bisillabo (accento 1^ sillaba) Sòtto quèsto sòle fòrse svèngo (Zima) | Trisillabo (2^) (E) repènte il pìglio invòlge letìzia. (rocrisa, da “letizia”) | senario (2^ e 5^) Ti sento, ancora qui, fra càse all’apèrto e ciéli comùni; lo sguàrdo tuo schiètto modèlla paròle cercàndo ricòrdi e assùrge nel vèrbo facéndosi làgo. (Oliviero A. Fuina, da Vento del Nord) | ottonario (sulla 3^ e 7^ oppure sulla 4^ e 7^) Rimembrànze d'infinìto nei bagliòri stagionàli Tra le aèree distorsiòni del crepùscolo mi pèrdo (zima, da “rimembranze d’infinito”) | Endecasillabo (6^ e 10^ oppure su 4^, 8^ e 10^, o ancora su 4^, 7^e10^) Scruto l'abìsso del tèmpo che scòrre l'abìsso ricàmbia ridèndo sorniòne il bàratro oscuro dei vèrbi crudèli filtra i ricòrdi scremàndo la giòia (Luca Ventura, da “A te che non ci sei”) |
Allegoria Un contenuto astratto viene espresso attraverso un’immagine concreta: E come potevamo noi cantare con il piede straniero sopra il cuore, = Occupazione straniera (S. Quasimodo, Alle fronde dei salici) | Similitudine Paragona un concetto ad un altro le cui proprietà sono ben note, introdotto da come , così, pare,è simile, somiglia, etc.: come il mare, così le spighe ondeggiano come essere vivente, così il mare mugola come un umano re, così il leone nella foresta Un tappeto di smeraldo sotto al cielo il monte par. (G. Carducci, In Carnia, 3-4) | Metafora E’ la sostituzione di un termine proprio con uno figurato, in seguito ad una trasposizione simbolica di immagini. In breve, è una similitudine senza il termine di paragone. le spighe ondeggiano ; (come se fossero un mare) il mare mugola ; (come se fosse un essere vivente) il re della foresta; (come se il leone fosse un uomo) |
Intervengo nel topic, Zima, (dopo aver assistito in silenzio e costernazione a tutto quello che è stato gridato altrove) per esprimerti la serenità che le tue parole mi hanno restituito...
Premetto che non so nulla di costruzioni metriche, di regole e schemi poetici, perché in realtà non ci credo molto e seguo solo l’istinto, scrivendo, e lo stesso mi guida, eventualmente, nei commenti, nè mi sento in grado di emettere alcun giudizio di forma. So solo che a volte una poesia mi emoziona, e allora non posso esimermi dal comunicarlo all’autore, per ringraziarlo di ciò che mi ha regalato. Non sono certo una commentatrice da prendere ad esempio...
Ma ci tengo a dirti, unendomi a chi nel frattempo mi ha preceduta, che quello che stai facendo è l’unico segno di serena civiltà e amore per la poesia che ho trovato in questi giorni allucinanti, tra esternazioni al di là di ogni più psichedelico delirio. Questo è amore per lo scrivere e per il leggere chi scrive accanto a noi, questa è voglia di costruire per difendere il futuro di un sito che merita di sopravvivere, al di là di ogni luridume con il quale alcuni cercano di ricoprirlo fino a soffocarlo a morte. Dovremmo tutti imparare, da un comportamento come questo, e imparare in silenzio, con umiltà. Grazie.
Catacresi usa un senso al posto di un altro o può servirsi di un termine oltre il suo significato proprio: il collo di una bottiglia; le gambe del tavolo | Iperbole esagera nella descrizione della realtà tramite espressioni che l'amplifichino o la riducano: “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.” ( E. Montale, Xenia II, 5, 1-2) | Metonimia sostituisce un termine con un altro, con cui è in rapporto: la causa per l’effetto, l’effetto per la causa, la materia per l’oggetto, il contenente per il contenuto “Mentre Rinaldo così parla, fende con tanta fretta il suttil legno l’onde,” (L. Ariosto, Orlando furioso, Canto XLIII, LXIII) -la materia per l'oggetto (la barca); | Prosopopea attribuisce prerogative umane a cose o a concetti inanimati o astratti, facendoli parlare o rivolgendo loro la parola: “Forse perché della fatal quiete tu sei l’immago a me sì cara vieni o Sera!… “ (U. Foscolo, Alla sera, 1-3) |
Sinestesia accosta due sfere sensoriali diverse : Un esempio tratto da: “Ma per le vie del borgo dal ribollir de’ tini va l’aspro odor de i vini l’anime a rallegrar.” (G. Carducci, San Martino, 5-8). (sfera gustativa aspro + sfera olfattiva odore) altri esempi di sfere sensoriali diverse: | Anafora è la ripetizione di una parola o di gruppi di parole all'inizio di frasi o di versi successivi, per sottolineare un'immagine o un concetto: S’ i’ fosse foco, arderè il mondo; S ‘i’ fosse vento, lo tempestarei; S ‘i’ fosse acqua, ‘i’ l’annegherei; S ‘i’ fosse Dio, mandereil en profondo...(etc.) (“S’i’ fosse foco”, Cecco Angiolieri) | Onomatopea E’ l’uso di una parola la cui pronuncia assomiglia al suono o al rumore che si intende riprodurre: Sciacqua, sciaborda, scroscia, schiocca, schianta, romba, ride, canta,… (G. D’Annunzio, Alcyone, L’onda, vv 63-65) | Ossimoro accosta nella stessa locuzione alcune parole in forte antitesi tra loro: corri piano. oppure: tal che mi fece, or quand'egli arde 'l cielo, tutto tremar d'un amoroso gielo. (F. Petrarca, Non al suo amante più Diana piacque, vv. 7-8) |
Sinestesia
accosta due sfere sensoriali diverse :
Un esempio tratto da:
“Ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de i vini
l’anime a rallegrar.”
