Autore Topic: Un salto spirituale  (Letto 796 volte)

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Offline Marco Canonico Baca8175

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Un salto spirituale
« il: Giovedì 25 Giugno 2009, 17:10:37 »
Non vi capita mai di sentirvi esplodere d'emozioni, talmente tanto "intasati" di sentimenti controversi e la testa affollata, tutto questo insieme  nella vostro cranio, come una stanza senza porte, né parti trasparenti, un brusio continuo che vorreste trasformare in un urlo e liberarvi, oppure rompere, fracassare qualcosa per simulare il vostro distacco da questa condizione? A quel punto si apre uno spiraglio, in certi casi è la poesia, vi capita mai? Ma poi quel passaggio è troppo stretto e tutti i pensieri, i sentimenti, le congetture e le realtà si affollano in quel punto, annusando una nuova prospettiva, ma sono troppo caotici per poterla afferrare...succede mai? in quel momento arriva la voglia di un salto spirituale, rivoltarsi totalmente, in aspetto, modo di vivere, scrivere, porsi al prossimo, stravolgersi insomma! ma dopo un paio di giorni, ci si rende conto che è stato solo un pirro...e poco manca all'inizio  di un nuovo giro. Vi capita mai? Io a volte salto davvero; solo che poi mi desto.
Prima di guardare la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello,guarda la trave che è nel tuo!

Offline Amara

Re: Un salto spirituale
« Risposta #1 il: Giovedì 25 Giugno 2009, 20:26:57 »
si marco... sissì...
capita.. è capitato.. e probabilmente capiterà...
ma.. ho scoperto di essere solo me stessa.. e di non saper andare oltre il salto della quaglia...
perciò.. tento malamente di ricomporre un po d'ordine..
e.. come in un imbuto.. far scendere le emozioni aiutandomi con un cucchiaino...
che a volte è la parola.. a volte una perfetta e silenziosa solitudine... a volte....
scoprirò ancora un altro modo... :)

ciao.. buona serata
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Zima

Re: Un salto spirituale
« Risposta #2 il: Venerdì 26 Giugno 2009, 12:37:46 »
Praticamente, Marco, io sono sempre sovraffollata di emozioni e sensazioni in contrasto... la mia testa è in continuo caos e pensieri, idee, ragionamenti si mischiano gli uni con gli altri risultando in un calderone che ribolle, una minestra che evapora a poco a poco... sì, in poche parole, sono fusa!  :P
e in quei momenti non so che fare, divento irrequieta, spaccherei qualcosa, o scriverei... perchè lo sento che qualcosa deve venire fuori, allora prendo il foglio, la penna e... niente! tutto quel casino che mi porto dentro non riesce a dividersi e a concretizzarsi.

io credo che le parole non siano mai esaustive dell'intero nostro pensiero... ogni volta che parliamo ed esprimiamo un concetto, ogni volta che scriviamo per sfogarci, oppure che scriviamo una poesia, non abbiamo messo in chiaro che un piccolissimo pezzetto di ciò che ci portiamo dentro. almeno per me è così e tutto mi appare perennemente incompiuto.

e allora mi chiedo cosa siamo... forse ciò che rimane sul fondo dopo il processo di evaporazione, oppure la parte eterea che abbandona il precipitato?
arriva il momento del salto... i sali sul fondo, i vapori sotto al coperchio e sono assolutamente scissa dal mio corpo in uno stato che non riesco mai a descrivere, ma che mi fa stare bene. ma dura poco... sempre troppo poco! :(
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.