Autore Topic: Ma la critica ?  (Letto 15841 volte)

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Offline paolo corinto tiberio

Re:Ma la critica ?
« Risposta #15 il: Sabato 22 Febbraio 2014, 21:52:12 »
La Poesia è Poesia.....che la si guardi  o meno "dall'angolo" che ognuno vuol tracciare col suo righello....
La Poesia non ha regole..... non teme critiche (il Poeta forse si)....la Poesia se ne strabatte dei pareri altrui
La Poesia è  Vita e la Vita non si critica ma si vive...... E allora critica il Poeta non la sua Poesia...
Ma puoi in tutta sincerità criticare un Poeta?.........la sua Anima?....
Puoi criticare il suo vedere così (forse) diverso dal Tuo o dal nostro?.....
Il Mio parere è criticabile ma non la mia o la tua o la nostra Poesia.... Lei non Teme la critica
ma la critica teme d'essere a sua volta criticata......
Semplice concetto...... concetto semplice..........può apparire difficile afferrarne la sua semplicità..

Se la poesia (e l'arte) è vita che si vive, allora la poesia si vive e non si scrive... ma poiché nessuna critica può essere rivolta alla vita, nessuna critica parimenti può essere rivolta alla poesia... e allora si è davanti a quel dannunzianesimo rigurgitante che ritiene un'esistenza vissuta alla stregua di un'opera poetica... NO, l'arte (e la poesia) non è vita!
salvatico è quel che si salva

Offline poeta per te zaza

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Re:Ma la critica ?
« Risposta #16 il: Sabato 22 Febbraio 2014, 23:41:43 »
Se l’arte tutta non fosse sottoposta ad una critica obiettiva, ispirata dal comune sentire, anche un mio quadro astratto potrebbe figurare in una pinacoteca , con lo stesso diritto di esserci di grandi maestri di pittura,
e se con i miei venissero appesi i lavori ispirati di Carmine Ianniello, Paolo Corinto Tiberio, ecc. ecc., forse quella
pinacoteca avrebbe un crollo di presenze, o no?
Questo sito ha da sempre l’ambizione di offrire poesia per un buon livello di lettori, che, entrandoci, non si aspettano di leggere con un certa frequenza poesie mediocri,  secondo il comune sentire,  il comune sentire la bellezza CHE ESISTE.
In più, su 100 poesie pubblicate comunque, le 20 più belle rischiano di avere pochissima visibilità, come 20 bei quadri intervallati alle mie 80 croste.
Quindi la critica deve essere, in primis, un setaccio da parte della Redazione,  per tutte le opere presentate.
La critica successiva, parlando di quella negativa, di correzione,  quella che emerge prepotente da un animo poetico ferito da una poesia sciapa e melensa, purtroppo, come brillantemente esposto dallo Strimpellatore, da Amara, da Dyleng,
è estremamente difficile, specie a lato di osannanti messaggi.
« Ultima modifica: Sabato 22 Febbraio 2014, 23:47:22 da poeta per te zaza »
di sabbia e catrame è la vita...
o scorre o si lega alle dita...

Offline Azar Rudif

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Re:Ma la critica ?
« Risposta #17 il: Domenica 23 Febbraio 2014, 00:34:38 »
Si potrebbe fare un esperimento che sul sito già si fa: si decide un argomento e vediamo ognuno dei partecipanti come scrive e cosa scrive.
Di sicuro, ognuno scrivere come e cosa gli sembrerà più poeticamente giusto ed in sintonia con il suo sentire.
Se tutti scrivessero secondo uno stesso "come e cosa" le poesie sarebbero tutte uguali.
Non sarebbe mai esistito un Leopardi o un D'Annunzio, ma tutti sarebbero stati Leopardi o D'Annunzio.... basta imparare ad usare le regole e tutti potremmo vantarci di essere poeti senza nome e senza differenze.
E' come costruire ferri da cavallo..... sono tutti uguali e non esiste il ferro di cavallo d'autore  :)

La critica è accettabile e dovuta solo quando qualcuno dice di voler scrivere secondo certe regole e non le rispetta.
Ma chi è in grado di criticare nel bene o nel male un verso che descrive un sole che sorge a occidente?
Al limite, ritengo sia anche lecito, si potrebbe chiedere all'autore di spiegare il suo verso ed esprimersi sul valore del verso dando una risposta o razionale o secondo il proprio sentire quel verso.

