sarebbe la stessa, identica  cosa, ma con una più sottile tecnica, un modo faticosissimo che non saprei definire. C'è lo stile copiato che non è certo plagio, ma solo un modo espressivo non originale dell'autore. Però il problema non credo sia questo, giusto? Scrivere per esprimere un bisogno interiore è l'unico modo vero per poter scrivere, e lo scritto dovrebbe assomigliare a qualcosa dentro l'autore, non a qualcosa incontrato per caso nelle letture di vari testi ( che al limite rientra nella formazione ed idealizzazione di un modo espressivo ed in fondo tutti abbiamo similitudini ed affinità con qualcosa che abbiamo trovato sulla nostra strada). La condivisione è un'effetto secondario, che non appartiene più al poeta o allo scrittore. Insomma, non ne farei un dramma, ma al limite indicherei come "errore di concetto" alle persone interessate quella loro caratteristica strana, che non appartiene sicuramente a chi si diletta nella poesia, la cui peculiarità è piuttosto l'approfondimento, a volte doloroso, di una parte sconosciuta del nostro mondo interiore.
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Lorenzo Crocetti - Martedì 19 Marzo 2013, 17:21:59
Ieri, in un momento di alta ispirazione poetica, dovuta forse alla mangiata, a mezzogiorno, di uno sformato messicano al peperoncino abbondante, ho buttato giù questo sonetto del quale sono rimasto immensamente soddisfatto:

Lapo, i’ vorrei che tu e Guido ed io
fossimo presi per incantamento
e messi in un vasel, ch’ad ogni vento
per mare andasse al voler vostro e mio;

sì che fortuna od altro tempo rio
non ci potesse dare impedimento,
anzi, vivendo sempre in un talento,
di stare insieme crescesse ’l disio.

E monna Lagia e monna Vanna poi
con quella ch’è sul numer de le trenta
con noi ponesse il buono incantatore:

e quivi ragionar sempre d’amore,
e ciascuna di lor fosse contenta,
sì come i’ credo che saremmo noi.

Soddisfato del mio lavoro, che mi fa vedere quanto io sia portato al sonetto del trecento, ho fatto leggere la mia composizione ad alcuni amici, per la verità buoni intenditori di questa arte poetica.
Apriti cielo! Mi hanno immediatamente contestato affermando che questo sonetto è stato composto addirittura nientepopodimeno che da Dante Alighieri.
Siccome contrastavo con grande foga la loro asserzione, allora essi mi hanno fatto vedere il sonetto dell'Alighieri, dicendomi: "Sei convinto ora che il tuo è un plagio?".
Ho meditato a lungo e ho risposto: "Non vedo perchè mi abbiate voluto fare codesta accusa. Io NON HO PLAGIATO nessuno, casomai si potrebbe parlare di una mia "REMINISCENZA LETTERARIA DEI TEMPI DI SCUOLA" alla quale mi sono ispirato, SENZA PERO' COPIARE NESSUNO.
E poi non avete letto assolutamente con attenzione il mio sonetto, che non ha nulla a che vedere con le composizioni di Dante. Guardate il primo verso. Io ho scritto: "Lapo, i' vorrei che tu e Guido ed io", mentre Dante ha scritto:"Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io", mentre nel primo verso della prima terzina io ho scritto: "E monna Lagia e monna Vanna poi", Dante invece poeta: "E monna Vanna e monna Lagia poi". Vi sembra che i versi siano eguali? Vi sbagliate di grosso e non accetto che parliate di plagio. La poesia è mia ed esclusivamene mia, e non capisco il perchè della vostra contestazione."

Ho pubblicato il sonetto su un sito di poesia in internet. Ho avuto fino a questo momento centottanta letture, trentasettte entrate in bacheca, di cui ventotto con l'affermazione che mi proponevano per la segnalazione, nonchè ventisette commenti, uno dei quali, addirittura stupendo, mi esaltava l'opera come di un grande poeta e concludeva con queste parole che mi hanno lasciato una grande gioia nel cuore per tanto riconoscimento: "Questa poesia è veramente dantesca!!!"

