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Discussioni in corso => Discussioni fra autori => Topic aperto da: Lorenzo De Vanne - Venerdì 19 Ottobre 2007, 13:07:50

Titolo: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Venerdì 19 Ottobre 2007, 13:07:50
Bene….dopo la tormentata discussione di qualche settimana fa, il sito ha ripreso la sua attività, qualche cosa di nuovo?…la redazione per esempio (parziale!!!) il voto delle poesie a tema, ma…ma…nulla di nuovo in conclusione…
Nell’ambito di quella discussione, avevo richiesto, ed Ely mi aveva assicurato una risposta, di conoscere la linea editoriale, e redazionale di questo sito, tanto per capire dove è diretto, come ci si deve equipaggiare per il viaggio…
Perché la mia paura, che poi tutto ritorni come prima…
Erano state minacciate una serie di abbandoni…ma vedo che poi stanno ancora qui, come se nulla fosse successo…(escluso una coerente non-presenza), a fare finta che nulla è successo…
Vedo post, dove si discute ancora sulla qualità e sui commenti…(fritto e rifritto)  tanto per tirare avanti alla meno peggio
Vedo qualche tentativo di “dinamica culturale” (tipo le provocazioni “stilizzate” di El Greco sulle poesie a tema, che condivido in buona parte…)
Ma poi…?
Nulla di nuovo oggi nel sole…
Ma vogliamo fare questo benedetto salto di qualità?
Ma vogliamo dare una connotazione chiara a questo sito?
Ma vogliamo cominciare a capire che la poesia non è una opzione?
È interesse della “proprietà”..della redazione di tutti noi…

Chiedo, e chi mi legge di sviluppare questo concetto, non credo che il basso profilo serva a qualcosa, nemmeno a chi deve giustificare la pochezza della propria poetica…
Ma tutti possono diventare bravi, basta non convincersi di esserlo già…
Allora?
vogliamo riflettere e concretizzare....per favore?
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: alexandra - Venerdì 19 Ottobre 2007, 13:28:35
Rieccoti Lorenzo ci eri mancato! ;)

Citazione
Ma vogliamo fare questo benedetto salto di qualità?
Ma vogliamo dare una connotazione chiara a questo sito?
Ma vogliamo cominciare a capire che la poesia non è una opzione?
È interesse della “proprietà”..della redazione di tutti noi…

Credo che ne abbiamo ampiamente parlato, il sito nasce per dare voce soprattutto a quelle persone che non riescono facilmente a relazionarsi, per far in modo che attraverso ciò che scrivono riescano a comunicare uno stato d'animo, una riflessione, una ribellione.

Perfavore mi spieghi invece cosa intendi per "salto di qualità" perchè questo ancora non mi è chiaro...

-vuol dire dare un indirizzo al sito, un fine, una prerogativa?

-vuol dire eliminare poesie di bassa qualità o dubbie o volgari?  (cosa che gia avviene)

-vuol dire aprire nuovi laboratori?

-vuol dire eliminare chat, per incentrare il tema sulla poesia?

-vuol dire pubblicare 2 volte la settimana?

-vuol dire imporre la lettura dei testi?

-vuol dire fare una cerchia ristretta di poeti?

Ti ricordo Lorenzo che se una persona vuole crescere, migliorarsi, lo fa con tutta tranquillità, basta solo volontà, gli strumenti ci sono bisogna solo saperli utilizzare!

Guarda io credo che un pò di passi sono stati fatti, in linea di massima si commenta in modo migliore e se non altro si è capita la differenza tra una bacheca  e un commento, si sta discutendo sul riaprire o meno il GC e poi per quanto riguarda la qualità, forse in questo caso ti posso dare ragione... manca l'originalità...

Ma tu ricerchi il "manifesto" del sito, vero?
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Anny38 - Venerdì 19 Ottobre 2007, 16:42:53
Citazione
Ma vogliamo fare questo benedetto salto di qualità?
Ma vogliamo dare una connotazione chiara a questo sito?
Ma vogliamo cominciare a capire che la poesia non è una opzione?
È interesse della “proprietà”..della redazione di tutti noi…


Credo che ne abbiamo ampiamente parlato, il sito nasce per dare voce soprattutto a quelle persone che non riescono facilmente a relazionarsi, per far in modo che attraverso ciò che scrivono riescano a

Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Anny38 - Venerdì 19 Ottobre 2007, 16:45:13
Ops sbagliato dovevo finire...

Citazione
Ma vogliamo fare questo benedetto salto di qualità?
Ma vogliamo dare una connotazione chiara a questo sito?
Ma vogliamo cominciare a capire che la poesia non è una opzione?

Si lo vogliamo..Amen
Lorè lascia il sito... ;D

Sempre a lamentarti...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Venerdì 19 Ottobre 2007, 17:25:33
 Caro Lorenzo...parlo a nome personale, per carità. Il sito, per sua vocazione, deve essere universalista; dar voce alla ragazza di sedici anni che scrive le sue prime poesie, passare per il medico di 45, fino al raffinato polemista di settanta ed oltre. L'unica cosa che dovrebbero avere in comune questi personaggi, è l'amore per SCRIVERE, LEGGERE, COMMENTARE di poesia. Dico dovrebbero. E già sarebbe tanto. Sarò tardo, ma preferisco tu dica chiaramente cosa intendi per salto di qualità, e cosa faresti per effettuarlo. Proponi, e se ne parlerà. Tieni presente che le tue proposte devono andare bene per la ragazza di sedici anni, il medico di 45, il fine polemista di settanta ed oltre. Ciao.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Venerdì 19 Ottobre 2007, 23:13:00
Caro Lorenzo...parlo a nome personale, per carità. Il sito, per sua vocazione, deve essere universalista; dar voce alla ragazza di sedici anni che scrive le sue prime poesie, passare per il medico di 45, fino al raffinato polemista di settanta ed oltre. L'unica cosa che dovrebbero avere in comune questi personaggi, è l'amore per SCRIVERE, LEGGERE, COMMENTARE di poesia. Dico dovrebbero. E già sarebbe tanto. Sarò tardo, ma preferisco tu dica chiaramente cosa intendi per salto di qualità, e cosa faresti per effettuarlo. Proponi, e se ne parlerà. Tieni presente che le tue proposte devono andare bene per la ragazza di sedici anni, il medico di 45, il fine polemista di settanta ed oltre. Ciao.

ottima domanda caro Paolo....ma forse avete dimenticato un passo molto importante...ovvero...che c'è una direzione...e una redazione che deve fare questo..e poi...
memoria corta di molti..
era stato detto che questa linea ci sarebbe stata....andate a leggervi quello detto in quel tempo.....

vedi caro Paolo quello che mi ha sorpreso...dopo la bufera...l'andare avanti per volersi bene....

io sono due anni che faccio proposte, e devo dire che molte sono state accolte....
aspetto quel salto di qualità..che va bene a tutti...si perchè la qualità non ha nome...
proprio in questi giorni ho letto poesie di sedicenni e ventenni...che sono di estrema qualità...

aspetto ancora...io...invece...
non vedo nulla...
se non che...che chi gridava allo scandalo contro Luigi ed Ely...e che avevano preparato le valige stanno ancora qui...
se non che...si parla di qualità...cosa che dicamo da due anni...senza fare nulla...
se non che...ho visto il forum...è veramente morto ad escusione del belligerante e arguto El Greco...
se non che...una massa di poesie che restano nel contenitore con poche letture e pochi commenti (lo avete detto anche voi)...
io aspetto la promessa di Ely...che è una donna che rispetta sempre gli impegni...aspetto la promessa di Ely....per quelle risposte di cui abbiamo bisogno...


Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Venerdì 19 Ottobre 2007, 23:20:25
Ops sbagliato dovevo finire...

Citazione
Ma vogliamo fare questo benedetto salto di qualità?
Ma vogliamo dare una connotazione chiara a questo sito?
Ma vogliamo cominciare a capire che la poesia non è una opzione?

Si lo vogliamo..Amen
Lorè lascia il sito... ;D

Sempre a lamentarti...


cara Anny38..vedo che hai fatto nella tua vita di scrivere 3 post di cui il 66,66% dedicati a me...quanto onore...
e appena intervieni mi dici "SEMPRE a lamentarmi...."
io non andrò via da questo sito....perchè sono legato...molto più di te...
ma finchè ci sarò...dirò quello che penso...come ho sempre fatto...
consigliando a chi come te...che sa rispondere solo in questo modo...di girare pagina...oppure leggere meglio...contare fino a cinque...fare un è di navigazione sulla storia di scrivere e poi rispondere...
capito?..
tranquilla....io non mollo...




Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Venerdì 19 Ottobre 2007, 23:27:52
Rieccoti Lorenzo ci eri mancato! ;)

Credo che ne abbiamo ampiamente parlato, il sito nasce per dare voce soprattutto a quelle persone che non riescono facilmente a relazionarsi, per far in modo che attraverso ciò che scrivono riescano a comunicare uno stato d'animo, una riflessione, una ribellione.

Perfavore mi spieghi invece cosa intendi per "salto di qualità" perchè questo ancora non mi è chiaro...

-vuol dire dare un indirizzo al sito, un fine, una prerogativa?

-vuol dire eliminare poesie di bassa qualità o dubbie o volgari?  (cosa che gia avviene)

-vuol dire aprire nuovi laboratori?

-vuol dire eliminare chat, per incentrare il tema sulla poesia?

-vuol dire pubblicare 2 volte la settimana?

-vuol dire imporre la lettura dei testi?

-vuol dire fare una cerchia ristretta di poeti?

Ti ricordo Lorenzo che se una persona vuole crescere, migliorarsi, lo fa con tutta tranquillità, basta solo volontà, gli strumenti ci sono bisogna solo saperli utilizzare!

Guarda io credo che un pò di passi sono stati fatti, in linea di massima si commenta in modo migliore e se non altro si è capita la differenza tra una bacheca  e un commento, si sta discutendo sul riaprire o meno il GC e poi per quanto riguarda la qualità, forse in questo caso ti posso dare ragione... manca l'originalità...

Ma tu ricerchi il "manifesto" del sito, vero?


le risposte a qui quesiti...sono nelle mie numerose discussioni che ho fatto intorno al tema....
penso che Ely...sappia molto bene quello che intendo da sempre...

quello che si fa in termini di commenti e di bacheca...è solo conseguenza a regole messe da Luigi..e non da un innalzamento culturale...

leggo post sui commenti e sulla qualità..

però ci si scandalizza solo se lo dico io...

quella definizione che tu hai dato...la vorrei ascoltare ufficialmente dalla redazione....

si che voglio un manifesto...
lo avevo chiesto in occasione di quel topic  "salviamo il sito"...che io feci...contro una massa di gente....che stava discutendo soloi per pararsi dagli attacchi di Luigi...

tutto dimenticato?va ben anche
ma dove sono quelli che tanto gridavano..e che stavano andando via....
sono qua...
e allora..?cosa è cambiato....?

certo che vedo che alcuni cambiameni ci sono stati....io ritengo..che è ancora poco....
bisogna fare di più...


Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Venerdì 19 Ottobre 2007, 23:29:22
Bè vedo che comunque anche qui non è cambiato nulla, sempre la stessa storia.

effettivamente è vero...
il tuo scontato post...senza valore aggiunto...lo dimostra...

effettivamente nulla è cambiato....ahimé
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 00:35:22
Complimenti Lorenzo, io direi di farti un applauso!!

clap clap clap clap clap e riclap!!

Sei l'unico qui che ancora non ha capito un beneamato ... bippppp!!!

(ora mi aspetto una vomitata di cose indegne per un poeta quale tu sei, quindi risparmiatele, figuracce acce acce ne hai gia fatte atte atte!)

See U later my friend!!  ;) ;)

grazie Paolo...
in tuoi clap clap...sono graditi...
ma certo che non mi aspettavo da te proprio..un intervento...ahaha..
 ;)
proprio no....le figuracce....penso che siano di qualcun altro....
che ne dici?
tu..a me....parlo di figuracce.... :D :D :D :D

tutto ciò che è tra parentesi...ti riguarda proprio....

incredibile....incredibile....
non pensavo che saresti arrivato a manipolare i sogni....
ehi...una domanda finale..
scusa,..ma perchè ti sei tanto scaldato?
non capisco propio...proprio non capisco...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 01:07:36
Caro Lorenzo, io sono nel sito da pochi mesi; e non ho mai letto le tue proposte; per questo ti chiedo di rifarle. A me, che non le conosco. Se noti, nel mio post ti ho detto che parlo a titolo personale. Nel corso dell'ultima bufera, francamente, ho sentito molte urle, e nessuna proposta. Dissi, riparliamone a bocce ferme, e teste lucide. Bene, è il momento. Tu parli della redazione. Bene, la redazione è a lavoro, e ne vedrai presto i risultati. Ma, al di là di questo, mi interessano le tue proposte. Ripeto, tieni conto che il sito è universalmente aperto e volto; quindi, le proposte devono andare bene per tutti. Quindi, ti richiedo, quali sono le tue idee? Cosa intendi per salto di qualità? Ciao.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 01:16:07
Caro Lorenzo, io sono nel sito da pochi mesi; e non ho mai letto le tue proposte; per questo ti chiedo di rifarle. A me, che non le conosco. Se noti, nel mio post ti ho detto che parlo a titolo personale. Nel corso dell'ultima bufera, francamente, ho sentito molte urle, e nessuna proposta. Dissi, riparliamone a bocce ferme, e teste lucide. Bene, è il momento. Tu parli della redazione. Bene, la redazione è a lavoro, e ne vedrai presto i risultati. Ma, al di là di questo, mi interessano le tue proposte. Ripeto, tieni conto che il sito è universalmente aperto e volto; quindi, le proposte devono andare bene per tutti. Quindi, ti richiedo, quali sono le tue idee? Cosa intendi per salto di qualità? Ciao.

caro Paolo con tutto il rispetto...non posso ogni sei mesi rimettermi a fare l'elenco delle mie idee....la Ely, sa come la penso...ma il mio pensiero è relativo...io sono UNO....sto aspettando invece, l'azzurro dopo il temporale...
qui si è tanto parlato...
si è tentato di fare un po di rivoluzione...ma sto vedendo che le cose stanno riprendendo una brutta direzione....

vuoi qualche considereazione?..
si scrive troppo...
si legge poco...
si commenta per nulla....

e per questo che vorrei conoscere la linea redazionale..
se è un sito...di confronto...e di conoscenza....di poesia..
o un sito, archivio..raccoglitore...

se vogliamo parlare seriamente...facciamolo...istuisci come redazione un gruppo di lavoro...ed io collaboro....ma non pensare che io mi metta qua..in croce..per chi non aspetta altro che l'alibi del proprio silenzio...o della propria incapacità di capire...

io avevo chiesto, ultimamente..per esempio, una tavola rotonda seria per trovare un soluzione per i commenti...che ritengo la spina dorsale di un sito che faccia poesia interattiva...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 01:33:09
Caro Lorenzo...sei mesi orsono non ero ancora nel sito...quindi, mi scuserai se ti chiedo ancora lumi sulle tue proposte... :) A parte questo, vengo alle tue considerazioni; tu dici che si scrive troppo, e si legge poco...non più tardi di oggi pomeriggio, qualcuno mi ha detto il contrario: troppa gente nel sito, che scrive poche poesie, e chiacchiera soltanto, magari commentando quelle degli altri, a sproposito. Questione di punti di vista? Anche...ma hai anche tu le tue ragioni. Quello che noto, è una riduzione di interesse per i topic di poesia, lettura e sperimentazione; noto meno commenti alle poesie altrui. Per quanto riguarda il sito, è e resta un sito di scrittura, lettura e commento delle poesie. Altrimenti, per fare un archivio, basta un banale data base...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 01:42:23
Proponi una tavola rotonda sui commenti...per fare cosa, insegnare a commentare? Si commenta poco, ora, perchè si commentava male prima. Se in sede di commento poetico mi scrivi "poesia bellissima, salutami tutti a casa"...non è un commento, e si dirotta in bacheca. Il fatto che la gente abbia paura a commentare è l'epifenomeno della comprensione che le persone cominciano ad avere del concetto di "commento"; ci vorrà tempo, ma, passata la paura, avremo delle vere critiche poetiche. Non più i saluti a casa.

 In concreto, dacci suggerimenti, Lorenzo. Parlare di gruppi di lavoro, tavole rotonde...funziona poco. Sa di politichese. Dacci suggerimenti semplici, chiari, e ne discuteremo. Con stima, Paolo
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 01:52:42
Proponi una tavola rotonda sui commenti...per fare cosa, insegnare a commentare? Si commenta poco, ora, perchè si commentava male prima. Se in sede di commento poetico mi scrivi "poesia bellissima, salutami tutti a casa"...non è un commento, e si dirotta in bacheca. Il fatto che la gente abbia paura a commentare è l'epifenomeno della comprensione che le persone cominciano ad avere del concetto di "commento"; ci vorrà tempo, ma, passata la paura, avremo delle vere critiche poetiche. Non più i saluti a casa.

 In concreto, dacci suggerimenti, Lorenzo. Parlare di gruppi di lavoro, tavole rotonde...funziona poco. Sa di politichese. Dacci suggerimenti semplici, chiari, e ne discuteremo. Con stima, Paolo

ah si...dici questo...
preferisco allora le metodologie aziendali...
per fare i progetti..

non sono d'accordo con la tua analisi dei commenti...ed anzi hai espresso un concetto che non avrei voluto leggere...la paura...
la paura di commentare..
ma scherziamo?

mi sembra che tu ti sia adeguato al concetto...che la regola alla fine spezza le resistenza...

no...caro Paolo...
i commenti sono una cosa seria...
e devo restare spontanei...
la mia tavola rotonda non serviva per imparare a commentare...ma per comprendere insieme come individuare un metodo di commento in questo sito...non esiste da nessuna parte un sistema come qui...

i gruppi di lavoro...sono come le redazioni...caro Luigi..
non è politica....è metodo aziendale....
alcuni si riuniscono, raccogliendo le idee dei molti per trovare le migliori soluzioni...
non è oligarchia...ma democrazia
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 02:09:59
Caro Lorenzo...sei mesi orsono non ero ancora nel sito...quindi, mi scuserai se ti chiedo ancora lumi sulle tue proposte... :) A parte questo, vengo alle tue considerazioni; tu dici che si scrive troppo, e si legge poco...non più tardi di oggi pomeriggio, qualcuno mi ha detto il contrario: troppa gente nel sito, che scrive poche poesie, e chiacchiera soltanto, magari commentando quelle degli altri, a sproposito. Questione di punti di vista? Anche...ma hai anche tu le tue ragioni. Quello che noto, è una riduzione di interesse per i topic di poesia, lettura e sperimentazione; noto meno commenti alle poesie altrui. Per quanto riguarda il sito, è e resta un sito di scrittura, lettura e commento delle poesie. Altrimenti, per fare un archivio, basta un banale data base...

ho sempre ritenuto le mie idee opinabili...e ancge questa volta penso che valga come una opnione...ma vorrei tanto conoscere chi dice che si scrive poco...

quando vedo 60-80 poesie al giorno
25-30 max letture/per poesia
6-8 max commenti/per poesia

penso che la natura del sito sia pericolosamente quello dell'archivio del nostro narcisismo...

e il forum..dedicato solo a spicciala filosofia...deviazione...mentre i salotti culturali...completamente trascurati...

Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 02:22:05
Caro Lorenzo...cito...la regola spezza la resistenza...ma stiamo parlando di un sito di poesia o di altro? Non mi risulta che ci sia un occupante ed un resistente. Facciamo meno melodramma, e capiamoci. Dici che i commenti sono una questione seria; concordo: ci vogliono delle regole che impediscano di confondere i commenti con i saluti a casa. Se si tratta di saluti a casa, finiscono in bacheca. E' così difficile? E' normale che persone di quanto mai varia cultura e provenienza, e non tutti fini filosofi, possano aver inizialmente paura di scrivere un commento sbagliato; oppure, coloro i quali, abituati a mandare i saluti a casa, non li mandino più. Ripeto: si commenta poco ora perchè si commentava male prima. Se spontaneamente vuoi salutare, vai in bacheca; se spontaneamente vuoi commentare, ti si chiede un minimo di riflessione per fare un commento su struttura poetica, versi, ispirazione, eventualmente emozioni suscitate dalla poesia. Non ti sembrano questi criteri chiari per chi vuole commentare? Non mi sembra che si coarti la volontà di nessuno, nè che si pretenda chissà che prestazione intellettuale.
Poi, ancora, pervicacemente, ti chiedo: non girarci intorno, evocando resistenze spezzate, oligarchie ed altre amenità...quali sono i tuoi suggerimenti? Cosa modificheresti? Come?

  
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 02:25:13
Il fatto che la gente abbia paura a commentare è l'epifenomeno della comprensione che le persone cominciano ad avere del concetto di "commento"; ci vorrà tempo, ma, passata la paura, avremo delle vere critiche poetiche.

riprendo questa tua affermazione...che mi fa veramente pensare...
è questa una impostazione concettuale della redazione di oggi?
si gioca (avendola provocata) con la paura per gestire i commenti?

mi sembra veramente perverso questo sistema di controllo/educazione...non pensi...?
non credo che in un sito di pPesia...si debba avere PAURA...di commentare...e se paura esista...ma PAURA DI CHI?...
scusa tanto trovo questo passaggio...veramente poco "poetico"...
caspita siamo a questo punto....
mi sembra anche un pò offensivo...


avviso...te e la redazione....e il popolo sovrano...che
io in questo periodo non posto e non commento...non per paura....
ma perchè sto cercando di capire dove sono...e con chi sono....
per dire...sono "in riserva...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 02:33:56
...Non comprendo se non capisci quello che dico, o ti piace troppo continuare col melodramma. Allora, sostituisco la parola paura con timore...così la tua sensibilità democratica sarà meno urtata...Non ti comprendo. Parli di tavole rotonde per stabilire delle regole per i commenti. Queste regole vanno poi applicate; è normale che, dopo la comparsa di qualche novità, la gente abbia qualche esitazione ( va bene così?) nell'applicare i nuovi criteri. ti sembra strano Poi, amico caro, io faccio il medico, e di creare paura nel prossimo, soprattutto se poetico ed in rete, non me ne frega niente. Ti ripeto, piantala col melodrammatico fumo, e rispondi:Cosa cambieresti? Come? Suggerimenti pratici?
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 02:38:28
scusa Paolo con tutto il rispetto nei tuoi riguardi...pensi davvero che possa io digerire questo tuo concetto....
assolutamente no....
la bacheca è una cattiva invenzione...
il commentio deve essere libero....
quello che si deve fare..creare la cultura del commento...
ci vuole tanto?

il tuo discorso vale per l'asilo...non per un una comunità che va dai 16 anni ai 75 anni come dici..tu...
io, alla mia età..e alla mia esperienza ...umana e professionale mi sento offeso...

perchè insisti tanto saper come la penso?
perchè ho posto il quesito?
ma quello che dico io, lo pensano in tanti...che per timidezza...o per paura non si esprimono...

io non giro intorno a nessun discorso...
sei tu la redazione...non io....
sei tu che devi dare la linea redazionale...non io...
io ho le mie idee...e sono sempre disponibile a metterle a disposizioni...ma solo e soltanto in una iniziativa seria...qui stiamo parlando solo noi due...su un topic da me iniziato, in cui chiedevo....
ma se tu mi fai quei discorsi sui commenti...devo capire meglio...che non è questione di paura di noi autori...ma di attendere che voi capiate...che il modo di convivere è un altro...e allora si può parlare per un progetto vero..