La poesia, a mio avviso, può solo esprimere un concetto, una sensazione dovuta ad un proprio pensiero o evento che ci ha colpito e come si fa ad esprimere un pensiero critico sul sentire personale e soggettivo di un autore?

Il dilemma è diverso se si tratta di una critica allo stile o al contenuto.
Per criticare uno stile occorre sapere se l'autore ne ha voluto utilizzare uno già codificato o se si tratta di suo stile personale. In tale ultimo caso potrebbe aver inventato anche un suo stile codificabile e certificabile con gli altri già accettati dall'ars poetica.
Se si vuole criticare il contenuto occorre conoscere il sentire dell'autore ed il suo modo di interpretare gli eventi che hanno generato i versi, oppure chiedere lumi all'autore stesso per capire il contenuto. In questo caso (critica al contenuto) la risposta può solo essere un altro pensiero soggettivo e legato al sentire di colui che critica o, preferisco dire, commenta.
Il contenuto non può essere criticato, anche se offende la propria filosofia di vita, ma può essere commentato e discusso se occorre.
« Ultima modifica: Domenica 23 Febbraio 2014, 00:42:41 da Azar Rudif »
La Legge è uguale per tutti, ma non tutti sono uguali per la Legge e non cercate la Legge Umana. Essa è statica ed imperfetta, cercate ciò che evolve e mai è uguale a sè stesso e ribolle del Bene e del Male

Dyleng

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Re:Ma la critica ?
« Risposta #18 il: Domenica 23 Febbraio 2014, 08:11:32 »
Ringrazio per le risposte.
Scrivo da un telefonino in questo momento e mi riservo di rispondere più dettagliatamente in seguito.
Con questa mia discussione non voglio certo alimentare nessun tipo di diatriba.
A presto.

Offline paolo corinto tiberio

Re:Ma la critica ?
« Risposta #19 il: Domenica 23 Febbraio 2014, 09:07:37 »
Se l’arte tutta non fosse sottoposta ad una critica obiettiva, ispirata dal comune sentire, anche un mio quadro astratto potrebbe figurare in una pinacoteca , con lo stesso diritto di esserci di grandi maestri di pittura,
e se con i miei venissero appesi i lavori ispirati di Carmine Ianniello, Paolo Corinto Tiberio, ecc. ecc., forse quella
pinacoteca avrebbe un crollo di presenze, o no?
Questo sito ha da sempre l’ambizione di offrire poesia per un buon livello di lettori, che, entrandoci, non si aspettano di leggere con un certa frequenza poesie mediocri,  secondo il comune sentire,  il comune sentire la bellezza CHE ESISTE.
In più, su 100 poesie pubblicate comunque, le 20 più belle rischiano di avere pochissima visibilità, come 20 bei quadri intervallati alle mie 80 croste.
Quindi la critica deve essere, in primis, un setaccio da parte della Redazione,  per tutte le opere presentate.
La critica successiva, parlando di quella negativa, di correzione,  quella che emerge prepotente da un animo poetico ferito da una poesia sciapa e melensa, purtroppo, come brillantemente esposto dallo Strimpellatore, da Amara, da Dyleng,
è estremamente difficile, specie a lato di osannanti messaggi.

se nella tua pinacoteca fossero appesi i miei quadri, certamente non solo si registrerebbe un calo di presenze, ma essa verrebbe declassata tra tutte le pinacoteche dell'universo... ma che c'entra??... ciò che ho scritto sopra è una confutazione, portata avanti per sillogismi, nata dai  dai concetti espressi nel post di Ianniello... ho confutato cosa?... che la poesia è vita, e che pertanto non si può criticare come non si può criticare la vita... questo nefasto dannunzianesimo sgarbiano assume ed eleva ad arte la loro misera vita!...
salvatico è quel che si salva

Offline Carmine Ianniello

Re:Ma la critica ?
« Risposta #20 il: Domenica 23 Febbraio 2014, 09:52:54 »
Una mostra sulle "Croste?".... Interessante
Sarebbe un successo.... Perchè?...... Perchè i criticoni riempirebbero le sale
solo per la curiosità e per poi criticare la loro curiosità.....
Saluti

