Autore Topic: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina  (Letto 6916 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Alessio J

  • Visitatore
Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« il: Sabato 7 Febbraio 2009, 22:26:35 »
Si tradisce perchè non si ama più.
Il tradimento non esiste perchè la fissa dimora del possesso non deve esistere.
Il motivo che spinge un uomo a tradire la sua donna è lo stesso che spinge una donna a tradire il suo uomo: la voglia di un'altro, a prescindere dai sentimenti.

L'argomento riguardante il tradimento crea risposte varie e diversificate a seconda degli stati d'animo, delle esperienze "storiche" così come della cultura più o meno religiosa che ci ha formato.

Il topic che apro vuole avere una sua precisa identità, con una domanda provocatoria che molte volte ci ha visto "litigare" nel trovare una risposta sensata:

L'uomo e la donna tradiscono... in modo... diverso?
Quando tradiscono, quale meccanismo li differenzia (ammesso che ci sia differenza...) nel gesto e nelle motivazioni?



Buona serata

cipreacalend

  • Visitatore
Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #1 il: Sabato 7 Febbraio 2009, 23:03:01 »
Tradire è sempre una cosa odiosa, la parola di per sé, è un insulto alla fiducia reciproca, al rispetto... eppure sembra quasi una cosa banale, scontata, ci si scherza persino su.. le mogli annoiate, trascurate, che decidono un'avventura, sesso libero fra le lenzuola e gli uomini? Ne fanno spesso un vanto, come fosse una medaglia...si corteggiano tante donne... mentre la moglie sta a casa, possibilmente ignara. Non sono contraria ai rapporti liberi, in generale, ma non mi piace il doppio gioco, la non chiarezza, la bugia. In parole povere, ciò che non mi piace è proprio il concetto di tradimento, di qualcosa che viene fatto alle spalle, nascosto e perciò vile.
Vi sembro moralista? Non lo sono affatto, Sono una donna libera, soprattutto sessualmente, ma se sono innamorata e ho una relazione e un impegno con un uomo sono leale e sincera, perché su questo si fonda la fiducia, sul rispetto, appunto e la sincerità. Infine, non credo ci siano differenze tra uomo e donna, la slealtà, per me, in questo senso non ha giustificazione di sesso.

Offline AnnamariaMilazzo lightdark


cipreacalend

  • Visitatore
Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #3 il: Sabato 7 Febbraio 2009, 23:33:46 »
1) Si tradisce perché non si ama più.
Questa spesso è una motivazione. Quello che mi chiedo è perché se non si ama più una persona, invece di chiudere un rapporto insoddisfacente, privo di amore, prima di passare ad un altro, non si discute civilmente? E anche ci fossero dei motivi, anche seri, per non poter chiudere una relazione, perché non parlarsi, raccontarsi, chiarirsi sui sentimenti?
2)Il tradimento non deve esistere perché la fissa dimora del tradimento non deve esistere.
Se c'è un accordo preciso tra le parti, di non possesso reciproco e di libero scambio, così come per esempio quello di avere rapporti anche con altre persone, allora, in questo caso non si può parlare di tradimento.

Il terzo punto, la voglia di cambiare partner spesso si accompagna ad una paura profonda di non impegnarsi veramente. Costruire un rapporto significa mettere energia, impegno, amicizia, stima, scambio, andare in profondità, senza mai dare nulla per scontato. Gli uomini, sono meno portati, forse, alla responsabilità, da eterni bambini, preferiscono sfuggire a se stessi, a delegare ad altri le cose più importanti.

Alessio J

  • Visitatore
Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #4 il: Sabato 7 Febbraio 2009, 23:50:14 »
Gli uomini, sono meno portati, forse, alla responsabilità, da eterni bambini, preferiscono sfuggire a se stessi, a delegare ad altri le cose più importanti.

intendi dire che questo è uno dei motivi di differenza tra il tradire maschio e quello femmina?

provocatrice che non sei altro..... ::)  ;)

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #5 il: Domenica 8 Febbraio 2009, 01:34:55 »
Qui si parla di statistiche e infatti volevo puntualizzare che generalmente ci sono delle differenze tra uomini e donne nello svolgersi  della relazione extraconiugale:
le donne legano il tradimento ad un coinvolgimento emotivo e amoroso, ad un'insoddisfazione nel matrimonio e hanno più difficoltà a viverlo clandestinamente, anche se tendono a "nasconderlo" meglio.
Gli uomini al contrario, lo legano di più al piacere sessuale e non iniziano una relazione  extraconiugale per motivi di insoddisfazione rispetto al coniuge, non hanno grandi difficoltà a viverla clandestinamente, anzi ciò aumenta il piacere della relazione, anche se sono  meno "accorti" nel nascondere.

