Autore Topic: 8 marzo 2009  (Letto 5996 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Anfra

8 marzo 2009
« il: Domenica 8 Marzo 2009, 14:00:14 »
Oggi, sono molte le donne che festeggiano, ma molte altre sono tristi, spesso mi chiedo il senso di alcune feste, come queste e come altre, esempio? La festa della mamma, del papà, dei nonni, perchè esistono? Si dice che sono state istituite per ricordarsi almeno una volta l'anno di esistere, ma noi ci ricordiamo una volta l'anno di essere donne? O di essere mamme? O papà? O nonni? Io penso che ogni giorno di ogni anno, noi siamo quel che siamo, figli, nipoti, genitori, donne e uomini, ma perchè festeggiare? Se ho voglia di fare un regalo ad una persona a me cara, per dirgli un grazie per tutto ciò che fa per me, c'è proprio bisogno di aspettare uno di questi giorni? E poi perchè si festeggia questo giorno? Questo giorno dai miei ricordi è un giorno triste perchè delle donne lavoratrici hanno pagato con la vita, cosa c'è di bello di interessante di gioioso a me viene solo una grande tristezza. E voi cosa ne pensate?
« Ultima modifica: Domenica 8 Marzo 2009, 14:03:09 da Anfra »
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

Alessio J

  • Visitatore
Re: 8 marzo 2009
« Risposta #1 il: Domenica 8 Marzo 2009, 19:10:41 »
Passeggiando in centro ho notato una coppia con un bambino che passeggiavano mano nella mano con tutta tranquillità. Ad una bancarella il marito ha acquistato un mazzolino di mimosa e l'ha donato alla moglie la quale ha ricambiato il dono con un bacio. Durante la passeggiata il figlioletto di pochi anni è sfuggito dalla mano della mamma e il padre/compagno lo ha dapprima rincorso e preso e poi riportato alla madre.
Niente di strano se non per il fatto che l'uomo ha iniziato ad inveire contro la sua donna, ma inveire di "brutto",  fino ad insultarla pesantemente con parole simili a "schiaffi".
Un momento prima la mimosa e il gesto "d'abitudine", un momento dopo...

Siamo d'accordo che questo è un piccolo esempio e non dimostra nulla ma...la realtà è che le feste comandate hanno perso il loro reale valore.

arostàzazzà

  • Visitatore
Re: 8 marzo 2009
« Risposta #2 il: Domenica 8 Marzo 2009, 19:23:53 »
... E poi perchè si festeggia questo giorno? Questo giorno dai miei ricordi è un giorno triste perchè delle donne lavoratrici hanno pagato con la vita, cosa c'è di bello di interessante di gioioso a me viene solo una grande tristezza. E voi cosa ne pensate?

Assolutamente d'accordo, ma in una società come la nostra non ci si può scandalizzare di essere riusciti a commercializzare la morte, perchè questo avviene ogni giorno (basta guardare i tg e i programmi di "approfondimento").

Del resto anche il primo maggio non ha più nulla dell'originale protesta dei lavoratori; e da commemorazione delle vittime della rivolta di Haymarket nei primi giorni di maggio del 1886 a Chicago, si è trasformata in una kermesse musicale dalla quale si affacciano ogni volta personaggi (più o meno affermati) in cerca d'autore.




Siamo d'accordo che questo è un piccolo esempio e non dimostra nulla ma...la realtà è che le feste comandate hanno perso il loro reale valore.

Non sono le feste comandate ad aver perso valore, è il senso stesso del rispetto verso gli altri (siano essi mogli, figli, amici, semplici conoscenti o perfetti sconosciuti) che sembra aver perso ogni riferimento.


Alessio J

  • Visitatore
Re: 8 marzo 2009
« Risposta #3 il: Domenica 8 Marzo 2009, 22:11:28 »

Non sono le feste comandate ad aver perso valore, è il senso stesso del rispetto verso gli altri (siano essi mogli, figli, amici, semplici conoscenti o perfetti sconosciuti) che sembra aver perso ogni riferimento.



"Il senso del rispetto".    Sarebbe un bell'argomento da trattare in un nuovo topic cosi come il cercare di stabilire se decenni fa le donne fossero più rispettate di adesso, cosi come i bambini o il prossimo in genere...
Molto probabilmente c'era più silenzio, meno enfatizzazione alle stesse problematiche di oggi.    Andava di moda il "nascondere", il non parlarne, il non denunciare pubblicamente per il senso di vergogna che ne scaturiva recando biasimo alla famiglia. Ma i problemi erano gli stessi di oggi, con "solamente" più rispetto nella facciata.
Ma tornando al topic aperto da Anfra, certe feste come quella di oggi andrebbero abolite. Se fossi donna non vorrei gli auguri. 
Opinione personale.

