Autore Topic: Sul concetto di Poesia  (Letto 11368 volte)

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ferdan21

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Sul concetto di Poesia
« il: Venerdì 4 Giugno 2010, 12:01:35 »
Io penso che in questi siti di poesie (ne includo anche parecchi altri che conosco) prevalga una concezione di poesia che è legata al Romanticismo.
Per cui basta inserire parole chiave come: sole, cuore, amore, vento, anima, tempesta, vita, dolore etc., per avere successo.
E qualche rima, ogni tanto, per fare apparire la poesia più "Poesia".
Io so che il Romanticismo è stata una corrente poetica e culturale, ma della prima metà dell'Ottocento. Sono trascorsi 200 anni.
Forse la poesia oggi è diversa da quella di Keats o di Shelley.
La poesia contemporanea è tutt'altra cosa.
vorrei un vostro parere.

Offline Vivì

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Re: Sul concetto di Poesia
« Risposta #1 il: Venerdì 4 Giugno 2010, 13:03:46 »
Caro Salvatore, sul concetto di fare poesia ci sono pareri di correnti diverse. Ti dico subito che per me la poesia non dev'essere solo una questione di cuore e basta. Cioè per non fraintenderci, la poesia deve arrivare dal cuore ma non necessariamente deve per forza parlare d'amore.Per me poi che ho la fortuna di avere una fantasia fervida, la poesia può spaziare in tante direzioni diverse, basta che conservi le caratteristiche principali , cioè suggerire emozioni, sensazioni e non che non cada mai nelle volgarità o addirittura che si faccia uso di parolacce. Allora modernizziamo pure, facciamo evolvere la poesia, ma per carità, non cadiamo nel cattivo gusto, magari solo per scandalizzare o fare sensazione su quelli che leggono.Questo è il mio pensiero sulla poesia.Grazie a te Salvatore per avere posto la domanda e avermi dato modo di poter dire la mia a riguardo.

Offline Amara

Re: Sul concetto di Poesia
« Risposta #2 il: Venerdì 4 Giugno 2010, 15:17:52 »
invito chi non l'avesse fatto.. a dare un'occhiata a questo topic...
http://www.scrivere.info/community/forum/index.php?topic=2715.0

..la poesia.. quando lo è... lo rimane sempre..
e ciascuno può esprimerla nel modo che gli è consono...
non saranno certo 2 parole sopra le righe..o..parolacce... a decreterare
che non si tratti di poesia... c'è chi lo ha fatto già molto tempo fa.....
perchè non viene solo dal cuore... ma può arrivare da qualsiasi organo...
dal fegato.. dallo stomaco... dai visceri.....
ma certo.. bisogna amarla davvero per sentirla...
e saper guardare oltre sé..
saper seguire ogni traiettoria che ci conduca a lei....

non è fatta per il perbenismo calligrafico....
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Vivì

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Re: Sul concetto di Poesia
« Risposta #3 il: Venerdì 4 Giugno 2010, 17:02:44 »
Io rispetto le opinioni di tutti, ma permettimi di dirti solo che non sono d'accordo.Non si si parla di perbenismo, stiamo parlando di poesia. Ma è giusto che ci siano pensieri diversi anche in questo caso.

Offline Amara

Re: Sul concetto di Poesia
« Risposta #4 il: Venerdì 4 Giugno 2010, 18:25:56 »
Questo allora"


è come prima
o l'altra volta
o la volta precedente a quella.
ecco un cazzo
ecco una figa
ed ecco i guai.
soltanto che ogni volta
pensi
bè adesso ho imparato:
le lascerò fare quello
e fare questo,
non mi interessa più
solo un po' di comodità
un po' di sesso
e un amore
minimo.

adesso aspetto ancora
e gli anni davanti sono sempre meno.
ho la mia radio
e i muri della cucina
sono gialli.
conservo le bottiglie vuote
e ascolto
i passi.

spero che la morte contenga
meno di questo.


...è di un tizio.... un certo  Charles Bukowski.....

