Autore Topic: Dove non può l’ignoranza può la cattiveria.  (Letto 724 volte)

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aureliastroz

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Dove non può l’ignoranza può la cattiveria.
« il: Sabato 15 Gennaio 2011, 22:32:04 »
Credo mi prenderò un lunghissimo periodo di riposo da questo sito. Ormai è così caduto in basso che restare ancora qui non avrebbe senso.
Non ho mai pensato di potere abbandonare questo sito definitivamente, era un posto che in fondo amo, nel quale credevo, nonostante tutte le difficoltà per cercare di contribuire a renderlo più maturo. Mi sono sempre illuso che potesse diventare un luogo dove la cultura fosse di casa ed i suoi frequentatori avessero la possibilità di trarne beneficio intellettuale. Ho sempre assunto il ruolo di provocatore perché la mia idea è sempre stata che la provocazione se bene accettata e sfruttata possa essere il motore che fa migliorare il mondo, ho cercato la provocazione intelligente senza per questo cadere mai nel cattivo gusto. Ho incontrato delle splendide persone con le quali c’è stata un approfondimento reciproco della conoscenza ed altre delle quali non ho avuto il tempo di conoscere la profondità morale, spirituale ed intellettuale.
Da quando ho fatto il primo accesso in questo sito ho evitato sempre di scivolare nelle offese personali, anche quando sembrava mi tirassero per la giacchetta, perché la mia educazione, la mia rettitudine morale me lo ha sempre impedito. Purtroppo mi sono accorto che la mia (im)popolarità, ha dato dei frutti che mai avrei presagito, portando le persone ad attaccarmi in maniera che nemmeno il più bieco scaricatore di porto di Chicago avrebbe mai osato.

Sono reduce da una “scorribanda” in chat dove di solito mi rifugio per trovare riparo da questa realtà che a volte ci rende schiavi di una seriosità opprimente. A farla breve mi piace cazzeggiare in chat per alleggerire la giornata.
Purtroppo mi rendo conto che non tutti la pensano allo stesso modo e non tutti sono capaci di distinguere il “cazzeggiamento”, che per molti trovano più facile far diventare un momento ti tensione e di scontro.
Vi racconto.
Ero sul forum dove avevo appena creato, d’accordo con il mio interlocutore, una finta discussione animata ce ne stavamo dicendo di tutti i colori, ma in maniera educata e senza mai uscire fuori dai binari della decenza e della civiltà.
Dopo qualche minuto, forse avvisato da qualcuno, entra un personaggio che io fino a quel momento avevo avuto modo di conoscere solo per via di un paio di commenti lasciati sui suoi testi.
Evidentemente questi commenti hanno lasciato il segno perché, ad un mio accenno di battibecco, dove lo avevo apostrofato “idiota” senza nessun motivo (e faccio ammenda di avere sbagliato a prendermi la confidenza senza conoscerlo),  lui rispondeva in termini che nemmeno io riesco a riportare tirando mia ballo mia madre e il mestiere più vecchio del mondo, risparmio a tutti i riferimenti volgari ed osceni che ha continuato a rivolgere nei confronti di mia madre, che francamente mi hanno lasciato basito soprattutto se pronunciati dalla bocca di qualcuno che poi chiama in causa la bontà, l’amore ed i sentimenti nei suoi testi che evidentemente usa per altri fini.
Anche dopo aver cercato di ricomporre la discussione che era trascesa questo tizio ha continuato senza mostrare il benché minimo segno di cedimento a profferire parole che definire ingiuriose è davvero il minimo.
Ho sessant’anni e credevo di averle sentite tutte in vita mia… mi sbagliavo.
La cosa più grave è che ad un certo punto un altro individuo al quale non avevo assolutamente rivolto parola fino a quel momento si è sentito in dovere di dare man forte al primo me di infierire ancora di più pensando così di scrivere un pezzo di storia memorabile. Che meschinità!
Ma lasciamo perdere, io non sono certo uno stinco di santo e non ho certo difficoltà ad ammetterlo, ma scoprire che c’è chi ricorre a bassezze simili non riuscendo a tenermi testa in altro modo, mi ha fatto davvero riflettere, se è questo il sito che volete, se queste sono le persone che volete frequentino il vostro sito e delle quali vi circondate, beh, allora il sito mi sa che rimarrà solo vostro, io non posso identificarmi più con un posto capace di contenere questa volgarità, questa meschinità, questa bassezza morale, questa ipocrisia.
Non cero solidarietà, infatti chiudo il post senza cercare consensi o dissensi, chi mi conosce sa bene che non avrei abbandonato la nave per nessun motivo, ma, come dice il titolo del topic, dove non ha potuto l’ignoranza, la cattiveria ha vinto.
Ok! Lo ammetto, mi avete sconfitto.

