Autore Topic: Tre spunti di-versi - 147a Edizione  (Letto 14960 volte)

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Offline Saverio Chiti

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Re:Tre spunti di-versi - 147a Edizione
« Risposta #45 il: Venerdì 8 Dicembre 2017, 22:06:15 »
Matita di Saverio Chiti

Disegnare spazi segreti
nel cuore e nell'anima...
Nascondere a tutto il resto
il vero significato della vita
e nulla ci parrà avere valore
se non il possedere quella matita
chiamata coscienza.


Ch.S

Risposta (irriverente) di Zaza

Se la coscienza dirige la matita,
e i suoi tratti a disegnare spazi
segreti nell’anima e nel cuore,
lei non vorrà segreti perniciosi
o triviali o men che decorosi.
È così che stan le cose, insomma?
Non se ne parla qui di usar la gomma?


Giammai fu gomma a cancellar coscienza
segreti ambiti furono mai scoperti
dagli spazi spesi nell'anima ferita
di chi pronto era a disegnare vita.
Il cuore chiama, il cuore brama
solo colui che a tener ben ferma
quella strana matita...
ma al suo bisogno creduto vero
corrispose un decoro
assai poco sincero.





« Ultima modifica: Sabato 9 Dicembre 2017, 10:17:21 da poeta per te zaza »
...lì dove ti avevo lasciato
neanche il sole fa più capolino...

Offline adriana sini

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Re:Tre spunti di-versi - 147a Edizione
« Risposta #46 il: Domenica 10 Dicembre 2017, 01:37:04 »
Commenti alla 147a edizione del gioco Tre spunti di-versi                                                                                     Sini Adriana

Così piccola e così sicura di sé                                                                                                          di poeta per te zaza

I bambini stupiscono sempre: con il loro candore e la loro innocenza saprebbero sciogliere anche i ghiacciai! Figurarsi quanto è facile per un batuffoletto conquistare il cuore dei propri parenti…
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Astronomica                                                                                                                                      di Antonio Terracciano

 
L’immagine di un universo che nasconde i suoi segreti ma cortesemente ci saluta di tanto in tanto con i suoi suoni, è un modo davvero positivo di intender ciò che ci circonda seppure da così grande distanza: è accettare che non siamo e mai saremo veramente soli, aldilà delle nuove informazioni e delle scoperte che ci portano a volte a scardinare le nostre certezze, altre ad accrescere le nostre fantasie sull’argomento.
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Psicoanalitica                                                                                                                         di Antonio Terracciano

Tutto quanto la mente rifiuta viene apparentemente nascosto in un punto profondo del nostro essere.
Non sempre è facile trovare la chiave di quel pesante lucchetto, ma spesso la psicoanalisi ci viene in aiuto e se tutto non porta a galla, a volte è comunque utile ponte tra i nostri segreti e l’accettazione di sé stessi.
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Nei segreti del vento                                                                                                                           di Diego Bello

Ho visto disegnare la vita
con un morso su un pezzo di pane
affondare le grida
dentro gli spazi offesi della crosta
e poi una lacrima che asciuga
nei segreti del vento.
***

Immagine molto forte, quella dipinta in questi versi da Diego Bello: pare prender vita un mendicante che per sua fortuna è riuscito ad avere per quel pasto un boccone di pane da mordere…
Ogni morso è per lui uno strappo violento, angosciato, un urlo soffocato di tutti i suoi tormenti, un dolore lancinante per la dura crosta che è la sua vita.
Non può piangere ma non può nemmeno arginare quella lacrima di sofferenza infinita che deriva dal suo duro sopravvivere…. Può solo confidare che il vento del destino possa ancora asciugarla offrendogli un futuro più sereno.
Forse la mia interpretazione di questo testo è completamente sbagliata ma mi complimento di cuore con l’autore per quello che ha saputo crearmi dentro. Azzardo a definire questa poesia un piccolo capolavoro.