  
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 02:44:16
ti sembra strano Poi, amico caro, io faccio il medico, e di creare paura nel prossimo, soprattutto se poetico ed in rete, non me ne frega niente. Ti ripeto, piantala col melodrammatico fumo, e rispondi:Cosa cambieresti? Come? Suggerimenti pratici?

ma come ti permetti a parlarmi con questo tono..."piantala" o ecc..
tu sei medico....ed io sono ingegnere...
se vuoi che ci qualifichiamo....ecco ora lo abiamo fatto..
io capisco molto bene i discorsi che fai....
e il melodramma lo stai creando tu....
io non sono obbligato...a rispondere...a te...che stai li con il fucile puntato..forte di essere un membro di redazione..forse?.allora ti dico...
che la Ely sa come la penso....punto e basta....
e quando la discussione diventa meno personale posso anche espore le mie idee...ad un auditorium più interessato...
anche se nel frattempo ne ho detto di cose...
ma sei distratto alla difesa di certi atteggiamenti che a me non piacciono
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 02:52:45
La linea della redazione, già presente al momento della mia entrata in essa, è che nella zona dei commenti si debba parlare di struttura poetica, critica poetica, analisi del testo, eventuali emozioni nate in seguito alla lettura. Le altre esternazioni più personali vanno in bacheca. Cosa c'è di offensivo per te? Dici che questa cosa la pensano in tanti...beh, ti posso assicurare che quelli che scrivono per chiarimenti sono effettivamente tanti; esprimono dubbi e chiedono consigli. Nessuno di noi li aggredisce, anzi...Se poi questi criteri non piacciono, e qualcuno vuole che siano modificati...cosa potrebbe succedere mai? Che terribile potere ha la redazione di un sito di poesia per fare paura?
 Insisto nel sapere cosa modificheresti appunto per questo;hai aperto il topic, evidentemente hai ben chiare le cose che non vanno bene secondo te. E allora diccele. Sono le tre di notte, ed invece di stare a dormire, scambio post con te. Non ti sembra disponibilità al dialogo?
Ti posso assicurare che alle tre di notte essere accusato di voler creare paura non è proprio il massimo. Quindi ti chiedo ancora: dato che hai aperto questo topic, avrai le idee chiare su cosa non funziona; suggerimenti? Tutto qui...e poi me ne vado a dormire.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 02:56:48
Va bene...adesso basta...come mi permetto a dirti piantala...mi accusi di voler fare paura, e poi ti inalberi sul piantala...e mi dici che sto col fucile spianato. Quale? Che potere ho? Di fare che? Comunque, non mi hai risposto. Chiedero ad Ely, che conosce i tuoi desideri.
  Ti auguro una buonanotte, Lorenzo. ;)
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 02:59:08
La linea della redazione, già presente al momento della mia entrata in essa, è che nella zona dei commenti si debba parlare di struttura poetica, critica poetica, analisi del testo, eventuali emozioni nate in seguito alla lettura. Le altre esternazioni più personali vanno in bacheca. Cosa c'è di offensivo per te? Dici che questa cosa la pensano in tanti...beh, ti posso assicurare che quelli che scrivono per chiarimenti sono effettivamente tanti; esprimono dubbi e chiedono consigli. Nessuno di noi li aggredisce, anzi...Se poi questi criteri non piacciono, e qualcuno vuole che siano modificati...cosa potrebbe succedere mai? Che terribile potere ha la redazione di un sito di poesia per fare paura?
 Insisto nel sapere cosa modificheresti appunto per questo;hai aperto il topic, evidentemente hai ben chiare le cose che non vanno bene secondo te. E allora diccele. Sono le tre di notte, ed invece di stare a dormire, scambio post con te. Non ti sembra disponibilità al dialogo?
Ti posso assicurare che alle tre di notte essere accusato di voler creare paura non è proprio il massimo. Quindi ti chiedo ancora: dato che hai aperto questo topic, avrai le idee chiare su cosa non funziona; suggerimenti? Tutto qui...e poi me ne vado a dormire.

tranquillo...a me non metti paura..ne tanto meno la redazione....
mi sembri più garbato ora e ti risponderò..
ho alcune idee molto chiare, molte in antitesi al sito do oggi...
ma poichè sono le tre..eggettivamente...non me ne sono accorto....stavo lavorando...
domani metterò le mie idee..

ma una sintesi te la voglio fare...:
cultura e libertà...
questo è il mio principio...
e la cultura si alimenta non con la paura, ma con il confronto aperto...con la coindivisione e la curiosità..ne riparleremo domani...
buona notte....
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 03:09:17
Lorenzo, capiamoci bene, una volta per tutte. Tu non hai paura di me, come io non ho paura di te, e non si vede perchè dovremmo averne. Nè io nè te. Personalmente, non tengo a voler fare paura a nessuno, ma nemmeno che altri mi accusino di volerla provocare.  In quanto al garbo, ti posso assicurare che, quando non ho la sensazione di essere accusato di qualcosa, tipo, spianare fucili, voler coartare qualcuno col terrore o altre amenità, sono garbatissimo. Tanto da stare qui fino alle tre di notte per cercare di capire. Quindi, attendo con disponibilità e curiosità l'espressione delle tue idee. Buonanotte
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: orchideanera - Sabato 20 Ottobre 2007, 06:43:59
...scusate se faccio un nome....ma vi posso fare un esempio in due parole....quando si vede una poesia di Proserpine con due commenti vuol dire che qualcosa non va.....e' tanto semplice.....poi si potrebbe ricominciare a fare interminabili discussioni sui commenti e su tutto.....sui testi..sugli autori....ma su certe cose El Greco ha ragione...anche se magari non e' molto corretto fare pubblicità a un testo.....ma la verità e' questa.....e nessuno la vuol vedere perche' fa piu' comodo non vederla.....
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: orchideanera - Sabato 20 Ottobre 2007, 07:38:00
....vedi Guido l'unico problema e' che si da importanza alle persone e non hai testi....e invece la poesia e' solo e unicamente un testo.....ed e' questo il fulcro di tutto.....poi la puo' aver scritta Ungaretti....un pastore di lama boliviano o chi vuole.....
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: orchideanera - Sabato 20 Ottobre 2007, 07:57:14
no....credo che qui sia il punto sbagliato.....nessuno almeno per come la vedo io dovrebbe avere risalto...almeno non come persona...
qui si continua a commentare chi ti commenta....e dei testi splendidi non vengono neanche letti perche' quella persona che ci sta dietro non sa dare immagine......la poesia secondo me non e' questo.....
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: orchideanera - Sabato 20 Ottobre 2007, 08:24:16
..credo che Lorenzo e anche El Greco siano stufi di vedere tante cose che non vanno.....ma sono due Don Chisciotte e non si rendono conto che la poesia va esattamente come la vita.....alla deriva.....e sono antipatici perche' dicono la verita'......
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: orchideanera - Sabato 20 Ottobre 2007, 08:32:40
..la coerenza e la poesia sono due grandi cose....ma qui dove sono?
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: orchideanera - Sabato 20 Ottobre 2007, 08:50:03
.....bene allora anche se sicuramente lo ero gia'....la lista degli antipatici si allarga...io, Lorenzo, El Greco....forse e' meglio essere una donna dai mille silenzi.....
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 08:50:59
no....credo che qui sia il punto sbagliato.....nessuno almeno per come la vedo io dovrebbe avere risalto...almeno non come persona...
qui si continua a commentare chi ti commenta....e dei testi splendidi non vengono neanche letti perche' quella persona che ci sta dietro non sa dare immagine......la poesia secondo me non e' questo.....

 Cara Tiziana, questo è sicuramente un problema; non tutti i testi hanno la visibilità che neriterebbero. Lo posso dire con certezza, poichè, per motivi di redazione, ora "devo" leggere un numero enorme di poesie, anche 50 al giorno. Questo, prima non accadeva; ero un normale fruitore del sito. Leggevo, ma non così tanto. E, effettivamente, mi perdevo qualcosa. Solo, non vedo come riuscire a far leggere tanto a tutti.
 Riguardo a Elgreco e Lorenzo, non trovo antipatico nessuno dei due. Hanno il loro punto di vista, sicuramente apprezzabile. E difenderò sempre il loro diritto ad esporlo. Il problema è un altro. Tu stessa dici che ci sono tante cose che non vanno. Bene; quello che io chiedo, semplicemente è:
1) Quali?  2) Come modificarle?
 Forse è la mia mentalità da rianimatore, che mi porta a vedere problema e soluzione di esso mai scissi. Ma dire che le cose non vanno, e non dire quali, nè proporre la maniera per risolvere i problemi...lascia le cose come prima. Insomma, giusto, sacrosanto, garantito da ogni forma di diritto e logica lamentarsi delle cose che non vanno. Ma, facendo un passettino in più...proposte? Io sono nel sito da poco tempo.
 Chi vi risiede da molto di più ha sicuramente idee e punti di vista maturati nel tempo. Parliamone. E' sicuramente utile e stimolante.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: khay - Sabato 20 Ottobre 2007, 08:51:40
Questo è ed è sempre stato un sito libero entro certi limiti, nei commenti, negli interventi del forum ( non per  niente c'è una sezione sulle discussioni generali e non solo su quelle poetiche ), nella chat, nei post dei blogs interni. Ed è per questo che ha tanti visitatori e tante presenze. E' questo che dà tanto fastidio? Il non riuscire a fare andare tutti nella stessa direzione? Ma allora si stanno richiedendo ulteriori regole per la presenza qui, tipo, che ne so, letture e commenti obbligati per poter pubblicare... perchè il piacere della lettura e del commento sinceramente viene meno quando ci si trova davanti alle 60 poesie giornaliere...o perlomeno questa frequentazione così attiva subisce per gioco forza una flessione col tempo...non escludendo poi un ritorno di attenzione...
Io credo che l'unica maniera per chi è interessato sia dare l'esempio... e non fare in funzione di ...
Perchè nella libertà è solo questo che funziona...
Altrimenti servono le regole... e regole di questo tipo sono coercitive...ma possono essere utili, come l'obbligo a cinque commenti per inserimento, faccio un esempio...
Ma se non si riesce ad attirare l'attenzione per i commenti qualche motivo ci sarà...e il primo è che le poesie giornaliere sono umanamente troppe... il secondo è che i commenti restano sterili se non è possibile il confronto aperto con l'autore...
Lorenzo, so perfettamente che vuoi dire... il problema è che non si possono presentare idee di cultura e libertà con una premessa da santa inquisizione...;)






Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 08:53:32
.....bene allora anche se sicuramente lo ero gia'....la lista degli antipatici si allarga...io, Lorenzo, El Greco....forse e' meglio essere una donna dai mille silenzi.....

  No; mai il silenzio. Libertà è partecipazione. Nessuno può avere vantaggio a creare mostri. Che, oltretutto, non esistono. Chiedo, anzi, supplico...PROPOSTE! Questa è la vera libertà. Discussione su proposte.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 08:55:21
Questo è ed è sempre stato un sito libero entro certi limiti, nei commenti, negli interventi del forum ( non per  niente c'è una sezione sulle discussioni generali e non solo su quelle poetiche ), nella chat, nei post dei blogs interni. Ed è per questo che ha tanti visitatori e tante presenze. E' questo che dà tanto fastidio? Il non riuscire a fare andare tutti nella stessa direzione? Ma allora si stanno richiedendo ulteriori regole per la presenza qui, tipo, che ne so, letture e commenti obbligati per poter pubblicare... perchè il piacere della lettura e del commento sinceramente viene meno quando ci si trova davanti alle 60 poesie giornaliere...o perlomeno questa frequentazione così attiva subisce per gioco forza una flessione col tempo...non escludendo poi un ritorno di attenzione...
Io credo che l'unica maniera per chi è interessato sia dare l'esempio... e non fare in funzione di ...
Perchè nella libertà è solo questo che funziona...
Altrimenti servono le regole... e regole di questo tipo sono coercitive...ma possono essere utili, come l'obbligo a cinque commenti per inserimento, faccio un esempio...
Ma se non si riesce ad attirare l'attenzione per i commenti qualche motivo ci sarà...e il primo è che le poesie giornaliere sono umanamente troppe... il secondo è che i commenti restano sterili se non è possibile il confronto aperto con l'autore...
Lorenzo, so perfettamente che vuoi dire... il problema è che non si possono presentare idee di cultura e libertà con una premessa da santa inquisizione...;)








 Il punto di vista è illuminato. Individuando i problemi con precisione, si possono trovare soluzioni. Ottimo, Cristina!
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: khay - Sabato 20 Ottobre 2007, 09:16:19
..credo che Lorenzo e anche El Greco siano stufi di vedere tante cose che non vanno.....ma sono due Don Chisciotte e non si rendono conto che la poesia va esattamente come la vita.....alla deriva.....e sono antipatici perche' dicono la verita'......

La Poesia non va alla deriva Titty, (e tu ne sei un'inesauribile fonte per fortuna nostra)...come non ci va il sito, anzi mi sembra in ottima forma :)
Nulla ci vieta di fare una sezione 'scolastica' della poesia, per chi è interessato ad un metodo...
Però ci deve essere spazio anche per chi vuole imparare osservando, leggendo...
La capacità o meno di fare poesia è essenzialmente una cosa che viene col tempo e con tanta lettura... alla fine i ritmi entrano dentro e l'espressività si allarga... ma questo succede con le poesie di ottima fattura, perchè se vuoi accordare uno strumento devi suonare il LA del diapason e non fare riferimento a quel mezzo tono che ti rimanda una corda poco tesa...
Quindi per imparare bisogna avere riferimenti buoni, di quelli che incidono alla lettura, anche solo per le emozioni suscitate...col tempo verrà poi il resto...
Ma a me e credo anche ad altri il sito piace molto proprio perchè si divide in classi diverse e diversificate, nelle quali ognuno trova interesse alla partecipazione, anche nelle discussioni di 'filosofia spicciola'...
Un abbraccio
Cri

Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 09:19:31
 Voglio concludere con una parola di speranza...questo topic, così carico di idee, opinioni, emozioni, mi sembra dimostri il comune amore di tutti per la poesia. E la voglia di fare e parlare. E' un buon punto d'inizio, no? Buona giornata a tutti. ;)
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 10:26:15
per Ppolo....a cui ho promesso alle tre della notte le mie opinioni...e per chi mi legge...
queste sono alcune mie posizioni...per discutere...e spero che ce ne siano dell'altre..
queste a dire il vero sono solo alcune, e credo le più importanti, per me:

Pubblicazioni:
ritengo che siano troppo le poesie al giorno pubblicate, e siccome penso che la quantità per ovviare ragioni compromette la qualità, propongo di porre un limite settimanale o mensile all’opportunità del singolo autore (per esempio max tre poesie alla settimana, o max 10 poesie al mese….ecc).
Inoltre per quanto riguarda sempre le pubblicazioni, evidenziare in home page, con una finestra a parte le pubblicazioni dei nuovi autori, con i loro incipit, tale da sensibilizzare la lettura verso le novità.


Commenti:
il commento deve ritornare libero, come lo era all’inizio di questo sito, e fondamentale per la vita di una poesia. Infatti la poesia ha bisogno di confronto, di essere letta, di essere commentata per diventare veramente “opera”.
il commento non può essere fatto “sotto paura”, deve essere spontaneo, deve essere verace. Ognuno poi risponde per quello che fa, e che dice, è il libero marcato.
Quello che la redazione deve fare, è controllare gli eccessi, null’altro.
Inoltre ogni poesia deve diventare oggetto di discussione, quindi deve diventate un topici, dove iltre ai commenti dei vari lettori, anche l’autore deve avere la possibilità di interloquire con la critica, sviluppando i concetti in discussione.
La paura che diventi un giro di saluti? bè c’è, e allora si deve creare la cultura del commento, e la redazione deve alimentare ciò, facendo rilevare gli abusi pubblicamente eventualmente…
Se nell’ambito della discussione si inserisce la redazione e fa rilevare l’anomalia, penso che pian piano senza “gestapo” il problema si risolve.
Quindi lo scopo della redazione diventa quello di essere “moderatori” e non “aridi controllori”
(continua...)
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 10:28:28
(seguito)



Gruppi di lavoro:ribadisco questo concetto,, perché è uno dei sistemi per il coinvolgimento alle problematiche del sito, anche la redazione è in effetti un gruppo di lavoro.
Sulla esperienza del gruppo di Zima sulla metrica, che ahimè, per colpa di qualcuno, ed in particolare della redazione, non è stato assolutamente supportato, e per niente valorizzato, (è sconcertate questo esempio, queste cose passano inosservate in un modo che fa paura, come per esempio il Gruppo Letture)…creare altri gruppi tematici.
Quindi prevedere gruppi di lavoro, che poi diventino moderatori delle varie finestre di conversazioni culturali nel forum, che studino degli accorgimenti, motivino gli autori, creino cultura.
Un esempio potrà essere il Gruppo Critico, che studi una forma di scelta di poesie settimanali, mensili, e che crei un incipit critico, e crei una discussione culturale intorno alle poesie ritenute più significative.

Forum:
ogni categoria di conversazione deve avere un responsabile/moderatore, che sappi monitorare la conversazione, la sappi rendere sempre finalizzata, non ad esternazioni personali degli autori, ma base culturale.

Redazione:
la redazione deve avere un piano ben preciso su cui lavorare, che traspare anche agli autori, e con sia un lavoro solo di controllo di commenti, di poesie brevi, ma bensì che sia di “motivatore” di comunità, di motivazione di interesse, di gestione degli eccessi, sempre con un occhio “liberale” e mai poliziesco.
Tutto deve essere oggetto di confronto, e mai di “autorità”.
La redazione deve essere l’entità che conduce tutto questo, con l’esempio, la competenza, e la condivisione.

ecco appunto alcuni cenni...cominiciamo a parlare di questi argomenti...
nella logica del "CULTURA e LIBERTA'"
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 10:35:39
Perdonami, forse mi sono spiegato male. Quando parlo di risalto, intendo dire che io appena entrato nel sito, per "paragonarmi" forse sbagliando, di primo impatto andavo a leggere le poesie di quei personaggi che ne avevano sulle spalle tantissime, per questo parlo di risalto. Col tempo ho imparato a leggere anche le altre. Personalmente ho visto che le mie poesie sono state lette sia da veterani che non, dall'inizio. E' chiaro che 1717 iscritti non possano essere tutti allo stesso pari. Su questo però non si può dare colpa alla redazione, almeno credo. Il salto di qualità che chiede Lorenzo spero sia basato anche su altre cose.
Tu per esempio non mi sembra abbia commentato mai una mia poesia no?? io altrettanto, ciò non vuol dire che non le abbiamo lette. Probabilmente i nostri pensieri sull'argomento non erano uguali, o non sono scaturite le emozioni che credeva l'altro.

ed io ti credo...
forse all'inizio tutti, o la maggior parte fanno cosi...
ma poi ci si adegua ad un ambiente che come dice Tiziana è più sull'autore che sulla poesia...
e si diventa "arrivati" e leggere non serve più...
quando ci si è fatto conoscere, e si è creato lo stuolo di amici...si coltica silo quell'orto...e si cade
nell'ipocrisia...
Tiziana è da tre anni che è qua..io proprio in questi giorni ne faccio due...
e ne ho viste di questa "curve comportamentali"...



Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 10:42:46
Lorenzo, so perfettamente che vuoi dire... il problema è che non si possono presentare idee di cultura e libertà con una premessa da santa inquisizione...;)

come al solito la tua lettura è parziale e prevenuta...
a me il tuo "volesome bene" mette paura...invece..
la santa inquisizione l'ha sempre fatta "il potere"..mentre chi fa parte del popolo...ha tipi come Masaniello, Giordano Bruno e tanti altri...hanno sempre fatto una brutta fine...
però hanno parlato...
ripassati la storia...
nella vita arriva sempre il momento di dovere decidere da quale parte si stia...
forse conoscendo la tua grande caratteristica di organizzatrice, sarebbe ora che anche tu cominciassi a dare delle proposte, invece di stare così sulla nuvola del "volesome bene"...(scusa la ripetizione)
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 10:50:40
La Poesia non va alla deriva Titty, (e tu ne sei un'inesauribile fonte per fortuna nostra)...come non ci va il sito, anzi mi sembra in ottima forma :)
Nulla ci vieta di fare una sezione 'scolastica' della poesia, per chi è interessato ad un metodo...
........
.....
Ma a me e credo anche ad altri il sito piace molto proprio perchè si divide in classi diverse e diversificate, nelle quali ognuno trova interesse alla partecipazione, anche nelle discussioni di 'filosofia spicciola'...
Un abbraccio
Cri




non sembrava fino alla discussione di qualche settimana fa...anzi...


quello che dici...andrebbe bene...
ma il problema del sito che tu non vuoi vedere, se non la diversificazione che ti interessa, o il tuo orto da coltivare, è che invece si legge poco e si commenta meno..
e sai perchè...
perchè si viene qui...si getta una poesia nella bacheca...(archivio)
si legge qualche (4-5)  poesia di autore amico, si commenta altrettanto, si fa un giretto nel forum per salutare gli amici, un pvt...e via (sono parole tue di qualche post fa)...via al lavoro...alla vita...verso altri siti....

è così che che deve andare?
è questa la natura del sito?

basta saperlo....


Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 11:16:49
Caro Lorenzo, ti ringrazio per averci dato "materiale" su cui pensare e meditare. Questo era quello che cercavo. Il resto, sono chiacchiere inutili. La polemica sterile non serve. Insultarsi non è parte di questo sito. Far proposte serie e circostanziate, che siano condivise o meno, lo è. Ciao ed a presto.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Zima - Sabato 20 Ottobre 2007, 11:30:39
vorrei rispondere velocemente, come autrice e non come redattrice, per quanto le due cose in questo momento si concatenino rendendomi più aperta a comprendere le difficoltà che un redattore deve affrontare ogni giorno, a partire dalle poesie da leggere, respingere perchè zeppe di errori ortografici, valutare, fino alle spiegazioni da dare agli altri autori riguardo malfunzionamenti o decisioni...oltre ovviamente l lavoro di gruppo che è sempre abbastanza complicato.

troppe poesie, poche letture, pochi commenti...

vero, tutto vero! lo dico da sempre...

cosa si deve fare? qui non c'è una politica del terrore, ma senza qualche piccola banalissima regola che stabilisca ad esempio che un saluto va nella bacheca, non si verrà mai a creare una cultura del commento.
quando poi vedo che si lanciano iniziative che subito abortiscono perchè chi è presente nel sito come Autore non ha voglia di collaboorare, allora mi demoralizzo così come si demoralizzano tutti quei pochi che vorrebbero imparare leggendo e commentando ma anche avendo consigli e suggerimenti da chi ritiene sia più bravo!

esempio: se qualcuno mi dice che la mia poesia abbonda di immagini troppo banali, io ne prendo atto, non mi offendo, ma cerco di capire come e dove...la prossima volta cercherò di essere meno scontata.
se mi si dice che il mio testo manca di musicalità perchè i versi sono di lunghezze troppo diverse tra loro, allora nella prossima io cercherò di omologare la lunghezza dei versi..etc. etc...

se io apro una discussione su come commentare una poesia e nessuno interviene nemmeno x provarci e mi si dice, invece di cercare e proporre cose nuove, che il commento è puro istinto...allora basta...inutile parlarne, si vede che nessuno ha voglia di fare diversamente!...ma ciò è molto triste!

si legge poco? vero...ma guarda un po'...le persone che dicono questa cosa, quindi proprio Tiziana e Lorenzo, non leggono quasi nulla e non commentano se non i propri amici...io leggo molto e queste cose sono palesi...perchè invece di accusare, queste persone non si mettono a leggere? e perchè non commentano? a me farebbero piacere dei consigli da così illustri menti (senza ironia) così come a molti!
cominciamo noi che ci accorgiamo che le cose non vanno a cambiarle...altri ci seguiranno!
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 11:39:54
 a me farebbero piacere dei consigli da così illustri menti (senza ironia) così come a molti!
cominciamo noi che ci accorgiamo che le cose non vanno a cambiarle...altri ci seguiranno!
[/quote]


  Estrapolo dal tuo intervento che mi trova INTEGRALMENTE d'accordo, quello che penso sia il succo, utile per divenire (in meglio)...consigli, proposte. Questo serve. Le polemiche, simpatiche, interessanti, divertenti perfino, non servono a questo. Grande Zima ;)
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Elisabetta Randazzo - Sabato 20 Ottobre 2007, 11:42:13
So benissimo cosa intende Lorenzo, perché lo conosco da tre anni, e le sue battaglie sono sempre state le stesse: la qualità del sito, la difesa della poesia, uno scambio culturale vero, commenti più liberi, ecc ecc....
Un manifesto: lo si costruisce insieme, ragionando e lavorando per il meglio.
La redazione nuova è stata appena costituita, ci vuole pazienza e un minimo di tempo per ingranare.

