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Le 46 poesie pubblicate il giorno 14/04/2014
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Io sono qui
a riempire con i miei silenzi il tempo che fugge
domani lascerá sul palmo di questa mano sudata il segno
e con gli occhi la seguirò
ricordando il sapore di baci dimenticati
al sole sbiadito di mattini rubati.
Un velo
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| Canticchia il merlo nel giardino
tra i rami e i sospiri di un nido
copre le ore di canto melodioso
in un giorno perduto e tedioso
la vita rinasce, primavera
annuncia l'estate intera
un canto nel vento si libra.
Vorrei cullare il cuore
non
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Legno verde
lacera l'aria
come latrar di cani
e voci lontane.
Un gesso
scrive storto
su muri e selci
ridendo.
Scarpe logore
veloci
calze basse
e ginocchia sbucciate.
Ed un groviglio
di mani
e di soli nascenti
ed un oceano di
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Di me io so che voglio picchi e abissi.
Ma so tornare, e sempre torno.
Non perdo le parole e le promesse.
E non dimentico le pause, fra le
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Ho tra le mani una rosa
ma vorrei fosse un fiordaliso,
sospeso è il mio mondo
come una corda nel vuoto,
miraggio d’umani persi
nell’aridità sconfinata d’un deserto.
Il bacio di una carezza
tormenta il mio pensiero
come il tornar
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C‘è l’anima del mondo
negli occhi di un bambino
l’anima
che pura illumina il giorno.
Sorrisi s’accendono nello sguardo
ad ogni battito di ciglia,
ad ogni soffio di vento
che l’accarezza e fugge via.
C’è l’anima del mondo
negli
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Ferma a pensare di fronte alle onde,
guardo la pelle dura contrarsi
ad uno schizzo di spuma bianca.
Quella bambina ha
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Il fumo della sigaretta
disegna la riga su cui hai sofferto
la tua vita.
Nei colori diversi di ogni giorno
sempre le tue parole
sono
lame delicate e taglienti
chiaroscuri di appigli per la mente.
Al cielo geloso hai strappato
sorridendo
le
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Resterò qui ancora per un lustro
col cielo a far da corona alle radici
e la terra immobile a mietere percorsi
di legno fragile cresciuto sulle ere
Rade foglie che vibrano sentenze
di tenebra ed altre stelle scure
sbocciate a primavera e
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Una risata è ciò che attendi,
mentre mi guardi asciutto,
mentre doni l'occhio,
la voce che proviene dal vento,
e nel tutto fuori
ogni cosa dentro tace.
E' così che ti formulo.
Gli altri rumoreggiano
e sanno di tisana,
di
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Come una splendida dea
danzava sinuosa
nella sua voluttuosa nudità,
offrendo alla sua vista
la pubica rosa
che si schiudeva vogliosa
in attesa del maschile tocco,
ma egli imbarazzato
confessò
che solo virili steli
apprezzava
ed
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| Ci sono giorni ... come questo giorno,
che il tempo mi appartiene, e in me, tutto si rinnova.
Ci sono pezzi di tempo che si nascondono alle ore.
Questi, mi vestono di luce.
Sorrido al mare e all'orizzonte.
Ogni cosa appare chiara, più dello
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| E' l'alba.
L'odore delle ceste di pane si annida come
il veleno tattile rilasciato dall'orbettino.
Troppo forte per te.
Abituata per condizione alle griglie fumose
dei posacenere allungati, all'odore del tabacco
umido nella prigione
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Cesserà la sera
in quel raggio di luna
canterà l’usignolo
e la voce sua farà eco
i miei crudi affanni,
scordar quanto t'amai...
tenevo vivo quel desiderio
le ali sbatté
sospirò l'addio al vento
povera
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Civetta che immobile stai
aspettando l'ora mia
che ancor vacilla,
triste son le foglie
che celano il tuo
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Mi guardò come fossero due penny
con le palpebre chiuse. Il traghettatore forse
remando al buio per lei
per una aritmetica strana.