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Illusione                                                                                                             di Pinotota

A volte, consapevolmente o meno, ci consegniamo nelle mani di qualcun altro, qualcuno cui doniamo tutto di noi stessi, anche le nostre fragilità. Se ben riposte, le nostre vite verranno arricchite da tali rapporti, se invece consegnate nelle mani sbagliate possono darci dolori inaspettati.
In entrambi i casi, inutile illudersi di poter gestire il rapporto: la parte della coppia più forte sarà sempre e comunque chi ha raccolto le altrui imperfezioni, accettando e perdonando eventuali colpe.

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Spazi interni                                                                                                                                  di Azar Rudif

Son pensieri balbettanti i segreti di questo personaggio di cui colpisce l’assenza totale di fisicità a contrasto con la forte caratterizzazione del suo animo: egli riesce a “volare in sé” per disegnare nella propria mente l’infinito e riempire spazi prima vuoti così come le silvestri foglie guidate dal folle vento sanno fare tra i rami.

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La vita è un gioco                                                                                                                                     di Pinotota


La vita è un gioco se decidiamo di viverla come tale… e sarà sempre troppo presto il momento della dipartita perché mai ci basteranno le cose già fatte e sempre ci dispiaceremo di quelle non ancora affrontate o completate.

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Parole senza voce                                                                                                                                     di Ventola Raffaele
Sono quelle sere in cui parlano i silenzi
dove mi trattengo di più ad osservarti.
Quando volano via parole senza voce
e una bugia è solo un bacio nascosto tra le labbra.
A disegnare spazi sulla tela della notte
dove i nostri sogni vanno ad incontrarsi
in quelle piccole ore che raccontano di noi
delle nostre anime accartocciate nell'ombra.
Intanto cade la neve e porta nuovi profumi
sotto di essa stanotte... dormiranno i segreti.
***
Profumano di poesia, questi versi, un profumo leggero tanto quanto la neve che nasconde i segreti addormentati. Splendida la definizione di bugia, quasi quanto l’immagine del protagonista intento ad osservare la sua amata e a carpirne i segreti durante una delle tante serate ormai silenziose, tra loro. Dopo un grande sentimento, descritto con palese rimpianto, è questo il momento della distanza, preludio di una fine che si fa fatica ad accettare.

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Paralleli                                                                                                                                                    di Antonio D’Auria
Stupirsi ad incrociare sguardi pieni
e a trarre ispirazioni da spazi vuoti
dove dimorano i segreti.

Ed infine, osare disegnare piogge
sulle rive aride del caos.
***

Non stupisce che ampi spazi vuoti divengano fonte di ispirazione in quanto custodi da sempre dei segreti naturali più belli: il mare, i deserti, il cielo notturno, le verdi valli son da sempre stati materia per artisti d’ogni sorta, che hanno osato “disegnare piogge” che sapessero riordinare il caos della loro anima in subbuglio.

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Stralci di incubi                                                                                                                                                   di radice64

Sensazioni di paura generate dalle mutevoli ombre, in questa lirica, in cui la protagonista si fa riportare indietro nel tempo dallo scintillio (di una candela, di un neon, chissà…), sino al momento in cui da bimba, era incapace di sconfiggere i propri fagocitanti incubi.                                                                                                                                                                                         
                                                                                                                                                             

Fine
« Ultima modifica: Domenica 10 Dicembre 2017, 01:50:16 da adriana sini »

Offline adriana sini

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Re:Tre spunti di-versi - 147a Edizione
« Risposta #47 il: Domenica 10 Dicembre 2017, 02:05:55 »
"Carl Gustav Jung" , di Adriana Sini:

Ci sono segreti che straziano il cuore
Son gelide fiamme, non danno calore

Li tieni nascosti nel buio più fondo
Non bastan gli spazi: scavalcan contorno

Ti arrivano in gola, ti prendon la testa
Vorrebbero uscire e urlanti far festa

E tu li comprimi, li spingi didentro
ma son palloncini: rifiutan l'arresto

Così disegnare potrebbe aiutare:
fissarli su un foglio per star meno male

Mia risposta:

Chi con Jung o con Freud a disegnare
quegli spazi d'inconscio assai segreti
si mette, non si può certo lagnare,
dopo, per dei responsi poco lieti

(si pensi a quegli antichi Pompeiani:
era bello il Vesuvio, ben si stava
alle pendici, perché i loschi piani
del "monte" moltitudine ignorava) .