Certo, è ovvio, non è la regola e le motivazioni che portano a tradire sono infinite ma resta pur sempre il fatto che:
quando si AMA veramente non c'è tradimento pk amare è DARE e non SOTTRARRE
« Ultima modifica: Domenica 8 Febbraio 2009, 01:40:54 da Annamaria Milazzo »

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #6 il: Domenica 8 Febbraio 2009, 01:58:17 »
Punto 2) Il tradimento non esiste perché la fissa dimora del possesso non deve esistere.

Quando si ama non c'è possesso altrimenti sarebbe egoismo!
Non dico neanche che così ci si debba sentire liberi in tutto e per tutto:
ovviamente ci sono limiti che, amando a propria volta, non sono limiti ma semplice RISPETTO...

...ma spesso capita in molte coppie che si amano male o per niente di opprimere l'altro o di sentirsi oppressi e quindi di avvertire l'istintivo desiderio di fuga...ma fuggire dove?...è questo il risultato del tradimento: tra le braccia di un altro/a?...e allora, mi chiedo, cosa cambia?...
Se ti va bene hai trovato la persona che si lascia amare come desideri al punto da farti sentire realizzato/a, ma se capiti male è stato solo un cambio di persona...e poi?...sempre la stessa solfa?
Tradire è comunque un allontanarsi dalla persona con la quale avevi costruito un futuro ma in un'ottica di onestà il tradimento non può protrarsi per lungo tempo e tenere ben fermi i piedi in "due staffe" non è altro che una posizione di opportunistico egoismo e, nel rispetto della prima persona con la quale si ha vissuto si deve avere il coraggio di distaccarsene per lasciarla libera ma...generalmente la persona che tradisce pensa a se, proprio perché non ama e quindi il tradimento può essere recidivo e duraturo...e povero quello/a che dovrà portare il cappello per tutta la vita!

ahiaiai...che argomentaccio che hai tirato fuori Ale!...ahahah...
« Ultima modifica: Domenica 8 Febbraio 2009, 02:06:10 da Annamaria Milazzo »

cipreacalend

  • Visitatore
Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #7 il: Domenica 8 Febbraio 2009, 08:20:10 »
intendi dire che questo è uno dei motivi di differenza tra il tradire maschio e quello femmina?

provocatrice che non sei altro..... ::)  ;)
;D intendo dire proprio quello che ho detto: tradire, per uomo è come rubare la marmellata... tanto che poi si "stupisce" di una "esagerata" reazione!!..
E questa come la chiami, se non irresponsabilità? ;D


Alessio J

  • Visitatore
Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #8 il: Domenica 8 Febbraio 2009, 10:39:07 »
Qui si parla di statistiche e infatti volevo puntualizzare che generalmente ci sono delle differenze tra uomini e donne nello svolgersi  della relazione extraconiugale:
le donne legano il tradimento ad un coinvolgimento emotivo e amoroso, ad un'insoddisfazione nel matrimonio e hanno più difficoltà a viverlo clandestinamente, anche se tendono a "nasconderlo" meglio.
Gli uomini al contrario, lo legano di più al piacere sessuale e non iniziano una relazione  extraconiugale per motivi di insoddisfazione rispetto al coniuge, non hanno grandi difficoltà a viverla clandestinamente, anzi ciò aumenta il piacere della relazione, anche se sono  meno "accorti" nel nascondere.

Certo, è ovvio, non è la regola e le motivazioni che portano a tradire sono infinite ma resta pur sempre il fatto che:
quando si AMA veramente non c'è tradimento pk amare è DARE e non SOTTRARRE


Sembra che l'apparato medico culturale scientifico ci venga in aiuto.
Un famoso psichiatra italiano è giunto a questa conclusione:

"C’è solo una differenza fra uomo e donna: Mentre il maschio è un poligamico seriale, cioè punta alla quantità, la femmina mira alla qualità ed è opportunisticamente poligamica."



Io penso invece che sia uomini che donne siano fatti di carne, cuore e istinto...Il tradimento, per me, è quasi una "tappa di vita" di ognuno di noi, che ovviamente ha forme diverse (c'è chi tradisce col pensiero, il chè non è poco perchè condiziona la vita di coppia; c'è chi tradisce facendo sesso o amore, come dir si voglia; chi tradisce con un bacio etc.