(G. Carducci, San Martino, 5-8).
(sfera gustativa aspro + sfera olfattiva odore)
altri esempi di sfere sensoriali diverse:Anafora
è la ripetizione di una parola o di gruppi di parole all'inizio di frasi o di versi successivi, per sottolineare un'immagine o un concetto:
S’ i’ fosse foco, arderè il mondo;
S ‘i’ fosse vento, lo tempestarei;
S ‘i’ fosse acqua, ‘i’ l’annegherei;
S ‘i’ fosse Dio, mandereil en profondo...(etc.)
(“S’i’ fosse foco”, Cecco Angiolieri)Onomatopea
E’ l’uso di una parola la cui pronuncia assomiglia al suono o al rumore che si intende riprodurre:
Sciacqua, sciaborda,
scroscia, schiocca, schianta,
romba, ride, canta,…
(G. D’Annunzio, Alcyone, L’onda, vv 63-65)Ossimoro
accosta nella stessa locuzione alcune parole in forte antitesi tra loro:
corri piano.
oppure:
tal che mi fece, or quand'egli arde 'l cielo,
tutto tremar d'un amoroso gielo.
(F. Petrarca, Non al suo amante più Diana piacque, vv. 7-8)
Ottimo, Zizì :)
Caro Deme :)
serve anche questo, si.
In risposta ai molti che si dicono non adeguati a poter commentare.
Le sensazioni sono percepibili - soggettivamente - da tutti e tutti le possono esternare. Questo topic vuole rivolgersi, con giusto spirito propositivo, anche a chi vuole capire meglio e poter giudicare più compiutamente un componimento, capendo lo sforzo che a volte c'è alla base nel tessere versi apparentemente istintivi e fluidi (e qui c'è il vero talento dell'Autore).
Adesso aspettiamo anche una infarinatura generale sulle molte figure retoriche e poi cominciamo a postare di volta in volta qualche poesia presa in vetrina e cerchiamo tutti insieme di analizzarla ed imparare ad esprimere quello che ne percepiamo, che riceviamo, ed esternarlo costruttivamente anche - e soprattutto - per l'Autore stesso. ;)
Vai, Zizìììì! :D
... Con questa delusione nel cuore, ti saluto, sperando, a questo punto, che qualcuno ritrovi il seno della ragione e torni a leggere la POESIA non solo quella di facciata, ma quella che ancora vive nel proprio profondo del cuore. :(
Posso proseguire con un modesto esempio di come si possa commentare una poesia che non ci ha particolarmente entusiasmato per i suoi contenuti stilistici e tecnici...
Amore impossibile (di Sofia)
Il cuore e' triste
Il cuore piange
Ti amo
Mi ami
Ma non possiamo
mai gridarlo al mondo intero
Destino crudele
perche' ci hai fatto incontrare
innamorare
e poi ci costringi a stare lontano
a vivere vite diverse
lui con la sua famiglia
e io con la mia
ci sembra di soffocare
ci manca il respiro
ma e' bello sapere che ci siamo
che ci amiamo
C’è in questi versi la semplicità di un amore vissuto con la potenza della giovane età. La semplicità disarmante con la quale vengono presentati al lettore e la loro narrazione naif, fanno dimenticare la mancanza di ricercatezza nelle espressioni, di una impalcatura del costrutto o di un qualunque schema semantico.
