Autore Topic: Sull'asetticità delle Poesie a tema  (Letto 6645 volte)

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Offline mario calzolaro

Sull'asetticità delle Poesie a tema
« il: Domenica 23 Maggio 2010, 01:22:23 »
Mi è già capitato di essere tra coloro che hanno fatto parte della "giuria on line" chiamata alla scelta di 4 poesie per la selezione relativa.
Sono onorato per questo e lo sarò ogni volta che sarà ritenuto opportuno il mio contributo.
Ritengo necessario segnalare un piccolo particolare che merita l'attenzione dell'Amministrazione e della redazione.
Accade che allorchè il "giurato" effettui una ricerca nella pagina principale del sito ed indichi il titolo della poesia desiderata,venga portato in una pagina nella quale figurano tanto il titolo della poesia quanto il nome del suo autore .
un disguido ( una sorta di "bug") che potrebbe creare qualche perplessità in relazione a criteri di assoluta terzietà ed imparzialità dei "giurati" la cui impermeabilità ,tutti insieme , vogliamo assicurare.
Grato per l'attenzione.
mario calzolaro

pattyrose

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Re: Sull'asetticità delle Poesie a tema
« Risposta #1 il: Domenica 23 Maggio 2010, 16:22:09 »
Anche io come Mario Calzolaro, onorata per essere quasi sempre scelta come giudice, metto a conoscenza della redazione, che inavvertitamente , semplicemente aprendo uno specchietto, quello generale di tutte le poesie a tema, ho potuto leggere poesie e nomi, non è successo alcunchè visto che avevo già votato. Non mi sarei lasciata influenzare, ma altri chi lo sa...Con stima, Pattyrose.

Offline mario calzolaro

Re: Sull'asetticità delle Poesie a tema
« Risposta #2 il: Domenica 23 Maggio 2010, 17:24:13 »
Anche io come Mario Calzolaro, onorata per essere quasi sempre scelta come giudice, metto a conoscenza della redazione, che inavvertitamente , semplicemente aprendo uno specchietto, quello generale di tutte le poesie a tema, ho potuto leggere poesie e nomi, non è successo alcunchè visto che avevo già votato. Non mi sarei lasciata influenzare, ma altri chi lo sa...Con stima, Pattyrose.

cara Pattyrose,
ho inviato tramite email la medesima segnalazione alla redazione che mi ha così risposto:

"Purtroppo quella pagina di ricerca si "appoggia" a Google, il quale riesce ad indicizzare le pagine del sito così in fretta da inserire anche le poesie a tema. Purtroppo non possiamo farci nulla, confidiamo sia sulla correttezza dei giurati sia sul fatto che è un gioco."

Un caro saluto
mario

pattyrose

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Re: Sull'asetticità delle Poesie a tema
« Risposta #3 il: Domenica 23 Maggio 2010, 18:05:42 »
cara Pattyrose,
ho inviato tramite email la medesima segnalazione alla redazione che mi ha così risposto:

"Purtroppo quella pagina di ricerca si "appoggia" a Google, il quale riesce ad indicizzare le pagine del sito così in fretta da inserire anche le poesie a tema. Purtroppo non possiamo farci nulla, confidiamo sia sulla correttezza dei giurati sia sul fatto che è un gioco."

Un caro saluto
mario

Grazie Mario, letto la tua informativa. Un caro saluto, Pattyrose.

