Autore Topic: PAROLE AL LIMITE DELL’UDITO di Philippe Jaccottet  (Letto 1366 volte)

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Offline Gianpiero De Tomi

PAROLE AL LIMITE DELL’UDITO di Philippe Jaccottet
« il: Venerdì 30 Settembre 2011, 13:31:11 »
Ogni tanto posto poesie, che mi hanno particolarmente colpito. Oggi è la volta di Philippe Jaccottet, con una poesia che ho trovato in rete e che mi piace in modo particolare. Philippe Jaccottet, poeta e critico svizzero, è oggi considerato uno dei maggiori poeti europei, più volte candidato al Premio Nobel:

PAROLE AL LIMITE DELL’UDITO

Avrei voluto parlare senza immagini, semplicemente
socchiudere la porta…
Ho troppo timore per questo,
troppa incertezza, talora pietà:
non si può vivere a lungo come gli uccelli
nell’evidenza del cielo
e ricaduto a terra,
in loro non vedi più che, appunto, immagini
o dei sogni.

Parlare dunque è difficile
-se è cercare… cercare che cosa?
Una fedeltà a quei soli momenti,
alle sole cose
che scendono in fondo
a noi stessi,
che ci sfuggono,
se è l’intrecciare
un rifugio impreciso
per una preda vaga,
inafferrabile…

Se vuol dire portare una maschera
più vera del proprio viso,
per poter celebrare una festa
a lungo perduta
con gli altri, che sono morti,
distanti o addormentati
ancora, e che sollevano appena
dal loro riposo questo rumore,
questi primi passi incerti, timidi fuochi
- le nostre parole:
lieve fruscio del tamburo
per poco che il dito lo sfiori
sconosciuto…


Philippe Jaccottet

Offline Amara

Re: PAROLE AL LIMITE DELL’UDITO di Philippe Jaccottet
« Risposta #1 il: Venerdì 30 Settembre 2011, 16:12:12 »
..così a una prima lettura non mi entusiasma..
ma ci tornerò con calma..

svizzero italiano.. o la lingua originale è un'altra?
nel secondo caso sarebbe bello avere anche il testo originale..
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

In Venere

  • Visitatore
Re: PAROLE AL LIMITE DELL’UDITO di Philippe Jaccottet
« Risposta #2 il: Venerdì 30 Settembre 2011, 18:33:39 »
delicata ma un tantino... poco personale, poco "originale"

Offline Michele Tropiano

Re: PAROLE AL LIMITE DELL’UDITO di Philippe Jaccottet
« Risposta #3 il: Sabato 1 Ottobre 2011, 20:26:31 »
se si è candidato lui al nobel, a sto punto mi posso candidare anche io!!  ;D ;D ;D :laugh: :laugh: eh, intendo il premio no-bell ma brutt   :laugh: :laugh:
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

Offline paolo corinto tiberio

Re: PAROLE AL LIMITE DELL’UDITO di Philippe Jaccottet
« Risposta #4 il: Sabato 1 Ottobre 2011, 23:54:34 »
pregevole... ma non mi accordo completamente con il contenuto del testo... il ripiegare sull'afasia, sulla parola al limite dell'udito, sommessa, bisbisbigliata, ma nemmeno: soffiata come un flatus della voce, esile, rachitica, tisica, eccetera, non ha prodotto negli anni passati a granché, quando questi concetti asfittici erano di moda... ma ora l'afasia è come un peccato, invece... e mentre ci si assume la propria responsabilità, strillare forte...  :)
salvatico è quel che si salva