Autore Topic: Il gusto della lettura scevra da inutili clientelismi  (Letto 3584 volte)

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Offline Elena Poldan

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Il gusto della lettura scevra da inutili clientelismi
« il: Giovedì 4 Giugno 2015, 23:06:40 »
so che è un argomento già lungamente dibattutto, ma a volte non posso fare a meno di chiedermi: ma esisterá qualcuno che apponga un commento ad un testo perchè questo lo ha realmete colpito (e non per reciproci scambi di elogi fra autori) e scrivendo ciò che realmente pensa (e non ciò che pensa possa far piacere all'autore)?
Sperando che la risposta sia affermativa, non nascondo che anch'io, scioccamente, sono spesso stata vittima di questa strana e, ahimè, assai diffusa sindrome... :P
ma credo di esserne guarita! ;)
Elena

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Offline Marina Como

Re:Il gusto della lettura scevra da inutili clientelismi
« Risposta #1 il: Giovedì 4 Giugno 2015, 23:32:18 »
 ;D ma perché non lo metti su discussioni fra autori? Ciao!
Mi ero illusa ci fosse una bella poesia da commentare :)
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline poeta per te zaza

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Re:Il gusto della lettura scevra da inutili clientelismi
« Risposta #2 il: Giovedì 4 Giugno 2015, 23:46:16 »
 ;)  La tua domanda, Elena, deve fondarsi su un'amara disillusione, che ti pervade di pessimismo.
Personalmente, sento in coscienza di non aver mai commentato in positivo una poesia che non avessi apprezzato, e sono convinta che siamo in parecchi così, anche se non quanti commentano per essere commentati.
Ho scritto anche alcune critiche e osservazioni mirate a migliorare il testo, spesso con messaggio privato,
perché è difficile a volte scrivere una recensione negativa, si sorvola, e, anche per questo, penso siamo
in tanti a comportarci così.
di sabbia e catrame è la vita...
o scorre o si lega alle dita...

Offline Antonio Terracciano

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Re:Il gusto della lettura scevra da inutili clientelismi
« Risposta #3 il: Venerdì 5 Giugno 2015, 00:33:47 »
Trovo giusta l'osservazione di Elena, e sottoscrivo la risposta di "Zaza" .
Ultimamente cerco di astenermi dal fare commenti a poeti e poetesse che mi sono più congeniali, e "mi diverto" ad andare alla caccia di (secondo me) nuovi talenti, che si affacciano talvolta anche per la prima volta sul sito.
Per i commenti negativi, anch'io cerco di evitare: ci sono poeti che, pur di non vedere comparire un giudizio poco amichevole ai piedi della loro opera, sono disposti a protestare con lettere private e, male che vada, addirittura a togliere il loro "capolavoro" dal sito! Io la penso tutt'al contrario, e ultimamente ho fatto notare a una poetessa che poteva criticarmi liberamente (adducendo motivazioni serie, naturalmente) , come da tanto tempo ho scritto nella mia presentazione.

Offline WinterWolf

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Re:Il gusto della lettura scevra da inutili clientelismi
« Risposta #4 il: Mercoledì 10 Giugno 2015, 07:39:19 »
per me è una questione affrontata con superficialità.. il commento di circostanza è giusto o sbagliato?
Dipende! Almeno a mio giudizio..
Posso non condividere un pensiero poetico o non gradirne la forma ma capirne il senso e percepirne il segnale "d'aiuto" che nasconde, paura, tristezza, solitudine, mali universali che talvolta puoi anche curare con un commento gentile.. Personalmente non ho ancora mai mentito in un commento,ma ho sicuramente qualche volta sorvolato su aspetti che nn mipiacevano concentrandomi magari sul contenuto provando a dare un sostegno gratuito, in generale non vedo quale sia il problema sostanziale di commentare(perchè non si parla del problema del non commentare mi domando) in generale io non ho problemi ad ammettere che se leggo una poesia tendo a lasciare un mio parere anche per una semplice questione di gentilezza.. personalmente sostengo non sia un problema.. basta non scrivere per ricevere commenti in fin fine e il pensiero non nasce nemmeno
Tutto in sintesi, è frutto di una scelta.