Offline Elena Poldan

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Re:Ma la critica ?
« Risposta #21 il: Domenica 23 Febbraio 2014, 10:02:07 »
Buonasera, volevo sapere perché in nessuna poesia vi è un minimo di critica.
Ho letto molte opere e debbo dire che ci sono scritti con un livello basso, al limite della mediocrità senza che nei commenti vi sia il minimo senso critico.
Inoltre questo status mi sembra crei una sorta di "piattume" che lede anche le poesie che invece meriterebbero attenzione.

questo è un discorso fatto e rifatto in questo forum nn so quante volte!... :angel:
Inizialmente, io mi azzardavo a scrivere nei testi letti, con onestà, quello che realmente pensavo, anche in negativo... risultato? insulti, msg nel forum di fuoco, proseliti dello stesso autore/trice chiamati alle armi, offese... un putiferio!!! :( risultato... nn commento quasi più e quando lo faccio, ė solo nei confronti di un testo che mi ha molto colpita in positivo; se in negativo, taccio e continuo per la mia strada. :-X ;D
Inoltre, è vero che ci sono testi mediocri con un numero imbarazzante di commenti elogiativi e testi belli senza neanche un commento, come è pure vero che ci sono testi belli con molti apprezzamenti e testi effettivamente brutti senza neanche un commento...  :laugh: questo solo per dire che non bisogna neanche far passare che tutti i testi di valore non siano apprezzati e che quelli apprezzati siano solo testi scadenti, perché non è così.
Per concludere: si può impedire a qualcuno di dire o fare ciò che vuole dentro un sito pubblico, in un Paese democratico?... ::) direi di no... indi: che ognuno faccia come crede, che nn si distorca però la realtà e chi ha occhi per vedere e orecchie per sentire, tragga le sue conclusioni!... ;)
Elena

"Abbraccio il sole anche di notte, ho fra le dita polvere di stelle, sotto i piedi sabbia bagnata e due piccole ali nascoste fra i pensieri"

Offline paolo corinto tiberio

Re:Ma la critica ?
« Risposta #22 il: Lunedì 24 Febbraio 2014, 23:18:42 »
Si potrebbe fare un esperimento che sul sito già si fa: si decide un argomento e vediamo ognuno dei partecipanti come scrive e cosa scrive.
Di sicuro, ognuno scrivere come e cosa gli sembrerà più poeticamente giusto ed in sintonia con il suo sentire.
Se tutti scrivessero secondo uno stesso "come e cosa" le poesie sarebbero tutte uguali.
Non sarebbe mai esistito un Leopardi o un D'Annunzio, ma tutti sarebbero stati Leopardi o D'Annunzio.... basta imparare ad usare le regole e tutti potremmo vantarci di essere poeti senza nome e senza differenze.
E' come costruire ferri da cavallo..... sono tutti uguali e non esiste il ferro di cavallo d'autore  :)

La critica è accettabile e dovuta solo quando qualcuno dice di voler scrivere secondo certe regole e non le rispetta.
Ma chi è in grado di criticare nel bene o nel male un verso che descrive un sole che sorge a occidente?
Al limite, ritengo sia anche lecito, si potrebbe chiedere all'autore di spiegare il suo verso ed esprimersi sul valore del verso dando una risposta o razionale o secondo il proprio sentire quel verso.

La poesia, a mio avviso, può solo esprimere un concetto, una sensazione dovuta ad un proprio pensiero o evento che ci ha colpito e come si fa ad esprimere un pensiero critico sul sentire personale e soggettivo di un autore?

Il dilemma è diverso se si tratta di una critica allo stile o al contenuto.
Per criticare uno stile occorre sapere se l'autore ne ha voluto utilizzare uno già codificato o se si tratta di suo stile personale. In tale ultimo caso potrebbe aver inventato anche un suo stile codificabile e certificabile con gli altri già accettati dall'ars poetica.
Se si vuole criticare il contenuto occorre conoscere il sentire dell'autore ed il suo modo di interpretare gli eventi che hanno generato i versi, oppure chiedere lumi all'autore stesso per capire il contenuto. In questo caso (critica al contenuto) la risposta può solo essere un altro pensiero soggettivo e legato al sentire di colui che critica o, preferisco dire, commenta.
Il contenuto non può essere criticato, anche se offende la propria filosofia di vita, ma può essere commentato e discusso se occorre.