Come dice Titty ha ragione, ma voglio precisare che, come c'è un gruppo che continua a commentarsi e leggersi reciprocamente, ci sono molti, anche tra gli autori più prolifici, che non leggono poesie degli altri e meno che mai le commentano. Quindi, prima di affermare cose, bisogna riflettere. Mentre rare persone si impegnano veramente per leggere tutti.Ad esempio, voglio segnalare Roberta Calce, che legge tutti indistintamente, tutti i giorni, e mi sono anche premurata di dirglielo, di persona, facendole i miei complimenti.
Si parla tanto di qualità e di "vivere" il sito, ma quanti mettono in pratica quello che affermano?

Chiusa parentesi.

A risposta alle domande di Lorenzo, ribadisco: stiamo lavorando a nuove idee, per crescere insieme. E ogni suggerimento in questo senso verrà preso in considerazione. Conosco la sua lealtà verso Scrivere, e la sua sincerità d'intenti, ma chiedo di darci tempo e di impegnarci tutti su questo fronte comune.

Un'ultima cosa: non credo sia giusto limitare d'ufficio, imponendo nuove regole (già criticate abbastanza per i commenti) sulle pubblicazioni. Ognuno dovrebbe regolarsi da sé, in base all'autocritica, senza subire l'ansia di inserire una poesia al giorno a tutti i costi,   Ma mi sembra che ultimamente già non sia più così.Gli autori sono tanti, anche quelli che quotidianamente si uniscono al sito, quindi, il numero di poesie elevato è inevitabile.
In sintesi: la crescita del sito è il nostro principale interesse comune: ma per tutto ci vuole tempo e pazienza.

Infine: nei topic cerchiamo di mantenere il discorso entro i limiti della calma.

Grazie.
Elisabetta
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 11:48:57
Un'ultima cosa: non credo sia giusto limitare d'ufficio, imponendo nuove regole (già criticate abbastanza per i commenti) sulle pubblicazioni. Ognuno dovrebbe regolarsi da sé, in base all'autocritica, senza subire l'ansia di inserire una poesia al giorno a tutti i costi,   Ma mi sembra che ultimamente già non sia più così.Gli autori sono tanti, anche quelli che quotidianamente si uniscono al sito, quindi, il numero di poesie elevato è inevitabile.
In sintesi: la crescita del sito è il nostro principale interesse comune: ma per tutto ci vuole tempo e pazienza.

Infine: nei topic cerchiamo di mantenere il discorso entro i limiti della calma. Grazie.

 

Elisabetta

[/quote]


 Perfetto...mi sembra che chi invoca libertà e poesia, non possa che essere soddisfatto di...libertà e poesia...Insomma, coerenza, educazione, partecipazione. Mi associo.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 11:53:15
Ops sbagliato dovevo finire...

Citazione
Ma vogliamo fare questo benedetto salto di qualità?
Ma vogliamo dare una connotazione chiara a questo sito?
Ma vogliamo cominciare a capire che la poesia non è una opzione?

Si lo vogliamo..Amen
Lorè lascia il sito... ;D

Sempre a lamentarti...

 

a propsito di questo intervento  mi rivolgo alla REDAZIONE, per capire ancora una volta come girano qui le cose...
ho scoperto che la signora qui nominata, si permette di parlarmi in questo modo (libera di farlo chiaramente) e parlare del sito, senza che abbia mai pubblicato una poesia e fatto un commento...
questo è anomalo...
penso che il sito, prima di forum debba essere di poesia..o sbaglio?
questa Paolo è una delle cose che va chiarita....

il forum credo che non debba essere un bar...ma un salotto per chi scrive e legge..

o la Anny, è un secondo nick di qualcuno già presente?..

per favore datemi un cenno della vostra poesizione in merito..
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 11:55:05
si legge poco? vero...ma guarda un po'...le persone che dicono questa cosa, quindi proprio Tiziana e Lorenzo, non leggono quasi nulla e non commentano se non i propri amici...io leggo molto e queste cose sono palesi...perchè invece di accusare, queste persone non si mettono a leggere? e perchè non commentano? a me farebbero piacere dei consigli da così illustri menti (senza ironia) così come a molti!
cominciamo noi che ci accorgiamo che le cose non vanno a cambiarle...altri ci seguiranno!
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Elisabetta Randazzo - Sabato 20 Ottobre 2007, 11:56:50
 

a propsito di questo intervento  mi rivolgo alla REDAZIONE, per capire ancora una volta come girano qui le cose...
ho scoperto che la signora qui nominata, si permette di parlarmi in questo modo (libera di farlo chiaramente) e parlare del sito, senza che abbia mai pubblicato una poesia e fatto un commento...
questo è anomalo...
penso che il sito, prima di forum debba essere di poesia..o sbaglio?
questa Paolo è una delle cose che va chiarita....

il forum credo che non debba essere un bar...ma un salotto per chi scrive e legge..

o la Anny, è un secondo nick di qualcuno già presente?..

per favore datemi un cenno della vostra poesizione in merito..

Su questo ti do ragione ...cercheremo in redazione di esaminare tutto ciò
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 11:58:29
si legge poco? vero...ma guarda un po'...le persone che dicono questa cosa, quindi proprio Tiziana e Lorenzo, non leggono quasi nulla e non commentano se non i propri amici...io leggo molto e queste cose sono palesi...perchè invece di accusare, queste persone non si mettono a leggere? e perchè non commentano? a me farebbero piacere dei consigli da così illustri menti (senza ironia) così come a molti!
cominciamo noi che ci accorgiamo che le cose non vanno a cambiarle...altri ci seguiranno!


hai fatto una bella premessa...ma ti sei persa in queste poche righe, per quanto mi riguarda...

sono mesi, e ne ho informato con post e con pvt, che io sono in attesa di capire....e non partecipo più di tanto...
ma io sono una delle persone che ha più commentato in questo sito...e posso dimostrari in ogni momento che ho sempre commentato senza una logica di gruppo...
basta avere un storia da rileggere..

ora hai ragione...ma non commento e non leggo nessuno...

Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 11:58:59
 

a propsito di questo intervento  mi rivolgo alla REDAZIONE, per capire ancora una volta come girano qui le cose...
ho scoperto che la signora qui nominata, si permette di parlarmi in questo modo (libera di farlo chiaramente) e parlare del sito, senza che abbia mai pubblicato una poesia e fatto un commento...
questo è anomalo...
penso che il sito, prima di forum debba essere di poesia..o sbaglio?
questa Paolo è una delle cose che va chiarita....

il forum credo che non debba essere un bar...ma un salotto per chi scrive e legge..

o la Anny, è un secondo nick di qualcuno già presente?..

per favore datemi un cenno della vostra poesizione in merito..


  Caro Lorenzo, stavolta ti stupiamo con effetti speciali... :D ;D...se ne sta già parlando in Redazione. Stamattina ne ho parlato con Ely, che riguarderà il tutto.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 12:01:22
Su questo ti do ragione ...cercheremo in redazione di esaminare tutto ciò

 Appunto, come ti dicevo...Ciao Lorenzo. ;)
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 12:05:17


 Perfetto...mi sembra che chi invoca libertà e poesia, non possa che essere soddisfatto di...libertà e poesia...Insomma, coerenza, educazione, partecipazione. Mi associo.
[/quote]

c'è qualche rilievo alla mia educazione'visto che sono quasi l'unico che sta parlando...
l'educazione è tuttìaltra cosa...

qui mi sembra che si stia parlando con libertà...con i toni giusti...
la dialettica zuccherosa non è nel mio DNA...
quanche battuta come dici tu..educata..mi sembra che sia venuta da una altra parte...che ne dici?

e se poi vuoi legarti al discorso di Zima sulla coerenza ...sul dire leggete e commentate...ed io non ne faccio...
ho già risposto...e non accetto lezioni da nessuno..
visto che sono uno dei pochi che hanno sesmpre commentato tutti..senza lo ziccherino di formalità...sempre dicendo quello che pensavo...
chi mi conosce da due anni lo può testimoniare...
capito Paolo....
la coerenza è qualcosa molto sottile....
ma indirizzala a qualcun altro....che ha la memoria corta qui...



Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Elisabetta Randazzo - Sabato 20 Ottobre 2007, 12:05:59
Ragazzi...io direi che possiamo anche lasciar perdere tutto.....parlo così perchè in fondo di "poeti" qui dentro non ce ne sono.....io sono l'unico POETA vero di questo sito e non solo....di tutta Italia!
Ragazzi non scherzo, meglio che rinunciate e entriate in questo sito solo per leggere le mie poesie, è l'unica cosa che vi è rimasta di fare!
Per il resto, se qualche brava ragazza volesse contattarmi per passare piacevoli momenti insieme, io sono sempre disponibile.......potrei dare ripetizioni private!
Adesso vado a mangiare che a pancia piena si scrive meglio...... :-*


Ecco adesso siamo al completo...bah :'(
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 12:07:50

 Perfetto...mi sembra che chi invoca libertà e poesia, non possa che essere soddisfatto di...libertà e poesia...Insomma, coerenza, educazione, partecipazione. Mi associo.


c'è qualche rilievo alla mia educazione'visto che sono quasi l'unico che sta parlando...
l'educazione è tuttìaltra cosa...

qui mi sembra che si stia parlando con libertà...con i toni giusti...
la dialettica zuccherosa non è nel mio DNA...
quanche battuta come dici tu..educata..mi sembra che sia venuta da una altra parte...che ne dici?

e se poi vuoi legarti al discorso di Zima sulla coerenza ...sul dire leggete e commentate...ed io non ne faccio...
ho già risposto...e non accetto lezioni da nessuno..
visto che sono uno dei pochi che hanno sesmpre commentato tutti..senza lo ziccherino di formalità...sempre dicendo quello che pensavo...
chi mi conosce da due anni lo può testimoniare...
capito Paolo....
la coerenza è qualcosa molto sottile....
ma indirizzala a qualcun altro....che ha la memoria corta qui...






  Lorenzo...la cosa non era diretta a te. Mi sembra che sia chiaro, ormai, che se voglio dire qualcosa a qualcuno, lo dico riferendomi chiaramente a quel qualcuno. Capito Lorenzo?
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Nicomar - Sabato 20 Ottobre 2007, 12:08:21

Infine: nei topic cerchiamo di mantenere il discorso entro i limiti della calma.

Grazie.
Elisabetta


Brava Elisabetta, come sempre sai mediare e mettere d'accordo tutti con serena semplicità, del resto è tutto così semplice, forse siamo noi che maledettamente complichiamo tutto.
Continua senza nessuno problema, siamo qui a sostenere, spero in tanti, il sito TE tutta la redazione...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 12:09:19
Ragazzi...io direi che possiamo anche lasciar perdere tutto.....parlo così perchè in fondo di "poeti" qui dentro non ce ne sono.....io sono l'unico POETA vero di questo sito e non solo....di tutta Italia!
Ragazzi non scherzo, meglio che rinunciate e entriate in questo sito solo per leggere le mie poesie, è l'unica cosa che vi è rimasta di fare!
Per il resto, se qualche brava ragazza volesse contattarmi per passare piacevoli momenti insieme, io sono sempre disponibile.......potrei dare ripetizioni private!
Adesso vado a mangiare che a pancia piena si scrive meglio...... :-*

  Perfetto...ci mancava.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Zima - Sabato 20 Ottobre 2007, 12:10:28

hai fatto una bella premessa...ma ti sei persa in queste poche righe, per quanto mi riguarda...

sono mesi, e ne ho informato con post e con pvt, che io sono in attesa di capire....e non partecipo più di tanto...
ma io sono una delle persone che ha più commentato in questo sito...e posso dimostrari in ogni momento che ho sempre commentato senza una logica di gruppo...
basta avere un storia da rileggere..

ora hai ragione...ma non commento e non leggo nessuno...



credo Lorenzo, che il punto sia che bisogna armarsi tutti di buona volontà, denunciare ciò che non va ma al contempo fare anche personalmente e attivamente qualcosa per cambiarlo!

io dico: leggiamo, facciamo un commento che sia positivo se la poesia ci piace, ma anche negativo (nei limiti dell'educazione e del rispetto) se la poesia non ci piace al fine di trasmettere una cultura della lettura e del libero confronto... è questo che ci serve e chi vede che c'è qualcosa che non va, oltre a prenderne atto deve anche agire...

so che tu, come me e come altri, tieni molto a questo sito...allora perchè non interagire di più invece che denunciare soltanto? ...o sbaglio?
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 12:10:42


Un'ultima cosa: non credo sia giusto limitare d'ufficio, imponendo nuove regole (già criticate abbastanza per i commenti) sulle pubblicazioni. Ognuno dovrebbe regolarsi da sé, in base all'autocritica, senza subire l'ansia di inserire una poesia al giorno a tutti i costi,   Ma mi sembra che ultimamente già non sia più così.Gli autori sono tanti, anche quelli che quotidianamente si uniscono al sito, quindi, il numero di poesie elevato è inevitabile.
In sintesi: la crescita del sito è il nostro principale interesse comune: ma per tutto ci vuole tempo e pazienza.

Infine: nei topic cerchiamo di mantenere il discorso entro i limiti della calma.

Grazie.
Elisabetta


sono fiducioso. e aspetto..

ma non affrettarti a dare un risposta a questo punto...
non sarei così detrminata a ribadire quello che è oggi la situazione, ritengo che bisogna riflettrci un pò...
di limitazioni ci sono tante...
ma questa non è limitazione di libertà..
ma solo un sistema per concentrare la cratività..
evitare il traffico...
certo che un pò la questione su certi autori è cambiata...ma è ancora notevole il fenomeno..
io ci penserei ancora prima di prendere una decisione definitiva..
le poesie SONO TROPPE
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Oliviero Angelo Fuina - Sabato 20 Ottobre 2007, 12:17:07
queste a dire il vero sono solo alcune, e credo le più importanti, per me:

Pubblicazioni:
ritengo che siano troppo le poesie al giorno pubblicate, e siccome penso che la quantità per ovviare ragioni compromette la qualità, propongo di porre un limite settimanale o mensile all’opportunità del singolo autore (per esempio max tre poesie alla settimana, o max 10 poesie al mese….ecc).
Inoltre per quanto riguarda sempre le pubblicazioni, evidenziare in home page, con una finestra a parte le pubblicazioni dei nuovi autori, con i loro incipit, tale da sensibilizzare la lettura verso le novità.


Commenti:
il commento deve ritornare libero, come lo era all’inizio di questo sito, e fondamentale per la vita di una poesia. Infatti la poesia ha bisogno di confronto, di essere letta, di essere commentata per diventare veramente “opera”.
il commento non può essere fatto “sotto paura”, deve essere spontaneo, deve essere verace. Ognuno poi risponde per quello che fa, e che dice, è il libero marcato.
Quello che la redazione deve fare, è controllare gli eccessi, null’altro.


Io sono arrivato in questo microcosmo virtuale di "Scrivere" circa nove mesi fa.
Attratto dalle enormi potenzialità di poter vivere a 360° un sito, grazie alle tante modalità e possibilità di confronto con persone con le quali condividere la stessa passione di comunicare emozioni e vestirci di queste.
Prima frequentavo "esclusivamente" un sito (www.clubpoeti.it) che ha regole di pubblicazione bimestrale (1 poesie e/o racconto ogni 60 giorni!).
-E conosco molti amici di "Scrivere" che provengono anch'essi da quello stesso sito -
Convengo sia esagerato un tale paletto - limite.
Però.
Però per chi vuole sia data più attenzione ad un testo consiglio di andare a dare un'occhiata alla vetrina di quel sito.
Poche pubblicazioni, in quel caso, è sinonimo di molte letture e molti commenti, dal semplice "bella, bravo, bis (o il contrario) al trattato filosofico e conta delle pulci sulla stessa poesia.
In media oltre le 300 letture e i 30 commenti.
Per tutti: dal frequentatore storico alla new entry.
Poesie, per la maggior parte, di un livello quanto meno interessante.
Dico questo forse perchè azzardo a pensare che porre un limite, anche settimanale, possa aiutare ad attirare più attenzione ai testi pubblicati.
Sia per chi li pòosta e sia per chi poi li andrà a leggere.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 12:18:12
credo Lorenzo, che il punto sia che bisogna armarsi tutti di buona volontà, denunciare ciò che non va ma al contempo fare anche personalmente e attivamente qualcosa per cambiarlo!

io dico: leggiamo, facciamo un commento che sia positivo se la poesia ci piace, ma anche negativo (nei limiti dell'educazione e del rispetto) se la poesia non ci piace al fine di trasmettere una cultura della lettura e del libero confronto... è questo che ci serve e chi vede che c'è qualcosa che non va, oltre a prenderne atto deve anche agire...

so che tu, come me e come altri, tieni molto a questo sito...allora perchè non interagire di più invece che denunciare soltanto? ...o sbaglio?


lo sai perchè carissima ZIMA....?perchè io l'ho fatto sempre e tanto quello che dici...e spesso mi sono trovato da solo...e perchè l'interesse di altri era altro....e perchè c'è bisogno che queste cose vadano messe in piazza e denuniciate...
perchè tutto serve a riflettere...
perchè il rischio di questo sito...è la pigrizia...è il nercisismo...
sono due anni che mi batto per le letture e per i commenti...facendo anche sorridere qualcuno della mia ripetibilità..

vedi Zima....il tuo lavoro bellissimo...mi ha fatto molto arrabbiare...è stato completamente trascurato...

io sto facendo una prova...si è una prova...sto cercando di portare avanti nel gruppo letture un discorso su Ungaretti....ma sono solo due o tre autori che sono interessati...

vedi io qualche esempio lo sto dando..come lo stio cercandio di dare da due anni...

non ho bisogno di visibilità, ho solo bisogno di stare in un ambiente dove la poesia abbia il suo giusto ruolo...
io so che tu fai molto...ma non avete paura di chi parla come me...
non cercate di mettere il bavaglio...
qui non è per polemica che io dico queste cose...
è per amore...

sono cose che servono alla vita di un sito questo..
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 12:22:07

  Lorenzo...la cosa non era diretta a te. Mi sembra che sia chiaro, ormai, che se voglio dire qualcosa a qualcuno, lo dico riferendomi chiaramente a quel qualcuno. Capito Lorenzo?

ah si Paolo...non me n ero accorto..visto che di LIBERTA' e POESIA...è una formula più spesso ripettuta de me....
e da me solo ribadita in questo topic...

Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 12:24:06
Io sono arrivato in questo microcosmo virtuale di "Scrivere" circa nove mesi fa.
Attratto dalle enormi potenzialità di poter vivere a 360° un sito, grazie alle tante modalità e possibilità di confronto con persone con le quali condividere la stessa passione di comunicare emozioni e vestirci di queste.
Prima frequentavo "esclusivamente" un sito (www.clubpoeti.it) che ha regole di pubblicazione bimestrale (1 poesie e/o racconto ogni 60 giorni!).
-E conosco molti amici di "Scrivere" che provengono anch'essi da quello stesso sito -
Convengo sia esagerato un tale paletto - limite.
Però.
Però per chi vuole sia data più attenzione ad un testo consiglio di andare a dare un'occhiata alla vetrina di quel sito.
Poche pubblicazioni, in quel caso, è sinonimo di molte letture e molti commenti, dal semplice "bella, bravo, bis (o il contrario) al trattato filosofico e conta delle pulci sulla stessa poesia.
In media oltre le 300 letture e i 30 commenti.
Per tutti: dal frequentatore storico alla new entry.
Poesie, per la maggior parte, di un livello quanto meno interessante.
Dico questo forse perchè azzardo a pensare che porre un limite, anche settimanale, possa aiutare ad attirare più attenzione ai testi pubblicati.
Sia per chi li pòosta e sia per chi poi li andrà a leggere.

si Olivero...conosco quel sito...anche io ne ho fatto una esperienza incredibile...
molto interessante....
certo che quel limite è esagerato...
ma sono per una limitazione...
concordo con la tua analisi...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 12:25:50
ah si Paolo...non me n ero accorto..visto che di LIBERTA' e POESIA...è una formula più spesso ripettuta de me....
e da me solo ribadita in questo topic...



  Vuoi avere l'ultima parola? Fai come vuoi. Ti dovresti essere accorto questa notte che, se devo dire qualcosa, la dico. Abbiamo continuato fino alle tre. Vuoi polemizzare? Continua da solo. Vuoi parlare? Ti ho dimostrato di essere a tua disposizione. Ciao e buon pranzo
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 12:31:46
 Vuoi avere l'ultima parola? Fai come vuoi. Ti dovresti essere accorto questa notte che, se devo dire qualcosa, la dico. Abbiamo continuato fino alle tre. Vuoi polemizzare? Continua da solo. Vuoi parlare? Ti ho dimostrato di essere a tua disposizione. Ciao e buon pranzo

buon pranzo a te...caro Paolo, nonn voglio l'ultima parola...voglio che non si "manipoli" la parola..anche se siamo in un sito di scrittura, e quasto è un bellìesercizio di scrittura creativa...
la disputa non è polemica...
ma la chiarezza è d'obbligo..
si lo so che tu sei una persona seria...e che ami già questo sito...e sono contento che sei nella redazione...
ma cerchiamo di non mischiare le pere con le mele...
buon pranzo e buon sabato...
ora me ne esco...a prendere un fresco sole....
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: khay - Sabato 20 Ottobre 2007, 12:32:40
Lorenzo:

"Pubblicazioni:
ritengo che siano troppo le poesie al giorno pubblicate, e siccome penso che la quantità per ovviare ragioni compromette la qualità, propongo di porre un limite settimanale o mensile all’opportunità del singolo autore (per esempio max tre poesie alla settimana, o max 10 poesie al mese….ecc).
Inoltre per quanto riguarda sempre le pubblicazioni, evidenziare in home page, con una finestra a parte le pubblicazioni dei nuovi autori, con i loro incipit, tale da sensibilizzare la lettura verso le novità.