Tutto questo è, come dire? ...legittimo?  Non sta a me stabilirlo.
Non in questo post.... ;D

Offline Zima

Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #9 il: Domenica 8 Febbraio 2009, 11:21:36 »
è un argomento che scotta, proprio perchè ci sono diverse forme di tradimento.

a prescindere dal credo religioso e dalla coppia, tradire vuol dire venir meno ad un impegno, esplicitamente concordato o mut(u)o, e ciò vuol dire mancare di rispetto a qualcuno o a qualcosa (persone o ideali)... ma spesso vuol dire farlo con "intenzionalità".

in un rapporto di coppia, si tradisce un patto mutuo, la fiducia e il rispetto dell'altro sia fisicamente che moralmente, quando si smette di amare... ma... l'amore è totalizzante? e quindi si dovrebbero provare emozioni forti (e non parlo solo di sesso) solo ed esclusivamente con la persona che abbiamo accanto? oppure può accadere che, pur amando e tenendo fortemente al partner, pur provando forti emozioni nella vita con lui, si senta un trasporto interiore anche verso qualcun altro? ci si lasci trasportare dalle emozioni che un'altra persona può suscitare in noi durante un rapporto di scoperta?

amare una persona vuol dire anche non conoscere e non voler scoprire nessun'altra sensibilità?... oppure vuol dire scoprire, attraverso il dubbio, attraverso la conoscenza, attraverso la tentazione e la rinuncia, che la persona che abbiamo accanto è quella che amiamo davvero?

a voi l'ardua sentenza...
« Ultima modifica: Domenica 8 Febbraio 2009, 11:38:00 da Zima »
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Alessio J

  • Visitatore
Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #10 il: Domenica 8 Febbraio 2009, 11:42:57 »
è un argomento che scotta, proprio perchè ci sono diverse forme di tradimento.

a prescindere dal credo religioso e dalla coppia, tradire vuol dire venir meno ad un impegno, esplicitamente concordato o mut(u)o, e ciò vuol dire mancare di rispetto a qualcuno o a qualcosa (persone o ideali)... ma spesso vuol dire farlo con "intenzionalità".

in un rapporto di coppia, si tradisce un patto mutuo, la fiducia e il rispetto dell'altro sia fisicamente che moralmente, quando si smette di amare... ma... l'amore è totalizzante? e quindi si dovrebbero provare emozioni forti (e non parlo solo di sesso) solo ed esclusivamente con la persona che abbiamo accanto? oppure può accadere che, pur amando e tenendo fortemente al partner, pur provando forti emozioni nella vita con lui, si senta un trasporto interiore anche verso qualcun altro? ci si lasci trasportare dalle emozioni che un'altra persona può suscitare in noi durante un rapporto di scoperta?

amare una persona vuol dire anche non conoscere e non voler scoprire nessun'altra sensibilità?... oppure vuol dire scoprire, attraverso il dubbio, attraverso la conoscenza, attraverso la tentazione e la rinuncia, che la persona che abbiamo accanto è quella che amiamo davvero?

a voi l'ardua sentenza...

gran bel post, Zima....gran bella riflessione

non credo esista una risposta certa....almeno per me

Alessio J

  • Visitatore
Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #11 il: Domenica 8 Febbraio 2009, 12:22:04 »
è un argomento che scotta, proprio perchè ci sono diverse forme di tradimento.

a prescindere dal credo religioso e dalla coppia, tradire vuol dire venir meno ad un impegno, esplicitamente concordato o mut(u)o, e ciò vuol dire mancare di rispetto a qualcuno o a qualcosa (persone o ideali)... ma spesso vuol dire farlo con "intenzionalità".

in un rapporto di coppia, si tradisce un patto mutuo, la fiducia e il rispetto dell'altro sia fisicamente che moralmente, quando si smette di amare... ma... l'amore è totalizzante? e quindi si dovrebbero provare emozioni forti (e non parlo solo di sesso) solo ed esclusivamente con la persona che abbiamo accanto? oppure può accadere che, pur amando e tenendo fortemente al partner, pur provando forti emozioni nella vita con lui, si senta un trasporto interiore anche verso qualcun altro? ci si lasci trasportare dalle emozioni che un'altra persona può suscitare in noi durante un rapporto di scoperta?

amare una persona vuol dire anche non conoscere e non voler scoprire nessun'altra sensibilità?... oppure vuol dire scoprire, attraverso il dubbio, attraverso la conoscenza, attraverso la tentazione e la rinuncia, che la persona che abbiamo accanto è quella che amiamo davvero?

a voi l'ardua sentenza...