un verso che descrive il sole che sorge a occidente può avere valenza estetica o poetica solo e solo se è pronunciato su di un pianeta dove i movimenti celesti sono contrari a quelli qui sulla terra... lì, questo ipotetico declamatore di albe sarebbe un poeta, qui solo un asino
salvatico è quel che si salva

Offline Gianpiero De Tomi

Re:Ma la critica ?
« Risposta #23 il: Martedì 25 Febbraio 2014, 00:26:32 »
Infatti la critica è una condizione inutile, una perdita di energia.
L'opinione invece può essere costruttiva, condivisibile, riflessiva, propositiva perchè espressa da un sentire che si avvale solo per proprio livello di consapevolezza e sensibilità, che è sempre giusta dal punto di vista individuale.
« Ultima modifica: Martedì 25 Febbraio 2014, 00:31:50 da Gianpiero De Tomi »

Offline paolo corinto tiberio

Re:Ma la critica ?
« Risposta #24 il: Martedì 25 Febbraio 2014, 09:13:13 »
Infatti la critica è una condizione inutile, una perdita di energia.
L'opinione invece può essere costruttiva, condivisibile, riflessiva, propositiva perchè espressa da un sentire che si avvale solo per proprio livello di consapevolezza e sensibilità, che è sempre giusta dal punto di vista individuale.

Il primo principio dell'estetica, che è una scienza normativa (cioè una scienza che dà massime e regole), mettetevelo in testa tutti, è che nel suo campo non si danno opinioni, ma solo giudizi ("questa poesia è bella" è un giudizio) e questi giudizi vogliono valere per tutti perché ambiscono ad essere di natura universale... tu, così pensando, trasformi e riduci l'estetica ad una questione di gusto soggettivo e tra poco vedremo quasi certamente sulle televisioni (ma già da ora) trasmissioni che trattano di estetica e di arte come trattassero di cucina... la tua "opinione" porta inevitabilmente a questo... con quali conseguenze?... che il giudizio estetico non est disputandum e tutte le vacche vanno bene, le bianche e le nere... quando dici "espressa da un sentire che si avvale solo per proprio livello di consapevolezza e sensibilità" dici una cosa che conduce ad una singolarità che che non può mai essere eletta a massima o a regola generale... riduci la poesia ad una ricetta culinaria e l'estetica ad un ricettario
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Dyleng

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Re:Ma la critica ?
« Risposta #25 il: Martedì 25 Febbraio 2014, 11:35:17 »
Le risposte che avete dato hanno tutte e ripeto tutte un fondamento. Quando si parla di POESIA sono giusti i commenti che riguardano l'estetica, la vita e chi ne ha più ne metta.
Però parlare del sesso degli angeli diviene stucchevole se non si riesce ad ammettere che molti scrivono per "esserci", fregandosene altamente della poesia e di ciò che rappresenta.
Termini e argomenti, usati in random, avviliscono per primo il lettore (il vero poeta) e poi lo stesso autore.
Comunque non sono certo io a voler cambiare chissà quale atteggiamento della massa in un sito di scrittura. Ho solo chiesto come mai non ci fosse il minimo accenno critico a scritti, che ripeto, risultano scarsi sotto vari punti di vista.
Accenno critico che certamente non deve ledere l'autore e che deve essere sempre rispettoso e rientrare nei canoni della buona educazione.
Per lo @strimpellatore :
Io non sono mai entrato chiedendo del perché ci siano gruppetti di commentatori che si auto incensano, in primis me ne frega poco e semmai aspirassi a tale pratica, vuol dire che sarei pronto per l'eutanasia poetica.
Per la questione training era soltanto una battuta, ho l'ispirazione di un bradipo e adesso posto cose datate qualche mese e poco di nuovo, non riesco a scrivere modello "AK47" proprio per non svilire me e soprattutto chi ha la pazienza di leggermi.
Per finire mi scuso di nuovo per aver scatenato vecchie ruggini tra persone che non conosco, voglio anche asserire con forza che ci sono degli ottimi autori da leggere.
Ovviamente dopo questa discussione mi asterrò nel dare giudizi negativi ad una poesia, al limite lo farò nella bacheca.
Un saluto sperando di non alimentare altre polemiche.





