Autore Topic: Come scrivere poesia  (Letto 10702 volte)

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Offline Francesco Pozzato

Re: Come scrivere poesia
« Risposta #30 il: Domenica 25 Luglio 2010, 10:01:31 »
Tibi gratiam ago, Marina! Ti ringrazio molto per la risposta esaustiva..
purtroppo sono alle prese con la preparazione dell'esame di filologia romanza e non ho molto tempo per ribattere, ma so già dove andare a parare..solo che non ricordo la collocazione precisa del frammento..
Trattasi dell'arrivo di Enea a Cartagine presso Didone, quando da lontano scorge il fuoco..è una delle immagini più evocative della storia classica..appena avrò tempo, la cercherò..mi pare fosse nel III libro..
Francesco, scudiero dei classici

Salvatore Ferranti

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Re: Come scrivere poesia
« Risposta #31 il: Domenica 25 Luglio 2010, 10:54:16 »
Tibi gratiam ago, Marina! Ti ringrazio molto per la risposta esaustiva..
purtroppo sono alle prese con la preparazione dell'esame di filologia romanza e non ho molto tempo per ribattere, ma so già dove andare a parare..solo che non ricordo la collocazione precisa del frammento..
Trattasi dell'arrivo di Enea a Cartagine presso Didone, quando da lontano scorge il fuoco..è una delle immagini più evocative della storia classica..appena avrò tempo, la cercherò..mi pare fosse nel III libro..

Bravo Francesco!
Quei versi che hai citato sono evocativi eccome!
mettono i brividi addosso...
Comunque, volevo anche dire che la visione evocativa della poesia è UN MODO di vedere la poesia.
oltre a questo, ce ne sono infiniti altri, che nella storia si sono succeduti.
Quindi l'evocatività non si può prendere come metro di giudizio di un'opera letteraria, ma solo come "gusto personale". che è rispettabilissimo, naturalmente.
Ma la poesia è anche altro, molto altro.

Offline Angelo Ricotta

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Re: Come scrivere poesia
« Risposta #32 il: Domenica 25 Luglio 2010, 11:43:36 »
Mi par di capire che secondo Marina "immagini evocative" è sinonimo di metafore, ovvero una poesia per distinguersi dalla prosa deve essere costituita solo o in gran parte da metafore. Pertanto la quasi totalità della poesia antica, inclusi gli esempi portati da Francesco per lei non sono poesia. Ma si potrebbe fare anche un lunghissimo elenco di poeti lungo tutta la storia dell'umanità, in particolare tra recenti che sarebbero esclusi eppure ritenuti poeti dalla critica ufficiale. Certo la metafora aiuta, come d'altronde altri espedienti e figure retoriche, ma non sono tutto, solo alcuni dei mezzi, come giustamente scrive Salvatore. Perciò il suo mi sembra un criterio eccessivamente restrittivo e arbitrario che non tiene conto della realtà, ossia che non c'è soluzione di continuità tra prosa e poesia, non esiste un criterio certo, tutto ciò che ci emoziona può essere considerato poesia anche se, per ragioni pratiche, direi di tassonomia,limitiamo questa accezione, nel senso proprio, alla parola scritta, e la usiamo come metafora per altro.

Offline Francesco Pozzato

Re: Come scrivere poesia
« Risposta #33 il: Domenica 25 Luglio 2010, 12:19:54 »
Mi ha fatto giustamente notare Angelo che tale concezione della poesia, espressa da Marina, ricondurrebbe la lirica classica al grado di non-poesia..ma d'altro canto suppongo anche che Angelo non abbia carpito pienamente la valenza del messaggio di Marina: lei, da quel che ho capito, vede le fondamenta della poesia moderna e contemporanea nel significato nascosto e allusivo oltre la semplice descrizione..ma siamo realmente sicuri che questo livello oltre l'apparenza non fosse già presente da secoli se non da millenni?l'allusione e il significato tra le linee, o per meglio dire, tra i versi, è il sale della poesia!
Per tornare all'esempio della prima ecloga virgiliana, pensate davvero che l'intento di Virgilio sia quello di descrivere la beata vita di un pastore, Titiro, e la sfortuna vicenda di un altro, Melibeo?mi sembra alquanto riduttivo!mi sembra di aver già spiegato come sotto il vestito del mito arcadico si presenti la malignità delle guerre civili e della storia, il sostanziale embrione dell'Eneide..
E poi Ed è subito sera non vi pare di risentirla in

Soles occidere et redire possunt:
nobis cum semel occidit brevis lux,
nox est perpetua una dormienda.