Non è certo alla perfezione poetica che aspirano questi versi così prosaicamente adolescenziali, ma un pregio di sicuro ce l’hanno: riportare la poesia alle dimensioni del pensiero umano più immediato.
el greco
Dany è quello che stiamo cercando di fare se quelli come te ce lo permetteranno... >:(
_________________________________________________ _____
Hai ragione Greco... "quelli come me" sono la rovina del sito. Chiedo scusa se mi sono permesso d'intervenire. Questo non accadrà più. Buon lavoro.
Dany è quello che stiamo cercando di fare se quelli come te ce lo permetteranno... >:(
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Hai ragione Greco... "quelli come me" sono la rovina del sito. Chiedo scusa se mi sono permesso d'intervenire. Questo non accadrà più. Buon lavoro.
Scusa Dany, non volevo essere così sgarbato, è solo che qualcuno sta tentando di far tornare alla normalità il sito ed il tuo post per quanto molto garbato mi era sembrato la continuazione di quelli precedenti. In questo topic proprio non ce lo vedevo. Scusami ancora e non privare il forum della tua presenza solo per una risposta sgarbata data in un momento di particolare tensione.
el greco
Posso proseguire con un modesto esempio di come si possa commentare una poesia che non ci ha particolarmente entusiasmato per i suoi contenuti stilistici e tecnici...Mi voglio complimentare per il lavoro che stai svolgendo in questo topic e per la serenità che vuoi portare... e da esempio e da elogio....grazie!
Amore impossibile (di Sofia)
Il cuore e' triste
Il cuore piange
Ti amo
Mi ami
Ma non possiamo
mai gridarlo al mondo intero
Destino crudele
perche' ci hai fatto incontrare
innamorare
e poi ci costringi a stare lontano
a vivere vite diverse
lui con la sua famiglia
e io con la mia
ci sembra di soffocare
ci manca il respiro
ma e' bello sapere che ci siamo
che ci amiamo
C’è in questi versi la semplicità di un amore vissuto con la potenza della giovane età. La semplicità disarmante con la quale vengono presentati al lettore e la loro narrazione naif, fanno dimenticare la mancanza di ricercatezza nelle espressioni, di una impalcatura del costrutto o di un qualunque schema semantico.
Non è certo alla perfezione poetica che aspirano questi versi così prosaicamente adolescenziali, ma un pregio di sicuro ce l’hanno: riportare la poesia alle dimensioni del pensiero umano più immediato.
el greco
la lezione è finita...andiamo in pace!!!
....e ora....;D VIA AL GIOCO! ;D
chi vuole prenda una poesia e incominci ad analizzarla a partire dalle proprie impressioni! ;)
Sinestesia
accosta due sfere sensoriali diverse :
Un esempio tratto da:
“Ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de i vini
l’anime a rallegrar.”
(G. Carducci, San Martino, 5-8).
(sfera gustativa aspro + sfera olfattiva odore)
altri esempi di sfere sensoriali diverse:Anafora
è la ripetizione di una parola o di gruppi di parole all'inizio di frasi o di versi successivi, per sottolineare un'immagine o un concetto:
S’ i’ fosse foco, arderè il mondo;
S ‘i’ fosse vento, lo tempestarei;
S ‘i’ fosse acqua, ‘i’ l’annegherei;
S ‘i’ fosse Dio, mandereil en profondo...(etc.)
(“S’i’ fosse foco”, Cecco Angiolieri)Onomatopea
E’ l’uso di una parola la cui pronuncia assomiglia al suono o al rumore che si intende riprodurre:
Sciacqua, sciaborda,
scroscia, schiocca, schianta,
romba, ride, canta,…
(G. D’Annunzio, Alcyone, L’onda, vv 63-65)Ossimoro
accosta nella stessa locuzione alcune parole in forte antitesi tra loro:
corri piano.
oppure:
tal che mi fece, or quand'egli arde 'l cielo,
tutto tremar d'un amoroso gielo.
(F. Petrarca, Non al suo amante più Diana piacque, vv. 7-8)
allora! visto ke nessuno vuole cominciare, lo faccio io, sperando che poi mi aiutiate...
sotto consiglio di El greco ho scelto una poesia di una nuova autrice:
Di allora - Proserpine
-manca la voce al cielo d'autunno
quel rosa che iniziava dal tuo nome
fino al respiro lieve dei versi
esalati da labbra d'aurora-
di allora, il mio canto si perde
inmatrici sepolte d'inchiostro.
continua...
In effetti commentare criticamente un testo non è poi una impresa da letterato. Basta tenere presente gli aspetti ben descritti in questo topic e cimentarsi. Sento spesso persone dire "non sono all'altezza". Non esistono altezze, livelli. Basta esprimere le proprie impressioni incanalando le stesse attraverso alcuni semplici punti.Qui sta il punto Paolo... Io sono tra coloro che non si sentono all'altezza pur avendo consapevolezza delle regole che si possono usare per fare una giusta critica...