Saluti

straniera

  • Visitatore
Re: 8 marzo 2009
« Risposta #4 il: Domenica 8 Marzo 2009, 22:33:11 »
già...il rispetto è senz'altro un argomento vasto che meriterebbe il giusto spazio. leggendo questo topic ho fatto qualche riflessione: primo, io non sono affatto favorevole alle feste comandate che presuppongono comportamenti e gesti imposti. e il resto dei giorni dell'esistenza di una persona?
si vuole festeggiare la donna? ok, ma credo che il festeggiarla risieda nella condivisione, in tutti questi semplici gesti che fa il suo uomo, o la sua famiglia, o anche un passante per la strada che le sorride.
e farlo un giorno, o dire di farlo quel giorno mi sembra più un'imposizione, una cosa data per scontata. se qualcuno vuole regalare un fiore a una donna lo fa in qualsiasi momento, semplicemente per farle un dono.
e poi...d'accordo che la donna in passato avrà affrontato un sacco di difficoltà. ma io credo sia al pari dell'uomo, eppure a lui non è dedicata nessuna festa!!!!!!
e la cosa è anche positiva, così la donna può festeggiare l'uomo ogni momento, ogni volta che vuole dirgli: sei speciale.
d'accordissimo che feste come queste andrebbero abolite.
non dovrebbe essere una cosa del tutto normale e quotidiana "festeggiarsi" o regalare gesti agli altri, uomini o donne che siano?

Offline Zima

Re: 8 marzo 2009
« Risposta #5 il: Domenica 8 Marzo 2009, 22:37:07 »
ma questa non è una festa, bensì una commemorazione di una conquista sociale oltre che di giorno di lutto. così come esiste la festa della Repubblica o così come si ricorda l'olocausto.

onestamente, quello che a me non va bene non è tanto che esista un giorno come questo, bensì che anche questo diventi "consumismo". fiori, regali, feste ridicole tra donne che, recluse tutto l'anno, vanno in giro come in calore, in discoteca urlando come galline davanti ad uno streap maschile, orde barbariche di derelitte ubriache... ecco, questo no! è inaccettabile! come è inaccettabile che il "rispetto" per la donna si ostenti con un unico gesto un istante solo all'anno.

ben venga invece la presa di consapevolezza da parte del genere femminile della propria importanza all'interno della società, ben vengano associazioni, manifestazioni intelligenti volte a ricordare al mondo intero che la donna è indispensabile alla vita e all'accrescimento così come (se non più) dell'uomo.
solo questa presa di coscienza può elevarci e spingerci all'autoaffermazione.


"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline Paolo Ursaia

Re: 8 marzo 2009
« Risposta #6 il: Domenica 8 Marzo 2009, 22:49:15 »
Anche l'8 Marzo, come tutte le altre feste comandate, mi provoca una certa orticaria...A Natale...bisogna essere più buoni; a carnevale...bisogna essere allegri; per S. Giuseppe...bisogna festeggiare i papà; per l'8 Marzo...bisogna festeggiare la donna. Tradotto, nei restanti giorni dell'anno bisogna: essere cattivi, tristi, picchiare tuo padre e tua madre, essere sgarbati con le donne? E' evidente che tutti questi giorni più o meno commemorativi avevano un senso, un significato profondo alla loro origine. Per lo più oggi ignorato, se non travisato. L'unico comune denominatore...? COMPRARE qualcosa...eventualmente, STRUMENTALIZZARE per qualche motivo...
  Le donne, così come le mamme, i papà, la Nascita di Nostro Signore...etc etc...meritano molto di più e di meglio....
  Poi, detto per inciso, ho sempre vissuto in ambienti dove era assolutamente impensabile il solo supporre che donna ed uomo non fossero identici per dignità ed importanza. La sensazione che ricavo dalla Festa della Donna, così come è, non è quella della commemorazione di una parità conquistata...bensì che tale conquista sia ben lungi dall'avvenire.  Nonchè, vedendo certe scene cui allude Roberta, un certo senso di disagio, ricordando la tragedia effettivamente alla base di tale giorno...
Cunctando restituit

arostàzazzà

  • Visitatore
Re: 8 marzo 2009
« Risposta #7 il: Domenica 8 Marzo 2009, 23:27:09 »
ma questa non è una festa, bensì una commemorazione di una conquista sociale oltre che di giorno di lutto. così come esiste la festa della Repubblica o così come si ricorda l'olocausto.

...

Beh anche su questi due ultimi ho delle enormi riserve, ma finirei nella politica, cosa che mi guardo bene dal fare in un forum come questo.