Mi viene a mente il mio conterraneo poeta Palazzeschi, che si fregava le mani dicendo beffardo: "Lasciatemi divertire!"
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Marina Pacifici - Martedì 19 Marzo 2013, 21:07:14
Condivido pienamente quanto espresso da alcuni autori prima di me: chi si macchia di plagio deve essere espulso dal Sito immantinente senza nè il beneficio del dubbio, nè la clemenza di una riammissione  dopo un periodo di allontanamento.
Tali meschini episodi mettono in luce grottesca l'operato del Sito che, inconsapevolmente e troppo magnanimamente li ospita.
Coloro che si appropriano indegnamente e risibilmente delle poesie altrui sono l'emblema di un doppio fallimento: esistenziale e poetico.
Non avendo costoro nulla da esprimere del proprio vissuto, malamente estorcono con la frode e vigliaccamente "i fiori lirici" dell'animo altrui.
Dato il numero elevato di poesie immesse quotidianamente non si può pretendere che la Redazione riesca a visionare tutti i testi, per cui ben vengano segnalazioni di esperti conoscitori di poesia che smascherino questi insulsi individui.

All'autentica Poesia, agli Autori onesti, che sono la maggioranza, nel Sito.     Ad maiora!
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Gianpiero De Tomi - Mercoledì 20 Marzo 2013, 13:21:12
In ogni caso c'è anche tutto il plagio che avviene nella rete. Non è insolito trovare poesie in giro per i vari blog, siti, comunity copiate quasi completamente ( a volte manca anche la voglia di cambiare qualche parola). Credo che sia una diffusa abitudine omettere l'autore, ed ho costatato una certa resistenza , quasi che una volta presa, l'opera fosse disgiunta dal proprio autore e perfettamente integrabile in altri contesti, rivendicandone ( oppure no) la paternità.

E' un modo di fare molto umano, scorretto sicuramente, ma molto umano. Su facebook, a volte pongo opere di altri autori (quasi mai contemporanei ) ma ho sempre identificato l'opera, il pensiero, con l'autore perchè la motivazione per cui la condividevo era quella di evidenziare un punto che magari aveva colpito la mia immaginazione in modo particolare. Può anche essere un modo per interessare altri ad un particolare pensiero o autore, perchè a volte succede di voler approfondire (mi capita continuamente, leggendo poche righe di qualche poeta o scrittore).

Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Lorenzo Crocetti - Mercoledì 20 Marzo 2013, 16:45:21
Sull'onda dei pensieri di bontà e tenerezza nei quali siamo avvolti in questi giorni nell'occasione dell'entrata nel soglio pontificio di Papa Francesco, Giampiero de Tomi attenua i toni contro gli ignobili profanatori di poesie, e fa dedurre dai fatti che sono sotto gli occhi di tutti un pensiero di comprensione, definendo il copiare le poesie "un modo di fare molto umano".
Sono sbalordito da queste affermazioni. Ieri una persona (non voglio neppure dire se poeta o poetessa, per non gettare benzina sul fuoco) ha pubblicato una poesia come sua, ricopiandola pressocché interamene da un notissimo poeta italiano del novecento. Bontà sua, si è premurata però di sostituire qualche parola, come ad esempio nel verso originale del poeta di Corneto Tarquinia "Non so dove i gabbiani abbiano il nido" con "Non so dove i gabbiani costruiscano il nido".
Dimostrazioni di poesie copiate, ce ne sono state molte, addirittura di persone che hanno inviato una poesia copiata integralmente o quasi, la redazione ha provveduto, nel massimo silenzio, a respingere e cancellare quella poesia, e l'autrice (qui posso definire il sesso) ha contestato con violenza il fatto che la sua poesia fosse state cancellata, e anche dopo che la redazione di "scrivere" ha dimostrato all'inclito e all'incolta che quella poesia era copiata pressocchè integralmente nientepopopdimeno che da Neruda, ha avuto ancora il "coraggio" di reagire violentemente, rivendicando l'originalità della sua "opera", per la quale al massimo poteva essersi ispirata a Neruda!
Roba dell'altro mondo, e se il de Tomi insiste con delle interpretazioni come quella della sua precedente lettera, diventa pericoloso.
Come si fa a dire che copiare una poesia "è un modo di fare umano" e quindi a giustificare in certo senso questo obbrobrio? Con tali affermazioni si entra davvero nell'anarchia anche nel campo poetico. Si, perché anche rubare "è un modo di fare umano". E con tale dire lo vogliamo ulteriormente, più di quanto già sia, istituzionalizzare?
Qualcuno, interessato, potrebbe prendere a prestito immediatamente queste asserzioni assurde, immettere nel sito come sua opera una poesia copiata da altro autore, e, se causalmente fosse scoperto, potrebbe avere la faccia tosta di giustificarsi: "Che ho fatto di male, ho soltanto copiato una poesia di un autore perchè è bella, per mostrarla al popolo, le eventuali correzioni che ho fatto sono per abbellirla ancora più: quale importanza può avere il fatto che l'abbia fatta passare come mia? L'essenziale è che venga conosciuta."