Commenti:
il commento deve ritornare libero, come lo era all’inizio di questo sito, e fondamentale per la vita di una poesia. Infatti la poesia ha bisogno di confronto, di essere letta, di essere commentata per diventare veramente “opera”.
il commento non può essere fatto “sotto paura”, deve essere spontaneo, deve essere verace. Ognuno poi risponde per quello che fa, e che dice, è il libero marcato.
Quello che la redazione deve fare, è controllare gli eccessi, null’altro.
Inoltre ogni poesia deve diventare oggetto di discussione, quindi deve diventate un topici, dove iltre ai commenti dei vari lettori, anche l’autore deve avere la possibilità di interloquire con la critica, sviluppando i concetti in discussione.
La paura che diventi un giro di saluti? bè c’è, e allora si deve creare la cultura del commento, e la redazione deve alimentare ciò, facendo rilevare gli abusi pubblicamente eventualmente…"




Bene...direi che questo è il succo delle molteplici proposte e discussioni dei giorni e mesi scorsi... io approvo in toto... e sostengo...
I coordinatori delle sezioni dei forum dove ci sono proposte magari potrebbero incaricarsi di fare un sunto alla fine del topic...perchè col tempo e con la mole degli interventi si disperde tutto e non ci si ricorda più dov'è stata la testa e com'è finita la coda della discussione...
Molto spesso così si perdono buone opportunità di presentare alla redazione un progetto comune.... perchè è questo che alla fine offre il forum... di portare ognuno qualcosa di utile al sito...
Molto bene :)
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 13:07:45
Ragazzi, pensate alla figa......non state a perdere tempo con queste cazzate!
Le poesie, chi scrive meglio e corregge l'altro....la fica ragazzi....questo conta!
SVEGLIATEVI!


ecco dove deve essere il controllo...
questa è una altra faccenda...
qui sembra u porto di mare,,tutti posso entrare ..parlare e andare via...
questo è uno dei casi...in cui la libertà diventa non libertà..

come possono essere accettate iscrizioni di imbecilli di questo genere...che parla di cose..che credo...non sappia nemmeno di che si tratta....eh..

quindi altra proposta...
avere una griglia di entrata al sito puiù severa...
controllare doppio nick...
e prima di dare liberto accesso al forum..che abbia almeno inseriti un tot di poesie e di commenti....
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 13:10:29
Ma cosa c'è un virus che s'aggira sul sito???
Il ritegno e l'educazione di un personaggio è sinonimo di intelligenza.

Passiamo alle cose serie....

La limitazione delle poesie a 10 mensili personalmente credo siano un pò poche.
Ad oggi siamo a 30 mensili, non prendetela male ma meno poesie non è detto significhi più qualità. E creare un'altra categoria, dove si può inserire una poesia a settimana, messa alla vivisezione da "esperti" con annesso le condizioni delle critiche? 

non facciamo doppioni..ma riflettiamo sulla quantità...
io sono sicuro che la quantità limita la qualità...e non favorisce la lettura...
io ho sperimentato su di me...
prova anche tu...e poi dimmi....

prova a tenere una poesia nel cassetto per qualche giorno prima di pubblicarla..rileggila...
analizzata...correggi...
e vedrai....che il tempo...ti porta riflesione
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: alexandra - Sabato 20 Ottobre 2007, 13:12:11
Citazione
uindi altra proposta...
avere una griglia di entrata al sito puiù severa...
controllare doppio nick...

su questa proposta quoyo totalmente Lorenzo, più volte mi è capitato di osservare sul forum, quella specie di tabella che nomina i vari compleanni e mi sono resa conto che ci sono persone con lo stesso nick o quasi, che avevavo la stessa età ecc. Bisognerebbe dare una spulciata ed eliminare i doppi e tripli nick di accesso, nonchè scacciare dal forum tipi come questo Sarcinella che nulla apportano e solo sottraggono alla comunità!
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Oliviero Angelo Fuina - Sabato 20 Ottobre 2007, 13:57:59

La limitazione delle poesie a 10 mensili personalmente credo siano un pò poche.
Ad oggi siamo a 30 mensili, non prendetela male ma meno poesie non è detto significhi più qualità. E creare un'altra categoria, dove si può inserire una poesia a settimana, messa alla vivisezione da "esperti" con annesso le condizioni delle critiche? 

Più che altro, caro Guido, meno poesie da parte di un autore garantirebbero più letture ad ognuna di queste che l'autore stesso regala emotivamente agli altri utenti/autori.
Personalmente so che ci sono autori che pubblicano se non ogni giorno ogni due giorni e quasi mai riesco a leggerle tutte, non dando la giusta attenzione (anche all'Autore, ebbene si, che merita).
Perchè poi pubblicare quasi ogni giorno?
Forse perchè si pensa di aver tempo limitato per farlo e che in seguito non sarà più possibile?
Ogni piacere (dato o ricevuto) sono dell'idea che andrebbe distillato per diluirlo costante nel tempo.

Il fascino di creare eventualmente un'aspettativa, la certezza di tempo per coccolarsi la propria creazione-composizione, vestirla sempre al meglio...

E tempo per dedicarsi ad altre letture e scrivere magari un commento in più, tanto per non perdere il vizio di "comunicare".

Io stesso, dopo 9 mesi, dei quali i primi colto da orgasmo di pubblicazione, ho pubblicato "solo" 80 poesie (con quella di oggi).

...E ti giuro che nel mitico cassetto ne ho già posteggiate più di 300.


Così facendo, personalmente, vivo come un evento ogni mia esternazione "poetica" pubblica e riesco a ritagliare attenzione anche per amici di penna e nuove proposte che trovo sempre più interessanti.

Per quello che riguarda una categoria o sezione a parte per "le forche caudine" dell'eventuale GC, non sono d'accordo.
Ogni poesia deve avere pari dignità e medesime attenzioni sia di lettura che presentazione.

Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 15:33:03
Così date ragione a Lorenzo quando dice che c'è "paura". (E l'avevo appena detto anche io ieri).

Saluti

[/quote]

   Per dirla alla romana...come ho già scritto altrove: paura de che?
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: demetrio - Sabato 20 Ottobre 2007, 15:45:54
Così date ragione a Lorenzo quando dice che c'è "paura". (E l'avevo appena detto anche io ieri).

Saluti



   Per dirla alla romana...come ho già scritto altrove: paura de che?

ma che hai due fette di prosciutto davanti agli occhi?
ma non vedi che non si commenta per paura di sbagliare...
avete cancellato tanti di quei commenti...che ci siamo stancati...
e allora teniamoci quello che si è voluto...pochi commenti...e poche letture..
personalmente mi ha parecchio infastidito che mi venisssero cancellati i commenti sia alle mie poesie e sia alle poesie che ho letto e apprezzato...
ho commentato e commenterò come il mio stato d' animo mi suggerisce...
adesso che il commento deve essere " professionale"...che devo entrare dentro la poesia...mi astengo..non sempre si riesce...lascio campo ai letterati...quale io non sono...
ciao
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Nicomar - Sabato 20 Ottobre 2007, 15:57:07
...come qualcuno ha detto prima, questo è un sito libero, non credo ci debbano essere limitazioni,
a volte caro Paolo, per come la vedo io, alcuni paletti non mettono paure o timori, ma solo imbarazzo, forse insicurezza nel muoversi a proprio agio.
Sono convinto che rispettando semplici regole civili, “avere rispetto, non essere volgari, non offendere o infamare”,  si possa andare avanti con molta serenità, crescendo e imparando insieme nel confronto.
Aprendo aree specializzate senza forzare ne costringere nessuno a farne parte. Libera scelta.
Per quanto riguarda le pubblicazioni quotidiane, non credo siano molte, del resto su 1717 autori,
50/60 poesie al giorno sono una piccolissima percentuale.
Cmq se limitare il numero aiuta un po’ tutti a rivedere e correggere un proprio scritto prima della pubblicazione ben venga, ma anche qui credo che la scelta spetti all’autore, ma sono d’accordo alla proposta.
Inoltre non capisco perché mai si dovrebbe commentare ad ogni costo ogni lettura, a volte le sensazioni che si provano leggendo una poesia restano dentro, magari si fa fatica o non si riesce ad esternarle con uno scritto….
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: khay - Sabato 20 Ottobre 2007, 18:01:31
Si sta creando la solita spaccatura tra i primi della classe ( non perchè lo siano ma perchè vengono indicati come tali, Roberta, non prendo di mira te, ma concordo con quanto dice Paolo Borlandi sopra )...
Quindi a questo punto sono io che chiedo chiaramente a quali condizioni poter stare su questo sito perchè veramente non ci tengo a passare per quella che non contribuisce o che deve sentirsi inferiore o additata nel mucchio perchè non si legge tutte le poesie o perchè è un periodo che non commenta...
Ogni volta è una stilettata, sottile ma precisa, che colpisce chi non è attivo come altri... o perlomeno non nella direzione che secondo alcuni si dovrebbe seguire...
Allora dico: dateci le regole e ci riflettiamo sopra... non è possibile che ogni volta si venga additati...
E me la prendo proprio perchè tengo molto a questo sito, l'indifferenza sarebbe invece la dimostrazione di poco coinvolgimento...
Blog, forum, laboratorio, inserimento testi, discussioni ...non sono anche questi volontà di partecipazione e di contributo?
Mah...

Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 18:04:42
ma che hai due fette di prosciutto davanti agli occhi?
ma non vedi che non si commenta per paura di sbagliare...
avete cancellato tanti di quei commenti...che ci siamo stancati...
e allora teniamoci quello che si è voluto...pochi commenti...e poche letture..
personalmente mi ha parecchio infastidito che mi venisssero cancellati i commenti sia alle mie poesie e sia alle poesie che ho letto e apprezzato...
ho commentato e commenterò come il mio stato d' animo mi suggerisce...
adesso che il commento deve essere " professionale"...che devo entrare dentro la poesia...mi astengo..non sempre si riesce...lascio campo ai letterati...quale io non sono...
ciao

  Il prosciutto, in genere, lo mangio...e ti richiedo: paura de che? Si chiede solo di fare nel settore "commenti"...commenti e critiche leggermente più meditati, su stile, metrica ed ispirazione; i commenti più liberi, in bacheca, o tramite messaggio diretto all'autore. Non mi risulta che nessuno sia stato frustato, o espulso dal sito. Chiedo ancora: paura di sbagliare...ma, perchè, se un commento viene spostato da una parte (commenti) all'altra (bacheca), cosa succede?
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 18:14:20
...come qualcuno ha detto prima, questo è un sito libero, non credo ci debbano essere limitazioni,
a volte caro Paolo, per come la vedo io, alcuni paletti non mettono paure o timori, ma solo imbarazzo, forse insicurezza nel muoversi a proprio agio.
Sono convinto che rispettando semplici regole civili, “avere rispetto, non essere volgari, non offendere o infamare”,  si possa andare avanti con molta serenità, crescendo e imparando insieme nel confronto.
Aprendo aree specializzate senza forzare ne costringere nessuno a farne parte. Libera scelta.
Per quanto riguarda le pubblicazioni quotidiane, non credo siano molte, del resto su 1717 autori,
50/60 poesie al giorno sono una piccolissima percentuale.
Cmq se limitare il numero aiuta un po’ tutti a rivedere e correggere un proprio scritto prima della pubblicazione ben venga, ma anche qui credo che la scelta spetti all’autore, ma sono d’accordo alla proposta.
Inoltre non capisco perché mai si dovrebbe commentare ad ogni costo ogni lettura, a volte le sensazioni che si provano leggendo una poesia restano dentro, magari si fa fatica o non si riesce ad esternarle con uno scritto….


  Caro amico...chi la vuole cotta, chi la vuole cruda...da un lato, i sostenitori della libertà assoluta; dall'altro, chi vuole una serie di regole precise, quasi asfissianti. In mezzo, chi propone regole, e vuole libertà assoluta. Personalmente, ritengo che un minimo, ma proprio minimo di regole, ci voglia, il più condivise possibile. Una sorta di squadratura del foglio...E' qui che cominciano i problemi...se si è in tre in una stanza, ci sono tre modi di pensare diversi. Personalmente, apprezzo lo stile di Cristina, così come quello di Roberta; apprezzo molto l'amore per il sito, e molte delle proposte di Lorenzo; mi piace la forza di Paolo...cosa hanno in comune? L'amore per la poesia, la voglia di progredire, di migliorare. Ma non ho idea su come conciliare tutte queste posizioni.
  E, per dirla francamente, trovo giusto che ci siano posizioni diverse ed articolate. Il confronto senza pregiudizi e pretese porta al progresso.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Elisabetta Randazzo - Sabato 20 Ottobre 2007, 18:20:18
Si sta creando la solita spaccatura tra i primi della classe ( non perchè lo siano ma perchè vengono indicati come tali, Roberta, non prendo di mira te, ma concordo con quanto dice Paolo Borlandi sopra )...
Quindi a questo punto sono io che chiedo chiaramente a quali condizioni poter stare su questo sito perchè veramente non ci tengo a passare per quella che non contribuisce o che deve sentirsi inferiore o additata nel mucchio perchè non si legge tutte le poesie o perchè è un periodo che non commenta...
Ogni volta è una stilettata, sottile ma precisa, che colpisce chi non è attivo come altri... o perlomeno non nella direzione che secondo alcuni si dovrebbe seguire...
Allora dico: dateci le regole e ci riflettiamo sopra... non è possibile che ogni volta si venga additati...
E me la prendo proprio perchè tengo molto a questo sito, l'indifferenza sarebbe invece la dimostrazione di poco coinvolgimento...
Blog, forum, laboratorio, inserimento testi, discussioni ...non sono anche questi volontà di partecipazione e di contributo?
Mah...



Abbiamo aperto qualche topic dove citiamo i primi della classe ??? Cristina perchè alimenti sempre cose che non diciamo ?
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Zima - Sabato 20 Ottobre 2007, 18:48:52
io credo una cosa...
non ci sono molte regole da rispettare, nè la redazione vuole un certo comportamento a tutti i costi...è ovvio che si auspicherebbe che in un sito di poesia si leggesse e si commentasse quanto più è possibile, ma...ognuno ha il suo tempo da spendervi all'interno e lo usa come meglio crede...giusto, no? e nemmeno la redazione si sogna di fare classifiche sul primo e l'ultimo della classe...

ma la domanda allora è: di cosa ci lamentiamo?

per poterci lamentare dobbiamo quantomeno farlo a ragione, quindi farlo se, nonostante i nostri sforzi singoli e globali, nulla cambia...altrimenti si parla di aria!
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: khay - Sabato 20 Ottobre 2007, 18:54:18
Abbiamo aperto qualche topic dove citiamo i primi della classe ??? Cristina perchè alimenti sempre cose che non diciamo ?


Non è stato aperto nessun topic specifico e non ho detto questo in nessun punto, ma ogni volta che si parla del sito viene fuori la storia di chi commenta e chi no, di chi legge e chi no, anche facendo vedere che si controlla e si fanno delle valutazioni di tipo meritevole o meno su questo. Non alimento niente, prendo solo in esame quello che leggo, tutto qui.
Ora divento un'alimentatrice... quindi trovo saggio per la mia pace e per quella di chi di competenza che mi releghi nella sola sezione dicussioni generali...nelle 'futili discussioni di filosofia spicciola' che tanto mi rilassano...
Buon proseguimento, vi seguo, al solito.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 19:11:09
ma la domanda allora è: di cosa ci lamentiamo?

per poterci lamentare dobbiamo quantomeno farlo a ragione, quindi farlo se, nonostante i nostri sforzi singoli e globali, nulla cambia...altrimenti si parla di aria!
[/quote]

   Zima...hai fotografato il problema.
 Ci lamentiamo? Di cosa? Perchè? Proposte?
 Mi sembra la strada maestra per progredire.
 Quando mi arriva un paziente dolorante, parto dall'anamnesi, dall'esame fisico; poi passo ai mezzi strumentali di diagnosi, alle analisi  di laboratorio. Segue terapia.
  Una lamentazione, non seguita da niente di tutto ciò...come la risolvi?
 Palla di vetro? Lettura delle interiora degli animali? Fondi del caffè?

 Diamoci tutti una mano. Il nemico non c'è. C'è, ci dovrebbe essere, un unico amore da coltivare per tutti.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Marco Casini Marcoforever - Sabato 20 Ottobre 2007, 19:51:19
Ci lamentiamo? Di cosa? Perchè? Proposte?
 Mi sembra la strada maestra per progredire.
 
 Diamoci tutti una mano. Il nemico non c'è. C'è, ci dovrebbe essere, un unico amore da coltivare per tutti.

Forse non sarebbe male ripartire da qui, un bel riassunto delle proposte e delle lamentele. in un unico topic, in fondo credo che tutti abbiano lavorato per la crescita del sito. Le discussioni se pur animate sono simbolo di vitalita', e un sito vitale e sanguigno è un sito in salute. Adesso credo che serva appunto tirare le fila ed esaminare tutti insieme cosa puo' scaturire di buono da tutto questo. Le fondamenta ci sono e la volonta' mi sembra non manchi, e solo questione di ritrovare insieme una rotta comune.
Buona serata.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Sabato 20 Ottobre 2007, 20:46:58
ma la domanda allora è: di cosa ci lamentiamo?

per poterci lamentare dobbiamo quantomeno farlo a ragione, quindi farlo se, nonostante i nostri sforzi singoli e globali, nulla cambia...altrimenti si parla di aria!


   Zima...hai fotografato il problema.
 Ci lamentiamo? Di cosa? Perchè? Proposte?
 Mi sembra la strada maestra per progredire.
 Quando mi arriva un paziente dolorante, parto dall'anamnesi, dall'esame fisico; poi passo ai mezzi strumentali di diagnosi, alle analisi  di laboratorio. Segue terapia.
  Una lamentazione, non seguita da niente di tutto ciò...come la risolvi?
 Palla di vetro? Lettura delle interiora degli animali? Fondi del caffè?

 Diamoci tutti una mano. Il nemico non c'è. C'è, ci dovrebbe essere, un unico amore da coltivare per tutti.

io le ho fatte....qualcuno ci si è agganciato...
cominciamo la sintesi e la discussione...
e ci vuole apertura...in ogni caso...

quella dei commenti, prutroppo è una cosa vecchia, ed ora è peggiorata con il sistema "controllo"...
questo non và..
e siete solo voi redazione e il WM che la difende...ve ne siete accorti?..

io se applicassi la tua stessa tua metafora professionale...ti doco, che davanti a qualunque situazione o ad un obiettivo..devo fare un progetto...un piano...un previsione di azioni e di costi...
e cominciamo a farlo anche  qui...
progettiamo....
penso che hai un pò di materiale su cui lavorare insieme ai tuoi colleghi di redazione...io ho gia pronto sviluppi alle mie idee..

ma partiamo mettendoci tutti allo stesso livello di discussione...

quello che ha detto Demetrio sui commenti...è vero...è veramente grave quello che succede...
io non ammetterei a nessuno che manipolase un scritto...lo può criticare..ma non manipolare senza una mia decisione...cancellare i miei commenti...spostarli da una parte all'altra...lo ritengo un arbitrio...

aspetto vostre sintesi...allora...
per le decisioni finali...spero che vi prendiate del tempo e che VI confrontaste con noi...
punto per punto...senza fretta...
per favore...

Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: el_greco - Sabato 20 Ottobre 2007, 23:02:43
Eccoci qua.
Al contrario delle poesie a tema, qui mi sono letto tutti i post (non è vero, l’ho fatto a salterello, anche perché non leggerne 10 o non leggerli tutti è la stessa cosa, tanto è la solita lezione di ripetizione che ogni tanto i professori fanno a scuola).
Dico anche io la mia tanto un fesso in più uno in meno che scrive non cambia molto.

Intanto io sono uno di quelli che non legge una fava, mi limito a una decina, quindici testi al mese (di più non credo ne valga la pena), al contrario dei veterani che hanno effettuato più di 16000 letture (per i quali mi viene il dubbio che non abbiano proprio null’altro da fare, anche perché dopo 16000 letture se continui a poetare come un cane, allora vuole proprio dire che ti sei assuefatto e nemmeno il metadone può più nulla).

Anche io all’inizio facevo scorpacciate di letture, proprio come dice di fare ora Paolo62 (ancora novellino)- che evidentemente non è arrivato alla fase di rigetto – poi ho scoperto come non perdere tempo. Dopo aver letto un bel po’ ho affinato la tecnica, mi basta il titolo e l’incipit e già so se vale la pena leggere il testo intero o se si rivelerebbe una perdita di tempo (come la maggior parte delle volte).
Non sbaglio mai.
Dunque leggo quello che vale la pena leggere.
I commenti poi… Perché dovrei commentare le ciofeche?
Il fatto che viga la legge del “do ut des” non mi tange affatto dunque se ci tenete tanto ad essere commentati a vostra volta, lascio a voi questo compito, io ne faccio volentieri a meno.
Per quanto mi concerne io faccio un vanto del fatto che leggo solo le cose belle è commento quelle che ritengo veramente valide.
Se voi avete il problema dei numeri sono assolutamente affari vostri, alle puttanate dei  grandi numeri preferisco le piccole perle da scovare col lanternino e pazienza se voi, occupati a leggere tutti i testi del giorno, con i neuroni atrofizzati dalle aurore e dai tramonti traslucidi sguazzando in improbabili onde di un mare in tempesta (citazioni da vostri testi immortali), non vi accorgete di ciò che di bello vi passa sotto al naso Statene certi io, alla faccia di tutti i divieti, quando li scovo ve li segnalerò, almeno finché avrò la possibilità di scrivere su questo forum.



(continua)
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: el_greco - Sabato 20 Ottobre 2007, 23:05:14
Ciò detto, vorrei affermare il mio appoggio alle idee di Lorenzo. E giuro che sono davvero sconfortato dal fatto che dopo averle illustrate per  la settecentotrentacinquesima volta virgola tre,. stia ancora lì a spiegare il suo punto di vista. Secondo me questo è davvero sintomo di attaccamento al sito (anche se l’ultima volta esprimevo dei dubbi sul suo comportamento).
Sono assolutamente d’accordo che un totale di 75 poesie al giorno siano una enormità come sarebbe ridicolo una o due al mese (per autore). Io propongo un tetto di due poesie alla settimana(per autore). L’ho sempre detto, gli autori avrebbero più tempo per meditare e rileggere le loro opere prima di pubblicare allo sbaraglio come fanno ora ed anche il mio stomaco (sottoposto a torture continue) ringrazierebbe.
In alternativa se si vogliono pubblicare più di due testi, propongo la castrazione chimica per gli irriducibili di modo da non ritrovarsi tra qualche anno tanti piccoli poetucoli tra i piedi.

Altro punto fondamentale, la possibilità di uno scambio di vedute tra autori e lettori è fondamentale. In questo momento l’autore scrive, e quando qualcuno commenta, egli  non ha la possibilità di intervenire, forse perché è scontato che i commenti siano positivi e che quindi l’autore dovrebbe intervenire solo per i ringraziamenti, ma non è così. Se io lasciassi un commento negativo e l’autore avesse modo di farmi notare qualcosa che a me è sfuggito, ci sarebbe un momento di arricchimento che in questo momento non c’è dato il senso unico delle informazioni.