Offline Antonio Terracciano

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Re:Il gusto della lettura scevra da inutili clientelismi
« Risposta #5 il: Mercoledì 10 Giugno 2015, 22:59:35 »
Winter Wolf dice certo cose giuste: quasi sempre si scrive per cercare di alleviare qualche dolore, qualche scontentezza, il mal di vivere, e in tali casi ricevere una parola di conforto non fa male. Però si tratterebbe di stabilire se questo è un sito letterario o un "blog" (si chiama così? ) di mutuo soccorso. Se abbiamo a che fare (come credo) col primo caso, allora non si dovrebbe prescindere dalla qualità di ciò che viene immesso, e qualche giudizio negativo, se ben formulato, potrebbe contribuire a migliorare quella qualità, e inoltre, anche dal punto di vista consolatorio, credo che un autore che vede talvolta criticato il proprio lavoro accresca la fiducia in se stesso, perché l'opera è stata presa sul serio, le si è data una certa importanza. (Vedere, invece, sempre giudizi più che lusinghieri può far nascere il dubbio, nell'autore sensibile, che lo si voglia accontentare a tutti i costi, lo si voglia, in fin dei conti, fare, come suol dirsi - scusatemi l'espressione! - "fesso e contento" ... )

Offline Elena Poldan

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Re:Il gusto della lettura scevra da inutili clientelismi
« Risposta #6 il: Mercoledì 10 Giugno 2015, 23:25:20 »
Antonio Terracciano è stato piú che chiaro, ma voglio ugualmente fare un mini intervento solo per dire che trovo non sia proficuo per nessuno creare dei clan chiusi all'interno dei quali assistere ad un andirivieni di reciproci, sterili elogi e se qualcuno nn si è accorto che in questo sito avviene, che legga con piú attenzione. Detto questo, non ho certo affermato che tutti quelli che commentano, mentano, ci mancherebbe!!!
Il problema non esiste, è un finto problema, ma poichė siamo in un sito di scrittura, ho pensato fosse lecito dire la mia e mi spiace di essere stata recepita come superficiale...
« Ultima modifica: Mercoledì 10 Giugno 2015, 23:27:50 da Elena Poldan »
Elena

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Offline WinterWolf

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Re:Il gusto della lettura scevra da inutili clientelismi
« Risposta #7 il: Giovedì 11 Giugno 2015, 01:53:33 »
no anzi.. chiedo io scusa se è potuto sembrare mi riferissi a te.. per me era superficiale limitarsi a scegliere tra giusto o sbagliato parlando di commenti "circostanziali" perchè appunto ci sono molti altri motivi validi per farlo..detto questo sposo in pieno il tuo pensiero riguardo la scarsa utilità di clan chiusi .. a tal proposito sono ancora abbastanza nuovo e non ne ho molta esperienza ancora
Tutto in sintesi, è frutto di una scelta.

Walker Boh

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Re:Il gusto della lettura scevra da inutili clientelismi
« Risposta #8 il: Giovedì 11 Giugno 2015, 15:45:36 »
ma esisterá qualcuno che apponga un commento ad un testo perchè questo lo ha realmete colpito (e non per reciproci scambi di elogi fra autori) e scrivendo ciò che realmente pensa (e non ciò che pensa possa far piacere all'autore)?


Esiste anche qualcuno che, dopo aver letto la poesia, esprime, sinceramente, il suo commento negativo che genera le lamentele dell'autore nei confronti della redazione. A quel punto, quasi sempre, scompare ogni critica. Per quanto mi riguarda, sia nel caso da te citato, che nel mio, l'astensione è l'unico rimedio. Poi, è una questione davvero soggettiva. Io trovo assolutamente ininfluente il commento altrui, poiché, non scrivendo in funzione del lettore, un giudizio positivo non alimenta il mio ego, come uno negativo non svilisce il mio impulso alla composizione. Io mi limito a leggere le poesie altrui e, se vengo piacevolmente colpito da esse, rinuncio all'anonimato e segnalo il testo. Non serve che l'autore conosca l'entità del mio apprezzamento. Sono molto più interessato alla genesi della poesia, a quello che evidenzia come a quello che nasconde. Ma queste conversazioni sono destinate al privato, nel mondo reale o in quello virtuale.