Monilèo

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Re: Sull'asetticità delle Poesie a tema
« Risposta #4 il: Domenica 23 Maggio 2010, 18:59:34 »
E' perfettamente inutile questa forma di anonimato nelle cosiddette poesie "a tema". Un nutrito gruppo di autori di questo sito, come ho potuto notare nella mia pur breve ma attenta esperienza sembra che abbia l'unico conforto e soddisfazione dalla poesia di vedere i suoi scritti colmi di frasi inutili sulla bacheca e di commenti che spesso e volentieri c'entrano tanto con l'elaborato ma che sembrano lì a doveroso ricambio per uno precedentemente ricevuto. L'auore che aspira ad emergere ad ogni costo ha sempre modo di telefonare, scrivere, contattare insomma l'amico fedele avvertendolo che quella poesia è sua, e potete star certi che, al di là di fatti imprevisti, quella poesia verrà segnalata.
Un modo per attenuare, se non impedire del tutto questo "scandalo" dei voti comprati, potrebbe essere quello di rendere anonimi davvero i commenti. Ce ne sarebbero tanti meno, e probabilmente sarebbero quelli buoni e non forzati. Comprendo però come sia di difficile attuazione questo, considerato che il sito ha bisogno di mantenersi ben nutrito, anche per eventuali ragioni di concorrenza e pubblicità.
Certe forme di "malcostume" (il malcostume è un altro, ma mi viene solo questa parola) esistono dappertutto, e la redazione non può certo impedire ad un autore che viene letto e commentato ad iosa di volere ancora più riempire il suo trofeo di caccia ricorrendo magari ad un escamotage di grande e sicuro effetto: dare un "addio" clamoroso", triplicare i commenti ricevuti con imploranti preghiere "resta, resta, non ci lasciare!", ricevere mail a casa e poi, dopo quarantotto ore ritornare trionfante con una nuova poesia che esalterà gli indefessi ed umanissimi amici, che raddoppieranno ancora i loro commenti, in bacheca e dalla parte "seria", complimentandosi fra lacrime di commozione per il ritorno fra di loro dell'amico poeta ( o poetessa che si voglia). E giù con la pletora degli elogi e delle congratulazioni!
« Ultima modifica: Domenica 23 Maggio 2010, 19:21:10 da Monilèo »

Offline Webmaster

Re: Sull'asetticità delle Poesie a tema
« Risposta #5 il: Domenica 23 Maggio 2010, 21:02:57 »
Anche io come Mario Calzolaro, onorata per essere quasi sempre scelta come giudice, metto a conoscenza della redazione, che inavvertitamente , semplicemente aprendo uno specchietto, quello generale di tutte le poesie a tema, ho potuto leggere poesie e nomi, non è successo alcunchè visto che avevo già votato. Non mi sarei lasciata influenzare, ma altri chi lo sa...Con stima, Pattyrose.
Se hai già esaurito il massimo dei voti, cade la necessità di sapere chi siano gli autori o meno, visto che non saresti più influenzata, visto che non puoi più votare. I nomi vengono "oscurati" per i giurati fin quando è loro possibile votare, oltre ciò è inutile.
Per rispondere a Monilèo, i nomi vengono oscurati per le persone oneste, dando per scontato che ci si comporti onestamente e che non si vada a trovare tutti i mezzi possibili. Noi ci comportiamo onestamente oscurandoli dove sia possibile e finché sia utile, ma ciò non toglie che se uno non è onesto riesca a trovare il modo di imbrogliare gli altri. Però da una parte non do per scontato che tutti siano imbroglioni, quindi non voglio trattare tutti da imbroglioni. Dall'altra, non sono sicure nemmeno le banche.
Comunque il tutto è un gioco ed un divertimento, non abbiamo proprio l'intenzione di diventare paranoici. Chi vuole divertirsi scriva le poesie a tema, chi invece pensa che siano un affare di stato, non lo faccia, tutto qui.