Ultima parentesi per gli autori prolifici… non sono mai riuscito a capire come possano pensare di sfornare una due poesie al giorno (quello che diceva che 30 poesie al mese erano poche) e pensare di avere una benché minima possibilità che queste abbiano una decente parvenza di opera poetica.
Mi ha sempre dato l’idea della catena di montaggio di mirafiori.

ad maiora






el greco
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Sabato 20 Ottobre 2007, 23:14:53
 Caro El greco, ti posso assicurare che leggere fino a 50 poesie a l giorno (grazie a Dio mi è capitato solo una volta) MI HA GIA' provocato sintomi di rigetto acuto... ;) Mi sono attestato su 20-25; e solo per motivi di rdazione. Prima non era così. Ti ringrazio, sia per aver esposto la tua opinione, sia per il colore sempre apprezzabilissimo con cui lo fai:

Caro Lorenzo, ringrazio anche te...faccio solo un inciso: nel sito ci sono 2610 autori registrati; in questo topic se ne sono sentiti più o meno una decina, e, mi sembra, non tutti così negativi...Cominciamo a raccogliere sintomi ed analisi, ma la diagnosi è ben lungi da fare...Intanto, ti ringrazio per la tua voglia di partecipare. E spero che contagi altri, fino ad ora silenti.

 Ribadisco, non c'è il nemico. Mi sembra, siamo innamorati tutti della stessa donna, la poesia. I tipi di amore sono tanti, ma il sentimento è quello. Lavoriamo insieme.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Elisabetta Randazzo - Domenica 21 Ottobre 2007, 10:50:23
Bene….dopo la tormentata discussione di qualche settimana fa, il sito ha ripreso la sua attività, qualche cosa di nuovo?…la redazione per esempio (parziale!!!) il voto delle poesie a tema, ma…ma…nulla di nuovo in conclusione…
Nell’ambito di quella discussione, avevo richiesto, ed Ely mi aveva assicurato una risposta, di conoscere la linea editoriale, e redazionale di questo sito, tanto per capire dove è diretto, come ci si deve equipaggiare per il viaggio…
Perché la mia paura, che poi tutto ritorni come prima…
Erano state minacciate una serie di abbandoni…ma vedo che poi stanno ancora qui, come se nulla fosse successo…(escluso una coerente non-presenza), a fare finta che nulla è successo…
Vedo post, dove si discute ancora sulla qualità e sui commenti…(fritto e rifritto)  tanto per tirare avanti alla meno peggio
Vedo qualche tentativo di “dinamica culturale” (tipo le provocazioni “stilizzate” di El Greco sulle poesie a tema, che condivido in buona parte…)
Ma poi…?
Nulla di nuovo oggi nel sole…
Ma vogliamo fare questo benedetto salto di qualità?
Ma vogliamo dare una connotazione chiara a questo sito?
Ma vogliamo cominciare a capire che la poesia non è una opzione?
È interesse della “proprietà”..della redazione di tutti noi…

Chiedo, e chi mi legge di sviluppare questo concetto, non credo che il basso profilo serva a qualcosa, nemmeno a chi deve giustificare la pochezza della propria poetica…
Ma tutti possono diventare bravi, basta non convincersi di esserlo già…
Allora?
vogliamo riflettere e concretizzare....per favore?

Non pensate che stiamo andando fuori binario di ciò che ha scritto Lorenzo...ci sono due topic aperti che si parla ancora di commenti...ma di poesia nulla come al solito!!! http://www.scrivere.info/community/forum/index.php?topic=1861.0
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Domenica 21 Ottobre 2007, 10:59:18













  Grande Paolo! Mi riempie sempre di piacere leggerti! A parte questo, penso ci sia un equivoco di fondo, sui commenti, nato dalla tempesta che si è scatenata un pò di tempo orsono. In quell'occasione, partendo da motivi banali, è stato rovesciata nel sito una quantità di veleno e rancore veramente enorme. A mio modo di vedere, senza quel precedente, questo timore di commentare non ci sarebbe.
 Quel refolo di cui tu, devo dire molto poeticamente ;) (la classe non è acqua), parli, risente di quelle polemiche, quelle perturbazioni.
 La libertà...sono molto turbato, quando si ventila la mancanza di libertà...ti faccio un esempio per spiegare come intendo io la differenza tra zona "commenti" e zona "bacheca", esempio banalissimo (non si risentano i filosofi... ;)) ; fino ad ora, siamo andati dal fruttivendolo, ed abbiamo preso un kg mi mele, ed un kg di pere, mettendoli nella stessa busta; ora, lo stesso kg di mele, e quello di pere, gli stessi, vanno in due buste differenti.
  Turba così tanto? E' il caso di parlare di attentato alla libertà per così poco? Si può dire che la cosa non piace; ma, per non offendere la tua intelligenza e la tua buonafede, se uno vede nascere una tempesta in un bicchiere d'acqua, e, stringi stringi, si parla quasi solo di commenti e bacheca, cosa penseresti tu? Che il problema reale sia quello?
 Io ho quasi timore a dire che faccio parte della Redazione, per il semplice motivo che, a parte leggere una quantità industriale di poesie al giorno, approvarle o meno...non è cambiato granchè...così credo sia per gli altri. A nessuno di noi è saltato in mente per un attimo di interrompere una discussione di questi giorni, e non ce ne sono state dette poco, prendendo uno dei partecipanti e bannandolo. Quello sarebbe un regime di terrore. Anzi, in questi giorni, gli unici provvedimenti severi presi sono stati per buttare fuori dal sito una persona che ha offeso tutte le donne con le sue affermazioni; e per stopparne un'altra che ha rudemente offeso proprio uno dei più critici.
 Insomma, posso non essere d'accordo con quello che dici, ma combatto per lasciarti libero di dirlo.
  
 
...segue
 
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Domenica 21 Ottobre 2007, 11:02:08
Quindi, caro Paolo, ripensandoci, a parte le piccole cose, e le chiamo tali, perchè sono piccole cose, queste, risolvibili con un pò di buon senso...sì, sono rimasto un pò amareggiato da tutte le più o meno larvate accuse di essere dei liberticidi. E' un'amarezza personale, per carità, e non mi riferisco a nessuno in particolare.
 Ma, per il futuro, se si guardasse un pò di più ai problemi, alla loro reale dimensione, si riuscirebbe a fare discuccioni un pò più sul pratico, e meno sui nervi.
        Con stima, ti saluto.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: el_greco - Domenica 21 Ottobre 2007, 11:30:28
...
 Ma, per il futuro, se si guardasse un pò di più ai problemi, alla loro reale dimensione, si riuscirebbe a fare discuccioni un pò più sul pratico, e meno sui nervi.
        Con stima, ti saluto.

Ancora non riesco a capire, ma quelli sollevati da Lorenzo non li avvertite come problemi reali? (mi riferisco a voi della redazione).
Al momento del vostro insediamento sembrava che si stesse procedendo alla "rivoluzione di Ottobre" che finita l'era degli zar si sarebbe iniziata "quella del popolo".
Ora effettivamente è troppo presto per poter giudicare, ma se tanto mi da tanto, a giudicare dai tuoi discorsi -dove sembra che tu caschi dalle nuvole su tutte le proposte che vengono fatte- mi sembra che per avere il salto di qualità del sito bisognerà attendere un'altra generazione...
Non capisco quando chiedi proposte, Lorenzo è da una vita che le fa e mi ricorda la pubblicità, quella dove se non dici esattamente il marchio del prosciutto nessuno ti vede.
Qui se non dici esattamente quello che la redazione vuole sentire, tutti fanno orecchie da mercante.
Io ritengo che le scelte della redazione siano state giuste (mi riferisco alle persone) trovo equilibrate le risposte, ma non i contenuti, prima di dare una risposta in un post bisognerebbe documentarsi e non rispondere sempre :"io sono qui solo da poco e non so quello che è successo prima". Gravissimo, perchè denota una carenza di fondo, la scarsa conoscenza del sito e dei suoi frequentatori.




el greco
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: demetrio - Domenica 21 Ottobre 2007, 11:38:17
per Paolo Borlandi
mi fa piacere che hai cambiato opinione...
http://www.scrivere.info/community/forum/index.php?topic=1680.0

non vorrei pensare...che avere delle idee...implica il fatto di fare parte della redazione...

per Paolo Ursaia

la libertà non è riconducibile al fruttivendolo...di solito io le pere e le mele le mangio senza pormi il problema...
qui si discute solo di togliere alcuni paletti che in un sito di poesia, dove la libertà d'espressione è una cosa essenziale, stonano tantissimo
saluti
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Domenica 21 Ottobre 2007, 11:56:21

el greco

[/quote]


   Al contrario, caro Elgreco...i problemi proposti vengono ritenuti reale...tanto da passarci tutto questo tempo nei post...a volte, fino alle tre di notte. Questo, però, non deve far perdere il senso della realtà...un problema di topic, un problema di commenti, un problema di gruppi critici...tutti problemi reali per un sito di poesia...
Non tanto gravi, però, in senso assoluto, da darti del liberticida. Tu citi una mia frase. La ribadisco. Tu hai un temperamento piacevolmente (per come sono fatto io...) polemico; quindi, un problema va affrontato polemicamente...per come sono io, va posizionato nel tempo e nello spazio, ben studiato, e risolto.

 Quanto alle mie cadute dalle nuvole...alla mia ignoranza grave sulle cose del sito...le mie conoscenze non possono essere antecedenti a qundo sono entrato. E' bene dirlo...oppure preferisci un venditore di fumo, che ti dice di sapere esattamente come è andata labreccia di porta Pia, perchè c'era, oppure c'era suo nonno? Ma il criterio non è solo temporale..e ti posso assicurare che mi sono documentato, e continuo a farlo.
 In ogni caso, se valesse quello che tu dici, in questo sito, intitolato "Scrivere", su questo topic non potrebbe aprire bocca chi poco scrive, per niente legge, poco commenta. Invece, nessuno lo mette alla porta, o dice " grave che..."...
    E con ciò, chiudo. Mi manca la poesia.
           Con stima, ti saluto.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: el_greco - Domenica 21 Ottobre 2007, 12:00:54
Non pensate che stiamo andando fuori binario di ciò che ha scritto Lorenzo...ci sono due topic aperti che si parla ancora di commenti...ma di poesia nulla come al solito!!! http://www.scrivere.info/community/forum/index.php?topic=1861.0



Ecco un altra volta la storia del non parlare di poesia. Mi spiace Ely, ma non condivido questa tua visione manicheista.
Qui si sta parlando di una questione più ampia che il semplice pubblicare su questo sito. Si sta cercando di rendere veramente diverso ed accettabile il modo di poetare. Se chiedo un limite alle pubblicazioni settimanali di poesie, se chiedo di poter discutere in qualche modo con l'autore di un suo testo, se chiedo di avere la possibilità di esprimermi liberamente nel fare un commento, sto parlando di poesia e non del prezzo delle mele e delle pere al mercato all'ingrosso.

Ho condiviso fin dall’inizio la scelta delle persone per la nuova redazione, reputo le loro risposte equilibrate nei toni, quanto al contenuto però mi permetto di sollevare qualche perplessità.
Non riesco a capire perché succeda, ma appena si entra a far parte della redazione sembra che si subisca una mutazione genetica, venga meno la capacità logica e cognitiva, altrimenti non si spiega come dopo tante proposte fatte (ed anche in questo topic ne sono state fatte) ancora si continuino a chiedere proposte “operative”.

Forse sono diventato scemo (con l’età succede) ma come si fa a leggere un post dove Lorenzo avanza proposte, suggerisce modifiche e qualche post più sotto Paolo62 (scusami Paolo non ce l’ho con te, a parte quando mischi pere e poesie, ma sei giustificato visto che in questo sito a volte si incontrano più venditori all’ingrosso di frutta che poeti)  si comporta come quella pubblicità del prosciutto, se non dici la marca sembri non esistere.
Qui il problema sembra che se non dici quello che la redazione vuole sentirsi dire è come se tu fossi una entità astratta ed i tuoi suggerimenti sembrano inesistenti.




(continua)
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: el_greco - Domenica 21 Ottobre 2007, 12:02:35
All’indomani dell’insediamento della nuova redazione sembrava fosse avvenuta la “rivoluzione d’ottobre” che fosse finita un'era ed il corso della storia sarebbe mutato.
Ora, per carità, è ancora presto per poter giudicare, ma se tanto mi da tanto, mi sa che per vedere qualche innovazione, sostanziale e non di facciata, sul sito ci vorrà la prossima generazione.
Io ritengo che tutti quelli che credono in scrivere.info  meritino risposte più chiare, credo che la redazione, se è il caso, debba trovare le “palle” per dire:” signori i vostri suggerimenti non ci piacciono, rassegnatevi a questo stato di cose oppure migrate per altri lidi”, altrimenti, abbandonando la linea sciovinista che fino ad ora l’ha contraddistinta, possa prendere in considerazione la possibilità di effettuare i cambiamenti a gran voce acclamati. Questa sarebbe onesta intellettuale, ed eviterebbe pagine e pagine di prese di posizione sterili ed inconcludenti.
E qui mi fermo



el greco
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Domenica 21 Ottobre 2007, 12:04:27
per Paolo Ursaia

la libertà non è riconducibile al fruttivendolo...di solito io le pere e le mele le mangio senza pormi il problema...
qui si discute solo di togliere alcuni paletti che in un sito di poesia, dove la libertà d'espressione è una cosa essenziale, stonano tantissimo
saluti
[/quote]

  Caro Demetrio...ti ritengo intelligente ed onesto intellettualmente. Ti chiedo: ritieni possibile tutto questo caos per l'introduzione della bacheca, separata dai commenti? Ritieni che, tornando al commento libero, nel sito si respiri aria di libertà e soddisfazione? Oppure c'è dell'altro dietro? Se noti, in questi topic, mi sono esposto soprattutto io. Perchè, per temperamento, per professione, VOGLIO capire.
 Perchè mi suona stran essere accsato di attentato alla libertà per un commento ed una bacheca. Ora, ho capito molte cose. La discussione è sicuramente stata utile. Ed io mi ritiro sotto la tenda, per quanto riguarda l'argomento commenti. Vedremo i frutti della querelle.
  Con stima, ti saluto.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Elisabetta Randazzo - Domenica 21 Ottobre 2007, 12:06:08
Intervengo ancora una volta per sottolineare che come sempre si va a finire a parlare di commenti. C'è un'insana tendenza a fossilizzarci su questo, come dimostra la quantità di topic già aperti sull'argomenti. Il topic che ha aperto Lorenzo aveva un altro indirizzo, ovvero le proposte per far crescere il sito, o sbaglio? Ma vedo che quasi nessuno le ha raccolte.

Invito i colleghi della redazione a non rispondere più su questo argomento, già abbastanza sviscerato. Preciso, per l'ultima volta che i commenti brevi vanno automaticamente nella bacheca, nessuno li sposta. E la bacheca è nata solo per assecondare certe vostre esigenze. Per rispondere eventualmente ai commenti, l'autore ha a disposizione la nota, c'è la possibilità inoltre di usare lo spazio per le poesie discusse.

Sul fatto dei caratteri limitati, stiamo valutandola, perché ogni vostro suggerimento è sempre stato preso in considerazione. E quasi sempre accolto. Ora, mi spiegate cosa intendete per "libertà di commento"?

E con questo, non intendo parlarne più, finché non si saranno elaborate nuove modifiche...
Ogni topic che aprirete sui commenti, vi avverto già prima, sarà chiuso, perché se si vuole parlare di cultura e poesia, non si deve sempre e comunque andare a finire lì.

 

Con questo vi auguro buona domenica

Elisabetta

Ecco i tre topic aperti nel giro di tre giorni sempre per lo stesso motivo!!!

http://www.scrivere.info/community/forum/index.php?topic=1843.0
http://www.scrivere.info/community/forum/index.php?topic=1860.0
http://www.scrivere.info/community/forum/index.php?topic=1861.msg25408#new

 
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Zima - Domenica 21 Ottobre 2007, 14:23:54
vorrei semplicemente dire che:

tutte le proposte vecchie e nuove sono state prese in considerazione, in redazione è stata aperta una discussione su questo argomento e appena possibile si deciderà sul da farsi...

per cortesia, pazientiamo... e chi ha altre proposte nuove ed interessanti, le svisceri in questo post, senza aprirne altri...credo di poter interpretare in questo modo l'affermazione di Ely.


Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Domenica 21 Ottobre 2007, 17:52:45
Invito i colleghi della redazione a non rispondere più su questo argomento, già abbastanza sviscerato. Preciso, per l'ultima volta che i commenti brevi vanno automaticamente nella bacheca, nessuno li sposta. E la bacheca è nata solo per assecondare certe vostre esigenze. Per rispondere eventualmente ai commenti, l'autore ha a disposizione la nota, c'è la possibilità inoltre di usare lo spazio per le poesie discusse.

Sul fatto dei caratteri limitati, stiamo valutandola, perché ogni vostro suggerimento è sempre stato preso in considerazione. E quasi sempre accolto. Ora, mi spiegate cosa intendete per "libertà di commento"?

E con questo, non intendo parlarne più, finché non si saranno elaborate nuove modifiche...
Ogni topic che aprirete sui commenti, vi avverto già prima, sarà chiuso, perché se si vuole parlare di cultura e poesia, non si deve sempre e comunque andare a finire lì.

 

Con questo vi auguro buona domenica

Elisabetta

Ecco i tre topic aperti nel giro di tre giorni sempre per lo stesso motivo!!!

http://www.scrivere.info/community/forum/index.php?topic=1843.0
http://www.scrivere.info/community/forum/index.php?topic=1860.0
http://www.scrivere.info/community/forum/index.php?topic=1861.msg25408#new

 

NO..cara Elisabetta...
io,l'unico in questa lunga disputa, e mi sembra anche appoggiato da allcuni...ho fatto delle proposte, tra cui si parlava anche del "règime" dei commenti....
con tutta la stima che ho per te..ma non puoi liquidare così una delle mie proposte...mi sembra offensivo al mio aprirmi a proporre qualcosa...
ed infatti ieri a Paolo ho fatto una raccomandazione, ora un pò di materiale lo avete...ma per favore...non date risposte avventate e premature...
la poesia viene scritta...e ancor di più viene pubblicata per essere letta...
e possibilmnete commentata...ovvero metabolizzata...
perciò il tuo intervento lo vedo molto penalizzante per la mia posizione...e prevenuto e preconfezionato...
condivido dappieno quello detto in modo emergico da El Greco...
è necessario cominciare a discutere su cosa fare..
materia su cui lavorare l'avete...
quindi ritengo che si debba parlare anche dei commenti...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Domenica 21 Ottobre 2007, 18:03:13
ricordo a Paolo e Ely, che non lontano da ieri IO ho fatto alcune proposte/considerazioni che rigurdano i seguenti argomenti:
Pubblicazioni
Gruppi di Studio
Forum
Commenti...
sono a pagina 3 e 4 di questo topic...
materiale c'è...
ma per favore...nessuna risposta preconfezionata....
discutetene...e discutiamone...
c'è un errore di fondo nel filo che unisce questi quattro argomenti...che crea veri problemi....
quindi la redazione...se nessun altro fa ulteriori proposte...che si confronti in tanto con questi...io ho altro materiale di sviluppo..ma lo vorrei mettere sul tavolo...ad lavori avviati...

o c'è resistenza preventivata già su tutto?non voglio crederlo!!!!!!
fatemi sapere...
che comincio ad essere disorientato...e disturbato....!!! ???

perchè dopo tutto gli interventi che mi precedono, affrontano aspetti legati alle mie proposte...
grazie
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Domenica 21 Ottobre 2007, 18:16:11
vorrei semplicemente dire che:

tutte le proposte vecchie e nuove sono state prese in considerazione, in redazione è stata aperta una discussione su questo argomento e appena possibile si deciderà sul da farsi...

per cortesia, pazientiamo... e chi ha altre proposte nuove ed interessanti, le svisceri in questo post, senza aprirne altri...credo di poter interpretare in questo modo l'affermazione di Ely.




e Vi ringrazio...
conosco bene la veracità di Ely...
ma ogni tanto un pò di comunicazione serena della Redazione favorirebbe il dialogo...
io so a cosa si vuole riferire Ely...ma deve compredere che spesso uscire così...compromette la tranquilla disputa...
mi sembra infatti...che avendo aperto questo topic, gli atri si sono in certo senso bloccati...quindi è bene che si continui il confronto...qui...anche su argomenti per Voi ritenuti "scabrosi" come quello dei commenti...
sono fiducioso...ma non eternamente paziente....
amen...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Webmaster - Domenica 21 Ottobre 2007, 18:36:52
E' stato proposto un limite di 3 poesie a settimana. Ebbene, nel mese di settembre sono state pubblicate 1587 poesie, da parte di 277 autori. La media è di 5,7 poesie a testa pubblicate. Cioè la media delle pubblicazioni è inferiore a 6 poesie al mese.
Limitare le pubblicazioni a 12 poesie al mese (3 x 4 settimane) che senso ha se già vengono pubblicate meno poesie di quanto imporrebbe il limite? Gli autori già pubblicano meno della metà del limite che proponi.
Gli autori che pubblicano più di 12 poesie al mese, cioè quelli che sarebbero limitati, sarebbero stati solo 34. Di questi solo 1 ha pubblicato più di 30 poesie, 16 ne hanno pubblicate più di 20 e 17 ne hanno pubblicato più di 12. Se fosse stato in vigore il limite di 3 poesie a settimana, il suo impatto sarebbe stato minimo, in quanto avrebbe riguardato solo il 12% degli autori.
Anche avendo un limite di 12 poesie al mese, con 277 autori attivi corri comunque il rischio di avere oltre 3300 poesie in un mese, se a tutti saltasse in testa di pubblicare 3 poesie a settimana.
Il limite, quindi, sarebbe applicato solo a pochi autori e non ci salverebbe nemmeno da pericoli futuri. Il motivo di tante poesie nel sito non è che si possono mettere troppe poesie a persona, ma il fatto che ci sono molti autori.
Il problema sono i 277 autori, non le 5,7 poesie al mese che pubblicano.

Si dice poi che i commenti sono spariti e che nessuno commenta più "per paura": a settembre ci sono stati 4350 commenti di 179 autori. Nello stesso mese dell'anno scorso, settembre 2006, ci sono 2174 commenti di 146 autori.
Anche se guardiamo prima dell'estate, prima di questo fantomatico "blocco" dei commenti che sembra si sia verificato, a giugno 2007 i commenti sono 5247 di 170 autori, a luglio 2007 ci sono 4801 commenti di 162 autori.
Vorrei quindi sapere da dove viene l'idea che gli autori non commentano più. Non è vero: a giugno c'erano 170 autori a commentare, a luglio ce n'erano 162 ed a settembre ce ne sono stati 179. Addirittura ci sono ora più autori che commentano di quanti ce ne fossero prima dell'estate.
Da tre anni, ogni tre mesi c'è qualcuno che si strappa i capelli perché le pubblicazioni calano, le letture calano, i commenti calano... se così fosse a quest'ora il sito non avrebbe più letture né commenti.
Il fatto è che qualcuno scrive perché ha voglia di scrivere, non perché scrive cose reali. Magari in buona fede, ma basandosi più su personali cattivi umori che su dati oggettivi.
Anche per le letture: gli autori hanno letto 32934 poesie nel mese di ottobre, però ci sono state ben 75mila poesie lette da 15mila visitatori diversi. Ogni giorno 2500 poesie vengono lette da non autori, oltre il doppio di quanto leggano gli autori.
Ogni autore legge poco più di 2 poesie al giorno (comprese le proprie poesie!), mentre ciascun visitatore legge oltre 5 poesie al giorno.

Quindi i "problemi" del sito sono invece i "pregi" del sito: attira molte persone che vogliono pubblicare poesie e attira molti visitatori che vogliono leggere poesie.

