Autore Topic: Sulla poesia  (Letto 28500 volte)

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Clodia

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Re: Sulla poesia
« Risposta #150 il: Martedì 5 Gennaio 2010, 19:06:09 »
Condivido in toto l'autrice Amara e parzialmente l'intervento di Canfora. La poesia è data ANCHE dalla misura dei versi ma non solo da quello e ciò in questo onorato forum è stato detto più volte, a chiare lettere. E non lo diciamo noi ma il buon senso, la letteratura, la sensibilità ovvia e spicciola anche di chi non è "poeta". riguardo al fatto che i temi debbano essere aderenti alla realtà che ci circonda lo si può essere anche parlando di amore e dolore, tutto dipende dal taglio e dall'ottica che deve essere a 360°. Ci sono poesie che parlando della natura ti aprono un mondo intero sulla condizione umana, anche di quelli che stentano la vita, soprattutto di quelli. E poi, la stentiamo tutti, chi in un modo chi nell'altro. Sullo stile delle poesie in questo sito non aprirei bocca perché è facile farlo quando ci si sente in possesso di validi strumenti ma non vedo perchè ogni iniziativa debba sempre essere coperta di fango in un momento storico in cui mi sembra oro che ci siano persone pronte a mettersi a nudo e in discussione, offrendo di sé al pubblico ciò che hanno dentro . Poi possiamo metterci intorno a un tavolo e discutere se sia prosa poetica o poesia e sicuramente in alcuni casi si tratta della prima ma non mi sembra delicato il tono adoperato dal gentile autore. E mi perdoni se appaio un po' emotiva nel mio intervento ma vorrei tanto che la poesia si facesse o si provasse a farla senza star lì a discettare. I premi sono gran riconoscimenti che  giustamente rendono fieri ma che dovrebbero portare anche tanta umiltà data da un animo che si presume sensibile e attento al prossimo. Ho finito.

Offline Isola Pighetti

Re: Sulla poesia
« Risposta #151 il: Mercoledì 6 Gennaio 2010, 09:38:41 »

La poesia è una dimensione dello spitrito!
INUTILI CONSIDERAZIONI PERSONALI - Prima Parte

                                                                        "Tutto rimane poesia"
                                                                        Lina Sirianni

Tra i tanti poeti “ufficiali” dell’editoria italiana che scrivono (anche) versi liberi, ne prendo due a caso, considerati tra i più moderni e innovativi: Giancarlo Majorino ed Edoardo Sanguineti. Una breve scorsa a qualche loro componimento dovrebbe darvi la giusta misura di cosa significhi la parola Poesia. Possiamo però risalire indietro nel tempo e senza neanche andare troppo lontano soffermarci un momento su Montale o Luzi. Un po’ oltre troviamo Raboni e se ci rituffiamo di nuovo nel presente ci imbattiamo in Milo de Angelis. Credo li conosciate tutti, non ho dubbi. Ma se così non dovesse essere, vi suggerisco di sopperire a questa mancanza.
Così, perché anche voi abbiate un’idea dello stato attuale della poesia, leggete qualche loro opera. Mi sono limitato a citare nomi notissimi, che sono emersi dal sottobosco “poetico” per giungere fino al grande pubblico; e mi sono altresì limitato a citare poeti della nostra provinciale Italietta; ché se gettassimo lo sguardo oltre i confini, ci sarebbero altre decine di artisti da prendere a riferimento.
Se state pensando che vi stia dando degli ignoranti significa che o lo siete davvero o avete un intelletto assai poco aperto, il che, in fondo, è la stessa cosa. E chi si sente già offeso, è meglio che si fermi qui, e non prosegua oltre nella lettura. Chi invece ha voglia di confrontarsi, vada pure avanti, tenendo però presente che non con me deve cercare il confronto, ma con se stesso. Perché è qui che sta il cuore dell’arte: un incessante, difficile e doloroso confrontarsi con se stessi, e coi propri limiti. Per riconoscerli e per superarli. E per trovare, un po’ più in là, ancora nuovi limiti, da riconoscere e da superare.