                (Catullus, V, vv. 4-6)

Il sole può tramontare e risorgere:
per noi, una volta spentasi questa fioca luce,
v'è un'unica notte eterna da dormire.

Il messaggio è lo stesso..il mezzo espressivo il medesimo (sole)..la carica espressiva maggiore per mio giusto..il classico si dimostra nuovamente d'intensità sconcertante di fronte al moderno..
Francesco, scudiero dei classici

Offline Angelo Ricotta

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Re: Come scrivere poesia
« Risposta #34 il: Domenica 25 Luglio 2010, 13:12:07 »
Ma la metafora è proprio questo...significato nascosto e allusivo oltre la semplice descrizione...L'errore secondo me è invece nell'identificare "immagini evocative" con metafore: a mio parere si può benissimo creare un'immagine evocativa senza necessariamente ricorrere all'espediente tecnico della metafora. Per limitarci alle poesie che sono state citate, nella composizione di Virgilio non ci sono metafore in senso tecnico ma le immagini sono potentemente evocative, mentre in quella di Catullo la metafora c'è. Entrambe grandi poesie.
Sulla traduzione non sarebbe meglio "breve" anziché "fioca", e soles non è plurale? Comunque il concetto espresso da Catullo si sovrappone solo parzialmente a quello di Quasimodo. Catullo vuol dire, prendendo come esempio il sole, che molte cose al mondo sovrastano la durata della vita umana e se ne rattrista...è uguale a dire "un po' di vento ci guarda dall'alto dell'eternità". In Quasimodo c'è un'aggiunta, non solo la vita umana è breve ma è anche piena di solitudine e persino un raggio di sole, metafora della vita stessa, lungi dall'esserci amico ci trafigge, ossia pure la vita è dolore.

Offline Angelo Ricotta

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Re: Come scrivere poesia
« Risposta #35 il: Domenica 25 Luglio 2010, 13:26:20 »
Resta comunque sempre da chiarire cosa s'intenda per "immagini evocative". Secondo me è solo una bella espressione con un significato incerto. Qualsiasi frase evoca qualcosa nella mente. Per me poesia è tutto ciò che ci procura un'emozione. Ciò si ottiene più facilmente e per più persone utilizzando una modalità espressiva che aggiri o scavalchi e persino perfori le barriere culturali, linguistiche, razionali che ostacolano la trasmissione del messaggio che si vuol comunicare, per arrivare direttamente al livello emozionale comune a tutti gli esseri umani.

Offline Francesco Pozzato

Re: Come scrivere poesia
« Risposta #36 il: Domenica 25 Luglio 2010, 13:39:12 »
Certo che soles è plurale, ma ho preferito tradurlo al singolare in riferimento al "nostro" sole (la presenza del plurale la imputo a motivi metrici)..e brevis in effetti sarebbe meglio tradurlo con breve..riguardo alle altre idee espresse da Angelo nei post, mi trova decisamente d'accordo..la metafora deve aiutare ad evocare, non essere l'invocazione stessa..pena, la caduta nella pedanteria e nel tecnicismo, che spesso, ma non sempre, distruggono l'arte..
Francesco, scudiero dei classici

