Autore Topic: Secondo voi tutti possono essere poeti?  (Letto 18590 volte)

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Offline Saldan

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #15 il: Domenica 21 Febbraio 2010, 12:06:02 »
Io credo che non si dovrebbe neanche porre questa domanda....quando scrivo poesie lo faccio principalmente per stare bene con me stesso, perchè mi fa stare bene scrivere, se arrivasse qualcuno e mi dicesse "tu è meglio che non scrivi più nulla perchè non sei un poeta" lo manderei a quel paese perchè forse ciò che non si è ben capito è che la poesia deve fare star bene principalmente chi la crea! personalmente trovo squallido che ci possano essere persone che scrivono solo per ricevere complimenti e dunque senza "sentire realmente" ciò che scrivono....la poesia è come un'appendice del proprio autore, deve rappresentare in toto ciò che una persona vuole trasmettere (principalmente a se stessa, poi agli altri), ovviamente ci sono altri tipi di poesie che vogliono magari trasmettere messaggi a chi legge, ma quello è un discorso a parte, in generale la poesia è del poeta, dopo vengono i lettori.
...la mia culla è meraviglia esplosa, non ti dondola ma avvolge e ammanta.
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Offline Stefano Toschi

Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #16 il: Domenica 21 Febbraio 2010, 18:23:29 »
Però uno può scrivere, sempre per stare bene con sé stesso, un diario, un racconto, degli aforismi, delle considerazioni esistenziali, filosofiche, religiose; oppure anziché scrivere può decidere di esprimersi con un altro mezzo, sempre per stare bene con sé stesso: può dipingere, può recitare, può coltivare un giardino, può fare fotografie, può fare mille altre cose. Ciascuna di queste cose potrebbe essere avvolta da un alone poetico, esprimere e suscitare emozioni, sentimenti, riflessioni.
Sono tutti poeti?
Un poeta è chi scrive poesie.
Su che cosa questo significhi si potrebbe discutere a lungo, se non lo si fosse già fatto. ;)
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Clodia

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #17 il: Domenica 21 Febbraio 2010, 19:54:21 »
...E a chiosa di Toschi, come contributo alla discussione, suggerisco questo link dove si trovano a confronto due poetiche opposte ma suggestive entrambe; in nessuna di esse si parla di poesia unicamente come espressione del "particulare", se non in chiave universale...
Traguardo difficile, difficilissimo; da prefiggersi ..... :)


http://www.valsesiascuole.it/crosior/1_intertestualita/carducci_poesia.htm



Offline Amara

Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #18 il: Domenica 21 Febbraio 2010, 22:35:22 »
..ho letto quanto ha linkato Clodia...
e questo passaggio.. mi ha davvero colpito..

Ma il poeta non deve farlo apposta.
Il poeta è poeta, non oratore o predicatore, non filosofo, non istorico, non maestro, non tribuno o demagogo, non uomo di stato o di corte. E nemmeno è, sia con pace del maestro, un artiere che foggi spada e scudi e vomeri; e nemmeno, con pace di tanti altri, un artista che nielli e ceselli l'oro che altri gli porga. A costituire il poeta vale infinitamente più il suo sentimento e la sua visione, che il modo col quale agli altri trasmette l'uno e l'altra.


che unito a questi...

..Perché la poesia, costretta a essere poesia sociale, poesia civile, poesia patriottica, intristisce sui libri, avvizzisce nell'aria chiusa della scuola, e finalmente ammala di retorica, e muore. E noi di questa pseudopoesia ne abbiamo tanta....

