Autore Topic: 8 marzo 2009  (Letto 5994 volte)

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Offline Michele Serri

Re: 8 marzo 2009
« Risposta #30 il: Giovedì 12 Marzo 2009, 21:01:57 »
C'è anche credo il fatto che la dedizione professionale dell'uomo è molto più intensiva di quella femminile e certamente questo perchè non ha quel doppio ruolo che riguarda la donna, ma per l'uomo la professione è sempre stata molto più sentita esistenzialmente che non per la donna, l'uomo tende ad identificarsi con la professione, ed in parte questo gli è anche preteso, mentre per la donna se non è secondario vive comunque la sua esistenzialità in modo più variegato (l'uomo che non riesce in un lavoro è più o meno un fallito, mentre il fallimento una donna lo percepisce di più magari in altri ambiti) ed in molti ambiti è forse questo diverso sentimento di partecipazione che fa la differenza...ed uno di questi ambiti è probabilmente il potere che l'uomo per cultura persegue con tutto sè stesso (ma poi è davvero così importante toccare i massimi vertici del potere? e chissà quante donne trovano molto più piacevole goderne dei riflessi pratici senza la fatica di perseguirlo)...comunque la discriminazione è rivolta secondo me verso tutto ciò che non è considerato produttivo e di profitto e questo può valere anche per tanti uomini che non siano considerati abili allo scopo...

Offline Michele Serri

Re: 8 marzo 2009
« Risposta #31 il: Giovedì 12 Marzo 2009, 21:04:52 »
Poi tante volte mi sono chiesto perchè le donne non fondano un loro partito, il partito delle donne, finalmente si risolverebbe il problema del bipolarismo, anche se imperfetto, dove avrebbero sempre la maggioranza assoluta, se è vera la storia della solidarietà femminile, e potrebbero così occupare tutti i vertici del potere...magari è vero che le donne sono discriminate, diciamo che tanti fattori possono essere considerati da diverse prospettive ed assolutizzare in un senso o nell'altro è difficile...sono stato un pò prolisso ma sono questioni in cui è difficile non esserlo...

Alessio J

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Re: 8 marzo 2009
« Risposta #32 il: Giovedì 12 Marzo 2009, 21:08:33 »
...insomma, quando si sceglie di essere madre...o padre...non si finisce maiii...


Annamaria ha detto una sacrosanta verità. Scegliere di essere Madre (maiuscolo...) è di per se un obbiettivo e un "lavoro", che può essere affiancato dal canonico impiego al di fuori della famiglia ma che secondo il mio parere deve essere il primario. Specie quando si è scelto!!!


la donna è nata con il potere di procreare. e già questo di per sè dà un sacco di risposte, comunque rimane pur sempre una questione di scelte.
che cosa rende davvero affermata una donna?
la carriera? tanto poi dice che le manca la realizzazione nella famiglia
la famiglia? tanto poi si lamenta dicendo che non si realizza nel sociale.
ora il punto focale credo sia uno e cioè decidere una volta per tutte cosa si vuole.
non si può cambiare la società ed è certo che un'azienda che dovesse sopperire a mancanze per maternità andrebbe incontro a notevoli disagi, ma questo dipende da come è strutturato il mondo del lavoro, un'altro tipo di discorso.
tornando alla donna...io sono donna, la mia realizzazione? qualcosa che segni il mio proseguo, la mia traccia in questa vita. può darmelo qualcosa di materiale ed effimero come la carriera? non credo, quel genere di materiale poi passa, si dimentica, e viene sostituito.
quindi credo che la realizzazione primaria stia proprio nel procreare ed essere il perno e il nucleo di una famiglia.


e Barbara...  alla Barbara piacerebbe essere come le donne di una volta, casa e famiglia, crescere i figli e preparare la pasta fatta in casa.  Ma è meraviglioso!!!  Ecco un motivo per amare le donne!
La riscoperta della semplicità coniugata con l'impegno per la famiglia, coadiuvata dalla consapevolezza che l'essere Donna è un privilegio grande quanto poter mettere al mondo la Vita.  Woaw!!!


... credo che tutto parta dalla consapevolezza. solo quando la donna si libererà dal pensiero collettivo che, per il sesso con cui è nata, ella è designata a tali compiti, potrà insegnarlo al mondo intero.