Offline Amara

Re: Come scrivere poesia
« Risposta #37 il: Domenica 25 Luglio 2010, 14:36:01 »
..mamma mia come mi sento ignorante.... ;D
ho studiato parzialmente i classici a scuola... ed ho amato molto i tre 'libri'... (odissea, iliade, eneide)..ma ne ho solo un ricordo.. come di poco altro... che purtroppo non ho approfondito.. ho amato anche i poeti inglesi... dei quali comunque non sarei mai in grado di fare un'analisi.. perciò leggo tutto questo affascinata.. ma anche un po' dubbiosa....
evitando di dire sciocchezze, avrei la curiosità di sapere da Francesco se c'è qualche autore più o meno moderno che gli piace.. e nel caso, perchè rispetto ad altri...
grazie..
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Francesco Pozzato

Re: Come scrivere poesia
« Risposta #38 il: Domenica 25 Luglio 2010, 15:47:01 »
Certo Amara che ci sono autori moderni che mi piacciono, ma sono tutti di impostazione classicista: Carducci, Pascoli, D'Annunzio principalmente.. Dopo faccio fatica ad apprezzarne altri.. Mi riferisco solo ad autori italiani, perché non conoscendo da vicino le altre lingue moderne, non mi addentro a leggerli in traduzione italiana, perché perdono la loro carica espressiva.. Poi, esulando dalla poesia, l'autore moderno che mi piace maggiormente è Tolkien e mi piacerebbe moltissimo leggerlo in lingua originale.. Stimo moltissimo l'autore del Signore degli anelli perché è riuscito a rivivere l'epica classica con il sentimento del folklore celtico, senza snaturarla.. e poi il messaggio che traspare da opere come il Silmarillion, i figli di Hurin, l'Hobbit e il Signore degli anelli, è senza tempo e di una raffinatezza incontrastata..
Francesco, scudiero dei classici

Offline Angelo Ricotta

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Re: Come scrivere poesia
« Risposta #39 il: Domenica 25 Luglio 2010, 18:14:43 »
Credo che tu, Francesco, ti perda molto a fermarti a D’Annunzio. Doppiamente se non leggi le traduzioni delle lingue che non conosci. La vera poesia possiede un nucleo irriducibile che una buona traduzione non può cancellare, provare per credere. Comunque de gustibus non disputandum est. Vorrei ora rispondere alla domanda posta nel tuo post iniziale <… vi è un percorso da seguire nella scelta lessicale, grammaticale, sintattica, metrica e retorica, oppure la più fervida ispirazione gettata sul foglio è pur sempre da ritenere poesia?>
Ebbene sì io ritengo che sia necessario un percorso per comporre una grande poesia, fatto di studio e di cultura. I componimenti di getto, non mediati poi, non lavorati, sono materiali, idee per una poesia, al meglio bozze di poesie che, per non essere troppo pedanti, e non è il caso, chiamiamo tout court poesie. A me sta bene così, leggo volentieri con interesse anche tali componimenti, con la mente sgombra da pregiudizi si trova sempre qualcosa di buono, a volte anche la poesia.

Salvatore Ferranti

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Re: Come scrivere poesia
« Risposta #40 il: Domenica 25 Luglio 2010, 21:39:46 »
Certo Amara che ci sono autori moderni che mi piacciono, ma sono tutti di impostazione classicista: Carducci, Pascoli, D'Annunzio principalmente.. Dopo faccio fatica ad apprezzarne altri.. Mi riferisco solo ad autori italiani, perché non conoscendo da vicino le altre lingue moderne, non mi addentro a leggerli in traduzione italiana, perché perdono la loro carica espressiva.. Poi, esulando dalla poesia, l'autore moderno che mi piace maggiormente è Tolkien e mi piacerebbe moltissimo leggerlo in lingua originale.. Stimo moltissimo l'autore del Signore degli anelli perché è riuscito a rivivere l'epica classica con il sentimento del folklore celtico, senza snaturarla.. e poi il messaggio che traspare da opere come il Silmarillion, i figli di Hurin, l'Hobbit e il Signore degli anelli, è senza tempo e di una raffinatezza incontrastata.


Di poeti che si potrebbero citare ce ne sono parecchi.
per esempio io amo tantissimo Walt Whitman, O Robert Frost....