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: 8 marzo 2009
« Risposta #8 il: Lunedì 9 Marzo 2009, 01:58:27 »
http://www.umbriaearte.it/festa-della-donna-umbria.htm

...mi sono già pronunciata ieri con quella specie di poesia...e ho detto tutto!
...ma poi; non è mancanza di rispetto verso quelle povere disgraziate fare una festa così fuori luogo, fuori dal suo significato?
...e non è consumismo sfrenato far pagare un mazzetto di mimose 5 o 10
euro?
...se lo vuoi te lo strappo io dall'albero...già da gennaio!...e te lo porto almeno per tre mesi! e non un giorno...te lo porto a mazzi, a rami, se vuoi l'intero albero!

8 marzo...la festa della donna...e si continua ancora a "farle la festa"!
Cosa è cambiato?
Nulla...anzi, forse le cose sono peggiorate, almeno qui, in questa grande città, dove uscire la sera da sole non è più il caso...

ps: solo per citare uno dei tanti torti perpetrati sulla donna.

Buonanotte!
« Ultima modifica: Lunedì 9 Marzo 2009, 02:06:33 da Annamaria Milazzo »

Offline Anfra

Re: 8 marzo 2009
« Risposta #9 il: Lunedì 9 Marzo 2009, 08:24:26 »
Ragazzi no npensavo tanto scalpore per questo argomento ne sono felice. Noto il fatto che molti di voi dicono di abolirla, secondo me non va abolita ma cercare di non festeggiarla, nel senso, come dice anche Zima, non va bene il consumismo, le donne che festeggiano questa festa fosse quasi un giorno di liberazione da catene che ci tengono legate tutto l'anno una specie di addio al nubilato che si ripete in questo giorno, è un giorno di lutto, appunto, un giorno che va si ricordato ma senza auguri, senza fiori, ma con una presa di coscienza da parte delle donne che siamo persone identiche agli uomini, certo non siamo fisicamente o moralmente uguali, ma non lo si è ne tra donne ne tra uomini uguali, non capisco il perchè ci venga imposta questa festa come fossimo persone deboli, dovremmo ricordarlo come il giorno dell'olocausto, come un giorno triste. Ci dovrebbe essere più rispetto verso la donna e non quei falsi aguri che ci sono in questo giorno, ci dovrebbe essere una rieducazione ai valori, alla dignità, al rispetto di essere persone prima di tutto.
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

Offline Zima

Re: 8 marzo 2009
« Risposta #10 il: Lunedì 9 Marzo 2009, 09:30:05 »
il rispetto dell'individuo prima di tutto, della donna in particolare, è andato a farsi friggere insieme a molti valori e se ne potrebbe parlare per ore, giorni e settimane senza arrivare ad una soluzione.

però, mi dico che se stiamo qua in 10 a parlarne, probabilmente non tutto è perduto... probabilmente questo valore persiste anche in una società in cui la violenza e l'intolleranza sembrano aver preso il sopravvento. allora forse, invece di lamentarcene, dovremmo muoverci attivamente per affermare i nostri punti di vista e valori, cercando di trasmetterli.

come? ognuno a modo suo, ognuno secondo le proprie possibilità.
in famiglia ai più piccoli, nella società tramite associazioni, gli insegnanti nelle scuole, i medici negli ospedali. perseguire la via del rispetto durante il corso della propria giornata e della propria vita...

ritornando alla festa della donna, io non la festeggio e mi sento molto fortunata poichè ho chi mi rispetta sempre e chi non attende un giorno "comandato" per portarmi un mazzo di fiori (a livello simbolico). gli auguri di qualche amico li accetto comunque e col sorriso... non c'è nulla di male se essi sono accompagnati da un rispetto e da una sincerità d'animo che perdura 365 giorni all'anno.
probabilmente se non fosse così mi sentirei offesa, come mi sento offesa dalla mercificazione e dall'ipocrisia di fondo di questa e di tutte le altre feste istituzionali che nel tempo hanno perso di valore... per molti, ma non per tutti.
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline Anfra

Re: 8 marzo 2009
« Risposta #11 il: Lunedì 9 Marzo 2009, 09:37:23 »
il rispetto dell'individuo prima di tutto, della donna in particolare, è andato a farsi friggere insieme a molti valori e se ne potrebbe parlare per ore, giorni e settimane senza arrivare ad una soluzione.

però, mi dico che se stiamo qua in 10 a parlarne, probabilmente non tutto è perduto... probabilmente questo valore persiste anche in una società in cui la violenza e l'intolleranza sembrano aver preso il sopravvento. allora forse, invece di lamentarcene, dovremmo muoverci attivamente per affermare i nostri punti di vista e valori, cercando di trasmetterli.

