Autore Topic: IL FENOMENO "MOLTI IN POESIA"... cita il sito SCRIVERE  (Letto 3194 volte)

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Offline Duilio Martino

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IL FENOMENO "MOLTI IN POESIA"... cita il sito SCRIVERE
« il: Domenica 19 Ottobre 2014, 17:40:44 »
Scorrendo nei blog... ho trovato questo articolo che dovrebbe far riflettere.

ATTILIO MANGANO
POESIA DIFFUSA


Ancora una volta, navigando in rete, ho riscoperto o constatato l'enorme diffusione delle poesie nel nostro paese (e non solo, credo si possa parlare di un fenomeno globale). Certo tutti sono più o meno a conoscenza dell'esistenza di un vero sottobosco, che va ben oltre la pura e semplice stampa di volumetti di poesia presso tipografie locali oltre che in molteplici collane editoriali gestite da piccole e grandi case editrici. Chi segue da tempo questo universo si ricorda che esistono una decina e forse più di collane meritatamente famose con case editrici importanti, che hanno un loro circuito stabile, tale per cui i poeti davvero affermati, "quelli che contano" e che finiscono con l'entrare nelle antologie scolastiche, non sono poi tantissimi e si possono riconoscere abbastanza facilmente. Ma questo vuol dire davvero che occorre banalmente distinguere tra i "poeti laureati" (Montale) di serie A, e un susseguirsi di serie B, C, D etc., che puoi riconoscere dal loro stesso curriculum, dal fatto di aver vinto uno o più premi letterari e di avere fatto a loro modo carriera. Chi obiettasse che volersi limitare a un tipo di analisi "sociologica" del problema, magari anche per ironizzare su stili, mode, sub-culture e via discorrendo, rischia di commettere un errore interpretativo e una certa faciloneria interpretativa, ha dunque ragione: in fin dei conti è pur sempre vero che il mondo di coloro che vogliono essere o sono davvero "scrittori" è un campo variegato in cui coesistono grandi e piccoli autori,che non può essere giudicato con semplici unità di misure mercantile (libri stampati, libri venduti, riviste specializzate, presenza nelle librerie etc.) e che ogni giorno ha le sue novità e le sue sorprese, i suoi successi speciali, i suoi fan, i suoi critici professionali. La morte precoce di uno scrittore di grande successo come Giorgio Faletti è oggi il caso del giorno e ci conferma come sia sempre possibile l'emergere di nuovi e importanti scrittori di successo accanto a una rete più vasta Ma in fondo si osserva anche che ciò che vale spesso per romanzieri e scrittori anche di tipo giornalistico non vale allo stesso modo per i poeti, che non arrivano a vendite clamorose di migliaia di copie (anche se  casi come quelli della poetessa Alda Merini, coi suoi solenni funerali di massa, esistono e contano a loro volta). Il problema vero è capire se si è compiuto anche per il campo della poesia un salto di qualità grazie a internet e alla rete, per cui contano meno di un tempo i volumetti, le tipografie, la partecipazione a concorsi e premi letterari e conta sempre di più  la presenza di siti e blog, sicché solo a provare a indicare nei motori di ricerca la voce poeti italiani contemporanei si rimane davvero sbalorditi per il numero, per la scoperta di come sia difficile contare, calcolare, riconoscere. E' il fenomeno dei MOLTI IN POESIA, come lo ha definito un amico (e poeta a sua volta) come Ennio Abate con un blog omonimo che raccoglie parte di questo sterminato mondo multiplo  e affida loro lo spazio che essi stessi cercano e si meritano. A me oggi è successo, ma non era e non è la prima volta, di andare alla ricerca di questo universo in rete e di incappare subito, primo esempio ma per niente unico e raro, di un sito intitolato SCRIVERE( <http://www.scrivere.info/>) che ogni giorno pubblica decine o centinaia di nuove poesie inviate da lettori e autori, che si alternano nel commentare e partecipare. Mi sono permesso di segnalare questo episodio  in quanto emblematico, non so io stesso cosa dire e pensare oltre ciò che ho fatto finora, ma mi piacerebbe davvero che altri intervenissero, che nascesse una  discussione, non tanto per polemizzare (con chi, di grazia?) ma per capire le implicazioni e rispondere alla domanda  su cosa significa e rappresenta  questa presenza dei molti in poesia, una svolta, una rivoluzione culturale, una moda, un tic? E quanto un processo del genere è destinato (per cosi dire "dal basso") a cambiare culture di massa e pratiche sociali nel nostro paese nell'epoca della globalizzazione?

Offline Duilio Martino

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Re:IL FENOMENO "MOLTI IN POESIA"... cita il sito SCRIVERE
« Risposta #1 il: Domenica 19 Ottobre 2014, 17:42:14 »

lucamuzzioli

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Re:IL FENOMENO "MOLTI IN POESIA"... cita il sito SCRIVERE
« Risposta #2 il: Giovedì 23 Ottobre 2014, 15:33:32 »
Questo signor Mangano mi sembra il solito giornalista che si meraviglia che gli uccelli volino o che gli uomini respirino.
L'uomo compone poesie dalla notte dei tempi.
Solo che in quell'epoca se scrivevi schifezze ti buttavano fuori dalla caverna e ti facevano passare la notte all'addiaccio  :) ... in mancanza della tv il pubblico era molto esigente... e c'era una selezione naturale dei poeti che, ahimè, è del tutto scomparsa  ;D

Offline Pino Penny

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Re:IL FENOMENO "MOLTI IN POESIA"... cita il sito SCRIVERE
« Risposta #3 il: Lunedì 3 Novembre 2014, 16:10:54 »
e c'era una selezione naturale dei poeti che, ahimè, è del tutto scomparsa  ;Dgià e molti ne approfittano


guardi la vita a...colori?Io a volte si, a volte in nero a seconda dei giorni.se sono grigi anche grigio è un colore.Ma anche in blu non mi dispiace.in rosso per tirarmi su.in giallo se mi sento più pazzo del solito,in bianco se ci vado...