Autore Topic: Che cos'è la "licenza poetica"?  (Letto 22042 volte)

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Past_Or0

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Re: Che cos'è la "licenza poetica"?
« Risposta #15 il: Domenica 22 Maggio 2011, 20:49:54 »
La licenza poetica si ottiene a seguito di un esame teorico e  pratico che verte sulla conoscenza della fauna selvatica, sulle leggi metriche e di punteggiatura, sull'uso delle armi poetiche e su temi astrofisicii. Per richiedere l'accesso all'esame occorre presentare domanda allegata di alcuni documenti:

Prima concessione

Certificato di Stato di Famiglia in carta semplice;

Due fotografie (di altre persone) formato tessera di cui una autenticata;

Certificato di residenza (richiesta da effettuare all'Ufficio della Polizia Poetica)
Due marche da bollo da EURO 333,33; 

Fotocopia del dcongedo militare o certificato di abilitazione al tiro di cazzate in in carta legale, rilasciato dal Tiro a SegnoPoetciccco;

Certificato dello psichiatra  di famiglia;

Certificato psichiatrico rilasciato dalla A.S.L. in bollo;

Versamenti:

Al completamento della documentazione di cui sopra il tutto va consegnato stazione dei dottor Spockia competente per territorioarcadico.


Offline Marina Como

Re: Che cos'è la "licenza poetica"?
« Risposta #16 il: Domenica 22 Maggio 2011, 21:03:36 »
La licenza poetica si ottiene a seguito di un esame teorico e  pratico che verte sulla conoscenza della fauna selvatica, sulle leggi metriche e di punteggiatura, sull'uso delle armi poetiche e su temi astrofisicii. Per richiedere l'accesso all'esame occorre presentare domanda allegata di alcuni documenti:

Prima concessione

Certificato di Stato di Famiglia in carta semplice;

Due fotografie (di altre persone) formato tessera di cui una autenticata;

Certificato di residenza (richiesta da effettuare all'Ufficio della Polizia Poetica)
Due marche da bollo da EURO 333,33; 

Fotocopia del dcongedo militare o certificato di abilitazione al tiro di cazzate in in carta legale, rilasciato dal Tiro a SegnoPoetciccco;

Certificato dello psichiatra  di famiglia;

Certificato psichiatrico rilasciato dalla A.S.L. in bollo;

Versamenti:

Al completamento della documentazione di cui sopra il tutto va consegnato stazione dei dottor Spockia competente per territorioarcadico.


 :D Mi trovo un pochino in difficoltà con lo stato di famiglia, sarò la carta, che semplice è difficile trovarla? Vedo solo carta A4, ruvida, semiruvida, liscia, a grammatura sottile, lucida, stupida... fose ques'ultima?
Ma per la famiglia... credo non ho speranza: ripudiata! AAAArgh! aiutatemi, voglio essere licenziata! (Cacchio, pure senza lavoro debbo rimanere?)
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline caligola

Re: Che cos'è la "licenza poetica"?
« Risposta #17 il: Domenica 22 Maggio 2011, 22:26:43 »
Michele,

non ha senso chiedere cos'è la licenza poetica per voi...

La licenza poetica è quello che è, chi ne ha in mente un altra, non ha in mente cos'è la licenza poetica.
E' come se io ti dicessi che un albero serve per leggere e si porta davanti alla faccia.
Mi prenderesti per pazzo.

Mi sembra invece che la risposta di gianpiero faccia luce su una cosa che probabilmente, viste le risposte, nessuno ha ben chiaro.

