Autore Topic: La letteratura e il suo ambiente  (Letto 734 volte)

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Offline Michele Tropiano

La letteratura e il suo ambiente
« il: Venerdì 2 Settembre 2011, 17:17:08 »
Su di un libro di critica letteraria che sto leggendo ho trovato questa riflessione interessante, che volevo condividere con voi:

In generale si può dire che non pare vi sia un nesso imprescindibile fra la nascita di una grande opera letteraria e lo stato di civiltà del paese in cui nasce. Un'epoca di grandissimo splendore della vita civile come il Rinascimento italiano non ha prodotto molti capolavori letterari di valore assoluto; sappiamo invece cosa è stata la grande letteratura russa dell'Ottocento in pieno periodo zarista [...] Quel che possiamo ragionevolmente pensare è che l'esistenza di condizioni propizie al lavoro intellettuale come libertà, tolleranza, benessere materiale e opportunità di espressione incida sulle condizioni generali dello sviluppo culturale, educativo, in una parola civile, favorendo anche la nascita e la pubblicazione di buone opere letterarie. Il "genio" letterario tuttavia non nasce sempre in questo tipo di situazioni, e alle volte anzi fiorisce fra le difficoltà. Si tratta quindi, in larga misura, di una "variabile indipendente", la cui apparizione non può essere spiegata prevalentemente in base a considerazioni di tipo storico, sociale o economico.

(F. Suitner, "La critica della letteratura e le sue tecniche", Carocci 2008, pp. 70-71)
« Ultima modifica: Venerdì 2 Settembre 2011, 17:18:49 da Michele Tropiano »
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

Offline paolo corinto tiberio

Re: La letteratura e il suo ambiente
« Risposta #1 il: Venerdì 2 Settembre 2011, 17:39:30 »
stabilita la debita differenza tra "produzione" e "commercializzazione", pertanto la conoscenza dell'opera sì, può dirsi una variabile indipendente...  :D
salvatico è quel che si salva