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Le 70 poesie pubblicate il giorno 08/04/2014
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| Nella tua briosa presenza
accenni maliziosi sorrisi
mentre me ne sto in disparte
assorto a mirar le stelle.
Fa ch’io ti senta dolce e serena
nel silenzio smorzato
e nella mia voce stanca della sera.
Guarda al di là della siepe:
le lucciole
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Non volevo tacere al tuo cuore
ma l’alba intimidiva la notte
anche se l’anima beveva ai tuoi occhi
e la luna sbiadita e capricciosa velava
fragili altalene di ricordi
mescolati con il nero caffè amaro al risveglio
Ho te sotto la pelle, e
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Arresta per me il canto
di dolci incanti
la tua canzone
fino in alto si solleva
melodia pura
che mi porta a piangere
mai estranei
ascoltiamolo in silenzio
è disceso fino a noi
s'è posato sulla terra
ed è morto per
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direttamente al sodo
-gridarono da dietro le comari
si può sfondare la barriera dell'ignoto
-disse lo chef spumeggiando
il milite deglutì
e passò oltre
l'albume traghettò il tuorlo
verso la resa
per quanto mi
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Torna quieta, notte, e la carezza
lasciami dentro l’anima spaurita,
quando anche la favola è svanita
dopo la verità che trancia e spezza.
Avvolgi nei tuoi panni di velluto
l’alito di illusioni e scalda il cavo
lavacro del candore in
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| Sentimenti
parole confuse
si ripetono.
Virgole di pensieri
schiacciano la mente
e nel grigiore dei giorni
ho
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Cadono gocce,
leggono ombre di tempo.
Oh, mia ombra:
non fare di me nessuna cosa
che possa bruciare il suo respiro!
Erano veloci le sfide .
Gi aquiloni sussurravano la forza.
Fumavano di luna le tele bianche
addormentate sugli orli di finestre.
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| Inattesa musica
di preghiera
esaltante,
esultante
mi vibra dentro.
Le sue note
danzano grandezza
perdendosi
in
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| Cammino su un filo
in equilibrio
nel grigio umido, freddo
che perfora
le ossa.
Pensieri, parole, voci,
brusio confuso in sottofondo.
Cammino su un filo
e mi allontano
sola
nel rumore
passo, dopo passo,
dopo passo.
Mi fermo.
Nodo in gola,
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| Entrai con un vestito d'Arlecchino
in questo misero mondo,
piccolo, ritenendolo grande
e la festa del Carnevale
ebbe
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| C'era un'aria sottile quella mattina,
tracciava incomprensibili segni,
mentre il saluto dei giorni andati
s'era smarrito nel buio
.
- il girotondo d'impossibili
immagini lo faceva volare,
ormai, nel profondo più nero
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| Neppure il dolore è sopravvissuto
la terra ha ingoiato ogni cosa
la chiaroveggenza dell'abbraccio
la menzogna della mistica
il polveroso chiudersi del cassetto.
Un rapido solco, neppure evidente
non è durato quanto le gocce sul
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| E vaga sfumato
il rancore.
Da quando il vento
ha disteso gli spini
germoglia
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| O dolce mia Rosa
che tra la magia
dei colori
del mio giardino
eccelli
con il rosso vellutato
dei tuoi teneri
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| Ho un romanzo fermo là sul davanzale
Non so tradirlo quindi non proseguo innanzi
Ho un romanzo fermo là senza
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| Calma diffusa e riposante,
quiete rigenerante,
serena tranquillità,
taciti silenzi,
alleviano lo spirito,
giulivi
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Evanescenti forme giacenti aggomitolate
dentro cesti di canne su paglia e fieno,
ferite alla flebile fiamma della candela,
nemmeno un cuscino di raso
a sostenere le onde del mare in burrasca,
nemmeno una rete da pesca
a raccogliere gli occhi
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"Le rose...
non sono le mie rose,
non sono le tue rose
le rose che sbocciano
al mattino..."
Parole di un poeta
che chiedeva amore.
Regalava illusioni,
immaginava stelle,
albe e tramonti,
cieli infuocati,
per illuminare il
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| Un istante ancora ed il mondo muore qui,
nel tuo indecifrabile abbraccio
amor mio.
Un breve spazio di passato così,
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Sarà un sole
dalle radiazioni pulite
e illuminerà ogni suo giorno.
Solo per lui,
acceso nella stanza.
Dal calore benefico,
su misura della sua carnagione.
Eccezionale luce
appositamente nata
per farlo sorridere.
E che
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Gesolreut.
In distorte
Cacofonie, quasi querule, qui
Ut
Si; si parte
In diagonale quasi
spizzicando
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Lei e'cosi' nuda, è unica.
E' la somma di te e i tutti i tuoi sogni.
Fatta di terra e di mare,
di ammaraggi e di approdi.
Delle parole in ombra nel suo sguardo.
Di tenerezze custodite nel suo mondo,
Guardala nei tuoi di occhi,
e nei
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riflessi di stelle che brillano
sulle rive degli occhi
pensiero stupendo
pane per
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Midesa |
08/04/2014 21:20 | 2786 |
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Dei pallori di luna,
nelle sue dorate piene
per far bello il cimiero,
poi vedute di limpidi prati
per le capriole
di gaudenti brillii.
Ancor più sotto
soffici curve vermiglie,
ad imbottir
traenti sorrisi
e, seppur celata
una magica
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V’è una tenebra che percuote
al fuggir di Dio in luce
ed ogni torto animo scuote
che divien d’esso il duce
V’è d’umano un po’ poco
quando il cupo s’avvicina
ché fuggir si vorria in altro loco
ma al mal d'esser ci
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| Specchi in memoria
brinati in onde di purezza
Trapassi di ore
dove sostare, all’ombra
di un bosco inaccessibile
Un
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Cammino scalza
nella notte che stilla sogni
e il tuo profumo,
morbido come un sorriso
si muove silenzioso
fino a togliere la
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Ove un illustre, un illusorio ululato
mi strugge obbligato,
nelle tragedie dei suoi maligni, corrisposti stadi.
Ove un ipotetico lupo mannaro
si distingue a me dannato.
Nel censimento aggravato
di un totalitario mio, morale deperimento,
(coinvolto
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Cosa mi resta
mi chiede il cuore
forse una leggera scalfittura
un piccolo segno.
Qualcosa passò
una frazione di felicità, un piccolo dolore
un caldo gesto, un dolce momento.
E mi fecero muovere e
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T’ho vista allegra
in questa aria di sera
dolce e fresca.
Come la solitudine
dei campi verdi
ventilati dai respiri
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70 poesie pubblicate nel giorno 08/04/2014. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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