è poesia?
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

Offline Ilguardianodelfaro

Re: Sul concetto di Poesia
« Risposta #5 il: Venerdì 4 Giugno 2010, 19:55:05 »
A mio parere, la poesia non ha un solo indirizzo, ma appartiene alla vita in simbiosi con l'emotività umana e all'attinenza alle cose che raffigurano tempi di memoria passata e futuristica. Poesia d'amore, poesia horror, quelle sulla natura, sulla spiritualità cosmica, una diversa dall'altra, ma che in comune hanno la liricità (che a me spesso manca). Una cosa è identificare una poesia come tale, l'altra è saper cogliere l'anima della poesia stessa riconoscendola in argomenti diversi, quali essi siano, poi accettarla come è. E' ben capito che la poesia volgare è pur sempre poesia, ma non accettata da molti e come tale forse incompresa (in fondo può essere volgare ma dare un significato sublime, e intendo volgare non con parolacce, bensì con l'inclusione di ambiente e significato attinente al sesso e al macabro). Anche a me ripugnano certi scritti, ma è pur sempre arte e va rispettata come tale.
La domanda quindi è: Può l'horror, la spudoradezza, l'indignazione, l'asocialità, disegnata con parole e non con vocaboli sconci, divenire "brano poetico"?
Secondo me si
buona esistenza
« Ultima modifica: Venerdì 4 Giugno 2010, 19:57:29 da Ilguardianodelfaro »
ilguardianodelfaro
Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento. (Navajo)

Offline Saldan

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Re: Sul concetto di Poesia
« Risposta #6 il: Venerdì 4 Giugno 2010, 21:11:11 »
Questo allora"


è come prima
o l'altra volta
o la volta precedente a quella.
ecco un cazzo
ecco una figa
ed ecco i guai.
soltanto che ogni volta
pensi
bè adesso ho imparato:
le lascerò fare quello
e fare questo,
non mi interessa più
solo un po' di comodità
un po' di sesso
e un amore
minimo.

adesso aspetto ancora
e gli anni davanti sono sempre meno.
ho la mia radio
e i muri della cucina
sono gialli.
conservo le bottiglie vuote
e ascolto
i passi.

spero che la morte contenga
meno di questo.


...è di un tizio.... un certo  Charles Bukowski.....

è poesia?

si per me è poesia....non tutti i brani possono essere aulici....è un campo molto ma molto vasto.
...la mia culla è meraviglia esplosa, non ti dondola ma avvolge e ammanta.
La mia culla è poesia ansiosa di svelarmi quello che ti incanta...      

http://lamalavoglia.forumfree.it

ferdan21

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Re: Sul concetto di Poesia
« Risposta #7 il: Venerdì 4 Giugno 2010, 21:35:17 »
hai citato un autore che adoro....
quindi non posso che confermare...

aureliastroz

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Re: Sul concetto di Poesia
« Risposta #8 il: Sabato 5 Giugno 2010, 20:28:40 »
Se c’è una cosa che odio dal profondo del cuore sono i perbenisti di facciata, quelli che non perdono occasione per condannare apertamente ogni forma (a loro dire ) di immoralità, compresa qualche parola sopra le righe, all'interno di una poesia, che permetta loro di potersi mostrare inorriditi  e storcere il naso.
Poi si scopre che l’Italia per bene quella che girava la faccia da un’altra parte quando passava davanti all’edicola con i giornali porno in bellavista, era la stessa che girava la stessa faccia da un’altra parte quando all’ingresso della metro assisteva ad uno stupro e si faceva i cazzi suoi.
E no, troppo comodo fare i moralisti dal caldo delle proprie stanze e con il culo comodo sulla poltrona.
Scusatemi, ma preferisco qualche parolaccia di più e qualche ipocrita di meno.