Ho sempre detto che la critica deve essere sempre costruttiva, tale da permettere all'autore di capire eventuali problemi ed imperfezioni permettendogli di crescere sempre di più.
Anche l'autore deve fare la sua parte e sapere ben interpretare i commenti. Non si deve offendere se gli vengono rivolte note negative, ma pensare che sono molto importanti e preziose per crescere e migliorarsi.
Qui sta il punto Paolo... Io sono tra coloro che non si sentono all'altezza pur avendo consapevolezza delle regole che si possono usare per fare una giusta critica...credo che vada benissimo anche un commento, come ho già avuto modo di dire, non fatto professionalmente, si imparerà dai più bravi. E' comunque un commento utile se ci si sofferma solo un attimo ad interpretare il "mi è piaciuta" o "bella" e ci si aggiunge un "perchè mi sono sentita...(triste?, allegra?...)" o "perchè (descrive bene... ha belle introspezioni... è coinvolgente)?" ecco... così comunque instradiamo il lettore alle nostre sensazioni sulla poesia, e diciamo al poeta che cosa essa ha per noi rappresentato.
Preferisco commentare ciò che la poesia mi ha trasmesso....
Ho la consapevolezza che ognuno di noi quando scrive mette tutto l'impegno di cui è capace in quel momento..
Cuore...mente...sentimenti... vengono implicati in ciò che si scrive, ognuno maturerà nel tempo anche per quanto riguarda l'espressività di ciò che dice, di come lo dice..
Maturerà forse leggendo te o un'altro autore che troverà consono al suo cuore.
Le critiche sono costruttive se fatte da persone che ne hanno competenza altrimenti potrebbero solo demolire... Ecco perchè io preferirei commentare in modo forse banale ma come sente il mio cuore.
Spero in ogni caso che leggere chi sa criticare mi sia d'aiuto nel tempo fino a quando potrò fare altrettanto.
credo che vada benissimo anche un commento, come ho già avuto modo di dire, non fatto professionalmente, si imparerà dai più bravi. E' comunque un commento utile se ci si sofferma solo un attimo ad interpretare il "mi è piaciuta" o "bella" e ci si aggiunge un "perchè mi sono sentita...(triste?, allegra?...)" o "perchè (descrive bene... ha belle introspezioni... è coinvolgente)?" ecco... così comunque instradiamo il lettore alle nostre sensazioni sulla poesia, e diciamo al poeta che cosa essa ha per noi rappresentato.
anche questo può per me essere un commento spontaneo e non professionale, senza far sentire nessuno non all'altezza di lasciare un commento, che comunque rimane pur sempre facoltativo!
Torno a dire che ciò che lede gli altri non sia da accettare... e nel caso questo accada basta eliminare il commento e contattare la persona che lo ha fatto dicendogli in futuro di evitare commenti sconvenienti.
Mi rivolgo in questo momento a chi fa programmazione...
So per certo che esiste il sistema che permetterebbe ad ogni autore di cancellare quei commenti che ritiene offensivi o non adeguati.
In questo modo non ci sarebbe bisogno di filtri effettuati da persone preposte che dovrebbero stare li a fare controlli che potrebbero essere oltretutto estenuanti.
Ogni autore leggerebbe i commenti lasciatigli e deciderebbe se appropriati o no quindi se lasciarlo o meno.
Si potrebbe lasciare un ulteriore spazio sotto la poesia che l'autore potrebbe utilizzare per replicare i commento che riterrebbe abbiano necessità di una sua precisazione o chiarimento.
Non so se
ci sono impedimenti a tutto questo per una questione di gestione di spazio del sito...
Queste sono cose tecniche che eventualmente disconosco...
Ci sono forse problemi di costi???
Perchè se non fosse per questo... che altra ragione ci sarebbe per penalizzare così la nostra espressione???
Si ha veramente timore di ledere qualche cosa o qualcuno o piuttosto di non dare l'immagine voluta del sito????
O ci sono altre ragioni che mi sfuggono???
Alla fine quel che conta è che ogni autore deve sentire serenità nello scrivere e nel commentare altrimenti tutto diviene solo frustrazione...
Perdonate lo sfogo... ma avevo bisogno di dire quel che sente il mio cuore...
Vi voglio bene... A voi tutti un sorriso e un raggio di sole...§SUE§
Leggi la quarta pagina http://www.scrivere.info/community/forum/index.php?topic=1865.45
Elisabetta
Hai letto la prima parte del mio post... perchè io la quarta poagina l'avevo già letta ...Un sorriso..§SUE§