Offline Webmaster

Re: Dove non può l’ignoranza può la cattiveria.
« Risposta #1 il: Domenica 16 Gennaio 2011, 10:49:49 »
...ho cercato la provocazione intelligente senza per questo cadere mai nel cattivo gusto.

...A farla breve mi piace cazzeggiare in chat per alleggerire la giornata.

...Ero sul forum dove avevo appena creato, d’accordo con il mio interlocutore, una finta discussione animata ce ne stavamo dicendo di tutti i colori, ma in maniera educata e senza mai uscire fuori dai binari della decenza e della civiltà.
Dopo qualche minuto, forse avvisato da qualcuno, entra un personaggio che io fino a quel momento avevo avuto modo di conoscere solo per via di un paio di commenti lasciati sui suoi testi.
Evidentemente questi commenti hanno lasciato il segno perché, ad un mio accenno di battibecco, dove lo avevo apostrofato “idiota” senza nessun motivo (e faccio ammenda di avere sbagliato a prendermi la confidenza senza conoscerlo),  lui rispondeva in termini che nemmeno io riesco a riportare tirando mia ballo mia madre e il mestiere più vecchio del mondo,...

...se è questo il sito che volete, se queste sono le persone che volete frequentino il vostro sito e delle quali vi circondate, beh, allora il sito mi sa che rimarrà solo vostro, io non posso identificarmi più con un posto capace di contenere questa volgarità


Veramente la parola gliela avevi rivolta. Subito prima che lui insultasse tua madre, tu gli avevi detto "luciano il somma??? ahahahah sommo pezzo di stronzo?".
Lui ha esagerato insultando tua madre, ma mi sembra che a 60 anni avresti potuto imparare a rivolgersi agli altri con termini migliori che "pezzo di stronzo".

Il fatto è che alcuni frequentano la chat per divertirsi a fare litigate, vere o finte, o finte che poi (come ieri sera) diventano vere. Perché è facile dire "No, io 'pezzo di stronzo' lo dicevo scherzando, cazzeggiavo" e poi prendersela quando l'altro ti risponde raddoppiando il carico. Oltretutto dopo che gli hai dato dell'idiota in un commento pubblico.
No, c'è un limite alla civiltà, 60 anni o no, e queste cose non sono ammissibili, non ci si può dare appuntamento il sabato sera in chat per fare una macedonia di insulti, imprecazioni e aggressioni verbali. In chat può capitare chiunque, minorenni compresi, ed un minimo di civiltà va rispettata.
Definitivamente non sono "provocazioni intelligenti", né una cazzeggiata per "alleggerire la giornata". Non lo sono né più né meno di mettersi davanti ad un pub ad insultare chi passa prendendosi a spintoni, urlandosi bestemmie e tirandosi bottiglie.
Ieri sera in chat c'erano altre persone che entravano forse loro si, per veramente alleggerire la giornata, anche minorenni, e quello che hanno trovato è stato uno spettacolo ignobile e vergognoso.

No, non vogliamo queste persone e questa volgarità né quella delle altre persone né la tua, nessuna volgarità. Non si può pensare che ci sia una volgarità buona, la tua, e una cattiva, quella degli altri. Se non volevi essere coinvolto nella volgarità, sarebbe stato molto semplice: non essere volgare, non scendere nella volgarità. Ma se ci vuoi scendere, se consideri che insultare qualcuno per te sia lecito, che dare dell'idiota, anzi, non sia insultare ma una semplice "confidenza", allora è inevitabile che prima o poi ti sporchi dello stesso fango con cui ti circondi.

Per cui, comunque sia, Il Conte, Luciano Tarabella e Giuseppe Nacchia sono esclusi, anzi si sono autoesclusi dalla comunità civile del sito.
« Ultima modifica: Domenica 16 Gennaio 2011, 18:23:10 da Luigi. »