Il sito che invece si prospetta o si vorrebbe nel forum sembra quello del club poeti: poche poesie, pochi autori, pochi lettori. Un club, appunto, di pochi poeti privilegiati che discutono fra di loro, si leggono, si commentano.

Altre proposte, invece, sono più positive e potrebbero portare miglioramenti al sito, e di quelle di sicuro discuteremo in redazione.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Nicomar - Domenica 21 Ottobre 2007, 18:56:49

Il sito che invece si prospetta o si vorrebbe nel forum sembra quello del club poeti: poche poesie, pochi autori, pochi lettori. Un club, appunto, di pochi poeti privilegiati che discutono fra di loro, si leggono, si commentano.

Altre proposte, invece, sono più positive e potrebbero portare miglioramenti al sito, e di quelle di sicuro discuteremo in redazione.

Sono contento del tuo intervento, non fosse altro per fare finalmente chiarezza, spero definitivamente, sullo spirito del sito e della "linea editoriale" che tanto si richiedeva.
sono più tranquillo e potrò continuare a frequentare e leggere le pubblicazioni con più serenità, sapendo che chi regge e porta avanti questo straordinario spazio libero ha degli ideali comuni ai miei...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: el_greco - Domenica 21 Ottobre 2007, 19:11:08
E' stato proposto un limite di 3 poesie a settimana. Ebbene, nel mese di settembre sono state pubblicate 1587 poesie, da parte di 277 autori. La media è di 5,7 poesie a testa pubblicate. Cioè la media delle pubblicazioni è inferiore a 6 poesie al mese.
...

Ecco una sbrodolata di numeri che ritengo interessante.
Hai ragione Luigi, se questi sono i dati, il problema "dell'intasamento" del sito non si risolve imponendo un numero massimo di testi da pubblicare.
Così la cosa si complica... ma per carità per risolverlo non venga in mente a nessuno di applicare formule assurde per permettere di pubblicare.

Io non ho mai avuto la fissa dei commenti, per me se la gente vuole commentare è libera di farlo o non farlo e chi si pone questo falso problema è solo perchè non ha nulla da fare. Piuttosto direi che se si lasciasse libertà di commento nel bene o nel male  (e la gente imparasse a commentare negativamente i testi che non meritano) la faccenda del sovraffollamento e di pubblicazione di testi ridicoli si risolverebbe come in una selezione naturale.
Su scrivere ci sono dei bravi autori che vorrebbero solo una mano a crescere, non gli si fa del bene se li si loda anche quando scrivono castronerie.
Ho letto pochi giorni fa una cagata pazzesca, non dico di cosa parlava nè chi ne fosse l'autore o autrice, ma vi giuro era una cosa penosa, ebbene ha ricevuto commenti solo positivi, e quelli che commentavano sembravano aver letto un altro testo. A volte ho l'impressione che chi commenta scriva il suo commento su word qualche giorno prima e poi indipendentemente dal testo, lasci il commento giusto per dire : "vedete? ho commentato anche io". Non è così che si fa del bene al sito. Bisogna avere il coraggio di esplicitare fino in fondo il proprio parere e fornire il proprio punto di vista. Questo non vuol dire essere necessariamente crudi ed espliciti, basta usare tatto e comunque fornire una prospettiva costruttiva  del proprio punto di vista. Se l'autore non è in grado di approfittare del commento negativo e se non capisce che rappresenta un momento di crescita, pazienza, vorrà dire che continuerà a ricevere commenti negativi.



continua
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: el_greco - Domenica 21 Ottobre 2007, 19:12:45

In questa ottica si inserisce la mia richiesta di sempre: la possibilità di interloquire con l'autore e non in privato, ma in uno spazio pubblico dove tutti possano fruire della discussione. Anche la limitazione dei 500 caratteri dovrebbe essere superata poiché rappresenta un impedimento alla possibilità di esprimersi completamente ed appieno. Se il problema è dello spazio, si potrebbe pensare di eliminare delle sezioni delle quali francamente non si capisce la necessita per come sono impostate.
Mi riferisco, per esempio alla sezione dell'albo d'oro, chiunque si affacci al sito è indotto a pensare che in quella sezione ci sia il meglio della produzione degli autori di scrivere, invece è solo una ripresentazione delle stesse cose scritte qualche tempo addietro che, se erano squallide produzioni a quei tempi rimarranno delle squallide produzioni dipinte con una mano di vernice dorata.
In queste condizioni mi dite che significato ha quella sezione? se non soddisfare la necessità di autoincensamento degli autori?
Proviamo a mettere in quella sezione solo le poesie che meritano davvero (ne troveremmo meno di un centinaio) se vogliamo che abbia un senso, altrimenti chiudiamolo e recuperiamo spazio per la crescita della poesia, quella vera. In questo modo il sito avrà veramente la  funzione che tutti gli accreditiamo: far crescere gli autori presenti e produrre delle poesie che valga la pena leggere.

Luigi ho apprezzato davvero tutte le cifre che hai fornito, almeno da questo momento in poi chi vorrà parlare e lamentarsi di qualche cosa inerente gli argomenti da te esposti, potrà farlo con dei dati di fatto



el greco




Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Domenica 21 Ottobre 2007, 22:18:44
ti ringrazio Luigi di questa bella carrellata di numeri....molto interessante...e significativo il quadro che ne deduci...ma, per me i numeri messi nella maniera illustrata  prendendo dei riferimenti poco rappresentativi rispetto alla storia del sito...dice poco....ma questo non vuole dire  nulla...
mancano alcuni elementi importanti, ed emergono altrettanto elementi importanti...
manca la vita di ogni autore, manca il peso di ogni autore, manca l'effetto iscrizione, ovvero la curva dell'interesse di ogni autore...manca ovvero la lettura oltre il numero...come manca  la serie di numeri che permettono di capire l'evoluzio delle attività non in funzione dell'interesse ma solo dal numero di autori...
ma va ben così....
da quello che dici ci sono due importanti considerazioni da fare:
1) il problema è nella quantità di autori attivi nel mese 277!!!!!che sono veramente tanti...francamente non lo immaginavo...
2) che a te, interessa il volume (giustamente) più che il contenuto....

non mi ritengo di soffrire di allucinazioni...per vedere al di là delle statistiche che non contesto...che il problema invece c'è...
ma sempre in termini quantitativi(qualitativi)...

bene...lasciamo perdere questo problema...
anche se ritengo l'uso della bacheca....veramente suggestiva e aberrante...mi sembra tanto la lavagnetta messa lì per i bambini per giocare ai messaggini amorosi, o di gioco....

segue
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Domenica 21 Ottobre 2007, 22:19:54
seguito...

il problema fondamentale è la cultura del commento....che non si vuole affrontare...
ma come hai detto...con i numeri "asettici"....a te basta la tendenza...
ed il fatto che poi un autore o un altro...abbia una vita discontinua...non interessa sapere perchè...
infatti...è una cosa tua...
ma forse sono io non adeguato ad un discorso del genere...

la settimana scorsa ho fatto anche io una analisi "casareccia" e ho visto che max dei commenti di una poesia  si aggirava su 7/8 su circa 30 letture..
e che autori di un certo rilievo (non detto da me...ma dalla storia della poesia nel web) due al massimio...

ma che la media della poesie di rilievo...era 3-4 commenti....
io penso che debba interessare non solo il volume, ma il peso di ogni elemento del volume...
se c'è una natalità elevata...ed una mortalità apparente (perchè non si cancella nessuno...ma molto pian piano si allontanano dal sito) elevata...il fenomeno va studiato...
ma questo non è il problema che non fa dormire...
o meglio non me ne pò fregà de meno...

il fatto è che come dice El Greco...che penso di aver capito a che si riferisce...
è sconcertante vedere quella faccenda...così gettata in faccia...a chi sta in questo sito in una maniera diversa...

a te va bene così...
bene...
per me....poco....
e poco conta....infatti...

ma la mia proposta sui commenti era un pò più articolata..e mi piacerebbe sapere la tua e vostra posizione..



Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Domenica 21 Ottobre 2007, 22:25:31
la possibilità di interloquire con l'autore e non in privato, ma in uno spazio pubblico dove tutti possano fruire della discussione.

Anche la limitazione dei 500 caratteri dovrebbe essere superata poiché rappresenta un impedimento alla possibilità di esprimersi completamente ed appieno. Se il problema è dello spazio, si potrebbe pensare di eliminare delle sezioni delle quali francamente non si capisce la necessita per come sono impostate.


sottoscrivo quanto detto da El Greco....
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Lunedì 22 Ottobre 2007, 09:37:14
E' stato proposto un limite di 3 poesie a settimana. Ebbene, nel mese di settembre sono state pubblicate 1587 poesie, da parte di 277 autori. La media è di 5,7 poesie a testa pubblicate. Cioè la media delle pubblicazioni è inferiore a 6 poesie al mese.


posso chiederti un favore?
senza sconvolgere la tua attività..
sto cercando di leggere con profondità i tuoi interessanti numeri...

vorrei sapere se ti è possibile....
a)il numero medio/giornaliero dei nuovi iscritti  nell'ultimo mese di vita del sito
b)le cancellazioni medie mensili avvenute negli ultimi sei mesi
 
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Webmaster - Lunedì 22 Ottobre 2007, 11:46:28
posso chiederti un favore?
senza sconvolgere la tua attività..
sto cercando di leggere con profondità i tuoi interessanti numeri...
vorrei sapere se ti è possibile....
a)il numero medio/giornaliero dei nuovi iscritti  nell'ultimo mese di vita del sito
b)le cancellazioni medie mensili avvenute negli ultimi sei mesi
A Settembre si sono iscritti 56 nuovi autori, che hanno pubblicato poesie, mentre si sono avute altre 39 iscrizioni dei "soliti curiosi" che si sono iscritti "per vedere com'è" e poi non hanno pubblicato nulla.
Tutti i mesi ci sono iscrizioni di semplici curiosi che poi, dove alcuni mesi di inattività, vengono cancellate in automatico.
Quindi in effetti i nuovi autori sono stati 56.
Sempre in Settembre si sono cancellati 9 autori, ma teniamo presente che nella cifra ci sono ComeFoglie (cancellato dal sito per le note vicende), sua madre Zaira e la sua fidanzata Fiorella. La quota fisiologica di cancellazioni sono state 6.
Quindi, ripuliti i dati: 56 iscrizioni e 6 cancellazioni.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Webmaster - Lunedì 22 Ottobre 2007, 12:18:33
1) il problema è nella quantità di autori attivi nel mese 277!!!!!che sono veramente tanti...francamente non lo immaginavo...
2) che a te, interessa il volume (giustamente) più che il contenuto....
1) Lorenzo, sinceramente per poterti rendere conto di quanti autori pubblicano nel sito avresti dovuto leggere un po' di più. Dai dati, sempre questi maledetti e sterili dati, ma che qualche cosa vogliono dire, vedo che leggi una media di poco più di 2 poesie al giorno (comprese le tue). Leggendo così poco è ovvio che non ti puoi rendere conto di quanti siano gli autori, di cosa pubblichino, e mi domando come tu faccia a giudicare la qualità del sito e dei commenti leggendo due poesie al giorno, leggendo solo quelle tre righe che appaiono nelle pagine/elenco.
Ad esempio, io sono dell'opinione che la qualità dei commenti sia aumentata di molto. Non solo ci sono molti autori a commentare, ma quello che scrivono appare più "pensato" rispetto ai commenti di prima, che spesso erano istintivi gesti di apprezzamento, ecco: i commenti finalmente sono più commenti e meno apprezzamenti.
2) se mi interessasse il volume e non il contenuto farei come tanti altri siti, dove accettano tutto e di più, pensieri, aforismi, proverbi... e non ci sarebbero state tutte questo polemiche sui commenti, avrei ricevuto come una benedizione dal cielo il commento/sms di saluto alla cugina della sorella della portinaia del poeta. Questa frase non solo è sbagliata, ma è profondamente scorretta, perché sai benissimo che è il contrario, altrimenti non staresti in questo sito.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Webmaster - Lunedì 22 Ottobre 2007, 12:44:22
... Se il problema è dello spazio, si potrebbe pensare di eliminare delle sezioni ...
Mi riferisco, per esempio alla sezione dell'albo d'oro, chiunque si affacci al sito è indotto a pensare che in quella sezione ci sia il meglio della produzione degli autori di scrivere, invece è solo una ripresentazione delle stesse cose scritte qualche tempo addietro che, se erano squallide produzioni a quei tempi rimarranno delle squallide produzioni dipinte con una mano di vernice dorata.
In queste condizioni mi dite che significato ha quella sezione? se non soddisfare la necessità di autoincensamento degli autori?
Proviamo a mettere in quella sezione solo le poesie che meritano davvero (ne troveremmo meno di un centinaio) se vogliamo che abbia un senso, altrimenti chiudiamolo e recuperiamo spazio per la crescita della poesia, quella vera. In questo modo il sito avrà veramente la  funzione che tutti gli accreditiamo: far crescere gli autori presenti e produrre delle poesie che valga la pena leggere.
L'albo d'oro non è questo. L'albo d'oro è un po' quello che volevate, cioè una selezione, una categoria dove si possono pubblicare solo un  numero limitato di poesie.
Per i distratti, è l'autore stesso che deve scegliere la sua migliore produzione e metterla nell'albo, e ciascun autore ha a disposizione un massimo di 5 pubblicazioni (in proporzione al numero di poesie pubblicate nel sito). Se, come dici tu, sono schifezze, sarà comunque la migliore schifezza di quell'autore, scelta dall'autore.
Il fatto è che quando dici "Proviamo a mettere in quella sezione solo le poesie che meritano davvero", chi intendi? Si è detto spesso in questo forum che nessuno ha l'autorità per dire se un testo sia poesia o no, figuriamoci per dire se è una bella poesia o no. "Chi" metterebbe le poesie nell'albo? Te ne incarichi tu? Ti senti tu giudice autorizzato ed autorevole?
Se dici che ci sono schifezze e che solo un centinaio si salvano, in effetti ti poni come critico e giudice accreditato a giudicare e selezionare, ma ho idea che ci sarebbe una rivolta nel sito se dessi a te l'incarico di selezionale le poesie più belle e metterle nell'albo.
Anzi, forse dare più rilievo in home page all'albo d'oro potrebbe essere positivo. Sto pensando di scegliere la poesia del giorno fra quelle dell'albo, e forse sarebbe meglio che sceglierle dal mucchio.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Lunedì 22 Ottobre 2007, 13:37:36
1) Lorenzo, sinceramente per poterti rendere conto di quanti autori pubblicano nel sito avresti dovuto leggere un po' di più. Dai dati, sempre questi maledetti e sterili dati, ma che qualche cosa vogliono dire, vedo che leggi una media di poco più di 2 poesie al giorno (comprese le tue). Leggendo così poco è ovvio che non ti puoi rendere conto di quanti siano gli autori, di cosa pubblichino, e mi domando come tu faccia a giudicare la qualità del sito e dei commenti leggendo due poesie al giorno, leggendo solo quelle tre righe che appaiono nelle pagine/elenco.
2) ....della portinaia del poeta. Questa frase non solo è sbagliata, ma è profondamente scorretta, perché sai benissimo che è il contrario, altrimenti non staresti in questo sito.

ti rispondo con serenità...speravo che mai avresti fatto questo esempio...parlo in particolare del punto a) e lo sai perchè...perchè le tue statistiche non sono in questo caso rappresentative, primo perchè come ho già detto, e qualcuno della tua redazione lo sa.. io non leggo da un pò di tempo, come non pubblico se non sporadicamente, per i motivi di cui il caso specifico....e poi voglio dirti...che magrado quello che affermi con le mie medie...io leggo...come visitatore...dato che non mi interessa in questo momento ogni volta che entro di fare il login....avresti potuto dirmi che forse sono un pò presuntuoso, oppure che sono troppo esigente...ma a ME che non leggo non lo puoi proprio dire...io leggo più che scrivere, qui...come nella mia vita...quindi...non fare di un discorso generale...un particolare...


continua)
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Lunedì 22 Ottobre 2007, 13:38:31
1) Lorenzo, sinceramente per poterti rendere conto di quanti autori pubblicano nel sito avresti dovuto leggere un po' di più. Dai dati, sempre questi maledetti e sterili dati, ma che qualche cosa vogliono dire, vedo che leggi una media di poco più di 2 poesie al giorno (comprese le tue). Leggendo così poco è ovvio che non ti puoi rendere conto di quanti siano gli autori, di cosa pubblichino, e mi domando come tu faccia a giudicare la qualità del sito e dei commenti leggendo due poesie al giorno, leggendo solo quelle tre righe che appaiono nelle pagine/elenco.
Ad esempio, io sono dell'opinione che la qualità dei commenti sia aumentata di molto. Non solo ci sono molti autori a commentare, ma quello che scrivono appare più "pensato" rispetto ai commenti di prima, che spesso erano istintivi gesti di apprezzamento, ecco: i commenti finalmente sono più commenti e meno apprezzamenti.
2) se mi interessasse il volume e non il contenuto farei come tanti altri siti, dove accettano tutto e di più, pensieri, aforismi, proverbi... e non ci sarebbero state tutte questo polemiche sui commenti, avrei ricevuto come una benedizione dal cielo il commento/sms di saluto alla cugina della sorella della portinaia del poeta. Questa frase non solo è sbagliata, ma è profondamente scorretta, perché sai benissimo che è il contrario, altrimenti non staresti in questo sito.

(seguito)


2) sei tu che forse senza accorgertene lo dici spesso, e lo fai rilevare..guarda che io apprezzo molto il tuo lavoro, apprezzo molto gli sforzi che fai insieme ad Ely, ma credo, come dicevo stamane, è necessario quel saltino che farebbe di Scrivere il migliore del web...tu sai bene che c'è una certa crisi nel sistema, e che sappiamo bene quale è il virus che colpisce questi siti...ma guarda..che se fosse come ho detto, non  ti condannerei per niente, anzi...capirei molto bene....ma non usare il termine "scorretta" in una sana discussione come questa...!!!io non sto qui per accendere polemiche assolutamente....propio in questi giorni faccio il mio compleanno dell'incontro con scrivere...ci tengo..e cerco seguendo il mio modo di essere, sempre di porre il mio pensiero...accetto quello degli altri..come vorrei che si accettasse il mio...
saluti...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Lunedì 22 Ottobre 2007, 13:40:48
L'albo d'oro non è questo. L'albo d'oro è un po' quello che volevate, cioè una selezione, una categoria dove si possono pubblicare solo un  numero limitato di poesie.
Per i distratti, è l'autore stesso che deve scegliere la sua migliore produzione e metterla nell'albo, e ciascun autore ha a disposizione un massimo di 5 pubblicazioni (in proporzione al numero di poesie pubblicate nel sito). Se, come dici tu, sono schifezze, sarà comunque la migliore schifezza di quell'autore, scelta dall'autore.
Il fatto è che quando dici "Proviamo a mettere in quella sezione solo le poesie che meritano davvero", chi intendi? Si è detto spesso in questo forum che nessuno ha l'autorità per dire se un testo sia poesia o no, figuriamoci per dire se è una bella poesia o no. "Chi" metterebbe le poesie nell'albo? Te ne incarichi tu? Ti senti tu giudice autorizzato ed autorevole?
Se dici che ci sono schifezze e che solo un centinaio si salvano, in effetti ti poni come critico e giudice accreditato a giudicare e selezionare, ma ho idea che ci sarebbe una rivolta nel sito se dessi a te l'incarico di selezionale le poesie più belle e metterle nell'albo.
Anzi, forse dare più rilievo in home page all'albo d'oro potrebbe essere positivo. Sto pensando di scegliere la poesia del giorno fra quelle dell'albo, e forse sarebbe meglio che sceglierle dal mucchio.

su questo argomento mi trovo a condividere la tua posizione...
l'Albo d'oro è gestito dal singolo autore, e ognuno sceglie di rappresentarsi come meglio crede...
l'idea di prendere la poesia del giorno tra queste mnon è sbagliata...
ciao
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: el_greco - Lunedì 22 Ottobre 2007, 14:28:12
...
Per i distratti, è l'autore stesso che deve scegliere la sua migliore produzione e metterla nell'albo, e ciascun autore ha a disposizione un massimo di 5 pubblicazioni (in proporzione al numero di poesie pubblicate nel sito).
...
Il fatto è che quando dici "Proviamo a mettere in quella sezione solo le poesie che meritano davvero", chi intendi? Si è detto spesso in questo forum che nessuno ha l'autorità per dire se un testo sia poesia o no, figuriamoci per dire se è una bella poesia o no. "Chi" metterebbe le poesie nell'albo? Te ne incarichi tu? Ti senti tu giudice autorizzato ed autorevole?
...

Cerchiamo di capirci, perchè vedermi attribuire cose che non dico e nemmeno penso è un po' seccante.

Io so benissimo che l'albo d'oro è composto dalle migliori poesie che ogni singolo autore (che abbia diritto a pubblicarvi) segnala.
Tuttavia lo ritengo comunque un duplicato visto che contiene cose che già esistono altrove, ma questo è un dettaglio, io infatti non ho mai detto che bisogna eliminare l'albo d'oro, ho solo avanzato una idea qualora vi siano problemi di spazio nel gestire altre proposte avanzate.
Detto ciò, non mi frega proprio nulla se nell'albo d'oro appare un capolavoro nerudiano o quindicimila cacchette alla "el greco" (il sito è tuo e sei padrone di organizzare la vetrina del tuo negozio come meglio credi) e nemmeno mi frega nulla di stilare una classifica delle migliori 100 poesie del sito anche perchè sfido chiunque a leggerne qualcuna e non avere crisi di rigetto dopo qualche decina (facciamo un centinaio?).
Fuguriamoci le migliaia già pubblicate... brrrr mi vengono i brividi.

In tutta questa comparsata, quello che mi interesserebbe e poter affrontare una discussione con l'autore di una qualunque poesia che io commento dal mio punto di vista e potermi arricchire del suo, facendo a meno ogni volta di aprire un topic come questo.
Altra cosa che mi piacerebbe poter vedere un giorno (ma so che sogno ad occhi aperti) è leggere dei commenti meno leziosi e più aderenti alla realtà del testo.
Ma non demordo, magari un giorno ci si arriverà...


el greco
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: alexandra - Lunedì 22 Ottobre 2007, 14:47:48
Allora se non vi dispiace ritorniamo alle proposte di Lorenzo, chi le condivide e chi no, chi ne vuole proporre altre!

-Non sono d'accordo con un limite di pubblicazione, questo di sicuro non aumenta la qualità, ognuno deve essere libero di pubblicare quando gli pare senza aspettare un preciso giorno e SE secondo alcuni è una "ciofeca" dovrebbe quantomeno comunicarlo all'autore, con tatto e sensibilità, suggerendo ad es. di cercare di scrivere meno prosa o ricercando metafore più originali. Inutile gridare alla pessima qualità, ma bisognerebbe che ognuno nel suo piccolo aiutasse, consigliando e chi vuole imparare, impara! chi vuole il confronto lo ha!

-a questo fine auspicabile sarebbe uno spazio ove confrontarsi, nel quale l'autore e commentatore si confrontano in pubblico, rendendo partecipi tutti di eventuali modifiche, chiarimenti, suggerimenti ecc.

-la bacheca è inutile per quanto mi riguarda, saluti e abbracci si possono fare in pvt e chi non riesce a scrivere un commento decente più del "bella, mi è piaciuta!" è meglio che non scriva niente!