Siamo nell'assurdo più totale. A meno che il de Tomi non abbia voluto accennare alla diffusione della poesia in facebook inserendo liriche note di autori eccellenti per insegnare la poesia senza interessi di plagio. Se così è, allora ha sbagliato luogo in cui inserire il proprio commento.   
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Ilguardianodelfaro - Mercoledì 20 Marzo 2013, 20:23:56
Vi endete conto di ciò che scrivete? C'è una redazione competente, se la poesia vi sembra copiata, basta segnalarla. Questo forum deve essere impestato solo da noie e pettegolezzi? Cercate di dare al forum un'aria più argomentata e non dalle pecche del sito che, la redazione ne ha il compito, vengono corette peiodicamente e con  maestria, dalla redazione stessa. Non ha senso entrare nel forum e leggere l'utente che si sente frustrato perché non accetta gli sbagli altrui. Tutti noi abbiamo capacità di pensiero e di scrittura, l'evidente altrui non dovrebbe farci noia, almeno che lo scopo è solo il gioco della vittoria. Vittoria di che? Secondo me il topic si è perso già nel nulla. Vogliao comunicare per crescere letteralmente? Bene, io sono il primo a partecipare, se qualcosa non va, c'è la redazione a cui si può scrivere. Cerchiamo di far crescere il forum con argomenti competenti la poesia e i racconti tutti. E lasciate le competenze agli addetti ai lavori. Mediatate gente
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Lorenzo Crocetti - Mercoledì 20 Marzo 2013, 20:44:43
Dopo avere sentito le elucubrazioni del guardiano del faro, che mi sembra più adatto a manovrare le luci che dal promontorio fanno da guida ai naviganti piuttosto che essere in grado di scrivere in un sito letterario, abbandono ogni discorso in proposito, visto che c'è chi soltanto, nei suoi interventi, desidera essere "grazioso" nei riguardi della redazione, pensando di ottenerne il plauso e la riconoscenza, senza pensare che col suo atteggiamento risulta deleterio per il sito.
Per conto mio, siccome ho detto tutto quello che c'era da dire, concludo e dico arrivederci a tutti.
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Ilguardianodelfaro - Mercoledì 20 Marzo 2013, 22:13:29
Sapete cosa significa scrivere in un sito letterario? Possedere almeno la conoscenza della lingua italiana e di adattare in un argomento comune a tutti, il proprio contributo emozionale. Se non si è capaci di dare, inutile mettesi in gioco. Bisogna accettare qualsiasi forma sintattica e precludere reazioni non adatte al discorso. Mi permetto di dire al Crocetti che non opto ne per gli addetti ai lavori del sito, tanto meno per gli utenti capaci di dilaniare un prospetto virtuale del sito che deve rendere conto a migliaia di utenti. Penso che se una poesia viene copiata, sta alla redazione semplificare i mezzi per intervenire. L'eccesso di sapienza deturpa ogni immagine, e non conoscendo le soluzioni di un apparato pubblico come questo sito, non bisognerebbe minimamente intervenire, almeno che, ingenuamente, e ripeto... ingenuamente, non si è colpiti in prima persona. Scrivee in un sito letterario non basta sovrapporre paroloni a ciò che si vuole intendere e neanche cercare sinonimi che fanno sembrare interessante un dialogo campato in aria. Bisognerebbe essere più umili e non giudicare mai chi cerca di far luce in una caverna senza luce. Un saluto a tutti
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Gianpiero De Tomi - Mercoledì 20 Marzo 2013, 22:58:37