come? ognuno a modo suo, ognuno secondo le proprie possibilità.
in famiglia ai più piccoli, nella società tramite associazioni, gli insegnanti nelle scuole, i medici negli ospedali. perseguire la via del rispetto durante il corso della propria giornata e della propria vita...

ritornando alla festa della donna, io non la festeggio e mi sento molto fortunata poichè ho chi mi rispetta sempre e chi non attende un giorno "comandato" per portarmi un mazzo di fiori (a livello simbolico). gli auguri di qualche amico li accetto comunque e col sorriso... non c'è nulla di male se essi sono accompagnati da un rispetto e da una sincerità d'animo che perdura 365 giorni all'anno.
probabilmente se non fosse così mi sentirei offesa, come mi sento offesa dalla mercificazione e dall'ipocrisia di fondo di questa e di tutte le altre feste istituzionali che nel tempo hanno perso di valore... per molti, ma non per tutti.
Sono d'accordo su tutto ciò che dici, penso però che la maggior parte di noi sa bene cosa c'è dietro il simbolo di questi giorni, ma purtroppo è l'abitudine una disgrazia, tutto oggi si fa per abitudine, perchè lo fanno gli altri, perchè non dovremmo farlo anche noi? Questa è la risposta che ti senti dire, l'educazione al rispetto c'è sempre stata, il problema che un bambino crescendo va a verificare chi gli ha insegnato il rispetto se nella vita lo adopera, così vieni a scoprire che quelle stesse persone che ti hanno detto devi rispettare sono proprio loro i primi che non hannop regole di buona educazione, allora come si fa? dovremmo cambiare noi per primi, nel modo di comportarci ed approcciarci alla società e forse un qualcosa arriverà anche ai livelli superiori
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

cipreacalend

  • Visitatore
Re: 8 marzo 2009
« Risposta #12 il: Lunedì 9 Marzo 2009, 17:08:10 »
Non amo molto le ricorrenze, così come non amo le medaglie, i "contentini", specie se poi vengono strumentalizzate. Amo però ricordare, e con rammarico e delusione, che nonostante siano passati parecchi anni, da quando ero una adolescente, non si sono fatte grandi conquiste in questo Bel Paese, per quanto riguarda le cosiddette pari opportunità. E del resto non mi stupisce visto il degrado socio politico e culturale dell'Italia. E non parliamo poi dell'influsso del cattolicesimo che ancora detta legge su ogni questione che riguarda la diversità, l'etica, la morale che non sia quella propria e quindi come stupirsi e non indignarsi. Anch'io nei miei ambiti, sono rispettata come persona e come donna, ma questa purtroppo non è la regola e forse, se in una occasione come questa, invece che distruggere alberi di mimose, facessimo davvero qualcosa per le donne che vengono ancora picchiate, stuprate, che ricevono molestie sessuali sul lavoro, che non vengono assunte in aziende se non con contratti a tempo, spesso trimestrali o semestrali, in modo da essere licenziate se decidono di avere un figlio, eccetera eccetera... Beh, se una commemorazione come questa servisse a portare soluzioni, leggi adeguate, rispetto, allora sarei per considerare questo giorno uno di battaglia, altrimenti, scusate, neanche io ci tengo a fiori e sorrisi...

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: 8 marzo 2009
« Risposta #13 il: Lunedì 9 Marzo 2009, 17:15:04 »
miri?
ti sei dimenticata di dire...che le donne vengono assunte ancora e spesso solo dopo accurata "visita medica" da parte del capo...ohiohiohiohioi...

eppure è così!

...e comunque siamo stati creati di due tipi, ben distinti ma simili, uomo e donna, quindi una ragione ci sarà se dobbiamo rispettarci veramente e incastrarci come pezzi di puzzle a dovere, senza aver bisogno di smussare un fico secco...o no?
« Ultima modifica: Lunedì 9 Marzo 2009, 17:46:28 da Annamaria Milazzo »

arostàzazzà

  • Visitatore
Re: 8 marzo 2009
« Risposta #14 il: Lunedì 9 Marzo 2009, 20:22:36 »
... Beh, se una commemorazione come questa servisse a portare soluzioni, leggi adeguate, rispetto, allora sarei per considerare questo giorno uno di battaglia, altrimenti, scusate, neanche io ci tengo a fiori e sorrisi...

Sì Mirella, ecco perchè purtroppo nonostante le serate in pizzeria e le rivendicazioni di una sessualità di bassa lega fatte il giorno dell'8 marzo, le donne si resvegliano il giorno dopo sapendo che passeranno altri 364 giorni senza mimose e soprattutto con la consapevolezza che la strada è ancora troppo lunga.