Zima, quello che scrivi è la vittoria delle donne. Ed è fantastico entrare nel merito, dando a questa tua affermazione quanto spetta. Sapere per prime di avere la "magia" nelle vene, un autentico potere segreto, tra equilibrio e amore, che non deve essere riduttivo o violentare il proprio IO.
Le donne devono divenire simboli dell' insegnamento, devono esercitare le loro passioni sollecitando la percezione di chi vive dietro a maschere stereotipate. Questo comporta dare un "vero" significato all'essere Donna.
« Ultima modifica: Giovedì 12 Marzo 2009, 21:22:59 da Alessio J »

Alessio J

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Re: 8 marzo 2009
« Risposta #33 il: Giovedì 12 Marzo 2009, 21:16:23 »
Poi tante volte mi sono chiesto perchè le donne non fondano un loro partito, il partito delle donne, finalmente si risolverebbe il problema del bipolarismo, anche se imperfetto, dove avrebbero sempre la maggioranza assoluta, se è vera la storia della solidarietà femminile, e potrebbero così occupare tutti i vertici del potere...magari è vero che le donne sono discriminate, diciamo che tanti fattori possono essere considerati da diverse prospettive ed assolutizzare in un senso o nell'altro è difficile...sono stato un pò prolisso ma sono questioni in cui è difficile non esserlo...

Il partito delle "Amazzoni" ...SPETTACOLARE !!!!!    Hanno da subito il mio voto!!!   ;D

straniera

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Re: 8 marzo 2009
« Risposta #34 il: Giovedì 12 Marzo 2009, 21:26:39 »
Il partito delle "Amazzoni" ...SPETTACOLARE !!!!!    Hanno da subito il mio voto!!!    ;D


le Amazzoni...questa è bellissima, e parecchio interessante!!!!!!
guerriere che cavalcano!!
bellooooooooooooooooooooooo

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: 8 marzo 2009
« Risposta #35 il: Venerdì 13 Marzo 2009, 00:23:05 »
C'è una sola cosa che la donna sa fare molto meglio dell'uomo, che fa da sempre e continuerà a fare in barba alle mode ed alle rivendicazioni sociali.




Spero sia la pasta al forno...vero Conte?

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: 8 marzo 2009
« Risposta #36 il: Venerdì 13 Marzo 2009, 00:45:41 »


io credo che volere una bella famiglia e un buon lavoro non siano cose inconiugabili. certo, se devo cucinare, stirare, pulire, fare la spesa, oltre che lavorare e OVVIAMENTE stare con i miei figli, non ce la posso fare. ma se per i lavori domestici c'è chi fa a metà con me, posso dedicarmi a tutto il resto senza problemi.. se poi le istituzioni mi dessero una mano, non per farmi un favore ma per migliorare l'intera società e renderla veramente civile, allora sarebbe ancora meglio.
d'altra parte la donna sa fare contemporaneamente più cose e tutte bene!  

l'uomo e la donna sono diversi e complementari, ma non per questo la società deve impedire o rendere difficoltosa la realizzazione delle donne in ambito lavorativo.

Letto questo post faccio una carezza a Zima!

...e ti capisco perfettamente piccola grande Donna: ma secondo voi, una ragazza giunta alla fine della sua carriera scolastica, che ha dedicato un terzo della sua vita allo studio per il raggiungimento di un alto livello culturale che userà in ambito lavorativo...secondo voi...adesso deve mettere da parte tutte queste fatiche per fare solo la mamma-moglie?
E no...ha ragione a urlare al mondo che vuole lavorare!...e fare carriera!
Troverà poi il modo di farsi aiutare in casa e se serve, con parte di quello che guadagnerà, ci pagherà una domestica o una baby sitter, ma in vecchiaia avrà la sua pensione assicurata e sarà più serena.                   
Sarà inoltre una donna soddisfatta e libera dalla dipendenza dell'uomo anche se l'amerà.

Ma non solo: avrà realizzato uno dei suoi Sogni!

E questo lo aggiungo in generale, per una sicurezza economica: quante donne si sono trovate, da grandi, costrette a lavorare, con serie difficoltà, solo perché ad un certo punto hanno divorziato?
O non si sono separate pk non avevano quest'autonomia e hanno quindi dovuto rinunciare alla loro vita?
Sono cose che capitano sempre più spesso: non è più come una volta che si restava divisi in famiglia subendo uno stato di prostrazione e di rinuncia.