Monilèo

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Re: Sull'asetticità delle Poesie a tema
« Risposta #6 il: Domenica 23 Maggio 2010, 22:08:56 »
Le mie erano semplici osservazioni sulla base di quanto detto dai precedenti interventi. Se dovessi ancora dire qualcosa mi riferirei in particolare, sulla base della mia pur breve esperienza, alle poesie cosiddette in training”. Mi si evidenzia come la Redazione ponga davanti a queste poesie, studiate e ristudiate e che comportano l'attesa spesso di almeno trentasei ore, una rete dalle maglie fittissime e difficilmente penetrabili, dove spesso e volentieri vengono buttata alle ortiche, sia pure con gentili parole, poesie che mi pare invece comportino del valore (parlo naturalmente per una mia recente esperienza con una poesia dedicata alla madre e che non avevo certo giudicato solo io di buona fattura)). Non si accorge però la Redazione (e lo dico con tutto il rispetto possibile) che mentre queste poesie sono “maniacalmente” studiate ( e non ce ne sarebbe bisogno), vengono lasciate aperte maglie così larghe e magari... smagliate, per il passaggio di poesie di poeti che hanno libertà d'immettere a piacimento, che veramente, qualche volte, fanno pensare come non sia posto il minimo controllo a quest' intrusione che, sinceramente  non fa onore al sito.
Un po' più di larghezza quindi per le poesie “in training”, per non fare neppure apparire troppo chiaro il confronto (negativo in tal caso) con certi autori cui è stata data la licenza di pubblicare liberamente roba non degna.
Ed ora, in cauda venenum, una cattiveria, che spero mi sarà perdonata. I “controllori” non si sentono un po' troppo compresi in questo loro compito e non vorrebbero mai perdere questa prerogativa di ricevere l'alto onore di essere i demiurghi della pubblicazione dell poesie? Coloro che hanno il segno distintivo del comando in un nereggiamento del loro nome fra i presenti non dovrebbero neppure avere l'onore di essere citati come poeti del giorno, o dell'ora, o del mese o del secolo. Invece ci appaiono, eccome. Il rifiutarlo da parte loro, anche se quotati, sarebbe un alto ed onorifico segnale di democratico sentire. 

Offline Marina Como

Re: Sull'asetticità delle Poesie a tema
« Risposta #7 il: Lunedì 24 Maggio 2010, 00:18:36 »
E' perfettamente inutile questa forma di anonimato nelle cosiddette poesie "a tema". Un nutrito gruppo di autori di questo sito, come ho potuto notare nella mia pur breve ma attenta esperienza sembra che abbia l'unico conforto e soddisfazione dalla poesia di vedere i suoi scritti colmi di frasi inutili sulla bacheca e di commenti che spesso e volentieri c'entrano tanto con l'elaborato ma che sembrano lì a doveroso ricambio per uno precedentemente ricevuto. L'auore che aspira ad emergere ad ogni costo ha sempre modo di telefonare, scrivere, contattare insomma l'amico fedele avvertendolo che quella poesia è sua, e potete star certi che, al di là di fatti imprevisti, quella poesia verrà segnalata.
Un modo per attenuare, se non impedire del tutto questo "scandalo" dei voti comprati, potrebbe essere quello di rendere anonimi davvero i commenti. Ce ne sarebbero tanti meno, e probabilmente sarebbero quelli buoni e non forzati. Comprendo però come sia di difficile attuazione questo, considerato che il sito ha bisogno di mantenersi ben nutrito, anche per eventuali ragioni di concorrenza e pubblicità.
Certe forme di "malcostume" (il malcostume è un altro, ma mi viene solo questa parola) esistono dappertutto, e la redazione non può certo impedire ad un autore che viene letto e commentato ad iosa di volere ancora più riempire il suo trofeo di caccia ricorrendo magari ad un escamotage di grande e sicuro effetto: dare un "addio" clamoroso", triplicare i commenti ricevuti con imploranti preghiere "resta, resta, non ci lasciare!", ricevere mail a casa e poi, dopo quarantotto ore ritornare trionfante con una nuova poesia che esalterà gli indefessi ed umanissimi amici, che raddoppieranno ancora i loro commenti, in bacheca e dalla parte "seria", complimentandosi fra lacrime di commozione per il ritorno fra di loro dell'amico poeta ( o poetessa che si voglia). E giù con la pletora degli elogi e delle congratulazioni!
Personalmente quando mi capitava di essere parte della giuria, preferivo non sapere chi stavo leggendo per essere sicura di non partire da preconcetti.
Preferisco essere libera di giudicare senza pormi il problema se reputo tale una poesia perché conosco l'autore (anche se a volte indovini perché puoi riconoscere lo stile, altrettante volte rimani sorpreso di sapere che non è lui! Divertente!)
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