....Raccontavano un fatto storico, di quelli ultimi: lo condivano con declamazioni, esclamazioni, maledizioni; e lo mettevano in esametri. Ma anch'essi capivano che non bastano i versi a far poesia: e perciò incorniciavano la loro storia verseggiata e declamata con una descrizione di alba e un'altra di tramonto; e il poema era fatto.



somiglia molto al mio pensiero....
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)

aureliastroz

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #19 il: Lunedì 22 Febbraio 2010, 12:05:56 »


Nonostante tutto continuo a leggere topic che a volte rivelano qualcosa di interessante, questo (purtroppo) ricalca stilemi già visti migliaia di volte.
Tuttavia non è di questo che volevo parlare. Volevo solo chiedere, ancora una volta, cortesemente che almeno in questo sito (di poesie e di amore per la lingua italiana) si evitasse di scrivere con quella ormai dilagante metodologia (abusata anche nella vita reale) che fa parte di uno slang utilizzato  unicamente da coloro che sono abituati a spedire SMS a ritmo elevato.
Io credo di non essere l’unico a voler bene a questa nostra meravigliosa lingua italiana, bisognerebbe dimostrarglielo un po’ più spesso l’affetto, e non solo scrivendo versi…

Clodia

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #20 il: Lunedì 22 Febbraio 2010, 14:39:22 »
..ho letto quanto ha linkato Clodia...
e questo passaggio.. mi ha davvero colpito..

Ma il poeta non deve farlo apposta.
Il poeta è poeta, non oratore o predicatore, non filosofo, non istorico, non maestro, non tribuno o demagogo, non uomo di stato o di corte. E nemmeno è, sia con pace del maestro, un artiere che foggi spada e scudi e vomeri; e nemmeno, con pace di tanti altri, un artista che nielli e ceselli l'oro che altri gli porga. A costituire il poeta vale infinitamente più il suo sentimento e la sua visione, che il modo col quale agli altri trasmette l'uno e l'altra.


che unito a questi...

..Perché la poesia, costretta a essere poesia sociale, poesia civile, poesia patriottica, intristisce sui libri, avvizzisce nell'aria chiusa della scuola, e finalmente ammala di retorica, e muore. E noi di questa pseudopoesia ne abbiamo tanta....

....Raccontavano un fatto storico, di quelli ultimi: lo condivano con declamazioni, esclamazioni, maledizioni; e lo mettevano in esametri. Ma anch'essi capivano che non bastano i versi a far poesia: e perciò incorniciavano la loro storia verseggiata e declamata con una descrizione di alba e un'altra di tramonto; e il poema era fatto.



somiglia molto al mio pensiero....

Era a questo che volevo arrivare, specie dove dice: "Ma il poeta non deve farlo apposta". Quindi condivido pienamente, anche se la questione è lunga; si potrebbe per esempio confutare Pascoli e quindi tutta la poesia del Novecento a oggi per un eccessivo ripiegamento in se stessa, nel sentimento del sè e del male esistenziale e in effetti alcuni (discutibilmente) lo stanno facendo, vedi un articolo apparso su Corsera di Bondi. Attualmente, poi, la mancanza di una poesia "civile" si sente nel Paese e questo già lo prefigurava Pasolini. L'unica cosa di cui sono a conoscenza è un poema comico-satirico (alla maniera cinquecentesca) sul Premier (non ricordo l'autore). Tuttavia va detto che anche Parini o Foscolo nel fare poesia civile mettevano un "quid" che li rendeva poeti, impalpabile ma molto forte e così Leopardi ne "La ginestra".

Divago e mi scuso, capisco che è una discussione troppo ampia  :)

Offline Stefano Toschi

Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #21 il: Lunedì 22 Febbraio 2010, 22:03:10 »
Pascoli, in quel brano, mi sembra faccia costante riferimento a Carducci, poeta ufficiale del regno, cantore degli italici fasti: "nemmeno è, sia con pace del maestro, un artiere che foggi spada e scudi e vomeri" (ma c'è anche un altro Carducci, più intimo, più vicino al nostro sentire).

Che il "come si esprime" non sia sufficiente a fare la poesia è cosa ovvia, tuttavia Pascoli non ha certo trascurato quel "come".