Offline Elena Poldan

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Re:Il gusto della lettura scevra da inutili clientelismi
« Risposta #9 il: Venerdì 12 Giugno 2015, 02:19:19 »
Anche questo è vero, come è pur vero che la critica, alla stregua del commento elogiativo, non dovrebbe mai essere fatta per puro spirito dissacratorio, come a volte capita; inoltre, oltre a dover essere guidata da una reale e attenta analisi del testo e sostenuta da un minimo di competenza in materia, dovrebbe essere sempre porta con garbo ed eleganza, cercando di non ferire l'autore.
Elena

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Offline Elena Poldan

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Re:Il gusto della lettura scevra da inutili clientelismi
« Risposta #10 il: Venerdì 12 Giugno 2015, 02:25:11 »
;)  La tua domanda, Elena, deve fondarsi su un'amara disillusione, che ti pervade di pessimismo.
Personalmente, sento in coscienza di non aver mai commentato in positivo una poesia che non avessi apprezzato, e sono convinta che siamo in parecchi così, anche se non quanti commentano per essere commentati.



No, la mia domanda si fondava sulla constatazione di quanto avviene in questo sito (clan chiusi e commenti di scambio: se tu mi commenti, ti commento anch'io) e comunque avevo anche precisato che non stavo estendendo questo costume a tutti.
Elena

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Offline Duilio Martino

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Re:Il gusto della lettura scevra da inutili clientelismi
« Risposta #11 il: Sabato 13 Febbraio 2016, 23:37:45 »
Forse sarebbe opportuno aprire una discussione dove si possa postare le analisi di testo di poesie note ogni due o tre giorni; magari qualcuno comincia ad apprendere cosa sia poesia e cosa, invece, prosa. Ho provato a fare qualche commento più tecnico...  che è stato apprezzato quando positivo. Le poche volte che ho tentato di evidenziare e delicatamente dettagli non proprio esaltanti mi hanno tacciato di superbia, mi hanno detto che è poesia è ciò che "arriva"...Non ho ben capito se stessero parlando di treni o di autobus. 
Continuo a notare su rime scelte testi che hanno poco o nulla di poesia il che significa che si percorre una strada senza uscita... e allora... sapete che vi dico? Proseguo dritto sulla mia strada e leggo nuovi autori; Non commento e non spreco più il mio tempo "a lavare il capo al ciuccio".

Offline Joko

Re:Il gusto della lettura scevra da inutili clientelismi
« Risposta #12 il: Lunedì 15 Febbraio 2016, 19:44:24 »
Caro Duilio, anche io ritengo che un sito che si fregia del titolo "Rime Scelte" dovrebbe contenere poesie in rima, quantomeno.
Salutoni a tutti.