(Ai tipi impressionabili, comunque,
consiglio Jung, che meno giunge al dunque. )

Il lagnarsi a cosa vale,
quando spazi son colmati?

Ringraziamo per l'aiuto
senza dubbio ricevuto
da quel medico zelante
che i segreti sì temuti
fece invero disegnare
per confin delineare
di paure d'affrontare
e magari mitigare


« Ultima modifica: Domenica 10 Dicembre 2017, 09:51:41 da poeta per te zaza »

Offline Franca Merighi

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Re:Tre spunti di-versi - 147a Edizione
« Risposta #48 il: Domenica 10 Dicembre 2017, 12:35:55 »
I miei segreti

Da piccola mi piaceva disegnare,
ed anche dipingere e colorare.

Erano segreti che custodivo,
spazi solo miei ove mi liberavo
da ciò che m’intristiva e m’isolavo .

Col tempo quegli spazi,
non più solo miei e segreti,
son frequentati e mostro a tutti
quel che creano le mani,
con l’aiuto di cuore e fantasia

Quando siamo piccoli i nostri segreti ci appaiono così grandi che li disegniamo e coloriamo vivacemente, come se volessimo gridarli a tutti quanti, sono segreti che non ci pesano, perche sapiamo inconsciamente che spariranno nel nulla, ma crescendo, questi segreti si fanno sempre più difficili da esternare, e usiamo altri mezzi, magari l'arte, con l'aiuto del cuore e la fantasia...

Offline Franca Merighi

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Re:Tre spunti di-versi - 147a Edizione
« Risposta #49 il: Domenica 10 Dicembre 2017, 12:46:54 »
Nei segreti del vento

Ho visto disegnare la vita
con un morso su un pezzo di pane
affondare le grida
dentro gli spazi offesi della crosta
e poi una lacrima che asciuga
nei segreti del vento.

Questi versi così intensi e profondi, dipingono esattamente "la fame", quella fisica, quella che ti fa stare male e ti procura dei morsi nello stomaco, e quando qualcuno morde un pezzo di pane, con avidità, riesci quasi a vedere la sua vita disegnata in quel morso, e quella lacrima, di rabbia sicuramente, asciugata dal vento, soffoca il grido che vorrebbe uscire dalla sua gola... Poesia stupenda.

Offline Franca Merighi

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Re:Tre spunti di-versi - 147a Edizione
« Risposta #50 il: Domenica 10 Dicembre 2017, 14:54:22 »
Così piccola e così sicura di sé

Lei  conquista i suoi spazi col sorriso
(e ai fratelli ingombranti qualche spinta),
i suoi segreti belli chiari in viso:
ogni partita che si gioca vince.
Sa disegnare il mondo e ti convince.



I nonni vedono, cioè, vediamo nei nostri nipoti, la meraviglia delle meraviglie. Ogni frase, ogni sorriso, noi lo sentiamo ingrandito alla decima potenza, e pensiamo dentro di noi, che gli altri bambini non arrivano nemmeno lontanamente ad eguagliare i "nostri". Ma è una cosa normalissima, e guai, se qualcuno dovesse dirci il contrario! (Spero non essermi sbagliata riguardo al significato profondo della poesia)

Offline poeta per te zaza

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Re:Tre spunti di-versi - 147a Edizione
« Risposta #51 il: Domenica 10 Dicembre 2017, 17:45:19 »
 :) ;) :D

DISEGNARE - SEGRETI - SPAZI

Per concludere, prendo in prestito questi versi di Saverio Chiti:

Disegnare spazi segreti

nel cuore e nell'anima...


Alla 147a  Edizione della banditrice Paola Pittalis (grazie! :)) hanno partecipato 23 autori con 37 poesie.

Ringrazio per le osservazioni, risposte e commenti:
-   Paola Pittalis, Antonio Terracciano, Saverio Chiti, adriana sini, franca merighi 42   :)
   
    (ricordo che c’è ancora tempo sino a mezzanotte per intervenire).