Per una poesia civile ci vogliono grandi passioni ed oggi tutto tende al relativo, all'atomizzazione individuale.
Quindi io penso che sia possibile solo una poesia pseudocivile che rifletta sulla condizione dell'individuo nella società o, in alternativa, una poesia comico-satirica che sbeffeggi la vanagloria del potere.
Forse sarebbe possibile una "poesia civile" ad opera di qualche adoratore del premier e delle sue mirabolanti imprese (Bondi?), ma loro malgrado non si discosterebbero dal genere comico.
« Ultima modifica: Lunedì 22 Febbraio 2010, 22:05:15 da Stefano Toschi »
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Offline Silvia Contessa

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #22 il: Martedì 23 Febbraio 2010, 00:11:58 »
 ??? Poeta per me è una parola grande... ma ci si può sentire poeti nell'animo. Quello che credo è che se si è in grado di far sentire le proprie emozioni a chi legge il proprio scritto allora   forse si è sulla buona strada.
Io per esempio  è da poco che scrivo " poesie", e ogni giorno approfitto delle critiche e dei consigli  di molti autori ai quali farei un applauso per ogni loro poesia, per migliorare e  in qualche modo credo di esserci riuscita e spero tanto un giorno di poter sentirmi un poeta nel senso pieno del termine.
Silvia Contessa

Offline Sal Messina

Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #23 il: Martedì 23 Febbraio 2010, 09:12:53 »
Io rispondo affermativamente ma, solo se ascolti quanto ti detta, onestamente, la parola dell'anima.
Avevo 15 anni quando scrissi, spontaneamente, questi brevi versi da ragazzo immamorato, le note elencati.
Ad oggi ne ho scritte centinaia quindi:sono un poeta?

SalutiBelli


"Mi sono addormentato
come un bambino.

Avevo lei nel cuore
e tanta pace"
La trovi negli occhi di un cane la carezza vera di un amico.

(Sal Messina)

Offline Angelo Ricotta

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #24 il: Martedì 23 Febbraio 2010, 09:14:35 »
I fautori del movimento artistico Fluxus, riferendosi a ogni forma artistica, sostengono che ognuno può pretendere di essere un artista e che l'arte non ha una forma determinata, http://en.wikipedia.org/wiki/Fluxus
Io sono, istintivamente da sempre, anche prima di conoscerlo, molto vicino a questo modo di sentire. E' chiaro che l'artista ama mostrare il suo prodotto, è un sano segno di umana vanità, ma non è questa la ragione profonda per cui lo produce, lo fa per un'incontrollabile esigenza interiore. se poi ci deve pure vivere ama anche vendere i propri prodotti. Se gli altri gli danno retta sicuramente è più felice, ma se gli altri lo ignorano, o peggio lo disprezzano, certo questo lo fa soffrire e,in diversi casi, può anche arrivare a bloccarne la produzione o peggio, ma l'esigenza interiore, sia pure frustrata, rimane. Se poi passa alla storia l'artista è felicissimo, ma io mi sono convinto, analizzando un certo numero di biografie, che i più il problema non se l'erano proprio posto, solo pochi avevano la coscienza che sarebbero rimasti nella memoria collettiva. Un'altra convinzione che ne ho tratto è che l'artista non si preoccupa di verificare se il suo sentire è di carattere universale, condiviso o limitato a se stesso, altrimenti non si spiegherebbe perché la storia è piena di artisti incompresi.
Perciò mi sento solo di dire andate e fate, poi si vedrà.  :angel:

Offline Lucia Padovani

Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #25 il: Martedì 23 Febbraio 2010, 09:44:21 »
Io non mi considero una "poetessa", solo a dire il nome mi scappa da ridere! Mi considero una delle tante persone che ha voglia di dire, di esprimere, di comunicare ... Ascolto quello che ho dentro, lo identifico e poi lo traduco (o almeno ci provo) in parole. Credo che tutti abbiamo delle cose da dire però non tutti lo fanno con le parole, magari lo fanno creando un oggetto meraviglioso, o un mobile, o cantano ... ognuno a modo suo credo sia un poeta di qualcosa, dello straordinario che ha dentro di sè...