-Già in passato ho proposto di ampliare il numero dei caratteri nei commenti, che almeno nella lunghezza dovrebbe essere libero!
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: el_greco - Lunedì 22 Ottobre 2007, 14:59:13
...
 secondo alcuni è una "ciofeca" dovrebbe quantomeno comunicarlo all'autore, con tatto e sensibilità, suggerendo ad es. di cercare di scrivere meno prosa o ricercando metafore più originali. Inutile gridare alla pessima qualità, ma bisognerebbe che ognuno nel suo piccolo aiutasse, consigliando e chi vuole imparare, impara! chi vuole il confronto lo ha!
a questo fine auspicabile sarebbe uno spazio ove confrontarsi dove auore e commentatore si confrontano in pubblico, rencendo partecipi tutti di eventuali modifiche, chiarimenti, suggerimenti ecc.

...


Brava Francesca Coppola, è proprio questo che suggerisco da quando sono entrato nel sito più o meno un anno fa.
Il commento così come è concepito ora è quanto di più sterile si possa immaginare.
I  commenti non seguiti da nessuno scambio con l'autore restano un mero esercizio stilistico o concettuale, privo di qualunque apporto di ogni genere.
Hai voglia che tutti dicano che si parla solo di commenti e poco di poesie,  l'attenzione per la poesia nasce dai commenti fatti alla stessa. Una poesia senza commenti mi dite che senso ha? Ed un commento senza possibilità di replica che tipo di crescita produce nel lettore?

pansiamoci tutti




el greco
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: alexandra - Lunedì 22 Ottobre 2007, 15:00:18
- Gruppi di lavoro, in questo caso posso dire che non si può imporre niente! nel senso che se ci sono persone che vogliono collaborare in vista di un fine, ad es. intorno allo studio di un poeta, che lo facciano... chi non vuole partecipare, libero di non farlo!
Ovviamente deve essere valorizzato.

- Infine, il forum, beh! sono d'accordo! avrebbe bisogno di precisi moderatori che indirizzino la discussione verso un preciso fine. Bisognerebbe far in modo di evitare quegli interventi che spostano l'attenzione dal tema proposto o quelli totalmente inutili che mirano solo alla battutina del giorno! va bene essere eclettici, ma dovremmo contare fino almeno a 100 per evitare di riempire inutilmente uno spazio importante.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: alexandra - Lunedì 22 Ottobre 2007, 15:04:53
Citazione
I  commenti non seguiti da nessuno scambio con l'autore restano un mero esercizio stilistico o concettuale, privo di qualunque apporto di ogni genere.
Hai voglia che tutti dicano che si parla solo di commenti e poco di poesie,  l'attenzione per la poesia nasce dai commenti fatti alla stessa. Una poesia senza commenti mi dite che senso ha? Ed un commento senza possibilità di replica che tipo di crescita produce nel lettore?

Una parentesi questa mia che vuole far capire l'importanza di questa modifica:
in passato ma tutt'ora alcuni autori mi hanno suggerito modifiche e approfondimenti, ed è seguito poi una scambio di opinioni in privato, sono sicura che quello scambio non avrebbe arricchito (come è stato) solo me, ma avrebbe giovato a quelle persone che come me hanno piccoli vizietti di scrittura, vuoi i puntini sospensivi, vuoi l'abitudine di spezzare male il verso o anche semplicemente un modo per ricercare metafore più originali...
ma mai deve essere in maniera leziosa!


Allora questo è quello che penso, adesso a chi tocca?
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Elisabetta Randazzo - Lunedì 22 Ottobre 2007, 16:05:07
Sono costretta nuovamente a intervenire, per rispondere alle vostre richieste sulla possibilità di ripristinare la "vecchia maniera" dei commenti. Cioè, quando l'autore poteva rispondere ai commentatori. Sono d'accordo con voi, perché anche a me piaceva di più, e non solo rispetto ai commenti, ma il "prima" era decisamente migliore, per l'armonia, per un modo di interagire diverso da ora. Quindi, vi chiederete, perché le cose sono cambiate? Perché ci sono sempre alcuni che rovinano tutto, e costringono a imporre quelle benedette regole che voi tanto criticate e che nemmeno a noi piacciono, ma in certi casi sono indispensabili.

Continua
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Elisabetta Randazzo - Lunedì 22 Ottobre 2007, 16:06:51
Voglio farvi un esempio, che riguarda la precedente tipologia del commento, che vi spiegherà meglio.

Una notte, dato che come sempre ho l'abitudine di "chiudere" il sito, mi ero accorta che un autore aveva venti commenti. Incuriosita sono andata a vedere e mi sono resa conto che lo spazio per esprimere pareri sulla poesia si era trasformato in una chat, protagonisti l'autore/ autrice...e commentatore/ commentatrice. Da precisare che esisteva una chat, e che questo episodio è solo uno dei tanti capitati.
Dato che sono come le formichine, che conservano tutto, sono in grado di riportarvi due dei commenti a quella poesia e a un'altra, di tenore simile, senza citare per rispetto i protagonisti.

01 / 12 / 06:

"Bellissima poesia, ed io sono il tuo maestro"

"Ahahahahaha, sì sì.... stasera mi sento in vena"

"Sono io il tuo "muso"?"

"Ahahahaahah, sì sì sì sì"

 

25 / 05 / 06

"Bellissima questa, mi rispecchia molto"

"Ehehehe, lo sai"

 

E non voglio proseguire, perché potrei continuare fino a stasera...
Voi potreste ribadire che per colpa di pochi tutti devono pagare. E io devo dirvi che non è così, perché, visto che il giochino era divertente, anche gli altri hanno iniziato ad approfittare di questa opportunità, togliendo ogni credibilità ai commenti e, di conseguenza, alle poesie e al sito.

Siamo stati costretti a cambiare le cose, rispetto a una situazione che avevamo creato così e che ci piaceva, sempre per arginare abusi e scarsa serietà.
Ora voi ci accusate di essere troppo fiscali, severi, persino nazisti, ma non sapete in quel periodo quante mail ci arrivavano per segnalare certe situazioni, con disappunto e disorientamento. Si sono dovuti per forza di cose prendere provvedimenti, ma non sono state mai decisioni a cuor leggero.

Ci sarebbe, ora, la maturità per gestire commento e risposta dell'autore nelle poesie? Certi comportamenti cui assisto me ne fanno dubitare, mio malgrado.
Mi ripeto: il sito è nato con sembianze che mi piacevano molto. Ora ci sono regole diverse, ma bisogna anche considerare che gli autori sono cresciuti di numero in modo impressionante, per cui tutto è più difficile da gestire.

Un'altra cosa: stiamo valutando con grande attenzione il modo per aumentare i caratteri sia alla nota d'autore sia ai commenti.

E.
 
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Nicomar - Lunedì 22 Ottobre 2007, 16:08:08
scusate se mi intrometto e forse, non volendo, entro in merito direttamente a qualche intervento,
e mene scuso da subito,
ma leggo, vorrei veramente sbagliare, molta aggressività nell’esporre le varie posizioni.
Per me proporre qualche innovazione, qualche spazio nuovo significa dire:

propongo all’editore di fare questo………………,
è una cosa nuova in più, ma non deve sostituire o eliminare una cosa che già esiste, che funziona e soprattutto gradita alla maggioranza.

dire di eliminare, cancellare, fare solo quello che si propone, a discapito di altre cose esistenti,
sostenere che le persone che scrivono sono scarse, di censurarle se non riflettono prima  di scrivere (poi con quale criterio? con quello dei proponenti?) mi sembra riduttivo, per non azzardare altri termini che sicuramente alimenterebbero altre polemiche che non voglio

le proposte ben vengano, tutte da rispettare e a volte da condividere, ma proposte non imposizioni.
tutti abbiamo ragione!
Se poi qualche proposta non và a buon fine non bisogna restarci male, credo non ci sia nulla di personale. Solamente la redazione ha ritenuto giusto non portarla avanti per il bene di tutta la comunità, e si accetta tranquillamente.
la mia proposta è:
umiltà, tolleranza, amore per il prossimo, comprensione, aperture mentali.
spazi liberi, rispetto per tutti, spazi per tutti, ognuno voli in quello che preferisce.
ovviamente seguendo le “famose linee editoriali” e senza essere ne volgari ne tanto meno offensivi.
Chiedo troppo?
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Webmaster - Lunedì 22 Ottobre 2007, 17:26:05
Brava Francesca Coppola, è proprio questo che suggerisco da quando sono entrato nel sito più o meno un anno fa.
Il commento così come è concepito ora è quanto di più sterile si possa immaginare.
I  commenti non seguiti da nessuno scambio con l'autore restano un mero esercizio stilistico o concettuale, privo di qualunque apporto di ogni genere.
Hai voglia che tutti dicano che si parla solo di commenti e poco di poesie,  l'attenzione per la poesia nasce dai commenti fatti alla stessa. Una poesia senza commenti mi dite che senso ha? Ed un commento senza possibilità di replica che tipo di crescita produce nel lettore?
pansiamoci tutti
el greco
Alla nascita del sito le cose erano proprio così: commento libero e possibilità di replica dell'autore. Peccato che invece di approfittarne per quello che tu proponi, questa possibilità di interazione è stata utilizzata per battibecchi del tipo "ma come ti permetti di dire che la mia poesia...", "Allora vai a zappare la terra", "Ma vacci tu", "No, tu per primo", "No, tu e tua sorella"... e così via, oppure per abbordaggi, come ha già riportato Ely.
A che serve riportare in vita una cosa che ha clamorosamente fallito per l'immaturità e l'inconsistenza mentale di alcuni autori?
Potreste dire "ripristinate il commento libero e poi cancellate i commenti inopportuni". No, grazie, anche questo è stato fatto, è stato il primo provvedimento preso. Però c'è stata una caterva di insulti e recriminazioni "nazisti", "questo è un lager", "nemmeno Hitler", "assassini della libertà di parola"... e così via, e quindi abbiamo dovuto togliere quella possibilità di interazione che c'era prima.
Non siamo stati noi a volerlo, noi avevamo messo i commenti liberi e la possibilità di dibattito e scambio. Sono stati gli autori del sito che hanno voluto rendere inutile questo strumento abusandone a loro piacimento, utilizzandolo male e danneggiando il sito.
La mancanza di un dialogo nei commenti lo sento anche io come una carenza del sito ed anche io vorrei che ci fosse. Ma si è già dimostrata che bastano 10 autori bambini a rovinare tutto, anche perché poi ci si mettono altri 50 a dargli man forte contro la "repressione liberticida".
Fra poco riprenderà il GC, speriamo che sia una occasione e una dimostrazione di maturità, una occasione proprio per andare in questa direzione.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: el_greco - Lunedì 22 Ottobre 2007, 17:52:39
Alla nascita del sito le cose erano proprio così: commento libero e possibilità di replica dell'autore. Peccato che invece di approfittarne per quello che tu proponi, questa possibilità di interazione è stata utilizzata per battibecchi del tipo "ma come ti permetti di dire che la mia poesia...", "Allora vai a zappare la terra", "Ma vacci tu", "No, tu per primo", "No, tu e tua sorella"... e così via, oppure per abbordaggi, come ha già riportato Ely.
A che serve riportare in vita una cosa che ha clamorosamente fallito per l'immaturità e l'inconsistenza mentale di alcuni autori?
Potreste dire "ripristinate il commento libero e poi cancellate i commenti inopportuni". No, grazie, anche questo è stato fatto, è stato il primo provvedimento preso. Però c'è stata una caterva di insulti e recriminazioni "nazisti", "questo è un lager", "nemmeno Hitler", "assassini della libertà di parola"... e così via, e quindi abbiamo dovuto togliere quella possibilità di interazione che c'era prima.
...



Ahahahah,  qui ammetto la mia ignoranza, nel senso che sono arrivato troppo tardi, quando i commenti erano già stati modificati nella loro struttura e quindi ignoravo tutta la storia. Ancora di più mi convinco che sul sito ci sono troppi lattanti bisognosi ancora di una educazione non solo letteraria, ma anche sociale che instilli loro gli elementi del vivere in comunità.
Checchè ne dica qualcuno che si lamenta per i miei modi spicci e intolleranti, la realtà resta sempre la stessa: senza certe persone che si spacciano per poeti, solo perchè hanno imparato a scrivere anni or sono alle elementari, il sito potrebbe compiere quel salto di qualità che tanti auspicano, ma finché non si troverà il modo di eliminare questa zavorra credo che l'unico modo per andare avanti alla meno peggio sia quello di "sparare ad altezza d'uomo" quando si incontra uno di questi cecchini della poesia.
E chissà che prima o poi non si accorgano di essere di troppo e decidano di migrare come le lumache dell'antartide.



el greco

Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Lunedì 22 Ottobre 2007, 17:55:10
I  commenti non seguiti da nessuno scambio con l'autore restano un mero esercizio stilistico o concettuale, privo di qualunque apporto di ogni genere.
Hai voglia che tutti dicano che si parla solo di commenti e poco di poesie,  l'attenzione per la poesia nasce dai commenti fatti alla stessa. Una poesia senza commenti mi dite che senso ha? Ed un commento senza possibilità di replica che tipo di crescita produce nel lettore?

pansiamoci tutti




el greco

questa è MUSICA per le mie orecchie....è su questo che dobbiamo spingere..
è questa, forse la migliore, chiave che permetterebbe un confronto di qualità...
e la poesia prenderebbe il suo vero significato...
essera condivisa...e diventare messo di scambio di opinioni....
uffuff...mi si è asciugata la gola per ripetere questo conecetto...

e questo sarebbe un bel salto...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Lunedì 22 Ottobre 2007, 17:59:54
Sono costretta nuovamente a intervenire, per rispondere alle vostre richieste sulla possibilità di ripristinare la "vecchia maniera" dei commenti. Cioè, quando l'autore poteva rispondere ai commentatori. Sono d'accordo con voi, perché anche a me piaceva di più, e non solo rispetto ai commenti, ma il "prima" era decisamente migliore, per l'armonia, per un modo di interagire diverso da ora. Quindi, vi chiederete, perché le cose sono cambiate? Perché ci sono sempre alcuni che rovinano tutto, e costringono a imporre quelle benedette regole che voi tanto criticate e che nemmeno a noi piacciono, ma in certi casi sono indispensabili.

Continua

scusa Ely, per tutta la stima che ho per te...ma di ALCUNI a me non frega niente...
basta emarginare questi alcuni...
metterli alla berlina, e vedrai che non lo faranno più...
quando le cose sono a regime...arriveranno a vergognarsi da soli della loro "pochezza"..
io sono sempre convinto che il libero mercato crea qualità di prodotto (è un concetto economico che non scopro io, ma che si applica bene anche in questo caso)

io non posso dipendere da alcuni "sprovveduti" perchè chi non sa leggere e non sa ripsettare una poesia...non sa nemmeno scrivere poesie...

Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Lunedì 22 Ottobre 2007, 18:14:33
Voglio farvi un esempio, che riguarda la precedente tipologia del commento, che vi spiegherà meglio.

tutto, sono in grado di riportarvi due dei commenti a quella poesia e a un'altra, di tenore simile, senza citare per rispetto i protagonisti.

01 / 12 / 06:

"Bellissima poesia, ed io sono il tuo maestro"

"Ahahahahaha, sì sì.... stasera mi sento in vena"

"Sono io il tuo "muso"?"

"Ahahahaahah, sì sì sì sì"

 

25 / 05 / 06

"Bellissima questa, mi rispecchia molto"

"Ehehehe, lo sai"

 

E non voglio proseguire, perché potrei continuare fino a stasera...
Voi potreste ribadire che per colpa di pochi tutti devono pagare. E io devo dirvi che non è così, perché, visto che il giochino era divertente, anche gli altri hanno iniziato ad approfittare di questa opportunità, togliendo ogni credibilità ai commenti e, di conseguenza, alle poesie e al sito.

Siamo stati costretti a cambiare le cose, rispetto a una situazione che avevamo creato così e che ci piaceva, sempre per arginare abusi e scarsa serietà.
Ora voi ci accusate di essere troppo fiscali, severi, persino nazisti, ma non sapete in quel periodo quante mail ci arrivavano per segnalare certe situazioni, con disappunto e disorientamento. Si sono dovuti per forza di cose prendere provvedimenti, ma non sono state mai decisioni a cuor leggero.

Ci sarebbe, ora, la maturità per gestire commento e risposta dell'autore nelle poesie? Certi comportamenti cui assisto me ne fanno dubitare, mio malgrado.
Mi ripeto: il sito è nato con sembianze che mi piacevano molto. Ora ci sono regole diverse, ma bisogna anche considerare che gli autori sono cresciuti di numero in modo impressionante, per cui tutto è più difficile da gestire.

Un'altra cosa: stiamo valutando con grande attenzione il modo per aumentare i caratteri sia alla nota d'autore sia ai commenti.

E.
 

ma si che ricordo ste cose...cara Ely...
ma basterebbe mettere una finesterella nel home page...e far vedere ai due grandi autori...come sviliscono lo spazio dedicato alla poesia..
in questi casi...deve intervenire la redazione e richiamare...pubblicamente ...

ma dopo tutta sta storia sui commenti...penso che siano pochi quelli che oggi lo rifarebbero...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Lunedì 22 Ottobre 2007, 18:22:43
Alla nascita del sito le cose erano proprio così: commento libero e possibilità di replica dell'autore. Peccato che invece di approfittarne per quello che tu proponi, questa possibilità di interazione è stata utilizzata per battibecchi del tipo "ma come ti permetti di dire che la mia poesia...", "Allora vai a zappare la terra", "Ma vacci tu", "No, tu per primo", "No, tu e tua sorella"... e così via, oppure per abbordaggi, come ha già riportato Ely.
A che serve riportare in vita una cosa che ha clamorosamente fallito per l'immaturità e l'inconsistenza mentale di alcuni autori?
Potreste dire "ripristinate il commento libero e poi cancellate i commenti inopportuni". No, grazie, anche questo è stato fatto, è stato il primo provvedimento preso. Però c'è stata una caterva di insulti e recriminazioni "nazisti", "questo è un lager", "nemmeno Hitler", "assassini della libertà di parola"... e così via, e quindi abbiamo dovuto togliere quella possibilità di interazione che c'era prima.
Non siamo stati noi a volerlo, noi avevamo messo i commenti liberi e la possibilità di dibattito e scambio. Sono stati gli autori del sito che hanno voluto rendere inutile questo strumento abusandone a loro piacimento, utilizzandolo male e danneggiando il sito.
La mancanza di un dialogo nei commenti lo sento anche io come una carenza del sito ed anche io vorrei che ci fosse. Ma si è già dimostrata che bastano 10 autori bambini a rovinare tutto, anche perché poi ci si mettono altri 50 a dargli man forte contro la "repressione liberticida".
Fra poco riprenderà il GC, speriamo che sia una occasione e una dimostrazione di maturità, una occasione proprio per andare in questa direzione.

non sono d'accordo...
quello che succedeva, succedeva in tempi lontani...lo ricordo bene...
ma da allora ad oggi....dopo queste discussioni io penso che non succederebbe più...
e poi se succedesse andrebbe fatto l'intervento adeguato....

io vorrei che questa vostra posizione rigida si ammorbidisse...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Lunedì 22 Ottobre 2007, 18:27:03

E chissà che prima o poi non si accorgano di essere di troppo e decidano di migrare come le lumache dell'antartide.



el greco



è che non sanno dove andare...poveri piccoli...
forse bisognerebbe trovare un bravo pifferaio...ma ho capito che sono sordi..ciechi...ma ahimè..non muti...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Simona Scudeller - Lunedì 22 Ottobre 2007, 18:40:13
Citazione
il problema fondamentale è la cultura del commento....che non si vuole affrontare...

Ho letto la discussione e vi assicuro che è stato difficile entrare nell adiscussione senza perdersi per nei vicoli dei soliti argomenti.
Ho riportato il concetto di Lorenzo che secondo me è il punto focale.
educare al commento non significa ingabbiarlo ma dare gli strumenti e le indicazioni d'uso.
Sembra una cavolata lo so ma l'ovvietà è soggettiva, quindo la regola ci deve essere.
Tu El greco qualche tempo fa nel post di lorenzo in cui si discuteva per la ripresa del sito hai scritto che la democrazia è un bene non un diritto. Spero di non aver sbagliato.
Quindi se qualcuno si arroga il diritto di comportarsi liberamente calpestando i  miei diritti ci deve essere qualcuno che dirige.

La qualità dei commenti è salita nel modo di espressione non so quanto nel contenuto, ma sicuramente ha un immagine più lineare, forse fredda e asettica, non lo so, io gradisco di più.
Ciò che mi fa pensare ed è stato già espresso da qualcuno prima di me, è che l'abbassamento del numero dei commenti è dovuto alla difficoltà di saper commentare secondo certi canoni, quindi ci vuole qualcuno che educhi.
Il lavoro fatto da Zima sulla metrica e sull'analisi del testo con dei riferimenti precisi è un'iniziativa importante.... ma non siamo a scuola e non ci sono compiti da fare.

Il gruppo di lavoro credo sia una delle strade possibili, a me piacerebbe molto discutere una poesia analizzandola dal punto di vista emozionale e qualitativo, credo cmq che questo non debba essere fatto sulla pagina stessa della poesia ma sul forum.

Sarebbe bello che ognuno di noi facesse uso della propia libertà a benefico degli altri, o rispettando gli spazi altrui, purtroppo, come abbiamo visto, questo non è possibile ed i risultati ci portano ancora a discutere.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Nicomar - Lunedì 22 Ottobre 2007, 18:54:31
Per Luigi e per tutti gli iscritti al sito

Una volta un tizio disse:
questa razza è venuta male, ha imparato peggio, non è alla mia altezza, non è degna di stare con la mia razza
… se li cucinò al forno
Buon appetito
Mi scuso con te Luigi, hai creato, dal nulla, una spazio, una comunità straordinaria dove il rispetto e la tolleranza regna, ma qui non si fa altro che discutere in questi termini, oltretutto non fa  che smorzare l’entusiasmo (forse è questo l’obbiettivo?) di tanti, pensi sia normale, tollerabile, non offensivo per il 99% degli iscritti?...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Simona Scudeller - Lunedì 22 Ottobre 2007, 19:10:11
Per Luigi e per tutti gli iscritti al sito

Una volta un tizio disse:
questa razza è venuta male, ha imparato peggio, non è alla mia altezza, non è degna di stare con la mia razza
… se li cucinò al forno
Buon appetito
Mi scuso con te Luigi, hai creato, dal nulla, una spazio, una comunità straordinaria dove il rispetto e la tolleranza regna, ma qui non si fa altro che discutere in questi termini, oltretutto non fa  che smorzare l’entusiasmo (forse è questo l’obbiettivo?) di tanti, pensi sia normale, tollerabile, non offensivo per il 99% degli iscritti?...