Crocetti per favore, cerchiamo di non essere drammatici. Dicendo che il plagio è umano, intendevo dire che è una parte delle debolezze umane, non che è ovvio il perdono e benevolenza. Certo che è sbagliato e che va perseguito chi lo commette in un modo o nell'altro. Ma il sito è soltanto un frammento della realtà che si trova nella rete, quindi posso permettermi di fare qualche similitudine? Grazie. Condanniamo al rogo chi commette plagio? Mi sembra eccessivo, non ci sto. Però ci sono delle regole nella pubblicazione nel sito ed anche in rete, regole che vanno osservate pena un procedimento di richiamo, espulsione dal sito o procedimento legale all'esterno. La redazione svolge un ottimo lavoro di sorveglianza nel sito, fuori del sito, è più difficile per tanti motivi. Però parlando di realtà "esterne" non mi pare di commettere peccato mortale.   
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Moreno Tonioni - Mercoledì 20 Marzo 2013, 23:11:13
Credo che... tarallucci e vino ragazzi?
Qui state disquisendo del sesso degli angeli :-D
never-more
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Antonio Terracciano - Mercoledì 20 Marzo 2013, 23:38:27
Vorrei fare l'avvocato del diavolo e far notare che, se i numeri sono infiniti, le parole di una lingua (e le loro combinazioni) non lo sono, per cui potrebbe verificarsi il caso che due persone scrivano uno stesso pezzo (soprattutto se breve) all'insaputa l'una dell'altra.
A vent'anni non avevo ancora letto Borges, e posi quest'eventualità al mio professore di Linguistica dell'Università: lo misi in imbarazzo, non mi seppe dare un chiarimento sicuro, e mi consigliò, semmai, di rivolgermi a un docente di Matematica.
Questo professore (di lingue e matematica insieme) lo trovai, parecchi anni dopo, in Jorge Luis Borges, laddove egli immagina la storia di Menard, che scrive, all'inizio del Novecento, alcuni capitoli del "Don Chisciotte" di Cervantes senza la benché minima variante.
Scrive Borges, in "Pierre Menard, autor del Quijote" , breve racconto del 1939: "Non voleva comporre un altro Chisciotte - questo sarebbe stato facile! - ma 'il' Chisciotte. Inutile aggiungere che non fece mai una trascrizione meccanica dell'originale; non si proponeva di copiarlo. La sua ammirevole ambizione era di produrre alcune pagine coincidenti - parola per parola e rigo per rigo - con quelle di Miguel de Cervantes" . E inoltre, "il testo di Cervantes e quello di Menard sono verbalmente identici, però il secondo è quasi infinitamente più ricco. (Più ambiguo, diranno i suoi detrattori; però l'ambiguità è una ricchezza. ) " Ancora, secondo Borges Menard sosteneva che "ogni uomo deve essere capace di tutte le idee, e penso che nel futuro lo sarà" .
Certo, questa è un'eventualità rarissima, ma non si può escludere del tutto!
Comunque, ragionando meno matematicamente, può succedere spesso che, anche se le parole usate sono ben diverse, l'argomento dello scritto di uno sia identico (o quasi) a quello di un altro. Me ne sono accorto pochi giorni fa, a proposito della mia poesia "Sifr" , molto simile, per contenuto, a "Nummeri" di Trilussa, che avevo letto anni prima: onestamente l'ho segnalato ai lettori, riproponendo la mia poesia con la dovuta considerazione scritta.
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Gianpiero De Tomi - Giovedì 21 Marzo 2013, 13:24:22
Credo che... tarallucci e vino ragazzi?
Qui state disquisendo del sesso degli angeli :-D
never-more