mp47pasquino

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Re: Sull'asetticità delle Poesie a tema
« Risposta #8 il: Lunedì 24 Maggio 2010, 11:09:01 »
Quoto: da uno stralcio di Monilèo.
Un po' più di larghezza quindi per le poesie “in training”, per non fare neppure apparire troppo chiaro il confronto (negativo in tal caso) con certi autori cui è stata data la licenza di pubblicare liberamente roba non degna.
Ed ora, in cauda venenum, una cattiveria, che spero mi sarà perdonata. I “controllori” non si sentono un po' troppo compresi in questo loro compito e non vorrebbero mai perdere questa prerogativa di ricevere l'alto onore di essere i demiurghi della pubblicazione dell poesie? Coloro che hanno il segno distintivo del comando in un nereggiamento del loro nome fra i presenti non dovrebbero neppure avere l'onore di essere citati come poeti del giorno, o dell'ora, o del mese o del secolo. Invece ci appaiono, eccome. Il rifiutarlo da parte loro, anche se quotati, sarebbe un alto ed onorifico segnale di democratico sentire. 

-Faccio presente che prima di essere in redazione, ero e sono Autore del sito, dove la linea o il percorso sono stati esattemente come è avvenuto per tutti, saluto tutti e nessuno in particolare, spero di poter scrivere correttamente, ho degli impedimenti materiali che mi comportano non poca pena...ma il desiderio di poter dialogare con voi è più grande.

Premetto che quando le critiche sono oneste, costruttive e innovative sono sempre ben accette, in tutti i nostri pensieri occorre comunque avere ben cognizione che chi opera non è da meno sia nelle idee, sia nelle innovazioni, aggiungo io con una marcia in più cioè: esserci dentro...questo non vuol essere una dichiarazione di infallibilità (tutti possono sbagliare) rimane il fatto per chi deve decidere che alcuni cardini sono la base intangibile del Sito, altri sono perfettamente inglobati in una forma evolutiva e ponderata da un nucleo di persone che per evidenti capacità di pensiero, di esperienza e buona volontà si applicano ad un addivenire più consono per tutti.
Da quello che dici comunque emerge una sorta di citica (non credo sia dovuta ad astio) che evidentemente tratta di certi avvenimenti che avvengono...concordo ampiamente con quanto detto da Luigi e Marina e aggiungo del mio...
sappiamo tutti che tutti gli iscritti sono passati nel periodo in "Training" e solo dopo aver dimostrato un regolare affidabile comportamento culturale e civile passano...ma sappiamo anche che se queste prerogative vengono a mancare l'Autore avrà la sorpresa di ritornare in "Training" quindi fare di tutt'erba un fascio non va bene, per intenderci la redazione e una sorta di luogo virtuale dove si vaglia controlla esprimendo pareri condivisi, c'è dietro il fattore umano, la stanchezza a volte, (per tante cause e perché lo facciamo togliendo tempo al reale ed alla famiglia)  ma sempre con con il cuore e con la mente da estimatori della poesia e della bella scrittura.
Detto ciò, tutti hanno i mezzi per condividere e partecipare, ho letto che si parla di cordate cerchie di amici ecc. opere costruite e quant'altro...ebbene le opere si leggono, si commentano si segnalano, si criticano si condividono o si ignorano: tutto questo entro i limiti della correttezza e dell'educazione...cosa otteniamo?
Otterremo un sito dove ci si può confrontare dove si può scrivere e tentare di fare poesie senza ipocrisia...penso che se si perseguirà con fiducia col tempo avremmo un più globale luogo di accoglienza.     