Quindi, tornando all'urlo di Zima dico:
forza, vola e fatti valere e la tua fatica non sarà stata inutile.
« Ultima modifica: Venerdì 13 Marzo 2009, 00:55:45 da Annamaria Milazzo »

Offline Anfra

Re: 8 marzo 2009
« Risposta #37 il: Venerdì 13 Marzo 2009, 12:18:17 »
C'è anche credo il fatto che la dedizione professionale dell'uomo è molto più intensiva di quella femminile e certamente questo perchè non ha quel doppio ruolo che riguarda la donna, ma per l'uomo la professione è sempre stata molto più sentita esistenzialmente che non per la donna, l'uomo tende ad identificarsi con la professione, ed in parte questo gli è anche preteso, mentre per la donna se non è secondario vive comunque la sua esistenzialità in modo più variegato (l'uomo che non riesce in un lavoro è più o meno un fallito, mentre il fallimento una donna lo percepisce di più magari in altri ambiti) ed in molti ambiti è forse questo diverso sentimento di partecipazione che fa la differenza...ed uno di questi ambiti è probabilmente il potere che l'uomo per cultura persegue con tutto sè stesso (ma poi è davvero così importante toccare i massimi vertici del potere? e chissà quante donne trovano molto più piacevole goderne dei riflessi pratici senza la fatica di perseguirlo)...comunque la discriminazione è rivolta secondo me verso tutto ciò che non è considerato produttivo e di profitto e questo può valere anche per tanti uomini che non siano considerati abili allo scopo...
Prima di andare avanti ti voglio rispondere, ma pensi davvero che lòa donna non si sente realizzata avendo un proprio lavoro e quindi di conseguenza una indipendenza, bhe ti sbagli, io sono stata educata al lavoro e moltissime di noi, ma credo sia normale che ad un certo punto la donna voglia diventare madre ma anche l'uomo vuole essere padre con la differenza che l'uomo spesso abbandona ilfiglio o figli alla donna, lasciandola la maggior parte delle volte a fare più cose e non solo i figli e la carriera ma la casa la spesa le bollette e tante milioni di cose, che la donna riesce a fare l'uomo invece fa solo cara hai preparato il pranzo? dove sono quei pantaloni li che mi piacciono? (la donna) oggi puoi faretu la spesa? (risposta dell'uomo) cara sai che non posso finisco tardi sono chiusi i negozi, e magari hanno il tempo di andare al bar con gli amici, e questo va bene, ma perchè noi dobbiamo essere discriminate solo perchè svolgiamo più ruoli e spesso non ci riusciamo a fare tutto se qualcuno non ci aiuta?
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

Offline Anfra

Re: 8 marzo 2009
« Risposta #38 il: Venerdì 13 Marzo 2009, 12:25:08 »
Letto questo post faccio una carezza a Zima!

...e ti capisco perfettamente piccola grande Donna: ma secondo voi, una ragazza giunta alla fine della sua carriera scolastica, che ha dedicato un terzo della sua vita allo studio per il raggiungimento di un alto livello culturale che userà in ambito lavorativo...secondo voi...adesso deve mettere da parte tutte queste fatiche per fare solo la mamma-moglie?
E no...ha ragione a urlare al mondo che vuole lavorare!...e fare carriera!
Troverà poi il modo di farsi aiutare in casa e se serve, con parte di quello che guadagnerà, ci pagherà una domestica o una baby sitter, ma in vecchiaia avrà la sua pensione assicurata e sarà più serena.                   
Sarà inoltre una donna soddisfatta e libera dalla dipendenza dell'uomo anche se l'amerà.

Ma non solo: avrà realizzato uno dei suoi Sogni!

E questo lo aggiungo in generale, per una sicurezza economica: quante donne si sono trovate, da grandi, costrette a lavorare, con serie difficoltà, solo perché ad un certo punto hanno divorziato?
O non si sono separate pk non avevano quest'autonomia e hanno quindi dovuto rinunciare alla loro vita?
Sono cose che capitano sempre più spesso: non è più come una volta che si restava divisi in famiglia subendo uno stato di prostrazione e di rinuncia.

Quindi, tornando all'urlo di Zima dico:
forza, vola e fatti valere e la tua fatica non sarà stata inutile.

Pienamente D'ACCORDO!!!