Comprendo che dare un valore aggiunto alla discussione sia a volte impegnativo, magari però penso sia possibile fare di meglio
Buona vita.
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: poeta per te zaza - Giovedì 4 Aprile 2013, 23:31:11
“Quando incontro un giovane che professionalmente
mi ha preso a modello”, ha affermato il celebre architetto
Frank Gehry, “prendo un foglio di carta e ci metto la mia firma,
poi lo invito ad apporvi la sua, e per finire gli raccomando:
“Ricordati sempre che non devi copiare la mia, ma dare
dignità alla tua”.
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Saverio Chiti - Venerdì 5 Aprile 2013, 21:20:33
“Quando incontro un giovane che professionalmente
mi ha preso a modello”, ha affermato il celebre architetto
Frank Gehry, “prendo un foglio di carta e ci metto la mia firma,
poi lo invito ad apporvi la sua, e per finire gli raccomando:
“Ricordati sempre che non devi copiare la mia, ma dare
dignità alla tua”.

concordo pienamente...
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: maria grazia savonelli - Sabato 6 Aprile 2013, 14:33:44
mi trovo pienamente in accordo con Lorenzo , a tutt'oggi, ci sono copiatori, e sopprattutto copiatrici che continuano imperterrite a trascrivere versi altrui, un talento sprecato, come traduttori, abrebbero un avvenire assicurato... per non parlare poi delle copiatrici nazionali, che continuano indiscriminatamente a pubblicare pensieri e sentimenti di altri e a scambiarsi i soliti patetici , vezzosi, assurdi, incredibili propagandistici commenti.
Concordo anche con coloro che porgono l'altra guancia... la mia è qui... almeno tirate fuori la mano.
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Belong - Lunedì 8 Aprile 2013, 22:19:28
Riporto con piacere le parole di Roberto Gervaso, che in merito al plagio scrisse:

Copiare da un altro autore è un reato che si chiama "plagio". Copiare da più autori, invece, è una opera meritevole che si chiama "ricerca". da "I pensieri di Bellavista"

Saluti

Gabriele Zebelloni
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: India - Domenica 28 Aprile 2013, 14:37:08
Provo a studiare la psicologia di chi copia
1) non può avere interessi economici, visto che la poesia non frutta soldi
2) non può avere desiderio di gloria, visto che la poesia non porta gloria
3) non soddisfa il proprio narcisismo, perchè non si può essere fieri di se stessi per avere scritto qualcosa che non si sente nel profonfo, perchè è un sentire altrui

Allora l'unica spiegazione è gridare al mondo la propria inadeguatezza, oltre la sofferenza per l'incapacità a esprimere i propri sentimenti. Di fondo vi è una tormento enorme nell'appropriarsi di sentimenti altrui. E' una forma di cleptomania

Provo una gran pena per i bari di versi.
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Saverio Chiti - Domenica 28 Aprile 2013, 15:06:25
Riporto con piacere le parole di Roberto Gervaso, che in merito al plagio scrisse:

Copiare da un altro autore è un reato che si chiama "plagio". Copiare da più autori, invece, è una opera meritevole che si chiama "ricerca". da "I pensieri di Bellavista"

Saluti

Gabriele Zebelloni

secondo me... copiare, sia da un autore che da molti autori... è solo idiozia! chi lo fa è solo "un idiota" non mi vengono altre parole! non sono e mai sarò Gervaso... ma se lui la pensa così come scrive nei "pensieri di Bellavista" beh dico io, meno male non sono come lui! ...e mi piacerebbe, ahh se mi piacerebbe, che in molti lo plagiassero... vorrei proprio vedere come reagirebbe!
mi viene da dire citando un comico... "tutti intellettuali con gli scritti degli altri!"
copiare... versi, scritti, musiche o quant'altro... è sintomo di pochezza umana!

Ch.S
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Belong - Martedì 30 Aprile 2013, 23:11:57
Non commento... chi ha orecchi per intendere, intenda.
La prossima volte me ne guarderó bene di intervenire su qualsiasi argomento.
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Saverio Chiti - Mercoledì 1 Maggio 2013, 00:01:01
Non commento... chi ha orecchi per intendere, intenda.
La prossima volte me ne guarderó bene di intervenire su qualsiasi argomento.

a quanto pare madre natura si dimentico di me, quando distribuì le "orecchie"
...perché non ho capito " 'na mazza! "

e comunque nessuno a fatto "violenza" ad altri... quindi perché non  discutere apertamente!
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Belong - Mercoledì 1 Maggio 2013, 21:42:00
esplico:

"secondo me... copiare, sia da un autore che da molti autori... è solo idiozia! chi lo fa è solo "un idiota" non mi vengono altre parole! non sono e mai sarò Gervaso... ma se lui la pensa così come scrive nei "pensieri di Bellavista" beh dico io, meno male non sono come lui! .."

La locuzione "copiare da molti autori" del Gervaso, esprime semplicemente la lettura di molti autori, così forse da farsi una idea più ampia su un dato argomento, invece che focalizzare e copiare in toto da un unica opera.
Questo è ciò che si comprende dalle sue parole.