;) ;)

Offline Marina Como

Re: Sulla poesia
« Risposta #152 il: Giovedì 7 Gennaio 2010, 00:09:49 »
La poesia è una dimensione dello spitrito! ;) ;)
va bhe, mi sembra che si stia cercando di ribanalizzare, scusa prendo solo l'ultimo intervento a caso!, non ce l'ho solo con te!  :D , una discussione tecnica ed interessante sulla poesia, che partiva da alcune premesse illustrate nei post precedenti. Altrimenti ricadiamo nel discorso tutti hanno sentimenti, tutti li possono esprimere, tutti sono poeti. Bhe, allora io ricordo che da bambina facevo i punti "a croce" ed "ad erba" e "a catenella" con mia madre (usanze perdute), ma ho tutto il rispetto per le ricamatrici, non mi sognerei di asserire: sono una ricamatrice. E neanche una poetessa. Ma la sfida con me stessa è questa. Far si che qualcuno un giorno possa dire che lo ero. Io non mi ci sentirò,forse mai,  visto le lacune e l'impotenza che provo ogni volta che scrivo un testo. Il bello di questo sito è che è fatto per imparare. Io sono qui per questo, ed ascoltare mi sembra un buon inizio.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

masman

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Re: Sulla poesia
« Risposta #153 il: Giovedì 7 Gennaio 2010, 08:58:47 »
Grazie, Marina. L'ultimo intervento di Isola Pighetti mi aveva letteralmente gettato in una folle depressione...

Offline Rosy Marchettini

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Re: Sulla poesia
« Risposta #154 il: Lunedì 11 Gennaio 2010, 17:19:28 »
Buona sera, mi sono accorta solo ora che Mannocchia ha scritto su di me
Primo vorrei che se si parla della sottoscritta educatamente si chieda il permesso e se concordo allora si apre un post o una discussione
non capisco come mai Massimiliano per far lezione di poesia mi abbia tirato in ballo
Lui ha detto, in un commento che quella che avevo scritto non era poesia, bene io non ho detto e fatto nulla se non scrivergli privatamente ed ora scopro che qui in pubblico si parla di me delle mie poesie del mio modo di fare poesia
Zima è una persona che stimo e che mi piace molto ma io sono completamente diversa da lei
Se per il Mannocchia io non so scrivere pazienza. Non so chi sia, non che faccia nella vita e potrebbe anche essere la reincarnazione di Dante a me non interessa assolutamente nulla, ma mi lasci stare per cortesia perchè non intendo diventare lo zimbello di nessuno
Ho 53 anni ed ho tante di quelle esperienze vissute che posso dichiarare di avere 100 anni
Ho sempre scritto in questa maniera e critici letterari e professori di filosofia e lettere mi hanno sempre incitato a continuare così perchè è il mio modo di comunicare, perchè è uno stile solo mio
Cosa Vuole il Mannocchia?
Ritengo di essere stata offesa in quanto non ha avuto nemmeno la creanza di avvertirmi che avrebbe aperto una discussione che mi riguardava
Lui non usa la punteggiatura e per me questo è grave, ma io non sono nessuno e non ho mai scritto o detto nulla a riguardo perchè rispetto tutti e tutto
Vorrei che Massimo Mannocchia mi facesse delle scuse e mi diaspiace anche che abbia tirato in ballo delle persone che non c'entrano un accidente
Rosy marchettini

masman

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Re: Sulla poesia
« Risposta #155 il: Lunedì 11 Gennaio 2010, 17:47:31 »
Oibò, dolcissima Rosy, quanto astio per nulla. Andiamo con ordine.
Non ho affatto scritto su di te. Ho usato i commenti al tuo elaborato e, in parte, l’elaborato stesso poiché ritenevo fossero il punto di partenza più semplice per rendere accessibile a tutti un argomento di non facile comprensione. Specie per chi non ha mai letto una poesia in vita sua. Se leggi con attenzione ciò che ho scritto, ti renderai conto da sola che non vi è nulla di offensivo nelle mie parole.
Il Manocchia (con una sola “n”) non vuole assolutamente nulla e la punteggiatura la usa eccome. Quando serve ed è funzionale allo scritto. Quando invece il Manocchia fa una scelta di stile necessaria e funzionale a ciò che vuole comunicare. E qui mi fermo.
Ergo, se vuoi, sono disposto a porgerti le mie scuse per non aver avuto la “creanza” di avvertirti, ma per il mio scritto assolutamente no. Anche perché non saprei di cosa scusarmi.
Sia detto dal profondo del cuore (il mio): non ho assolutamente nulla contro di te, né contro i tuoi amici.
« Ultima modifica: Domenica 24 Gennaio 2010, 18:18:18 da Luigi. »