Offline Marina Como

Re: Sull'asetticità delle Poesie a tema
« Risposta #9 il: Lunedì 24 Maggio 2010, 12:06:16 »
Le mie erano semplici osservazioni sulla base di quanto detto dai precedenti interventi. Se dovessi ancora dire qualcosa mi riferirei in particolare, sulla base della mia pur breve esperienza, alle poesie cosiddette in training”. Mi si evidenzia come la Redazione ponga davanti a queste poesie, studiate e ristudiate e che comportano l'attesa spesso di almeno trentasei ore, una rete dalle maglie fittissime e difficilmente penetrabili, dove spesso e volentieri vengono buttata alle ortiche, sia pure con gentili parole, poesie che mi pare invece comportino del valore (parlo naturalmente per una mia recente esperienza con una poesia dedicata alla madre e che non avevo certo giudicato solo io di buona fattura)). Non si accorge però la Redazione (e lo dico con tutto il rispetto possibile) che mentre queste poesie sono “maniacalmente” studiate ( e non ce ne sarebbe bisogno), vengono lasciate aperte maglie così larghe e magari... smagliate, per il passaggio di poesie di poeti che hanno libertà d'immettere a piacimento, che veramente, qualche volte, fanno pensare come non sia posto il minimo controllo a quest' intrusione che, sinceramente  non fa onore al sito.
Un po' più di larghezza quindi per le poesie “in training”, per non fare neppure apparire troppo chiaro il confronto (negativo in tal caso) con certi autori cui è stata data la licenza di pubblicare liberamente roba non degna.
Ecco, se magari fai un qualche commento costruttivo distruggendo qualche poesia che ci sfugge, tendendo conto del porfolio, che ha una sua ragione di essere, della età ed esperienza dello scrittore, della sua sensibilità e regole di convivenza del sito... forse qualcuno potrebbe, se vuole, giovarsene e crescere: scopo del sito scrivere.
Se poi la collaborazione con le persone che sono subissate di lavoro redazionale ed un alto senso civico che non ricordi l'omertà, possa essere attuata, allora forse qualche scritto non degno potrebbe non sfuggirci ed il sito sarebbe più pulito senz'altro. E scusate lo sfogo.

Ed ora, in cauda venenum, una cattiveria, che spero mi sarà perdonata. I “controllori” non si sentono un po' troppo compresi in questo loro compito e non vorrebbero mai perdere questa prerogativa di ricevere l'alto onore di essere i demiurghi della pubblicazione dell poesie? Coloro che hanno il segno distintivo del comando in un nereggiamento del loro nome fra i presenti non dovrebbero neppure avere l'onore di essere citati come poeti del giorno, o dell'ora, o del mese o del secolo. Invece ci appaiono, eccome. Il rifiutarlo da parte loro, anche se quotati, sarebbe un alto ed onorifico segnale di democratico sentire. 
:D :D :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: ::) :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh:
Oh, mamma! Aiuto! Mi fa male la panciaa!   :laugh: :laugh: :laugh: :laugh:
 ;D  Ma come si fa a diventare autori del giorno stando in redazione? ahhaha!
anzi, mi correggo... ora forse abbiamo un minimo di possibilità in più: nei giorni dispari! Certo che nei pari è molto difficile che un redattore che legge tutte le poesie senza incrementare il contatore, che non ha tempo per fare commenti perché semmai li fa ai nuovi mentre glieli convalida, per cercare di essere costruttivi (e non incrementa il contatore). Come potrebbe un redattore essere uno degli autori più attivi del sito fra i quali (prima anche nei giorni dispari, wow! ero rimasta indietro con le novità, perdincibacco!) si sceglie l'autore del giorno?
 :D :D :D :D :D :D :D E come diventare autore della settimana tra quelli che hanno ricevuto più voti (e quindi intrattenuto più rapporti di convenienza, se è dimostrabile che chi più lusinga, più riceve)
Bhe, se fossi il web-master proporrei una strisciatina di neretto a tutti quelli che si offrono di lavorare in red. In cambio offrirei loro lo spazio dell'autore del giorno (magistrae causa), della settimana e del mese.
« Ultima modifica: Lunedì 24 Maggio 2010, 12:13:31 da Marina Como »
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Monilèo