Offline Saldan

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #26 il: Martedì 23 Febbraio 2010, 15:09:56 »
Ad ogni modo ci sono poesie e poesie.....può capitare di scrivere tantissime brutte poesie e poi di colpo scriverne una bellissima, e in quel caso? si è poeti per una volta e poi non lo si è più? non è facile dare una risposta esaustiva a quest'interrogativo....  ???
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Offline Stefano Toschi

Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #27 il: Martedì 23 Febbraio 2010, 15:29:09 »
Personalmente sono convinto che la poesia sia una forma d'arte le cui caratteristiche sono ben delineate e riconoscibili.
Per citare Fortini: "Ammettendo che si sappia che cos’è il linguaggio articolato di cui ci serviamo e quali sono i diversi aspetti, le diverse funzioni che coesistono in ogni atto del linguaggio, si può dire che nel linguaggio umano c’è una funzione che tende a mettere in evidenza soprattutto, o almeno in modo particolare, il linguaggio stesso, ad attirare l’attenzione sulla forma della comunicazione. Ebbene questa è la funzione poetica" (qui si può leggere una interessante intervista a Fortini su "che cosa è la poesia": http://www.aetnanet.org/modules.php?name=News&file=article&sid=15830).
In sintesi, come ho già avuto occasione di scrivere in questo forum: "peculiarità della poesia è il rapporto “alterato” tra significante e significato" (a chi interessasse: http://www.scrivere.info/community/forum/index.php?topic=2726.0).
Certo i confini sono sempre labili e forme ibride sempre possibili.
Va da sé, come si è detto, che la forma non basta a fare una poesia, è necessaria ma non sufficiente.

Ma sono d'accodo. Tutti possono essere poeti:

Vita assaporata
Vita preceduta
Vita inseguita
Vita amata
Vita vitale
Vita ritrovata
Vita splendente
Vita disvelata
Vita nova


questa poesia, che certo non passerebbe al vaglio della nostra redazione, è stata pubblicata in libri e riviste. Si intitola "A Silvio", l'autore è Sandro Bondi, Ministro della Repubblica.
Tutti possono essere poeti, basta avere un nome e un editore che ti pubblica... ;D
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Offline Amara

Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #28 il: Martedì 23 Febbraio 2010, 15:44:44 »

Ma sono d'accodo. Tutti possono essere poeti:

Vita assaporata
Vita preceduta
Vita inseguita
Vita amata
Vita vitale
Vita ritrovata
Vita splendente
Vita disvelata
Vita nova


questa poesia, che certo non passerebbe al vaglio della nostra redazione, è stata pubblicata in libri e riviste. Si intitola "A Silvio", l'autore è Sandro Bondi, Ministro della Repubblica.
Tutti possono essere poeti, basta avere un nome e un editore che ti pubblica... ;D

..hahahahahahhahhaahha!!!!  ;D :D ;D

 ::) ...così è la vita..........
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aureliastroz

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #29 il: Martedì 23 Febbraio 2010, 16:06:38 »

Ma sono d'accodo. Tutti possono essere poeti:

Vita assaporata
Vita preceduta
Vita inseguita
Vita amata
Vita vitale
Vita ritrovata
Vita splendente
Vita disvelata
Vita nova


questa poesia, che certo non passerebbe al vaglio della nostra redazione, è stata pubblicata in libri e riviste. Si intitola "A Silvio", l'autore è Sandro Bondi, Ministro della Repubblica.
Tutti possono essere poeti, basta avere un nome e un editore che ti pubblica... ;D


Ad onor del vero più che una poesia, mi ricorda la giaculatoria della messa della domenica di Pasqua.
Basta aggiungere un "hora pro nobis" alla fine di ogni riga.