Offline Luciano Capaldo

Re:Il gusto della lettura scevra da inutili clientelismi
« Risposta #13 il: Martedì 23 Febbraio 2016, 10:59:51 »
Buongiorno a tutti, sono nuovo del sito e provengo da tante esperienze di siti letterari non certamente tutti uguali. Chi più e chi meno ha dei difetti, delle lacune ma, sicuramente, tutti hanno sempre chi per un motivo o per un altro si lamenta dei commenti, dei clan, dei circoli chiusi. Ricordo che appena ho pubblicato, un certo fantomatico Gramaticus , che tutti sappiamo chi sia, mi ha subito allertato sul rischio di cadere in queste trappole, nella corruzione del commento. Leggo  poi che la stessa persona è stata più volte allontanata dal sito perché ribelle o rabbioso anche se sicuramente poeta eccelso. Cosa comune a tutti i siti, questo incluso, è comunque l’invito al commento, all’arte di commentare, all’utilizzo dello stesso con attenzione e pacatezza per non scoraggiare anzi. Qualcuno può dirmi cosa ci sia di male nel commentare liberamente e poi sentirsi anche francamente bene quando qualcuno ti commenta. La  necessità di scrivere spesso nasce dal bisogno di uscire fuori e confrontarsi oltre che liberarsi e se questo trova un riscontro non credo sia un delitto o offensivo nei riguardi di quanti, e qui sono tanti, superbamente finiscono proprio loro per  creare una nicchia o un clan di non commentatori  ma semplici e giusti fruitori contrapponendosi ! Lo scopro perché molti di questi autori , lo si può evincere dalla lista dei visitatori, non guardano giustamente tutte le  poesie ma solo quelle di chi la pensa come loro. Io personalmente leggo il 90% delle poesie pubblicate qui ed altrove , adoro farlo e riesco anche sinceramente a commentare proprio quegli autori che nel mio profilo ho segnato come da seguire e che non tutti, anzi pochissimi, mi commentano. Seguo moltissimo i” giovani”  o le nuove “leve” e lo faccio perché credo sia difficile per un giovane esordire e rischiare di mostrarsi e credo abbia bisogno di aiuto. Non scrivo poesie o sonetti di circostanza, non mando mail per ironizzare o ridicolizzare l’errore comparso per svista o per ignoranza , caso mai dopo l’esame della redazione - superato. Ho profondo rispetto per tutti eppure noto un atteggiamento fastidioso di chi , casomai poco seguito, vorrebbe forse quei dodici commenti che alla fine sono solo una attestazione di simpatia ed amicizia. Cosa c’è di male non capisco. Io scrivo sinceramente con il cuore e commento talvolta anche per simpatia ma l’opera e non l’autore. Potrei  aver la coda di paglia allor  qualcuno penserà, ebbene sì forse perché seguendo tantissimi autori , commentando tantissimo e bocciatissimo altrettanto , cerco di crescere, imparare e potermi dedicare a quello che più amo ma nel consenso di un sito che io stimo tantissimo, di una redazione che ha saputo creare delle regole e negli autori che prima di essere poeti sono persone delle quali umanamente ho bisogno. Credo di essere condannato a vivere in mezzo alla gente e questo mi riempie tanto. Prolisso ma sincero , nel mentre, vi abbraccio tutti cordialmente.
Luciano Capaldo