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Re: Sull'asetticità delle Poesie a tema
« Risposta #10 il: Lunedì 24 Maggio 2010, 13:25:30 »
Sono spiacente di aver fatto venire un mal di pancia alla signora Marina, e questa è davvero una pena raddoppiata, giacché, per loro natura, le signore il mal di pancia ce l'hanno fisso una volta al mese (salvo casi... eccezionali ma non troppo).
Un redattore può benissimo essere autore del giorno, del mese, della settimana e anche del secolo, niente da eccepire in proposito, ho solo voluto evidenziare quello che potrebbe essere ( e mi pare proprio che lo sia) il pensiero di alcuni partecipanti. Tutto qui e niente di malevolo ed astioso nel mio dire.
Riconosco che possa esserci stata da parte mia una sorta di “provocazione forzata”, ma questa forma di sfida, se condotta entro i limiti della correttezza formale e del rispetto, non può essere foriera ed utile per dire cose non troppo campate in aria e per discuterne amichevolmente? La cosa che più ho creduto utile di fare osservare è stata la grande discrepanza esistente fra autori in training e i liberi. I primi vengono tenuti sotto un asfissiante controllo, eccessivo a mio vedere, specie se rapportato alla facilità con la quale profittano per sgusciare fra le maglie aperte della rete poeti che... forse approfittano della situazione.
Faccio un esempio pratico. Stamani ho trovato che una mia poesia su Marcovio è stata “premiata” come “autore del giorno su “poesia nuova”. I pochi che leggono le mie poesiole su Marcovio sanno che, attraverso la figura di questo poeta latino (inventato) io cerco di fustigare vizi ed esaltare virtù dei siti poetici nella più larga accessione, in un genere che ho messo nella “satira”. Ormai si sa che lo sviluppo del dialogo fra Marcovio e l'altro poeta ha sempre i medesimi contorni. Ebbene, già da due giorni ho presentato una analoga poesia e ancora (a meno ché non sia stato approvato o respinto in questo momento) non ho avuto alcun riscontro. Insomma, in parole povere, che la poesiola sia approvata o meno, mi sembra esagerato, dato il genere e lo stile già in parte collaudato, che si affannino su di essa diversi redattori, la spulcino, la studino, la discutano, esponendo se è troppo prosaica o troppo poco qualcos'altro, tralasciando altre... visioni.
Quindi, in conclusione, affermo e ripeto, che la mia è una critica mirata esclusivamente al miglioramento del sito (ammesso e non concesso che io dica cose giuste), senza altri fini, e l'apparente provocazione è adoperata solo per fare in modo che le osservazioni vengano vagliate e, se del caso, anche applicate ad una migliore conduzione del sito stesso.
Grazie per l'eventuale attenzione.   

Offline Marina Como

Re: Sull'asetticità delle Poesie a tema
« Risposta #11 il: Lunedì 24 Maggio 2010, 18:50:47 »
 :D Si, avevo capito il tuo punto di vista sulle maglie. Ed è una giusta denuncia. E ti ho risposto su questo (chiedendo la collaborazione, ma si sa, la redazione è "l'altra parte della barricata" e basta) Ma se ad esempio io sto scrivendo qui, non posso rimandarti indietro la tua poesia su Marcovio (solo perché tu la hai citata), non perché non sia simpatica o giusta nel suo modo di vedere ironico, ma perché ogni sito ha le sue regole, sì come ogni trasmissione televisiva, laddove si propende per l'accapiglio, laddove si preferisce una vita tranquilla. E qui in Scrivere è divieto inserire poesie che fomentino polemiche o dissidio tra autori, magari sarà opinabile, ma così,  è evidentemente costruita in risposta a fatti avvenuti nel sito, diretta a singoli autori o gruppi, contiene tutto ciò che nel regolamento non viene consentito. Ma una sana satira (senza polemica indirizzata)  più generale, non si può avere? Non so, mi sovvengono le metafore, ad es. Attendo speranzosa affinché possa farmi venire il mal di pancia sulla home page di scrivere, per una volta tanto.  :)
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Monilèo