Offline paolo corinto tiberio

Re:Ma la critica ?
« Risposta #26 il: Martedì 25 Febbraio 2014, 14:43:19 »
l'impossibilità ad giudizio critico in questo sito, blando o pertinente, è data proprio dalla errata credenza che l'estetica si dia con giudizi singolari, come quelli che si danno alle pietanze, e non con giudizi estetici che pretendono all'universalità!... è chiaro che assunto in toto questa terribile aberrazione, a che serve la critica?... cioè l'accertamento analitico che il testo in questione sia o no poetico, se si può iscrivere insomma nel campo artistico o se invece no??... quante faccette tristi vedremmo!!! :(  :(  :(  :(  :(  :(  :(  :(  :(  :(
ECCO PERCHE' NON C'E' IL MINIMO ACCENNO CRITICO AGLI SCRITTI, COME DICI, PERCHE' IL PRESUPPOSTO TEORICO DI PARTENZA E' FASULLO,  E' COME RIDURRE LA MORALE O LA LOGICA a QUESTIONI DI GUSTO!!
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Offline Paolo Ursaia

Re:Ma la critica ?
« Risposta #27 il: Sabato 1 Marzo 2014, 23:29:46 »
Potrei riepilogarti tutto, dato che sei inesperto,  e fai questa ingenua domanda. Certi autori, consci di una loro enorme grandezza poetica, non vogliono che alcuno sciupi il loro pedigree ottenuto attraverso la loro adesione alla società G.A.M.A. (Gruppi Associati Mutua Assistenza) dove, attraverso un "bellissimo" gioco, ciascheduno esalta sempre le composizioni degli altri per riceverne a sua volta sontuosi commenti elogiativi.
Attento, non provarti mai a criticare anche in forma minima ed educata le "poesie" di quei massimi autori.
Avresti contro tutti e finiresti con l'essere escluso. Se c'è una critica, l'autore otterrà dalla redazione, pressata attraverso pianti degni di una prefica, la cancellazione del commento.
Quelli che non hanno il cucito sulla bocca finiscono male.
Vuoi il consiglio vero di un amico? Ebbene, a tutti quei "poeti" tu commenta così, magari soltanto in bacheca: "Magnifica poesia. F + S. Segnalo." Basta tu faccia un copia-incolla di questa frase e metterla a tutti, magari senza neppure leggere la poesia. Non è la prima volta, solo nel desiderio di rispondere ad un commento per un ringraziamento per elogio ricevuto, che non ci si accorge neppure delle fesserie che sono state scritte nella poesia indicata.
Anche se qualcuno ha avuto il coraggio di rendere evidente quella fesseria...
E se uno scrive ed evidenzia l'errore enorme, gli altri continuano con la solita tiritera: "Magnifica poesia degna dell'immortalità..." O quasi.
Avrai tanta riconoscenza, se ti adeguerai all'elogio incondizionato ( e falso) e tante bacheche di elogi (scrivere un commento è un po' arduo...)

E contro questo sistema, nessuna Redazione, anche se fosse interessata ad intevenire, può farci niente. Salvo... far andare in malora il sito! E allora, dico giustamente, il migliore comportamento è quello di sopportare e far finta di niente.

...beh...quoto totalmente. Passa il tempo, ma le dinamiche sono sempre le medesime. Penso sia una situazione immodificabile. E, leggendo con attenzione anche i commenti ed i pensieri che vengono lasciati sotto le poesie a tema quando ancora dovrebbero essere anonime...vedo che è proprio tutto uguale nel tempo. E ci rido con grande affetto...
Cunctando restituit

Offline Giovanni Licata

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Re:Ma la critica ?
« Risposta #28 il: Domenica 2 Marzo 2014, 17:40:09 »
Buona serata cari amici , non vorrebbe essere interpretata come una critica, poiché la poesia è soggettiva. Non riesco a capire come mai il comitato di lettura non convalida alcune delle mie poesie sempre  con lo stesso giudizio: lettura  discorsivo, prosastico, scontato nel linguaggio e nell'immagine. Io perso e ribadisco i pensieri liberi sono poesia che fa riflettere. Come un iscritto al club non avendo la possibilità di una pubblicazione diretta non posso  percepire come una lettura risulta scontato nel linguaggio,a meno che  mi chiedete di non partecipare alla poesia a tema. 

Offline Amara

Re:Ma la critica ?
« Risposta #29 il: Domenica 2 Marzo 2014, 22:21:41 »
Soffro ogni volta che leggo 'la poesia è soggettiva'.
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)