Offline Marina Como

Re: Che cos'è la "licenza poetica"?
« Risposta #18 il: Domenica 22 Maggio 2011, 22:43:25 »
 :D Scusami Caligola, ma credo sia riduttivo interpretare il "cosa è per voi" come "cosa è". Penso la domanda sia sottintesa in "cosa ne pensate, quale uso ne fate". Se io chiedessi cosa è uina rima per te, tu mi potresti rispondere ad es. una antica baggianata, oppure un esenziale strumento per fare della poesia una musica, no? Non mi aspetterei una definizione del vocabolo rima.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Dérèglement

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Re: Che cos'è la "licenza poetica"?
« Risposta #19 il: Domenica 22 Maggio 2011, 22:45:30 »
proprio la risposta che mi aspettavo  ;D ;D

E' proprio ciò che penso.

Offline Gianpiero De Tomi

Re: Che cos'è la "licenza poetica"?
« Risposta #20 il: Domenica 22 Maggio 2011, 23:19:53 »
La mia risposta, ovvero quella di fare un copia incolla di Wikipedia è adeguata lla domanda, dalla stessa struttura cognitiva.
In ogni caso, la logica vuole che prima di scrivere tante opinioni, vi sia una definizione di base su cui discutere,con un maggiore peso di autorevolezza ( non mi riferisco a me ).
Consiglio la prossima volta di ponderare meglio il topic.

In ogni caso, caro Tropiano, dato che sono recidivo ti incollo la definizione di "stupidità" che tu hai messo tanto leggermente, ma che mal si adegua a quello che intendevi definire:

Originariamente il termine "stupidità" ha due accezioni distinte: una vede una condizione d'incapacità o insensibilità, indotta da meraviglia, sorpresa; l'altra una condizione duratura, come dire un handicap. Generalmente "stupidità" indica "incapacità" e "carenza", sul piano materiale e su quello morale. Carlo Maria Cipolla[1] definisce lo stupido come "una persona che causa un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita".

Non penso, di rientrare in nessuna delle due definizioni. Consiglio molta prudenza nel linguaggio.
« Ultima modifica: Domenica 22 Maggio 2011, 23:26:14 da Gianpiero »

Offline caligola

Re: Che cos'è la "licenza poetica"?
« Risposta #21 il: Domenica 22 Maggio 2011, 23:24:32 »
Marina,

mi sembra però che la discussione fino a prima del post di Giampiero fosse molto poco costruttiva oltre che perfettamente inutile.
Evidentemente se ci sono 5 post che dicono: licenza poetica = scrivere quello che ti pare
qualcuno potrebbe aver pensato che serva un po' di chiarezza.
Come biasimarlo...




:D Scusami Caligola, ma credo sia riduttivo interpretare il "cosa è per voi" come "cosa è". Penso la domanda sia sottintesa in "cosa ne pensate, quale uso ne fate". Se io chiedessi cosa è uina rima per te, tu mi potresti rispondere ad es. una antica baggianata, oppure un esenziale strumento per fare della poesia una musica, no? Non mi aspetterei una definizione del vocabolo rima.


Past_Or0

  • Visitatore
Re: Che cos'è la "licenza poetica"?
« Risposta #22 il: Domenica 22 Maggio 2011, 23:28:33 »
E lasciatemi divertire
Tri, tri tri
Fru fru fru,
uhi uhi uhi,
ihu ihu, ihu.

Il poeta si diverte,
pazzamente,
smisuratamente.

Non lo state a insolentire,
lasciatelo divertire
poveretto,
queste piccole corbellerie
sono il suo diletto.

Cucù rurù,
rurù cucù,
cuccuccurucù!

Cosa sono queste indecenze?
Queste strofe bisbetiche?
Licenze, licenze,
licenze poetiche,
Sono la mia passione.


Farafarafarafa,
Tarataratarata,
Paraparaparapa,
Laralaralarala!

Sapete cosa sono?
Sono robe avanzate,
non sono grullerie,
sono la... spazzatura
delle altre poesie,

Bubububu,
fufufufu,
Friù!
Friù!

Se d’un qualunque nesso
son prive,
perché le scrive
quel fesso?

Bilobilobiobilobilo
blum!
Filofilofilofilofilo
flum!
Bilolù. Filolù,
U.

