Autore Topic: De discorsibus inter Perosinum atque Gullermum  (Letto 983 volte)

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perosino

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De discorsibus inter Perosinum atque Gullermum
« il: Sabato 1 Dicembre 2007, 23:39:49 »
Si tratta di un piccolo libricino in cui voglio raccogliere tutte le battute migliori che scambio con un mio certo amico, il signor William... il problema è che lui non le trova divertenti affatto, e io invece quasi a dismisura... così da qui nasce l'intento, di trovare, entro la fine del giorno, almeno uno scherzo che lo faccia ridere. Vi terrò aggiornati sui progressi e sulle nuove battute, buon divertimento!


    Scherzo I

    Perosin io son nomato,
    e già che 'l socio mio la penna ha a me lasciato,
    lo spirto nero suo di tant'umor l'avria cacciato,
    lo scherzo mio ch'al rider lascia sanza fiato.
    Io già lo so e qui 'si ci si scommetto,
    che per la fine del giorno, a terra coricato,
    in parti due tu lo vedrai piegato.
    Qui mi comincio allora il riso a seminare,
    e come lo farò, statelo a guardare.
    Parlava un giorno Chiara del suo perso libro,
    d'inglese invero e già trovato non davvero,
    di come perso quell'avea di fatto,
    da un giorno all'altro, e poi smarrito affatto.
    E' qui ch'io 'si intervenni, ed a Gullermo rivolgemmi:
    "Or dimmi, o socio mio dal riso più che lesto,
    dammi un parer, s'è sempre ver che tu se' desto.
    Vorrei pur io saper, se non di punto in bianco,
    com'ella lo perdea, in quell'attimo d'affranco?
    Forse una pagina per volta?
    O ha fatto testa tua una capovolta?".
    Questo gli dissi, e stettil poi a guardar negli occhi fissi.
    Fermo la faccia sua più non movea,
    e già nell'occhio il gelo non fe' ciglio,
    com'om che se n'avveda, preso da cipiglio.
    Allor fu Perosino in su l'arguzia punto,
    che pur volea far rider e rider non facea,
    ma della cosa in faccia sua non v'era traccia nè sunto,
    chè tosto a parlottar 'si riprendea.

perosino

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Re: De discorsibus inter Perosinum atque Gullermum
« Risposta #1 il: Sabato 1 Dicembre 2007, 23:42:00 »
    Scherzo II

    "O Gullermo, tu che se ridi il mondo cade
    e pioggia scende a scroscio,
    senti un po' qui, se questo n' desta
    un poco 'l tuo occhio moscio:
    son quasi certo, e dubbio alcun
    su questo non l'avverto,
    ch'i feci un sogno ch'il futur conobbe,
    e pur a me quel ch'ei 'si seppe rivelobbe.
    Non so s'intendi...
    quell'era un poco inver premonitor,
    così dell'avvenir mi fe' conoscitor".
    Poi che nemmeno sul suo viso,
    ancor non si pingeva un picciuol riso,
    quand'ei ironicamente,
    mi chiese che balzava ne la mente,
    di dirgli al più repente
    quale destin vedea il mio occhio fetente,
    mi volsi a lui ed orribilmente:
    "Te lo direi, ma ahimè non lo ricordo...
    dinanzi a tal mister l'orecchio mio s'è fatto sordo".
    E fu per me ragion di tanto riso,
    che per davvero il sogno mi scordavo,
    ma 'l socio mio dal mio parer si fia diviso,
    ch'ancor dal rider quei fuggia lontano.

Offline Marina Como

Re: De discorsibus inter Perosinum atque Gullermum
« Risposta #2 il: Martedì 4 Dicembre 2007, 15:05:15 »
 ;D
o perosin smettila di bere,
ridai il libro sotto il tuo sedere,
a chiar restituisci e fai contento,
se dai anche a guillermo l'occhio moscio
che vedi ben là sotto il pavimento,
caduto in terra con un grande scroscio.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

perosino

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Re: De discorsibus inter Perosinum atque Gullermum
« Risposta #3 il: Venerdì 7 Dicembre 2007, 17:11:46 »
ahah, grazie grazie mia cara Marina,
guarda di certo non mi attacco alla spina...
ma 'l tuo commento mi è proprio piaciuto,
dal rider io sono quasi caduto.
Fanne anche un altro così poi vedi
ch'al prossimo scherzo sei tu che siedi
sul trono d'Apollo e pur cinta d'alloro,
fa' un bel lavoro, fa' un bel lavoro :P

Offline Marina Como

Re: De discorsibus inter Perosinum atque Gullermum
« Risposta #4 il: Sabato 8 Dicembre 2007, 22:19:58 »
oh, me tapina, sempre allo sgobbo
stà 'l messer studiando un colpo gobbo?
anche l'alloro vuoi farmi potare?!?
desìo suo forse sia me in ospitale?
allora sì che mi stacco la spina...
tanto corrente non serve a marina!
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

perosino

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Re: De discorsibus inter Perosinum atque Gullermum
« Risposta #5 il: Domenica 9 Dicembre 2007, 02:31:29 »
 :D

Se signorina lei vuole sgobbare
lasci l'alloro e si metta a giocare,
pur è divertente una bella fatica,
or 'si dimando e lei poi mi dica:
Pensavo ora inver una nuova operetta
tagliata col pomice e non con l'accetta..
"De marina discorsibus" questo è l'intento,
la sua risposta la porterà il vento.