Scusami ma non ho ben capito cosa intendi.
Qua non mi sembra che venga discriminanto qualcuno, è una discussione aperta nella quale si affrontano  delle questioni che riguardano tutti.
Smorzare l'entusiasmo di chi scusa?
Santo cielo dire che alzare la qualità è necessario per la sopravvivenza di un sito che tratta di poesia è  repressione!
Ma stiamo scherzando?
Dire che i cazzeggiatori se ne dovrebbero andare altrove è un'eresia?
Allora rinchiudetemi!!!
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Lunedì 22 Ottobre 2007, 19:11:50
Per Luigi e per tutti gli iscritti al sito

Una volta un tizio disse:
questa razza è venuta male, ha imparato peggio, non è alla mia altezza, non è degna di stare con la mia razza
… se li cucinò al forno
Buon appetito
Mi scuso con te Luigi, hai creato, dal nulla, una spazio, una comunità straordinaria dove il rispetto e la tolleranza regna, ma qui non si fa altro che discutere in questi termini, oltretutto non fa  che smorzare l’entusiasmo (forse è questo l’obbiettivo?) di tanti, pensi sia normale, tollerabile, non offensivo per il 99% degli iscritti?...


la tua è istigazione...caro Nicomar....qui mi sembra che si stia discutendo tra amici...rilassati in divani, con un tazza di caffè...
perchè vuoi vedere ombre dove non ci sono....
Luigi sa distinguere bene le mele, dalle pere...
tu mi sembra che tratti tutto come "prodotti agricoli"...
è un bel salotto, dove lo stile della dialettica dei singoli, non prescinde dall'educazione...
ed io non ho letto frasi irrespettose...
questa è la vita intellettuale del sito...
se ti senti a disagio...è un tuo problema...

tranquillo non siamo in parlamento, e non ci sono partiti che devono difendere logiche personali...

qualche pecora nera c'è...ma pazienza..
meglio così..almeno sappiami di chi parlare...

impariamo a discutere...
forse non lo hai capito, ma anche questa è una bella ecercitazione di scrittura privata...

lascia stare i forni...la tua battuta è stata veramente poco felice..

Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Lunedì 22 Ottobre 2007, 19:19:10

Il gruppo di lavoro credo sia una delle strade possibili, a me piacerebbe molto discutere una poesia analizzandola dal punto di vista emozionale e qualitativo, credo cmq che questo non debba essere fatto sulla pagina stessa della poesia ma sul forum.

Sarebbe bello che ognuno di noi facesse uso della propia libertà a benefico degli altri, o rispettando gli spazi altrui, purtroppo, come abbiamo visto, questo non è possibile ed i risultati ci portano ancora a discutere.


rifletti bene su questo aspetto...
una delle cose che non va nei commenti, che l'autore "subisce"...ovvero non può intervenire sui commenti che forse con un confronto aperto diventerebbero importanti per la poesia...
ci sarebbe una discussione intorno alla poesia interattiva, dove il valore del testo non può che guadagnarne..e rendere tutto più vivo...

nel momento che l'autore pubblica la poesia...praticamente perde la poesia, che diventa di altri...dei lettori dei commentatori (giusto così)..e lui resta passivo, e  non può più intervenire per chiarire, per sviluppare, per rendere la poesia viva e dinamica...
è come lasciarla in balia delle onde...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Pierluigi - Lunedì 22 Ottobre 2007, 20:09:49
Buonasera colleghi e colleghe, sono nuovo di nick ma di vecchia presenza in questo sito e vorrei portare una mia proposta, che potrebbe accontentare molti.
- Si potrebbero postare le poesie facendole filtrare dalla Redazione, sia per le matricole che per i veterani, per poi pubblicarle i giorni successivi, così si avrà più tempo per leggere quelle già pubblicate nei giorni precedenti. Così la Redazione potrà avere l’opzione di scartare quelle poco poetiche o poco adatte al Sito.
- Si potrebbero postare i commenti facendoli filtrare dalla Redazione, per poi essere pubblicati nei giorni successivi, così non ci sarebbero problemi a valle sul tipo di commento ma sarebbero scartati a priori. Con questo meccanismo, anche se oneroso per la Redazione, darebbe la possibilità di interloquire con l’autore solo per quanto riguarda la poesia e null’altro.
Grazie per la vostra attenzione
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Simona Scudeller - Lunedì 22 Ottobre 2007, 20:10:53
rifletti bene su questo aspetto...
una delle cose che non va nei commenti, che l'autore "subisce"...ovvero non può intervenire sui commenti che forse con un confronto aperto diventerebbero importanti per la poesia...
ci sarebbe una discussione intorno alla poesia interattiva, dove il valore del testo non può che guadagnarne..e rendere tutto più vivo...

nel momento che l'autore pubblica la poesia...praticamente perde la poesia, che diventa di altri...dei lettori dei commentatori (giusto così)..e lui resta passivo, e  non può più intervenire per chiarire, per sviluppare, per rendere la poesia viva e dinamica...
è come lasciarla in balia delle onde...

Ma vedi io posso concordare con te, c'è un particolare che non hai menzionato -siamo tutti in grado di mantenere il "confronto" sui toni della discusione costruttiva?
nasce il confronto se c'è rispetto
nasce il conflitto se c'è troppa convinzione
pe fare ciò che tu dici e ridici da tempo necessità di un monitoraggio continuo sia per l'autore che per il lettore, mi spieggo... ci sono le teste calde che in privato accusano e si dimenano per decisioni redazionali...ergendosi a grandi poeti
immagina che succederebbe in pubblico se criticati
Capisco che non dovrebbe essere "il passato " a condizionare l'eventuale evoluzione, il problema sta nel gestire questioni di questo tipo per poi avanzare in altri sensi.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Martedì 23 Ottobre 2007, 08:15:27
Buonasera colleghi e colleghe, sono nuovo di nick ma di vecchia presenza in questo sito e vorrei portare una mia proposta, che potrebbe accontentare molti.
- Si potrebbero postare le poesie facendole filtrare dalla Redazione, sia per le matricole che per i veterani, per poi pubblicarle i giorni successivi, così si avrà più tempo per leggere quelle già pubblicate nei giorni precedenti. Così la Redazione potrà avere l’opzione di scartare quelle poco poetiche o poco adatte al Sito.
- Si potrebbero postare i commenti facendoli filtrare dalla Redazione, per poi essere pubblicati nei giorni successivi, così non ci sarebbero problemi a valle sul tipo di commento ma sarebbero scartati a priori. Con questo meccanismo, anche se oneroso per la Redazione, darebbe la possibilità di interloquire con l’autore solo per quanto riguarda la poesia e null’altro.
Grazie per la vostra attenzione


scusami...ma il filtro proprio non mi piace...come strumento obbligato di passaggio...
il controllo come sempre e cone in ogni cosa che ci sia, ma a posteriori, e solo per gli estremismi...
una cosa di questo genere darebbe l'idea di uno stato bulgaro...
ma ogni opinione è buona...
come quella tua
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Martedì 23 Ottobre 2007, 08:29:49
Ma vedi io posso concordare con te, c'è un particolare che non hai menzionato -siamo tutti in grado di mantenere il "confronto" sui toni della discusione costruttiva?
nasce il confronto se c'è rispetto
nasce il conflitto se c'è troppa convinzione
pe fare ciò che tu dici e ridici da tempo necessità di un monitoraggio continuo sia per l'autore che per il lettore, mi spieggo... ci sono le teste calde che in privato accusano e si dimenano per decisioni redazionali...ergendosi a grandi poeti
immagina che succederebbe in pubblico se criticati
Capisco che non dovrebbe essere "il passato " a condizionare l'eventuale evoluzione, il problema sta nel gestire questioni di questo tipo per poi avanzare in altri sensi.


guarda Simo, ti faccio un esempio...io ho imparato a giocare bene a scacchi, ciocando con chi era migliore di me, così a tennis, e cosi nel lavoro...e cosi nella cultura...
se voglio frequentare luoghi dove tutto è di un livello inferiore al mio, parole di prestazioni nel gioco, o come nella cultura, o co vado come portatore di buona novella, maestro, travasore di esperienza, quindi per dare, altrimenti mi indebolisco anche io..
tra persone INTELLIGENTI e sensibili, lo stare insieme non crea conflitto, ed è facile emarginare l'imbecille o il presuntuoso...
e poi chi si reputa grande poeta, e se ne riempie la bocca..penso che abbia sbagliato sito...lo consiglio ad andare a via dela Lungara, c'è l'Accademia dei Lincei....
qui dovrebbe essere applicato un bel principo della mia amata idraulica...quello dei vasi comunicanti, in situazione dinamica...
mi sembra che ci sia, lo leggo sovente, un pò di timore per questi individui un pò, diciamo, "so tutto io"...ma ti ripeto...il libero mercato crea il prodotto buono e migliore...

(segue su citazione di Simo)
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Martedì 23 Ottobre 2007, 08:30:51
(continua su citazione di Simo)
quando, sull'esempio di Ely, io avevo un commento idiota sui mie testi, pregavo sempre la redazione di non toglierlo assolutamente...ritenevo e ritengo che fosse stato il migiore sistema per fare distinguere le mele con le patate...
la censura, l'eliminare, toglie la possibilità di misurare veramente il tutto..
ecco perchè io mi batto per la trasperenza assoluta..
ci sarà un periodo di avviamento difficile, ma poi le cose si sistemano..
i nuovi si adatterenno facilmente, i vecchi...ah...i vecchi...ma le vecchoe volpi le conosciamo tutti...e quindi sapere come trattarle non è poi così difficile...sappiamo nomi cognomi ed indirizzo :D :D..taglia delle scarpe e come si lava i denti... ;)
ecco il salto.... ;)

e poi dai...paura di chi....?
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Martedì 23 Ottobre 2007, 10:19:53
per la redazione e per il WM...
Allora a quasi una settimana di sfibranti conversazioni possiamo, sintetizzando, che

Pubblicazioni: al di là di alcune opinioni diverse, voi dite...
va tutto bene così, i numeri rilevano che la colpa è solo di tanti autori che pubblicano, anche se questi autori per la maggior parte sono  in nuovi. (circa 50 al mese)


Commenti:
non c’è assolutamente la disponibilità cambiare il sistema commenti attuali, con bacheca allegata, e con controllo attento sulla metodologia di commenti.
Ovvero opzione rigidità


Gruppi di lavoro:
silenzio assoluto, dalla discussione non interessa a nessuno e quindi diventa aria fritta..si va avanti così a naso

Forum:
silenzio anche qui, non interessa a nessuno di avere un po’ di logica nel forum, e quindi va bene cosi

Redazione:
silenzio anche qui…la redazione controlla e gestisce le linee del WM..

quindi prendo atto della staticità e del regime conservativo…manca la stima reciproca, manca la fiducia nelle persone, manca il coraggio...e siccome non ho voglia di rifare per l’ennesima questi discorsi…annoto le risposte ufficiali
non posso che prendere atto…sbaglio?
questo è dialogare...
un pò mi sorprende l'assenza di Paolo il redattore, che tanto spingeva per avere mie proposte, e tanto si è diluito...
molto bene...
è quello che volevo sentire e vedere con i mie occhi...
dopodomani faccio due anni di permanenza nel sito...ci penserò un pò su...
il fatto è che non è più quel sito....bisogna ammetterlo...ci sono stati cambiamenti positivi. ma dal punto di vista della comunità e della trasversalità....penso che ci sia stato un arretramento...molto forte..
buona giornata...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Webmaster - Martedì 23 Ottobre 2007, 10:47:29
non sono d'accordo...
quello che succedeva, succedeva in tempi lontani...lo ricordo bene...
ma da allora ad oggi....dopo queste discussioni io penso che non succederebbe più...
e poi se succedesse andrebbe fatto l'intervento adeguato....
io vorrei che questa vostra posizione rigida si ammorbidisse...
Domanda a Paolo, Zima o Stefano: dopo qualche giorno di redazione hanno detto che non avrebbero mai immaginato quello che succede "dietro" e che a voi autori non arriva neppure.
Quello che succedeva succede sempre, solo che avendo messo un cartello di divieto di accesso, una sbarra a chiudere la strada del sito ed una redazione a fare da custode all'entrata, solo pochi riescono ad arrivare in pubblico.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: el_greco - Martedì 23 Ottobre 2007, 10:56:31
...
qui dovrebbe essere applicato un bel principo della mia amata idraulica...quello dei vasi comunicanti,

...

mmm pessimo esempio... Vasi comunicanti = omologazione = mescita culturale= appiattimento totale

Risultato: anche quei quattro autori validi finirebbero con il perdersi dentro i vasi (del cesso?).




Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: el_greco - Martedì 23 Ottobre 2007, 11:15:52
Vorrei mettere a fuoco una questione di lana caprina secondo me molto importante al fine di capire meglio ed andare avanti senza sbagliare strada.

Il WM ha detto che questo sito è stato creato da lui per, diciamo così, soddisfare l'esigenza di dare voce a persone che normalmente stanno in disparte.

Benissimo. Quindi fino a che punto dobbiamo preoccuparci di metrica, di figure retoriche ecc ecc? Nel senso che (e lo chiedo al WM) la qualità delle poesie è così importante?

In altre parole, voglio dire che siamo in un sito non di professionisti e letterati ma di gente che ama, nei ritagli di tempo e non come occupazione princiapale, scrivere qualche verso. Quindi forse, i commenti, più che di critica, dovrebbero essere legati allo stato emozionale dell'autore.

Volevo sottolineare questa questione per non prendere fischi per fiaschi e parlare di cose senza avere bene in mente la meta...


Lo chiedi al WM ed è giusto che ti risponda lui, io posso darti il mio parere anche se non richiesto.

Questo fino a prova contraria dovrebbe essere un sito di poesie, digita "poesia" su google e potrai farti una idea di quello che vuol dire scrivere di poesie.
Per il resto, per quello a cui tu accenni, ci sono i circoli del dopolavoro, per esempio quelli delle ferrovie dello stato, lì non hanno tante prestese, potresti provare tu e quelli che come te pensano che poesia sia un sinonimo di cestino per la carta straccia.



el greco
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: alexandra - Martedì 23 Ottobre 2007, 11:24:33
Citazione
Per il resto, per quello a cui tu accenni, ci sono i circoli del dopolavoro, per esempio quelli delle ferrovie dello stato, lì non hanno tante prestese, potresti provare tu e quelli che come te pensano che poesia sia un sinonimo di cestino per la carta straccia.


Credo che El greco tu abbia frainteso.

Quello che Paolo voleva dire è che forse se questo sito come tempo fa ci fu detto, nasce principalmente per quelle persone che hanno problemi a relazionarsi e che hanno come hobby la scrittura ma senza pretesa...
allora che senso ha parlare di figure retoriche, metrica e rendere il commento più altolocato e ingabbiato?
è una contraddizione!
a questo punto se questo è il fine, allora il commento doveva essere lasciato libero ed impostato su basi emozionali.

o mi sbaglio Paolo?

in fondo mi sa che chiede come Lorenzo, un manifesto del sito, per non sgolarsi inutilmente e premere per quelle modifiche che mai verranno attuate, perchè diverse dalla linea adottata dal sito.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Martedì 23 Ottobre 2007, 12:15:03
mmm pessimo esempio... Vasi comunicanti = omologazione = mescita culturale= appiattimento totale

Risultato: anche quei quattro autori validi finirebbero con il perdersi dentro i vasi (del cesso?).






ahaha..caro El Greco hai però tralasciato una altra mia parola DINAMICA...
hai presente le maree....hai presente la navigazione per chiuse...?
sei tremendo non lasci cadere una parola...
ma il discorso.era...non quello statico...a cui fai riferimento tu...

è meglio fluidodinamica....
anche questo è lessico poetico...

ma per la mescita si...
la mescita è importante..ovvero una bella soluzione salina non sarebbe male...perchè poi con un pò di sole....il sale resta sale...poi le membrane osmotiche possono essere più naturali di quanto si possa pensare...


Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Webmaster - Martedì 23 Ottobre 2007, 12:17:57
Il WM ha detto che questo sito è stato creato da lui per, diciamo così, soddisfare l'esigenza di dare voce a persone che normalmente stanno in disparte.
Non c'è peggior sordo di chi non vuole ascoltare, dice il proverbio.
Ho detto e stradetto che il sito è per tutti, dal poeta provetto (se accondiscende a stare fra noi mortali) al dilettante da dopolavoro ferroviario (perché sempre ferroviario?).
Già un'altra volta hai cercato di "classificare" il sito come luogo per disadattati mentali, ora dici che è per disadattati sociali. Il sito non ha etichetta e non ne vuole.
Ho dovuto precisare che il sito esiste anche per persone che non fanno i fighetti o non si sentono poeti provetti, con il cardigan, la pipa e l'occhialino a discutere in poltrona dei poemi didascalici di Nicandro di Colofone sorseggiando Earl Gray con un goccio di Bushmills, quando mi è parso che qualcuno volesse fargli prendere quella strada. L'ho dovuto precisare di nuovo quando qualcuno voleva che fosse il bollettino del club degli amici. Se vuoi lo preciso ancora: il sito è per tutti.
Per favore tieni lontane le mani dall'etichettatrice Dymo. Appena comprata è forte la tentazione di etichettare tutto, ma abbiamo vissuto bene senza la scritta "porta" sulla porta e vorremmo continuare così.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Martedì 23 Ottobre 2007, 12:24:34
Domanda a Paolo, Zima o Stefano: dopo qualche giorno di redazione hanno detto che non avrebbero mai immaginato quello che succede "dietro" e che a voi autori non arriva neppure.

e questo lo considero un vostro grosso ERRORE...
a che serve tenere nascosto il vero stile di alcuni...?
almeno riesco a capire con chi mi trovo a che fare..
invece così ...pensi che l'ovattato e il tutt spolverato e lindo mi rende il pensiero tranquillo, e la vita rosea..?
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: el_greco - Martedì 23 Ottobre 2007, 12:41:34
A questo punto, dopo 11 pagine, 165 post e 1200  e passa letture, m'agg rutt e ppall.

Mi tiro fuori.




el greco
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Martedì 23 Ottobre 2007, 12:58:41
A questo punto, dopo 11 pagine, 165 post e 1200  e passa letture, m'agg rutt e ppall.

Mi tiro fuori.




el greco

 :D...le prime micro fratture cominciano a ramificarsi anche nelle mie....
ma sono curioso di leggere il Paolo redattore che qualche giorno fa, mi ha tempestato di voler saper le mie proposte...e poi si è diluito....come vapore....
e allora?...
sono piacevolemente in attesa che mi si dica....
"ma che dici....tanto qui stiamo bene così...non ci provare a fare il progressista...qui... le regole sono queste, che ti lamenti ti diamo un bel salotto, pulito spolverato, i cattivi sono alla porta, i ribelli imbavagliati....su lascia stare hai perso anche questa volta...fatti una ragione...prendere o lasciare"..

aspetto...con il sorriso tra le labbra...
e un bel libro tra le mani...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Martedì 23 Ottobre 2007, 13:26:25
A questo punto, dopo 11 pagine, 165 post e 1200  e passa letture, m'agg rutt e ppall.



   Caro Lorenzo...anche io, come Elgreco... ;)
 Poi, nel frattempo, non dubitare, la discussione sta continuando a livello di Redazione. E' inutile parlare, quando non ci sono novità. Tornando all'esempio che mi è caro, è vero, da medico tempesto il paziente di anamnesi, analisi ematiche, indagini strumentali, per avere più notizie possibile, e più chiare possibile. Quando ho tutti gli elementi...taccio, eventualmente mi consulto con i miei colleghi...e solo alla fine, parlo....OVVIAMENTE in termini più rapidi che in un sito di poesia.

   La Redazione, e quindi anche Paolo, parlerà alla fine. Quando ci sarà qualcosa da dire di nuovo. Altrimenti, è un puro esercizio di retorica. Il sito è "Scrivere.info", non "Parlo.ergosum".
  Col sorriso finale, ti saluto.
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Martedì 23 Ottobre 2007, 13:42:23

   Caro Lorenzo...anche io, come Elgreco... ;)
 Poi, nel frattempo, non dubitare, la discussione sta continuando a livello di Redazione. E' inutile parlare, quando non ci sono novità. Tornando all'esempio che mi è caro, è vero, da medico tempesto il paziente di anamnesi, analisi ematiche, indagini strumentali, per avere più notizie possibile, e più chiare possibile. Quando ho tutti gli elementi...taccio, eventualmente mi consulto con i miei colleghi...e solo alla fine, parlo....OVVIAMENTE in termini più rapidi che in un sito di poesia.

   La Redazione, e quindi anche Paolo, parlerà alla fine. Quando ci sarà qualcosa da dire di nuovo. Altrimenti, è un puro esercizio di retorica. Il sito è "Scrivere.info", non "Parlo.ergosum".
  Col sorriso finale, ti saluto.

e il paziente nel frattempo potrebbe morire... ;)scherzo...
è quello che mi aspettavo da te e da tutti voi....
un messaggio...a te e alla redazione...chiudete pure il topic...

ho capito...veramente tutto..grazie..
devo confessare che mi sono mollto divertito in questi giorni...ho provocato...o come ti piace a te, come medico, ho misurato la febbre...
è sempre quella..
apatia assoluta...

sono io che sono nel posto sbagliato...
caro il dott. Paolo...
il paziente si è stufato di stare qui..vedo che sei entrato molto bene nel ruolo...di dire...e non fare..
perfetto..

e con il sorriso...della famosa formula delle dimostazioni delle tesi nel mio corso di analisi matematica
CVD....
buona giornata a tutti....
mi preparo le mie cose...ed entro...il mese porto via il mio bagaglio...
buon divertimento...

Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Paolo Ursaia - Martedì 23 Ottobre 2007, 13:44:37
 Mi dispiace che pensi questo...comunque, entro il mese, vedrai che le cose non stanno come temi.
  Ti risaluto, o sfiduciato! ;)
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Lorenzo De Vanne - Martedì 23 Ottobre 2007, 13:48:50
Mi dispiace che pensi questo...comunque, entro il mese, vedrai che le cose non stanno come temi.
  Ti risaluto, o sfiduciato! ;)

a me non interessa più..grazie...
è lo stile che vi manca....
"cantatevela e suonatevela da/tra voi"..

buon girotondo...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Zima - Martedì 23 Ottobre 2007, 14:07:30
e con il sorriso...della famosa formula delle dimostazioni delle tesi nel mio corso di analisi matematica
CVD....
buona giornata a tutti....
mi preparo le mie cose...ed entro...il mese porto via il mio bagaglio...
buon divertimento...

grazie Lorenzo...anche se forse ti stai divertendo da solo...

volevo solo aggiungere un qualcosa per poi lasciarvi scannare tutti di nuovo:
non si creda che le persone che devono apportare i cambiamenti da voi richiesti, stiano ventiquattrore su ventiquattro nell'ufficio di redazione! queste persone lavorano, studiano, hanno casa e famiglia proprio come tutti gli altri, e come tutti gli altri vogliono partecipare al forum, leggere le poesie, commentarle e scriverle...in più stanno in redazione a convalidare poesie e a cercare di mettere in atto i suggerimenti per migliorare il sito oltre, ovviamente, a prendersi dei begli insulti da parte vostra!

quindi forse bisognerebbe capire che abbiamo cercato di discutere pacificamente e continuiamo non solo a leggere e accogliere le vostre proposte, ma a cercare di metterle in atto nel modo ke sia il migliore per tutti!

se si avesse un po' meno fretta e la si smettesse di accusare gratuitamente, vedreste dei risultati in tempi più brevi... non c'è apatia, c'è una forte attività fatta anche di riunioni interne volte a mettere tutti d'accordo su ogni punto preso in considerazione in questa discussione...
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Monster - Martedì 23 Ottobre 2007, 14:10:02
il paziente si è stufato di stare qui..vedo che sei entrato molto bene nel ruolo...di dire...e non fare..
perfetto..

c'è sempre la possibilità di firmare "la cartella clinica" e imboccare l'uscita..
o no?
Titolo: Re: e allora?...che facciamo?
Inserito da: Webmaster - Martedì 23 Ottobre 2007, 14:25:35
Visto che Lorenzo stesso si è stufato, lui che ha aperto il topic, sarà bene chiuderlo.