Offline Duilio Martino

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Re:Il gusto della lettura scevra da inutili clientelismi
« Risposta #14 il: Venerdì 26 Febbraio 2016, 10:55:22 »
Buongiorno a tutti, sono nuovo del sito e provengo da tante esperienze di siti letterari non certamente tutti uguali. Chi più e chi meno ha dei difetti, delle lacune ma, sicuramente, tutti hanno sempre chi per un motivo o per un altro si lamenta dei commenti, dei clan, dei circoli chiusi. Ricordo che appena ho pubblicato, un certo fantomatico Gramaticus , che tutti sappiamo chi sia, mi ha subito allertato sul rischio di cadere in queste trappole, nella corruzione del commento. Leggo  poi che la stessa persona è stata più volte allontanata dal sito perché ribelle o rabbioso anche se sicuramente poeta eccelso. Cosa comune a tutti i siti, questo incluso, è comunque l’invito al commento, all’arte di commentare, all’utilizzo dello stesso con attenzione e pacatezza per non scoraggiare anzi. Qualcuno può dirmi cosa ci sia di male nel commentare liberamente e poi sentirsi anche francamente bene quando qualcuno ti commenta. La  necessità di scrivere spesso nasce dal bisogno di uscire fuori e confrontarsi oltre che liberarsi e se questo trova un riscontro non credo sia un delitto o offensivo nei riguardi di quanti, e qui sono tanti, superbamente finiscono proprio loro per  creare una nicchia o un clan di non commentatori  ma semplici e giusti fruitori contrapponendosi ! Lo scopro perché molti di questi autori , lo si può evincere dalla lista dei visitatori, non guardano giustamente tutte le  poesie ma solo quelle di chi la pensa come loro. Io personalmente leggo il 90% delle poesie pubblicate qui ed altrove , adoro farlo e riesco anche sinceramente a commentare proprio quegli autori che nel mio profilo ho segnato come da seguire e che non tutti, anzi pochissimi, mi commentano. Seguo moltissimo i” giovani”  o le nuove “leve” e lo faccio perché credo sia difficile per un giovane esordire e rischiare di mostrarsi e credo abbia bisogno di aiuto. Non scrivo poesie o sonetti di circostanza, non mando mail per ironizzare o ridicolizzare l’errore comparso per svista o per ignoranza , caso mai dopo l’esame della redazione - superato. Ho profondo rispetto per tutti eppure noto un atteggiamento fastidioso di chi , casomai poco seguito, vorrebbe forse quei dodici commenti che alla fine sono solo una attestazione di simpatia ed amicizia. Cosa c’è di male non capisco. Io scrivo sinceramente con il cuore e commento talvolta anche per simpatia ma l’opera e non l’autore. Potrei  aver la coda di paglia allor  qualcuno penserà, ebbene sì forse perché seguendo tantissimi autori , commentando tantissimo e bocciatissimo altrettanto , cerco di crescere, imparare e potermi dedicare a quello che più amo ma nel consenso di un sito che io stimo tantissimo, di una redazione che ha saputo creare delle regole e negli autori che prima di essere poeti sono persone delle quali umanamente ho bisogno. Credo di essere condannato a vivere in mezzo alla gente e questo mi riempie tanto. Prolisso ma sincero , nel mentre, vi abbraccio tutti cordialmente.
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E' vero non c'è nulla di male nel commentare ed è gratificante ricevere commenti. Il problema è che, mi pare di intendere, che i commenti diventano quasi un "peso" degli scritti se non si contrappone un contrappeso qualitativo che  sottolinei il valore assoluto degli stessi. Comprendo anche la posizione della Direzione che evidentemente (anche per ragioni giustissime di tipo commerciale) non se la sente di porre un limite alla incapacità di alcuni di analizzare e commentare uscendo dalla logica clientelare. Commentare una poesia (o presunta tale) non è commentare un pensierino ma presuppone una minima conoscenza dei parametri che fanno di uno scritto Poesia. Per tale ragione ho aperto una discussione nel forum dove vengono postate analisi di testo di Poesie più che note... ma, purtroppo, a parte qualche eccezione, è rimasto pressoché deserto. Allora credo che ci sia bisogno di un "contrappeso" che premi effettivamente le poesie migliori... poteva esserlo "rime scelte" ma, a mio avviso, non sempre lo è. Avevo tempo fa proposto una bacheca speciale per opere premiate in concorsi poetici... ma anche qui ho avuto risposte negative giustificate dal fatto (non posso negare che a volte sia effettivamente così) che certi concorsi non sono esenti da clientelismi... e spesso i giudici non sono all'altezza.
Io credo che sia giusto lasciare la massima libertà di commentare in piena libertà ma credo pure che  sia compito della redazione di elevare qualitativamente i contenuti evidenziando il meglio. Un meglio che dovrebbe essere fiore all'occhiello e motivo d'orgoglio e che invece a volte passa, purtroppo, inosservato agli occhi dei più e, cosa peggiore, agli occhi dei redattori. Aggiungo, e lo faccio senza vena polemica, che almeno l'assegnazione della fogliolina d'acero a testi in metrica  sarebbe opportuno che lo facesse chi (ci sono diversi iscritti molto capaci) di metrica ne sa parecchio.
Insomma non credo sia deprecabile commentare... ma ciò che viene riportato nel commento, in qualche modo, penso rischi di condizionare la credibilità dello stesso sito motivo per cui dovrebbe essere interesse dei proprietari mantenere alto il livello qualitativo offrendo in tal modo ai meno "esperti" esempi da seguire per farli (in casa propria) ben crescere.

Saluti.