  • Visitatore
Re: Sull'asetticità delle Poesie a tema
« Risposta #12 il: Lunedì 24 Maggio 2010, 19:15:10 »
Lungi da me il voler fomentare polemiche, gentile Marina. Tu mi chiedi una sana satira ed io ho pensato di rappresentare una sana satira, evidentemente generalizzata e valida per ogni dove. E' lapalissiano però che anche in un sarcasmo ben generalizzato va a finire che ci rientri, come è giusto che ci rientri, anche il singolo.  Altrimenti il tutto sarebbe inutile. Dal momento che però la mia poesiola, su Marcovio, che vedo ancora presente in quelle da studiare, vi appare "foriera di tempesta", non farò certo alcuna contestazione se verrà subito eliminata. Anzi, al momento, ne invierò subito un'altra, senz'altro aggiungere, se non speranzoso che debba subire un'anticamera meno lunga e noiosa.
Capisco i diritti e le cautele del vostro sito, e quindi di buon grado accetto, se “pericolosa”, la cancellazione della poesia. E arrivando poi dal generale al particolare sarebbe bene se, alla maniera di come le cose le comprendo io mettendomi dal punto di vista anche giusto della Redazione, in omaggio al principio della “comprensione”, le capissero anche coloro che, credendosi astuti e pensando solo a riempire di commenti ed elogi il loro carniere di caccia, pensano di gabellare tutto il prossimo loro. I furbi ci stanno. I coglioni come me no.
Ad ogni modo, Marina, procedi pure come nelle direttive del regolamento e cancella pure la mia proposta. Proverò sempre egualmente simpatia verso di te ed il tuo modo cortese ed amichevole di proporti. Su questo, stanne tranquilla, non ci piove.
« Ultima modifica: Lunedì 24 Maggio 2010, 19:17:28 da Monilèo »

Monilèo

  • Visitatore
Re: Sull'asetticità delle Poesie a tema
« Risposta #13 il: Lunedì 24 Maggio 2010, 19:36:27 »
Come vedi, Marina, tutto è tornato a posto. la poesia è stata cancellata, io accetto la cancellazione e ne presento all'istante una in sostituzione, con un biglietto di raccomandazione del seguente tenore: "Poesia in sostituzione di altra che ha fatto quasi ventiquattro ore di coda e poi ha perso il posto. Si prega di dare a questa la meritata precedenza."
Non so se sul forum mi sia permesso di presentare quella poesia rifiutata. Non essendo sicuro, per educazione e rispetto non la pubblico. Se qualcuno ne avesse la curiosità, mi scriva pure ed io gliela mando privatamente. A meno che non abbia il permesso di pubblicarla sul forum.
Mi è d'obbligo un elogio (caso mai gliene importi) alla Redazione. Da quanto scritto nelle motivazioni del rifiuto mi accorgo, eccome se me ne accorgo, che la poesiola è stata capita anche troppo bene. Segno che la redazione vede quel che c'è da vedere, isomma...non sono certo addormentati! Insomma, hanno visto (ancora ripeto "troppo bene") dove puntava il mirino della carabina... ad aria di sfottò!

aureliastroz

  • Visitatore
Re: Sull'asetticità delle Poesie a tema
« Risposta #14 il: Lunedì 24 Maggio 2010, 23:38:48 »
Scusatemi, ma una domanda sorge spontanea:  se invece di menarla tanto, si provasse ad applicare una delle seguenti soluzioni ?
a)   ci si adegua alle regole del sito in merito alla pubblicazione delle poesie e non si rompono tanto i maroni
b)   si pubblica sul forum e si apre una ennesima diatriba con conseguenti prese di posizione da parte di coloro che ancora credono alla befana.

In realtà ci sarebbe una ulteriore possibilità… quella che si lascino protestare i protestanti tanto è sempre la solita solfa solo che loro non lo sanno e immaginano di scoprire l’acqua calda.
Peccato che nessuno abbia mai voglia di leggere i post a partire da qualche anno fa, si scoprirebbe che queste “rivendicazioni” sono cicliche e ciclicamente scassano gli zebedei ( volevo dire le palle, ma mi sembrava troppo volgare).


 ;D