Ehiiiiiiiiiiiiiii amici e amiche, avete notato anche voi un rallentamento nel commentare i testi pubblicati?
Mi sembra che ciò sia vero e tenendo a bada le pubblicazioni giornaliere, insufficienti risultano i commenti tranne i soliti e assidui lettori.
Forza, datevi una mossa, alzate la penna e scrivete.
Tutto vero caro Oliviero, quindi ne deduci probabilmente un timore a redigere un commento di quaità e allora si fa ricorso alla bacheca?
Ma anche la bacheca, a volte, oltre ai soliti complimenti ed ex commenti, è utile per incrementare e concludere il proprio commento allorquando i famosi 500 caratteri risultano essere insufficienti. Occorre quindi stimolare quanti abbiano tali timori di insofferenza.
500 caratteri credo siano sufficienti, del resto bisogna fare solo piccoli accenni, descrivere un messaggio o un emozionecompletamente in disaccordo!
percepite durante la lettura
Sono sempre più convinto che una poesia è sempre una sensazione individuale intima soggettiva, non deve essere smontata e rimontata come una macchina o un pezzo di arredamento
dire se ha difetti o suggerire abbellimenti estetici e di forma.
Una poesia non deve subire trasformazioni, perché è nata in quel momento è nata per essere in quel modo, perché è una emozione e come tale non può essere trasformata,
è così unica inimitabile….
... oh no???
nicomar
500 caratteri credo siano sufficienti, del resto bisogna fare solo piccoli accenni, descrivere un messaggio o un emozione
percepite durante la lettura
Sono sempre più convinto che una poesia è sempre una sensazione individuale intima soggettiva, non deve essere smontata e rimontata come una macchina o un pezzo di arredamento
dire se ha difetti o suggerire abbellimenti estetici e di forma.
Una poesia non deve subire trasformazioni, perché è nata in quel momento è nata per essere in quel modo, perché è una emozione e come tale non può essere trasformata,
è così unica inimitabile….
... oh no???
nicomar
il bello del blog a volte è anche questo, si parte da un imput e non si sà bene dove si và a finire.
non sono d'accordo...
la poesia è fluidità...
non è una fotografia...
e poi è soggettiva nel momento che si scrive...ma diventa oggettiva nel momento che si pubblica...
Una poesia non deve subire trasformazioni, perché è nata in quel momento è nata per essere in quel modo, perché è una emozione e come tale non può essere trasformata,[/b][/u][/center]
è così unica inimitabile….
... oh no???
nicomar
Sono e non sono d'accordo. Sono d'accordo sul significato, ci mancherebbe, è qui che una poesia nasce e vive. Non sono d'accordo sul fatto che non si possa apportare nessun ritocco. La forma a volte è migliorabile, senza ovviamente stravolgere il significato. Mettere o togliere un articolo, cambiare una parola usando un sinonimo, riassettare un verso un po' impuntato per dargli più fluidità e leggibilità non credo siano peccati mortali, anzi, rendono migliore l'insieme. Tutto questo ovviamente entro i limiti del buon senso.Concordo con il concetto espresso da Paolo in pieno!
P.S.
Scusa Alfredo si è andati fuori argomento, anche se indirettamente questo discorso è collegabile al commento!
Un saluto a tutti!
il bello del blog a volte è anche questo, si parte da un imput e non si sà bene dove si và a finire.
ma come giustamente ha detto alfredo questo argomento non è quello iniziale e sicuramente ha bisogno di altro spazio, ma ormai che ci sono finisco l mio concetto, ed è l'ultimo almeno in questo topic.
Forse si è creata un po’ di confusione
La “nostre” poesie pubblicate in questo sito non
Sono opere artistiche fruibili a pagamento, mi spiego:
un utente compra un libro oppure va al teatro, al cinema, alla partita di calcio, paga il biglietto ed esprime un parere una critica, come suo diritto,
“l’opera” in questione in quel momento diventa di tutti, anche perché l’autore ha scelto di "Vendere la propria arte", ha scelto di farsi “criticare”, in cambio “dell’incasso di un biglietto”
<“mi e piaciuto non mi è piaciuto, l’interpretazione poteva essere fatta meglio, hai recitato o cantato male, hai sbagliato un calcio di rigore sei negato, non sei capace sei straordinario”>
In questo sito fino a prova contraria le “nostre” poesie non sono in vendita, è uno spazio libero dove finalmente si può pubblicare qualcosa senza il timore di sentirsi dire “non sei capace”
o peggio ancora passare da certi “filtri ambigui”,
finalmente uno spazio libero dove soprattutto
nessuno può dire alla nostra "anima come scrivere"
è una grande conquista di libertà e di rispetto in una società dove è difficile capire questi concetti e i loro confini
La mia è una posizione molto serena, è sono qui con questo spirito libero confrontandomi e continuando ad imparare, rispettando tutti e tutte le opinioni...