Salvatore Ferranti

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Re: Come scrivere poesia
« Risposta #41 il: Domenica 25 Luglio 2010, 21:41:13 »
Credo che tu, Francesco, ti perda molto a fermarti a D’Annunzio. Doppiamente se non leggi le traduzioni delle lingue che non conosci. La vera poesia possiede un nucleo irriducibile che una buona traduzione non può cancellare, provare per credere. Comunque de gustibus non disputandum est. Vorrei ora rispondere alla domanda posta nel tuo post iniziale <… vi è un percorso da seguire nella scelta lessicale, grammaticale, sintattica, metrica e retorica, oppure la più fervida ispirazione gettata sul foglio è pur sempre da ritenere poesia?>
Ebbene sì io ritengo che sia necessario un percorso per comporre una grande poesia, fatto di studio e di cultura. I componimenti di getto, non mediati poi, non lavorati, sono materiali, idee per una poesia, al meglio bozze di poesie che, per non essere troppo pedanti, e non è il caso, chiamiamo tout court poesie. A me sta bene così, leggo volentieri con interesse anche tali componimenti, con la mente sgombra da pregiudizi si trova sempre qualcosa di buono, a volte anche la poesia.


Non potrei essere più d'accordo con te.
Bisogna studiare, impegnarsi nella lettura dei grandi autori, classici e contemporanei.
solo cosi si può avere una visione d'insieme della Poesia...

Offline Francesco Pozzato

Re: Come scrivere poesia
« Risposta #42 il: Domenica 25 Luglio 2010, 22:00:12 »
Avete frainteso le mie parole..apprezzare non significa conoscere..conosco bene alcuni dei poeti contemporanei..d'altronde mi risulta impossibile conoscerli tutti..ho studiato approfonditamente alcuni di essi (Ungaretti, Montale, Saba, Pavese) ma mi risulta difficile apprezzarli per la concezione che ho io della poesia..prima li ho conosciuti, li ho letti, li ho studiati e poi ho deciso di non annoverarli tra i miei preferiti..mi sembra di aver fatto un'operazione onesta e non macchiata da pregiudizi..
Francesco, scudiero dei classici

Offline Francesco Pozzato

Re: Come scrivere poesia
« Risposta #43 il: Domenica 25 Luglio 2010, 22:03:40 »
E' insomma così che ho deciso di tifare per il classicismo e di farne un esempio di vita e di letteratura..dopo il confronto con la modernità..mai mi sono precluso la lettura degli esempi contemporanei e se dovesse presentarsi un poeta alla pari di quello da me amati sarò ben felice di poterlo ugualmente ammirare..
Francesco, scudiero dei classici

Offline Antonio Terracciano

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Re: Come scrivere poesia
« Risposta #44 il: Domenica 25 Luglio 2010, 23:33:22 »
Ho estremamente apprezzato le dottissime disquisizioni di Pozzato e Ricotta sulla poesia latina, che mi hanno fatto apprendere alcune cose che ignoravo. Vorrei soltanto esprimere il mio parere sulle traduzioni poetiche, caldeggiate, se ho ben compreso, da Ricotta, ed osteggiate da Pozzato. Io tenderei a dare più ragione a quest'ultimo, perché la traduzione di una poesia è una tra le cose più difficili e comunque imperfette che vi siano. Non a caso suol dirsi che la traduzione (poetica) è un po' come una donna: se è bella, è infedele, e se è fedele, è brutta! Comunque si può fare ricorso a testi con traduzione a fronte, che però, se si ignora completamente la lingua di origine dell' opera, sono praticamente inutili. Questo vale anche per i nostri dialetti: che valore avrebbe leggere il Belli, il Trilussa o il Viviani in italiano? Si perdono almeno le rime (se ve ne sono) , il ritmo ed anche alcune parole che sono a volte praticamente intraducibili.
Un saluto ai validissimi animatori di questa interessante discussione,
Antonio T.