 
« Ultima modifica: Sabato 5 Giugno 2010, 20:33:18 da Il Conte »

Offline Lupocattivo

Re: Sul concetto di Poesia
« Risposta #9 il: Sabato 5 Giugno 2010, 22:48:03 »
premesso che in poesia ciascuno possa scrivere quello che crede ( infatti nell'ipotesi assurda mi venisse proposto, non mi metterei mai in redazione a convalidare o meno una poesia , non solo perchè non mi sento all'altezza di giudicare non avendo gli opportuni strumenti, quanto perchè la poesia è estremamente soggettiva), per rispondere al Conte, io non mi sento una perbenista, sarei anche capace di comprarmi una rivista  porno all'edicola, ma so cosa mi aspetto, da una rivista porno mi aspetto di vedere certe immagini , non mi volterei dall'altra parte scandalizzata, perchè la rivista porno svolge la sua funzione.
Se vado al casinò mi aspetto di perdere o di vincere, ma non mi aspetto di essere interrogata in matematica.
Da una poesia mi aspetto altro, trovare in una poesia cazzo e fica non lo trovo proprio il massimo, anche  se scritto dal più grande poeta di tutti i tempi.
Rimane comunque sempre poesia, poesia che non mi piace ma poesia.
dico gente, se non c'è liberta di espressione in poesia dove ci dovrebbe essere?
Poi tutte queste disquisizioni su poesia e prosa! Per me una poesia non si differenzia dalla prosa per le rime, la metrica, ma solo per i contenuti. La poesia deve essere allusiva, evocativa, paradossale, illogica. Un'espressione come " fiamme di vetro " può essere scritto in poesia e non in prosa.
Quindi quello che distingue una poesia da una prosa è il linguaggio, non occorre neanche la musicalità in poesia, perchè se vuoi esprimere un qualcosa che stridulo, deve essere stonato e quindi non musicale.
La poesia si deve adeguare ai nostri tempi, che sono tempi di rottura, non può essere imbalsamata con la metrica.
Detto ciò non si può generalizzare, ci sono splendide poesie in rima.
La poesia deve esprimere il nostro vivere quotidiano, non può essere avulso dalla nostra epoca ( che non è più il romanricismo o l'ermetismo), le tremila frustazioni che abbiamo. Nel periodo del romanticismo la vita era meno stressante, i valori di famiglia patria amore erano più certi, non a caso nacque il romanticismo.
L'ermetismo invece è una provocazione, l'uomo chiuso in se stesso, non voleva farsi capire, era l'uomo traumatizzato dalla prima guerra mondiale.
Oggi che i valori sono a zero, la famiglia decapitata, la religione quasi, la poesia dovrebbe essere  solo frettolosa, non c'è tempo per fare i grandi pensatori, tranne che di professione non si faccia proprio il poeta. La poesia dovrebbe esprimere il nostro disagio esistenziale. Chi crede oggi che si sta andando avanti bene tra crisi economiche guerre in 164 paesi, inquinamento, disoccupazione, droghe, catastrofi naturali all'ordine del giorno? gli amori? gli amori oggi non durano, perchè amare significa fare delle rinunce e nessuno oggi è disposto a rinunciare a nulla.
Le poeisie d'amore anche del sito, sono poesie di infatuazioni, non di vero amore, quello vero, quello profondo. Dove stanno tutti si Giulietta e Romeo? e allora inutile scrivere queste cazzate in poesia, che non ci crede più nessuno, neanche un bambino
 
 

Offline Luca Torri

Re: Sul concetto di Poesia
« Risposta #10 il: Sabato 5 Giugno 2010, 23:21:42 »

Sono d'accordo con il Conte, le poesie si fanno con le parole, tra tutte quelle a disposizione.
E' come esse sono state scelte e disposte, che ne determina la volgarità complessiva, se non la bellezza; e, sempre, anche da chi ,su quelle parole, capita.
Purtroppo, talvolta.




dave_du_demon

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Re: Sul concetto di Poesia
« Risposta #11 il: Domenica 6 Giugno 2010, 03:31:43 »
Sono d'accordo con il Conte, le poesie si fanno con le parole, tra tutte quelle a disposizione.
E' come esse sono state scelte e disposte, che ne determina la volgarità complessiva, se non la bellezza; e, sempre, anche da chi ,su quelle parole, capita.
Purtroppo, talvolta.