Non è vero che non voglion dire,
vogliono dire qualcosa.
Voglion dire...
come quando uno si mette a cantare
senza saper le parole.
Una cosa molto volgare.
Ebbene, così mi piace di fare.

Aaaaa!
Eeeee!
liii!
Qoooo!
Uuuuu!
A! E! I! O! U!
Ma giovinotto,
diteci un poco una cosa,
non è la vostra una posa,
di voler con cosi poco
tenere alimentato
un sì gran foco?

Huisc... Huiusc...
Huisciu... sciu sciu,
Sciukoku... Koku koku,
Sciu
ko
ku.

Come si deve fare a capire?
Avete delle belle pretese,
sembra ormai che scriviate
in giapponese,

Abi, alì, alarì.
Riririri!
Ri.

Lasciate pure che si sbizzarrisca,
anzi, è bene che non lo finisca,
il divertimento gli costerà caro:
gli daranno del somaro.

Labala
falala
falala
eppoi lala...
e lala, lalalalala lalala.

Certo è un azzardo un po’ forte
scrivere delle cose così,
che ci son professori, oggidì,
a tutte le porte.


Ahahahahahahah!
Ahahahahahahah!
Ahahahahahahah!

Infine,
io ho pienamente ragione,
i tempi sono cambiati,
gli uomini non domandano più nulla
dai poeti:
e lasciatemi divertire!



Aldo Palazzeschi (1910)

Offline Massimiliano Manocchia

Re: Che cos'è la "licenza poetica"?
« Risposta #23 il: Lunedì 23 Maggio 2011, 10:22:54 »
La “licenza poetica” non esiste. La “poesia” non esiste. La “parola” stessa non esiste. Siamo nel mondo dell’astrazione, che non ha alcun referente col mondo reale, se non per mezzo di quell’esile filo artificioso che noi chiamiamo “logica”, e la logica non è che una forzatura che ci offre l’illusione della comprensione.
Ogni volta che tentiamo di spiegare qualcosa, a noi stessi o a una terza persona, operiamo una licenza poetica, poiché il nostro linguaggio è il risultato del modo in cui noi essere umani rappresentiamo a noi stessi prima, e agli altri poi, il nostro modello di realtà, e per fare ciò dobbiamo necessariamente agire sul livello delle astrazioni logiche, vale a dire il livello, o modello, che ci permette, in quanto essere umani, la condivisione della realtà. In questo senso, la “realtà” stessa, quella, cioè, condivisa e che a torto riteniamo oggettiva, è una licenza poetica.
Per farla breve: non potendo comprendere appieno la vita, il nostro vivere e tutto ciò che mettiamo in atto per provare a comprendere – e la poesia, come ogni forma di espressione artistica, non è altro che un tentativo di comprendere – diventa una licenza poetica rispetto a regole che non conosciamo…

Offline Michele Tropiano

Re: Che cos'è la "licenza poetica"?
« Risposta #24 il: Lunedì 23 Maggio 2011, 10:59:46 »


Mi sembra invece che la risposta di gianpiero faccia luce su una cosa che probabilmente, viste le risposte, nessuno ha ben chiaro.


ora lo dico chiaramente, a questo punto. con questo topic infatti io non intendevo dare risposte alla mia domanda, ma volevo appunto mettere in luce che molte persone non hanno chiaro il concetto di licenza poetica.
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

Offline Michele Tropiano

Re: Che cos'è la "licenza poetica"?
« Risposta #25 il: Lunedì 23 Maggio 2011, 11:03:35 »
La mia risposta, ovvero quella di fare un copia incolla di Wikipedia è adeguata lla domanda, dalla stessa struttura cognitiva.
In ogni caso, la logica vuole che prima di scrivere tante opinioni, vi sia una definizione di base su cui discutere,con un maggiore peso di autorevolezza ( non mi riferisco a me ).
Consiglio la prossima volta di ponderare meglio il topic.