Esempio, per i più duri: se devo scrivere un trattato di arte ateniese, non studierò e leggerò ed incamererò solo ed esclusivamente trattati antecedenti della Nike di Atene, ma cercherò altre fonti parallele, la collocazione storica, i vari scultori eccetera eccetera eccetera... alla fine, quando scriverò il mio libro, da chi avrò copiato? da tutti? da molti autori? o da uno solo?

mi sembrava una considerazione ovvia... ma tutto è relativo, fortunatamente, o forse l'impulso di scrivere a volte è irrefrenabile per alcuni. E qui mi fermo.

L'ignorante
Gabriele Zebelloni
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Saverio Chiti - Mercoledì 1 Maggio 2013, 21:59:40

La locuzione "copiare da molti autori" del Gervaso, esprime semplicemente la lettura di molti autori...

L'ignorante
Gabriele Zebelloni

sai com'è... quando leggo copiare... intendo copiare! di locuzioni me ne intendo poco... non faccio giornalismo e il mio italiano è assai stentato... ma cerco sempre di farmi capire...
quindi se leggo "copiare da più autori..." io capisco che si intenda appunto copiare! ...forse "l'ignorante" son solo io...
oppure...
se il post iniziale parla di poesie copiate, presumevo che anche i post successivi... ma a quanto vedo e leggo...

Ch.S
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Gianpiero De Tomi - Mercoledì 1 Maggio 2013, 22:14:27
Dato che la poesia serve in primis all'autore per comprendere una sua interiorità, copiare non è certo il modo giusto per raggiungere questo scopo.  Ma alla fine, cosa importa? Provo solo una certa compassione per chi spudoratamente copia poesie; solo vorrei che riacquistasse dignità.
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Pino Penny - Martedì 31 Dicembre 2013, 22:39:46
sono un essere abominevole dato che ho compiuto il misfatto di aver cercato di pubblicare un "plagio"eccovi le prove...

La tua poesia 'Il Verme Solitario' non viene pubblicata con la seguente motivazione della redazione:
Gentile autore, ci spiace constatare che nonostante questo testo è stato già respinto il 3/12 viene riproposto esattamente uguale (con esclusione del 1° verso) Ci sembra veramente poco rispettoso nei confronti della redazione che deve perdere tempo a riesiminare un testo già valutato. Tra l'altro questo testo altro non è che la scopiazzatura di una famosa canzoncina di tantissimi anni (Gobbo lo padre, gobbo la madre, gobba la figlia della sorella, era gobba pure quella .... ecc. ) Sei pregato, per il futuro, qualora un testo non venga convalidato, prima di riproporlo, modificarlo, e se possibile, tenere in considerazione le note inviate dalla redazione.
Cordiali saluti."

Testo che avevi proposto per la pubblicazione:
Il Verme Solitario
Ce lo avessi
magro sarei
come sono
quei cipressi
invece sono
grasso da paura
che ci posso fare
è mia natura
Grasso a quest'età
era mio padre
grassa da sempre
fu mia madre
grassa c'è pure
mia sorella
che da giovane
era tanto bella
-e pur' io sai
non ero male
peccato che adesso
sia un maiale
Nella vita bisognerebbe
mai cambiare
invece
Come Si Cambia
si ha da cantare!


Nota dell'autore:
anche i grassi hanno un cuore (nessuna offesa per chi ha kili di troppo)


Se vuoi avere spiegazioni, un chiarimento, basta rispondere a questa mail. Prima però prendi visione dei criteri per la pubblicazione e delle motivazioni che spesso portano alla non pubblicazione o all'inserimento nel portfolio!
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: paolo corinto tiberio - Venerdì 3 Gennaio 2014, 10:26:40
in poesia, sapevo io, non si copia ma si ruba... un poeta non può non essere che un grandissimo ladro!... c'è differenza tra rubare e copiare?... tanta!!
Titolo: Re:poesie copiate
Inserito da: Rasimaco - Venerdì 3 Gennaio 2014, 20:20:02
in poesia, sapevo io, non si copia ma si ruba... un poeta non può non essere che un grandissimo ladro!... c'è differenza tra rubare e copiare?... tanta!!

Pienamente d'accordo!!!!!