Quoto ogni parola... sono la scelta e l'ordine che fanno la differenza.

mp47pasquino

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Re: Sul concetto di Poesia
« Risposta #12 il: Martedì 8 Giugno 2010, 08:05:23 »
Quoto questo pezzo Postato da: Ilguardianodelfaro
A mio parere, la poesia non ha un solo indirizzo, ma appartiene alla vita in simbiosi con l'emotività umana e all'attinenza alle cose che raffigurano tempi di memoria passata e futuristica. Poesia d'amore, poesia horror, quelle sulla natura, sulla spiritualità cosmica, una diversa dall'altra, ma che in comune hanno la liricità (che a me spesso manca). Una cosa è identificare una poesia come tale, l'altra è saper cogliere l'anima della poesia stessa riconoscendola in argomenti diversi, quali essi siano, poi accettarla come è. E' ben capito che la poesia volgare è pur sempre poesia, ma non accettata da molti e come tale forse incompresa (in fondo può essere volgare ma dare un significato sublime, e intendo volgare non con parolacce, bensì con l'inclusione di ambiente e significato attinente al sesso e al macabro). Anche a me ripugnano certi scritti, ma è pur sempre arte e va rispettata come tale.


Sarei d'accordo anche con alcune affermazioni, più o meno espresse da tutti riguardo al fattore in se e al l'interpretare l'uso empirico dell'essere poesia, viviamo un'epoca in cui tutto si evolve, possiamo dire che anche la cattedraticità e i canoni premarcati e precostituiti non sono più gli stessi, l'universalità e la globalizzazione dei pensieri sta andando oltre i concetti sin qui conosciuti, il detto "Ognuno è profeta in patria" lo vedrei appropriati in "Ognuno è profeta nel proprio sito"
parliamoci chiaro, ognuno chiarisce i propri concetti...ma davanti ad uno scritto od un pensiero spesso si tentenna a qualificarlo, dipende da chi e che cosa si deve esprimere, se di fronte a canoni si deve valutare o farlo nel rispetto del proprio sentire? se dobbiamo esprimere in armonia e quotidianità credo che siano i canoni accettati in linea di massima, altrimenti potremmo commettere degli abusi personali e null'altro...
Chi siamo per stabilire è o non è Poesia, se non teniamo almeno un bricciolo di base conclamata, poi se posso vorrei spendere qualcosa in merito alla pornografia poetica, c'è classe e classe, ma c'è molta volgarità spacciata per arte...si noti che vengono venduti vasetti di cacca come fosse nutella, ma qui qualcuno ha stabilito che è cacca d'autore...
quindi chi ha le facoltà e le facoltà, si impegni a creare canoni e metodi, interpretazione e pratica poetica. sarò potendo il primo mettermi in fila per apprendere.

Salvatore Ferranti

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Re: Sul concetto di Poesia
« Risposta #13 il: Martedì 8 Giugno 2010, 11:44:03 »
L'intervento di pasquino l'ho trovato molto azzeccato. non posso che concordare.

Offline salvatore maurici

Re: Sul concetto di Poesia
« Risposta #14 il: Martedì 8 Giugno 2010, 11:53:40 »
Ogni periodo storico ha la sua poesia, nei momenti di grande disagio la poesia guida le menti più libere verso grandi obiettivi, la poesia stimola le coscienze e immette in loro ideali, voglia di combattere, desideri collettivi. prendiamo ad esempio gli anni del Sessantotto. Vituperato dalle classi più retrive e conservatrici, dai "perbenisti, ecc.. la poesia di quel periodo è stata stimolante, liberatoria, dissacrante. pensate alla poesia di Pasolini, la poesia femminista. Poi, lentamente è subentrato il riflusso, siamo tornsati individui confusi incapaci di azioni che avessero come obiettivo il bene comune. la poesia di questi anni ha perso la forza propulsiva del cambiamento. è riflusso, scoramento, masturbazione mentale, altro che romanticismo. E' decadenza, tirare a campare, anche la bellA POESIA si scrive ancora tanta bella poesie; giusto "bella poesia".
Che tutti scrivano poesia lo considero molto positivo, tanto più è vasta la base della piramide della poesia tanto più alta è la possibilità che emergano buoni poeti e qundi buona poesia. occorre semplicemente essere più cauti quando parliamo della poesia dei nostri amici.