In ogni caso, caro Tropiano, dato che sono recidivo ti incollo la definizione di "stupidità" che tu hai messo tanto leggermente, ma che mal si adegua a quello che intendevi definire:

Originariamente il termine "stupidità" ha due accezioni distinte: una vede una condizione d'incapacità o insensibilità, indotta da meraviglia, sorpresa; l'altra una condizione duratura, come dire un handicap. Generalmente "stupidità" indica "incapacità" e "carenza", sul piano materiale e su quello morale. Carlo Maria Cipolla[1] definisce lo stupido come "una persona che causa un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita".

Non penso, di rientrare in nessuna delle due definizioni. Consiglio molta prudenza nel linguaggio.

Il copia incolla, per me, è sempre una cosa stupida. è come se ad un tema in classe un alunno si copiasse un articolo di giornale. ribadisco, io non volevo sapere cos'è la licenza poetica (perchè lo so benissimo) ma cosa voi ne sapevate. ne è risultato che se ne sa ben poco e la tua risposta non mi serve a niente perchè che wikipedia lo sappia non mi stupisco... e poi, bada bene, non ho detto che tu sei stupido, ma è stata la tua risposta ad essere stata stupida, il che è ben diverso. dunque è inutile che mi riporti quello che dice carlo maria cipolla (che poi lo dice lui che è un economista, non è che dobbiamo prendere le sue parole per verità assolute) sulla stupidità perchè la mia espressione "stupida" 1 si riferiva, essendo in questo caso aggettivo, alla risposta 2 è un'accezione del significato che hai capito benissimo, non c'è bisogno che fai finta che ti offendi.
Se proprio vogliamo fare i pignoli, il mio vocabolario alla voce "stupido" non riporta ciò che dice il tuo cipollone, ma un significato molto più ristretto: le accezioni che diamo noi a questa parola sono colloquiali (qui siamo su un forum mi è permessa un'ascendenza colloquiale!) e possono significare una marea di cose, tra cui ciò che volevo dire io: risposta stupida = senza senso e utilità per questo topic

Mi ha fatto venire in mente di quando qualche tempo fa frequentavo un sito molto interessante, poi perdutosi di qualità col tempo (sperando che questo non faccia la stessa fine): Yahoo Answers. Per chi non lo sapesse è un sito in cui si fanno domande e si ricevono risposte. Che poi è diventata una community. Ebbene, molti ad una domanda per esempio "che cos'è la termodinamica" incollavano wikipedia: ed era una cosa che faceva imbestialire me così come molti altri: wikipedia la possiamo cercare tutti, se viente fatta una ricerca su yahoo answers è perchè si vuole che qualcuno dia una risposta personale e più comprensibile.
« Ultima modifica: Lunedì 23 Maggio 2011, 11:21:15 da Michele Tropiano »
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

Offline Michele Tropiano

Re: Che cos'è la "licenza poetica"?
« Risposta #26 il: Lunedì 23 Maggio 2011, 11:05:46 »
La “licenza poetica” non esiste. La “poesia” non esiste. La “parola” stessa non esiste. Siamo nel mondo dell’astrazione, che non ha alcun referente col mondo reale, se non per mezzo di quell’esile filo artificioso che noi chiamiamo “logica”, e la logica non è che una forzatura che ci offre l’illusione della comprensione.
Ogni volta che tentiamo di spiegare qualcosa, a noi stessi o a una terza persona, operiamo una licenza poetica, poiché il nostro linguaggio è il risultato del modo in cui noi essere umani rappresentiamo a noi stessi prima, e agli altri poi, il nostro modello di realtà, e per fare ciò dobbiamo necessariamente agire sul livello delle astrazioni logiche, vale a dire il livello, o modello, che ci permette, in quanto essere umani, la condivisione della realtà. In questo senso, la “realtà” stessa, quella, cioè, condivisa e che a torto riteniamo oggettiva, è una licenza poetica.
Per farla breve: non potendo comprendere appieno la vita, il nostro vivere e tutto ciò che mettiamo in atto per provare a comprendere – e la poesia, come ogni forma di espressione artistica, non è altro che un tentativo di comprendere – diventa una licenza poetica rispetto a regole che non conosciamo…


massimiliano io sono d'accordissimo con te... però a questo punto sarebbe inutile tutto, dal primo all'ultimo topic. La poesia fa parte del "gioco" della vita, allora ci giochiamo con le regole che sappiamo, altrimenti potremmo anche lasciar perdere.
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

