Ho letto alcune sue liriche e soprattutto la vostra dolorosa partecipazione, per cui mi sono permesso di ricordare Colomba col solo modo che so fare e col solo modo che lei certamente amava. Se la Redazione lo ritiene poco opportuna, può anche cancellare questo post.
Ciao, Colomba
E questa vita tua un foglio bianco
scorreva con il cuore non mai stanco
narrando la speranza a piene mani
legata all’incertezza del domani.
E questa vita tua ridente e gaia
tesseva con orgoglio da operaia
donando al dì presente un dì futuro
svelando il suo passato aspro e duro.
E questa vita tua Colomba mia
non voglio che cancelli la sua scia
ché il sole della mente è un raggio puro
che rima con l’impegno di uno giuro.
E questa vita nostra è un dio tiranno
che lotta senza frode e senza inganno
gridando al tuo bisogno più cullato
che il senso della vita è il nostro fiato.