Offline Rosy Marchettini

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Re: Sulla poesia
« Risposta #156 il: Lunedì 11 Gennaio 2010, 18:27:07 »
Il mio non è assolutamente astio è che considero l'aver iniziato un post tirando in ballo una persona e chi la commenta, non educato e rispettoso di alcuni valori basilari della vita
Qui siamo tutti amici, ma il rispetto deve esserci sempre in qualunque rapporto intercorra tra due o più persone
E' vero ho scritto di getto, non ho nemmeno riletto.
Non volevo essere antipatica dicendo "il Manocchia", è che in quell'istante non mi sono ricordata il tuo nome e per questo ti chiedo scusa
Le tue poesie sono stupende ma alcune, prive di punteggiatura, non riesco a capire perchè non la inserisci, secondo me risalterebbero alcuni versi, ma è un qualcosa che non mi compete e quindi non importa
Ciao, buona serata a te e a tutti
Rosy marchettini
« Ultima modifica: Domenica 24 Gennaio 2010, 18:19:02 da Luigi. »

Offline Webmaster

Re: Sulla poesia
« Risposta #157 il: Domenica 24 Gennaio 2010, 18:20:58 »
Dopo alcuni giorni, riapro il topic, sperando che l'aver ripreso un po' di fiato faccia proseguire la discussione sulla poesia e non su aspetti personali.

Offline Amara

Re: Sulla poesia
« Risposta #158 il: Domenica 24 Gennaio 2010, 21:48:50 »
..che bello!.. :)
ed io attendo ansiosa le considerazioni sul ritmo.......
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Gianpiero De Tomi

Re: Sulla poesia
« Risposta #159 il: Domenica 24 Gennaio 2010, 23:21:15 »
Sostengo a pieno titolo il dire di Clodia e Rosy .Non mi dilungo in quanto, quello che volevo esprimere è gia' stato scritto molto bene. Quindi sarebbe una ripetizione inutile.Ognuno porta il suo piccolo o grande contributo, nel condividere le emozioni,con un evento cosi particolare , come la Poesia. Perchè è quello che facciamo, a prescindere da ogni tipo di riconoscimento e non accetto crocifissioni accademiche sulle opere, a meno che non siano in aperto contrasto,con il regolamento del sito.Ma di questo fatto, si occupa una redazione di persone eccezzionali .Si, le ritengo speciali , visto che oltre ad essere esperte, fanno chiaramente questo volontariamente senza percepire nulla; ma questo è un altro discorso. Chiaramente, fra opinione e critica e valutazione, passa una grande differenza e non voglio disquisire su questo. Ma ritengo che sia implicito che ognuno di noi, ha sempre, ed in ogni caso un margine di miglioramento e chi si trova nella posizione di poter discernere con strumenti affilati, le opere, lo deve fare con grande umiltà e considerazione. Dato che non ci sono poeti di fama internazionale fra di noi, che possano porsi su di un pulpito , ma solo persone più o meno esperte, dovremmo trovare il giusto equilibrio.
Pero' a conclusione del mio piccolo discorso, noto che ,anche se a volte i toni si alzando e sembrano pungenti, vi è una crescita,più o meno visibile, fra la consapevolezza di chi pubblica.Serve un certo percorso di apprendimento  ed una grande motivazione, per cercare di superare i propri limiti.

corripio

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Re: Sulla poesia
« Risposta #160 il: Domenica 14 Febbraio 2010, 16:39:37 »
Son forse un poeta?
No, certo.
Non scrive che una parola, ben strana,
la penna dell'anima mia:
''follìa''.
Son dunque un pittore?
Neanche.
Non ha che un colore
la tavolozza dell'anima mia:
''malinconìa''.
Un musico allora?
Nemmeno.
Non c'è che una nota
nella tasteria dell'anima mia:
''nostalgìa''.
Son dunque... che cosa?
Io metto una lente
davanti al mio cuore
per farlo vedere alla gente.
Chi sono?
Il saltimbanco dell'anima mia.


Con questi versi di Aldo Palazzeschi mi fermo a riflettere sul mio sentire.
Ho da fare tanto, ripassare grammatiche e sintassi, ascoltare in sordina il mio cuore, guardare e vedere, capire e sentire.
Non mi importa se alcuni lettori mi ritengono all'altezza o superiore ad altri autori del sito, io mi sento profondamente ignorante.
Prendo una pausa per leggere scrittori e poeti che nemmeno conoscevo, continuerò a scrivere e ad oggettivare i miei scritti.
Rimarrò sempre legato al sito, dal quale ho avuto lo stimolo e l'imput per riscrivere e migliorare.
Seguiro i rari topic costruttivi, come questo in cui scrivo.
E' riflessione sincera, non è polemica.
Conosco i miei limiti e la bellezza della poesia (che non è la mia).