Offline Massimiliano Manocchia

Re: Che cos'è la "licenza poetica"?
« Risposta #27 il: Lunedì 23 Maggio 2011, 11:36:02 »
Se è così, caro Michele, la definizione di Wikipedia è più che sufficiente e risolve la questione. In altre parole, se non allarghiamo il discorso, limitidandolo solamente ai confini della licenza poetica letteraria, cadiamo nell'arida sterilità del verbalismo intellettuale che, per quanto sia un bellissimo esercizio, del quale anch'io mi nutro con sommo e godereccio piacere, non ha alcuna utilità pratica, poichè chi sa scrivere e conosce tutte le componenti tecniche necessarie a produrre un elaborato corretto (che sia prosa o poesia, non ha importanza), sa usare perfettamente anche la licenza poetica; ma chi fatica a mettere insieme correttamente non dico un endecasillabo, ma almeno tre parole di fila, non potrà mai capire cosa sia una licenza poetica, se non distorcendo il concetto, rendendolo, cioè soggettivo; avvalorando quindi la tesi che la licenza poetica non esiste...

Offline Michele Tropiano

Re: Che cos'è la "licenza poetica"?
« Risposta #28 il: Lunedì 23 Maggio 2011, 11:38:50 »
Se è così, caro Michele, la definizione di Wikipedia è più che sufficiente e risolve la questione. In altre parole, se non allarghiamo il discorso, limitidandolo solamente ai confini della licenza poetica letteraria, cadiamo nell'arida sterilità del verbalismo intellettuale che, per quanto sia un bellissimo esercizio, del quale anch'io mi nutro con sommo e godereccio piacere, non ha alcuna utilità pratica, poichè chi sa scrivere e conosce tutte le componenti tecniche necessarie a produrre un elaborato corretto (che sia prosa o poesia, non ha importanza), sa usare perfettamente anche la licenza poetica; ma chi fatica a mettere insieme correttamente non dico un endecasillabo, ma almeno tre parole di fila, non potrà mai capire cosa sia una licenza poetica, se non distorcendo il concetto, rendendolo, cioè soggettivo; avvalorando quindi la tesi che la licenza poetica non esiste...

nemmeno la poesia, se per questo, ha un'utilità pratica. nessuna questione da risolvere, il concetto di licenza poetica (che conoscevo benissimo anche prima della risposta di gianpiero) è uno e non ci piove, ma non era questo il mio scopo. ribadisco il motivo per cui ho aperto questo tipic: non per avere una risposta ad alla mia domanda (wikipedia), ma per vedere cosa ne sapete, anzi, cosa non ne sapete.
« Ultima modifica: Lunedì 23 Maggio 2011, 11:40:21 da Michele Tropiano »
Exegi monumentum aere perennius
regalique situ pyramidum altius,
quod non imber edax, non Aquilo inpotens
possit diruere aut innumerabilis
annorum series et fuga temporum.
(Horatio, Carmina III, XXX)

Offline Massimiliano Manocchia

Re: Che cos'è la "licenza poetica"?
« Risposta #29 il: Lunedì 23 Maggio 2011, 11:56:53 »
...e che utilità ha, per te, sapere se qualcuno sa o non sa cosa sia una licenza poetica?
Tutti sanno che tu ne conosci il significato; tu sai che in pochi ne conoscono il significato.
E ora? A che ti serve questa informazione?