Una cosa è pensare, coltivare pensieri, far nascere tentazioni e crescerle con la fantasia sino al punto di creare l'occasione per passare ai fatti, ma fermarsi prima che dall'intenzione si passi all'azione.
Altra cosa è parlare, in virtuale o in reale. Dialogare, indagare, illudersi e illudere, far crescere sentimenti e voglie, ma fermarsi prima che i contatti verbali facciano radicare nella nostra mente la determinazione a compiere l'atto che, da un lato gratifica te e dall'altro tradisce il soggetto al quale sei moralmente e, magari, legalmente legato.
Nel primo caso non mi pare si possa tirare in ballo il tradimento: sarebbe come punire l'intenzione che, come si sa, non merita processi.
Nel secondo caso è la stessa cosa, con una qualche responsabilità morale in più, giacchè si era consapevoli di essere nell'illecito, un illecito veniale fin che si vuole, ma illecito perchè era noto l'affronto ai doveri di fedeltà dovuta.
Il sacrificio della rinuncia è, a mio avviso, assolutorio rispetto all'attegiamento tenuto, ma credo che quest'ultimo sarà malpreso in ogni caso dal partner quando ne venisse a conoscenza.
Forse... ???

Offline Zima

Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #12 il: Domenica 8 Febbraio 2009, 12:54:32 »
non ho ben capito la differenza... ma potrei concordare con te, per quanto il confine e la sfumatura tra i due concetti sia così labile e sottile da generare confusioni interne.

quello che volevi dire sta nel fatto che, per la prima ipotesi, si lascia libera la fantasia pur sapendo concretamente che non si vuole (oltre che non si può) passare ai fatti e nella seconda invece che si arriva a illudersi che il passo successivo al pensiero sarà l'azione e potrà accadere?

il pensiero, l'istino, le emozioni sono libere e non controllabili con il pensiero stesso... purtroppo.

con questo, non giustifico chi con la mente o con le azioni tradisce, anzi...
ma, come si è detto, siamo "uomini"... e se non giustifico, nemmeno posso giudicare!
« Ultima modifica: Domenica 8 Febbraio 2009, 13:00:04 da Zima »
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Alessio J

  • Visitatore
Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #13 il: Domenica 8 Febbraio 2009, 12:59:36 »


il pensiero, l'istino, le emozioni sono libere e non controllabili con il pensiero stesso... purtroppo.



lasciamole libere, le emozioni.  e attendiamo... ::)

Offline AnnamariaMilazzo lightdark

Re: Davanti a Dio non c'è maschio nè femmina
« Risposta #14 il: Domenica 8 Febbraio 2009, 13:03:23 »
ahahah...
quoto quoto quoto, per entrambi tre i postanti...miri, ale, zima...ahahah...
ma rispondo a zimetta che mi sfruliccia la fantasia!

allora tu dici:
ma... l'amore è totalizzante? e quindi si dovrebbero provare emozioni forti (e non parlo solo di sesso) solo ed esclusivamente con la persona che abbiamo accanto? oppure può accadere che, pur amando e tenendo fortemente al partner, pur provando forti emozioni nella vita con lui, si senta un trasporto interiore anche verso qualcun altro? ci si lasci trasportare dalle emozioni che un'altra persona può suscitare in noi durante un rapporto di scoperta?

e io ti dico che l'Amore non è totalizzante...ovviamente nel rispetto dell'amato presente e nel limite dell'illecito o lecito...insomma come te la vuoi girare!
Provare Amore per altre persone...è normale, perché l'amore nn può essere univoco e a senso unico: l'Amore (si, loso, qui si parla di coppia), è infinito e "largo" e non ci si può limitare ad amare una e una sola persona!
...si ama un po' tutti...e nn si può nn amare al di là del proprio naso...

poi se si ama qualcun altro in particolare, magari se ne amano solo dei lati...che ne so, ti faccio esempi stupidi...gli occhi, la voce, il modo di porsi,  le emozioni che ti da, in questo caso esplicito e cioè tra scrittori...la lirica espressa...o magari semplicemente il suo modo di camminare, o i suoi ideali, il suo saper volare libero...

insomma ragazzi, vi quoto e di conseguenza
VI AMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OO

ahahahahahahahah
« Ultima modifica: Domenica 8 Febbraio 2009, 13:09:31 da Annamaria Milazzo »