« Ultima modifica: Domenica 14 Febbraio 2010, 16:49:30 da Corripio »

masman

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Re: Sulla poesia
« Risposta #161 il: Giovedì 18 Febbraio 2010, 16:18:56 »
Pur non avendo esaurito quanto ho da dire sul tema, mi lascio prendere (tardivamente) dalla deviazione di Lucia Casamenti, perché ritengo stimolante, nonostante alcune forzature linguistiche e logiche, lo spostamento di livello e di percezione che Lucia propone. E qui dissento da Stefano quando afferma che “non possiamo arrenderci alle suggestioni” poiché, semplicemente (semplicisticamente?) un’espressione senza suggestione non è nulla. Il linguaggio opera “magicamente” solo quando crea, provoca e induce suggestioni; e qualunque testo, sia esso poetico o matematico, può essere suggestivo se scritto col linguaggio giusto e se presentato con le giuste suggestioni. Un saggio sulla poesia, in fondo, non è molto diverso rispetto a un saggio sulla meccanica quantistica: possono essere profondamente diversi nei contenuti, ma strutturalmente sono simili. Ovviamente, quando si parla di prosa e poesia, vale a dire quando si codifica l’uso dei simboli grafico-verbali, la forma diventa parte del contenuto: l’ars poetica, così come l’ars retorica, non è altro che il Verbo che veicola se stesso. Mi spiego: se parlo o scrivo di matematica, ad esempio, il linguaggio rimane semplicemente un veicolo per il contenuto, un codice che opera in una realtà condivisa dove la chiave per decodificare è univoca per tutti (il sostantivo “addizione”, nel contesto della matematica, ha lo stesso significato per tutti coloro che oprano all’interno di quel contesto). Questo mi porta a dire che, in contesti ben definiti, la parola perde il suo simbolismo e acquista una specificità univoca. In altre parole, non è più suggestiva, poiché chi legge (o ascolta) non la può completare con quel contenuto originale che deriva dall’esperienza soggettiva.
Sono certo che sarà capitato a tutti di leggere un testo riguardante un tema che non si conosce o che non piace (ho preso la matematica non a caso, per quanto mi riguarda), ma di averlo trovato comunque interessante. Ciò succede poiché chi lo ha scritto ha utilizzato un linguaggio suggestivo. Prendo un esempio che negli ultimi anni va molto di moda: la fisica quantistica. Se ne sente parlare ovunque, perfino nei bar, e questo grazie a una manciata di autori che l’hanno divulgata attraverso azzeccatissime suggestioni. Fate una prova: leggete un testo tecnico sulla fisica quantistica e ditemi se lo trovate ugualmente affascinante.

Offline Stefano Toschi

Re: Sulla poesia
« Risposta #162 il: Giovedì 18 Febbraio 2010, 22:05:25 »
Naturalmente affermando che "non possiamo arrenderci alle suggestioni", non intendevo affatto negare o misconoscere l'importanza che la suggestione ha nello scrivere e nella poesia in particolare.

“Dono e poesia: intuizione del mistero nel quale gli opposti si conciliano e si generano l’uno dall’altro…
Suggestivo! E condivisibile.
Ma siamo qui a cavillare e non possiamo arrenderci alle suggestioni.”


Come si evince dal contesto, la mia frase si riferiva alla suggestione creata dall’intervento di Lucia, la quale proponeva una concezione della poesia, che, nel seguito del mio intervento, ho identificato come affine a quelle già proposte, tra gli altri, da Platone e da Croce.
Pur non negando la possibile validità di una visione della poesia e dell’arte come pura ispirazione, ho voluto richiamare l’attenzione sull’importanza del saper fare tecnico, sull’essenzialità della forma, che nella poesia (e nell’arte) diventa necessariamente sostanza e non più semplice accidente.

Ma cavalcando l’onda delle tue considerazioni vorrei tornare sul formalismo matematico, il quale è un linguaggio che mira ad escludere la suggestione personale a favore di una comprensione esatta ed univoca. Tuttavia è costituito da simboli e da segni. Nel loro contesto il loro significato è assolutamente determinato, ma decontestualizzati potrebbero recuperare un loro potere di suggestione, forse potrebbero perfino essere utilizzati in poesia.
Probabilmente sarà già stato fatto, ma uno di questi giorni ci voglio provare!
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)