-Non così- due parole bastano
a perdersi il peso per un po' di morfina
e sei mesi, o sette non
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Dyleng |
14/04/2014 18:39 | 1200 |
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Orme finite dal vento,
l’unghie recidon la terra,
ricerca del miraggio
prima che venga il niente.
Polvere,
speranza
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Tante cose, ammetto, non capisco
ma ancora un po' ed ammattisco:
son qui da oltre un'ora ormai
di fronte a te seduta, e cosa fai?
Non mi rispondi e non comprendi,
sì che ho pazienza, ma che pretendi,
le ho provate tutte
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| era cieca realtà
scambiata per un sogno
che voleva perdersi nell’aria
in volute di fumo benedetto
poiché guardare non è vedere
o forse ci si mette l’anima – a volte...
erano giorni di colori dimenticati
sotto strati di
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Sono comparsi nel giardino
i primi boccioli di rosa
e la primavera mi dà
più desiderio dell'amore,
più desiderio di te...
i rami argentati degli ulivi
portati in processione per le Palme
fanno fiorire il mio animo
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quando sul cuore cala il primo vento della sera
e la paura non ha un nome
le stelle sono occhi che ti guardano
ed il mare è un'onda che non arriva mai
come un fiore si chiude al tramonto
l'amore
conta giorni come petali
cercando tra
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Midesa |
14/04/2014 15:15 | 4332 |
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| Quando il sole sarà spento
e la luna brillerà nel cielo
io rimarrò a scovarti
tra miliardi di stelle
Coi miei occhi a cercarti
nei buchi neri del silenzio
farò di te la più bella
tra le galassie dell’Universo
Prima di spegnerti al modo
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| Manca tempo alla parola
vai guidando silenzi
dentro la luce che cambia.
Passi distesi
a raccogliere
la storia di questa memoria.
Infinita
dispersa e fragile
cosi forte che ancora
regge il cammino.
Sorge dal cuore
e risorge senza mai
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| Esser fragili come un foglio di carta
Le apparenze ingannano
Tutti ti noteranno
Ma nessuno ti vedrà
Lieve
come neve sulla sabbia
e come burattini che sbattono sul muro,
non sai più pensare
i luoghi ti sembrano tutti
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Tu l'unico mio cibo
per questo amore ingordo
e dopo un solo attimo
diventi già ricordo.
Tu sogno della mia vita,
tu la sua sostanza
e dopo un solo attimo
diventi già mancanza.
Tu graffi il mio cuore
ogni volta che vai via
e
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La primavera è tornata
a splendere sul mondo,
ma i campi sono ancora
senza vita.
Gli uccelli già lavorano
sui nidi, ma i fiori sono
chiusi sugli steli.
Marzo, ancora spenta è
la natura, ancora non s'è
schiusa
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Si perde nel deserto
Tra pianure e colline
Avanza con passo incerto
In attesa del confine
Quel cammino iniziava
Da due laghi lo splendore
In bocciolo di rosa s’arrestava
Ascoltando sospiri d’amore
Suggerivano quel proseguire
Indicando celata
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Vedere
le foglie cambiar colore
tra i sussurri
degli inchini del grano
su nuvole d' azzurro
tra carezze di rugiada
dove si ferma il tempo
respirando
umori di vita vissuta.
Di trecce bambine
fatte di storie non dette
che si leggono ancora.
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La paura della notte
e la malinconia del giorno
progettano incontri di fine stagione.
Non c'è saldo che svenda
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mancammo dappertutto
nelle frasi ad angolo d'una tabaccheria dove finimmo incapaci più di un come a tirarcele
le nostre pietre pomici rotonde dei giorni foreste e sobborghi isterici
che a trovarci fu il tempo d'un bacio perdio bellissimo
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46 poesie pubblicate nel giorno 14/04/2014. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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