Un piccolo esempio, due anni fa nel mio paese si è votato il sindaco, bene c'era un partito fatto di donne, siamo arrivati secondi purtroppo chi hanno votato un uomo! Questo per dire la donna sarà sempre sottovalutata perchè purtroppo è una società maschilista e fatta soprattutto di gente adulta e gli adulti comprese le donne sono persone che pensano al maschile! Ma oggi noi siamo diversi donne e uomini emergenti che scalciamo ma non ci ascoltano!
Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza

Offline Amara

Re: 8 marzo 2009
« Risposta #39 il: Venerdì 13 Marzo 2009, 12:28:51 »
...eeeeeehhhhhhh!... vedo che i discorsi... servono a poco come sempre..
anche gli uomini che dimostrano molta intelligenza e rispetto.. arrivando al punto..
rimangono uomini...
credo che sia davvero difficile comprendere il nostro sentire sull'argomento.. per chi ha avuto la strada spianata da sempre..
e forse non comprende che anche uno sguardo apparentemente innocente.. o una battuta apparentemente innocua.. possono far sentire tutto il peso della discriminazione...

ma il potere di cambiare è nelle nostre mani..
nei nostri rifiuti.. nel nostro volere..

le lotte per i grandi diritti..peraltro ottenuti sulla carta.. sono già state fatte..
ora bisogna liberarci.. nel quotidiano..
imparare ad amarci davvero.. ed 'educare' gli altri ai nostri bisogni.. non solo ai diritti legali...

vabbè.... basta... sennò... mi incarognisco... ahahaha.. :laugh:

ahi quanto sono lontani gli anni 70....... :)
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Amara

Re: 8 marzo 2009
« Risposta #40 il: Venerdì 13 Marzo 2009, 12:34:08 »
Poi tante volte mi sono chiesto perchè le donne non fondano un loro partito, il partito delle donne, finalmente si risolverebbe il problema del bipolarismo, anche se imperfetto, dove avrebbero sempre la maggioranza assoluta, se è vera la storia della solidarietà femminile, e potrebbero così occupare tutti i vertici del potere...magari è vero che le donne sono discriminate, diciamo che tanti fattori possono essere considerati da diverse prospettive ed assolutizzare in un senso o nell'altro è difficile...sono stato un pò prolisso ma sono questioni in cui è difficile non esserlo...

perdonami michele.. ma trovo questa tua affermazione... terribilmente sessista.... è così difficile vivere le donne come 'persone'.. e non soltanto come 'donne'?
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

cipreacalend

  • Visitatore
Re: 8 marzo 2009
« Risposta #41 il: Venerdì 13 Marzo 2009, 16:19:48 »
Complimenti ai signori uomini!!!  ;D Ebbene, la risposta alla discriminazione l'avete fornita voi, con i vostri preconcetti, con le vostre teorie sul profitto... e, infatti, i risultati in cui versa questa società, dove chi fissa regole sono sempre e solo uomini, beh, è quello della decadenza dei valori, dello sfruttamento sessuale, del "buco di pensiero" in cui si educano i figli, nella povertà e discriminazione razziale, nell'impoverimento delle risorse... e poi continuare all'infinito. La corsa al potere economico, all'avidità ha creato una società costruita su falsi valori, su falsi ruoli, mantenuti da una casta che oserei dire ristretta. E' un retaggio medievale, risale ai tempi dell'inquisizione, relegare il femminile ad ambiti che non siano di conoscenza o di potere... e sapete perché? Perché il confronto sarebbe a dir poco umiliante. Nelle società dove la donna occupa ruoli di potere e di prestigio si è cresciuti nella ricerca, nella protezione dell'ambiente, nella cultura e nell'arte.
Oggi, all'uomo è data l'opportunità di rimanere lui a casa, al posto della donna che ha concepito un figlio. Ci sono coppie che scelgono di alternarsi proprio per dare l'opportunità ad entrambi di coltivare le proprie passioni, il proprio lavoro, che non è certo prerogativa di uomini, intesi come maschi, naturalmente. Si, miei cari signori, io sono fermamente convinta che le donne hanno più capacità in tanti settori e devono anche faticare il doppio per dimostrarlo, agli uomini serve solo il loro sesso, spesso non gli si richiede più di tanto... anche perchè forse hanno solo quello ;D

Offline Michele Serri

Re: 8 marzo 2009
« Risposta #42 il: Venerdì 13 Marzo 2009, 19:14:11 »
Devo dire che mi sento un pò disorientato sotto questa grandinata di parole e spero di non perdermi fra tutti questi pensieri..intimorisce anche un pò procedere in questo covo di amazzoni (scherzo ovviamente...)

perdonami michele.. ma trovo questa tua affermazione... terribilmente sessista.... è così difficile vivere le donne come 'persone'.. e non soltanto come 'donne'?