Domani, lunedì 11 dicembre 2017, l’autore Giacomo Scimonelli aprirà la 148a edizione di Tre spunti di-versi – in bocca al lupo a Giacomo!  :)

Tre spunti di-versi

Qui a spargere versi ci alterniamo,
inserendo una chiave di parole
e su un foglio del forum poetiamo:
un corale esercizio a capriole
per adattare verbi e sostantivi.
Ne vengon fuori testi alternativi
o rime più pregiate e ricercate.
Che state ad aspettare? Orsù, provate!   

   
 :)   Pubblicità:  a un nuovo entrato, un post dedicato!
di sabbia e catrame è la vita...
o scorre o si lega alle dita...

Offline Azar Rudif

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Re:Tre spunti di-versi - 147a Edizione
« Risposta #52 il: Domenica 10 Dicembre 2017, 23:23:48 »
Disegnare segreti spazi significa dare forma a quella parte di realtà che conosciamo solo noi. È uno spazio senza forma, solo concettuale, ma nel quale possiamo creare un nuovo mondo.
 
I piccoli (Poeta per te Zaza) lo disegnano per svelarcelo, ma non sempre sappiamo farne tesoro.
 
In Matita (Chiti) è la coscienza che disegna il “vero significato della vita” da nascondere a tutti, ma da comprendere trovandone i motivi (Traccio un Segno) se motivi ve ne sono.
 
Nelle due poesie di Terracciano ritroviamo il macro spazio (o macrocosmo) ed il microspazio della psiche. Due mondi, due spazi di misure diverse, ma egualmente incommensurabili. Messi così a confronto lasciano pensare che, forse, stiamo parlando dello stesso mondo se solo consideriamo l’universo come una parte della nostra anima e come lo spazio ove la nostra anima potrebbe espandersi.
 
Nella poesia “Nei segreti del vento” di Diego Bello, lo spazio è il “male di vivere”, è il dolore di vivere che può essere spazzato via solo dal vento. La soluzione è sempre quella di radere al suolo ciò che non ci permette di vivere come vorremmo.
 
Un altro vento, ma irriverente (Con punte al carbonio di Rita Stanzione) sparpaglia i segreti come stracci e perciò viene punto con i graffi di una punta al carbonio. Elemento noto per la sua durezza e purezza (vedi i diamanti), ma anche per essere alla base della vita più complessa.
 
Uno spazio segreto dove custodire i propri disegni (Ela Gentile), ma segreto fino a quando non si decide di farci entrare anche gli altri. Ed anche ora rimane sempre uno spazio geometrico e definito perché i disegni sono in qualche posto, ma è anche uno spazio immaginario i cui confini dipendono solo dalla nostra volontà di custodire i segreti.
 
Forse ci sono segreti che possono far male (C.G. Jung di Adriana Sini) e potrebbero essere domati fissandoli su un foglio disegnandoli o scrivendoli. In tal caso suggerisco, non di nasconderli, ma di seppellirli e con una bella lapide sopra con la sola scritta “RIP”.
 
Gli “Spazi interni”,  mia, sono quegli spazi che viviamo quando comprendiamo che ciò che ci è esterno, oltre il nostro confine materiale, è falso e comprendiamo che gli spazi esterni sono solo una convenzione umana.
Convenzione da accettare o meno e da modificare o ignorare. Meglio ignorare e ragionare con quella parte di noi che comprende una verità fatta di tratti e di spazi di infinito e di nulla.
 
Spazi filosofici in “Filosofando” di Giuseppe La Marca dove la storia del pensiero umano sembra mossa dalla volontà di colmare quei vuoti “di ignoranza” generando teorie e filosofemi di sempre maggiore complessità. Per fortuna, ad un certo punto, tutti i castelli di carte crollano scoprendo che la verità è molto più semplice delle astruse argomentazioni umane. D’altronde, il Demiurgo ha plasmato ciò che già esisteva partendo da semplici atomi composti di cariche positive e negative.
Spazi segreti e dell'anima anche in "La vita è un gioco" di Pinotota, ma con la consapevolezza che la vita non conosce mai una fine.



« Ultima modifica: Lunedì 11 Dicembre 2017, 08:34:37 da poeta per te zaza »
La Legge è uguale per tutti, ma non tutti sono uguali per la Legge e non cercate la Legge Umana. Essa è statica ed imperfetta, cercate ciò che evolve e mai è uguale a sè stesso e ribolle del Bene e del Male