veramente non comprendo in cosa sarebbe sessista quella mia affermazione...è soltanto la sincera espressione di un pensiero che mi è venuto molte volte, mi chiedevo appunto perchè mai, vista la palese critica delle donne ai vari livelli di potere dai quali si sentono nulla o male rappresentati, perchè mai non si fossero impegnate per la conquista di quello stesso potere con un partito tutto loro...che ci sarebbe di sessista in questo, a parte che sia fantapolitica o immaginazione?...per quel che mi riguarda tendo ad umanizzare e a non fare distinzioni, nè di sesso nè di altro, ma mi pare, almeno da certe frasi che circolano con notevole intensità, del tipo per esempio "donna è bello..siamo donne...sono mia e mi gestisco io..e chi più ne ha più ne metta" che siano soprattutto le donne, o almeno una certa loro cultura di riferimento, a fare distinzioni nette e ed enfatizzare in modo così assoluto quel loro "essere donne" quasi, per necessario contrasto, da far sentire quasi una vergogna, una sorta di peccato originale, l'essere uomo o peggio maschio (che tra l'altro nell'essere uomini o donne non c'è nessun merito o colpa, ma è solo una casualità della natura, e credo senza ombra di dubbio che quelle stesse donne fiere di esserlo se fossero nate uomini sarebbero esattamente identiche a quegli uomini che criticano, sarebbe allora forse il caso di interrogarsi sulle origini di tali "diversità"?)..che l'uomo se dovesse prendere davvero sul serio quelle parole gli converrebbe "spararsi un colpo alla tempia" appena nato...ma anche qui sembra che il sessismo non possa che andare in una sola direzione

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: 8 marzo 2009
« Risposta #43 il: Venerdì 13 Marzo 2009, 19:49:51 »
Complimenti ai signori uomini!!!  ;D Ebbene, la risposta alla discriminazione l'avete fornita voi, con i vostri preconcetti, con le vostre teorie sul profitto... e, infatti, i risultati in cui versa questa società, dove chi fissa regole sono seoompre e solo uomini, beh, è quello della decadenza dei valori, dello sfruttamento sessuale, del "buco di pensiero" in cui si educano i figli, nella povertà e discriminazione razziale, nell'impoverimento delle risorse... e poi continuare all'infinito. La corsa al potere economico, all'avidità ha creato una società costruita su falsi valori, su falsi ruoli, mantenuti da una casta che oserei dire ristretta. E' un retaggio medievale, risale ai tempi dell'inquisizione, relegare il femminile ad ambiti che non siano di conoscenza o di potere... e sapete perché? Perché il confronto sarebbe a dir poco umiliante. Nelle società dove la donna occupa ruoli di potere e di prestigio si è cresciuti nella ricerca, nella protezione dell'ambiente, nella cultura e nell'arte.
Oggi, all'uomo è data l'opportunità di rimanere lui a casa, al posto della donna che ha concepito un figlio. Ci sono coppie che scelgono di alternarsi proprio per dare l'opportunità ad entrambi di coltivare le proprie passioni, il proprio lavoro, che non è certo prerogativa di uomini, intesi come maschi, naturalmente. Si, miei cari signori, io sono fermamente convinta che le donne hanno più capacità in tanti settori e devono anche faticare il doppio per dimostrarlo, agli uomini serve solo il loro sesso, spesso non gli si richiede più di tanto... anche perchè forse hanno solo quello ;D


oooo...era ora Miri!
Ma dov'eri andata, a prendere la clava?
Quello che purtroppo resta un dato di fatto, soprattutto qui in Italia, paese molto maschilista, è che affinché le cose cambino si dovrà sudare ancora parecchio!


Molto ben fatti anche gli interventi della nostra Amy  :-*
« Ultima modifica: Venerdì 13 Marzo 2009, 20:00:56 da Annamaria Milazzo »

arostàzazzà

  • Visitatore
Re: 8 marzo 2009
« Risposta #44 il: Venerdì 13 Marzo 2009, 19:52:08 »
C'è una sola cosa che la donna sa fare molto meglio dell'uomo, che fa da sempre e continuerà a fare in barba alle mode ed alle rivendicazioni sociali.





Avrei voluto proseguire dicendo che quella cosa che vi rende uniche è la capacità di amare anche nelle difficoltà, la storia di sopraffazioni che ha caratterizzato l'evoluzione della donna l'ha resa più forte, più resistente e sicuramente più intelligente e scaltra dell'uomo che è rimasto primitivo nelle emozioni e nelle reazioni.
Ma a volte mi ricredo leggendo certe cose, ed ora non sono più sicuro di aver scritto una cosa giusta...