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Le 67 poesie pubblicate il giorno 24/04/2014
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Ali di farfalla
ho disegnato per te,
mentre osservo
il sorriso nei tuoi sogni.
Ali
con il bianco che Tu volevi
a toccare il blu del cielo,
e sulle rive di quel fiume
ove scorre piena la speranza.
Aspetti ancora che si diradi
quel grigio
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Lui fu
quel che il tempo
di lui restituì all'esistenza
e vita che coltivò in carezza...
Lui,
di corsa l'ultima "salita" discese
al chiodo umano sogno mai appese,
e nel mentre,
primavere nuove attese.
Non
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Puro e fragile
possente e infinito
fresco come goccia
di rugiada,
penetra tra queste anime
fluisce dentro questi cuori.
Sobbalzi!
la sorpresa di ritrovarsi
ad occhi aperti
in un sogno divenuto
realtà.
Non è poesia
arrivata
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eccola l'ora della resa dei conti
sfuggente sguardo d'ironia
lascia la presa la mano
rimpiange il tempo andato
voce che spegne il tono
vibra di cortesia sapientemente
solo resto ad immaginare
quanta anestesia vuole
l'incubo minore sfugge lo
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goccia dopo goccia
attimo dopo attimo
mi riempie ovunque
pace dentro
pensiero dopo pensiero
mi consola
trama
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In quel confondersi
Tra cielo e mare, l’orizzonte
L’incontro nel perdersi
Le anime bramano oltre la mente
In quel fondersi
Tra onda e
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Danzano fiori all’aurora
come anime in abbracci colorati
oscillando nel prato della vita
incessantemente alla ricerca di felicità
chissà se nello scorrere del tempo
il loro nuovo germogliare
porterà amore in ogni angolo
di
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Non allontanarti.
L’azzurro fiato mi perseguita.
Ha l’abbondanza del pane,
le labbra rosse solcate
dalle furie di un cielo solo.
Per questo
se pensi di ferirmi
non avrà alcun senso
impugnare questo azzurro .
Così, taci per
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| L'abbandono è un gioco fatale
calcifica sino al midollo
cela nella concavità inaspettata
un vincolo imprescindibile.
L'aquila di pietra ha vibrato
un'ala verde di tempo
si sgretola in frammenti
prevale il dramma della
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La sera non è più una resa,
fra le tante discordie della luna
tu eri la più bella, nuvola nera
di un temporale senza pioggia
Goccia di un tempo acido
che il seme forse cerca ancora
nella terra dura a far da scudo
ai frutti
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Non potrei più amarti
Se tu ora non m’ascoltassi.
Delle mie parole prendi
Ciò di cui hai bisogno
Anche una lacrima
Potrà spiegarti quel bene
Amaro che ti stillo nelle vene
Nulla, sai ora m’appartiene
Né il mio
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| Estoy aquí...
tras los colores de la noche
pensando
en las ilusiones renovadas
.
Alondra al viento
queriendo besar tu tiempo
.
Y viajo sin moverme
retumbando como eco
reflejo, alma arrullada
buscando ávidamente
.
extraviada
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| Le fibre degli argomenti erano pure, eppure
l'ironia si vestiva di scadenze: quelle
che smorzano l'immagine quando l'immagine comincia,
quelle che la proiezione no, non si avvera, è ovvio.
- Qui ci sono già stata ma il sole è
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Lia |
24/04/2014 21:01 | 1853 |
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| Traccianti di momenti in polvere
invaderanno il nulla in un istante
e inconsistenti storie non porteranno a niente.
Per quanto mi riguarda in fin dei conti
che cosa potrà mai accadere e attendo
ho già passato il fiume dei ricordi
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| E tu
che ascolti l’alba per piangere
mentre il sole disegna il giorno
e nuove parole lasciano un segno sul foglio bianco
oltre il destino che sta all’orizzonte .
In questo cielo fatto di fiato
tutto è meraviglia
per occhi assetati
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| Quel giorno ti ho donato
il mio sangue.
Era il giorno in cui
ti ritrovai per caso.
Era il giorno in cui
le cose ci hanno travolto.
Era il giorno in cui
ho seguito i solchi del dolore
e del tuo sconforto.
I miei capelli
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| Di straforo, da una finestra di fronte.
Una lampada curva su un bureau in buona fede,
una d'Orsay calcinata alla seggiola
l'altra in bilico su ramaglie di gerani
e l'ombra coriacea di una tenda che fluttua al davanzale.
Poi rischia l'oltre.
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| Cammino contro vento,
i pugni in tasca, stretti,
ho smarrito la via,
bevo il veleno del mio fallimento.
Ho combattuto le
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| Girate le spalle all'ovest selvaggio,
gli ultimi sprazzi di luce prima del buio
allungano ombre come elastici neri,
verso
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| Avevamo lacrime
mille orti sulla terra
per piantarci dentro il fango
[stesi sopra cigli
radici su quei colli
immoti ad aspettare]
Dormivamo con tristezza
con saggezza nella neve
giusto il lasso d’un baleno
per illuderci e
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EnzoL |
24/04/2014 19:24| 1500 |
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Ho ritrovato i tuoi occhi,
celesti aquiloni smarriti in cielo
nel soffio di primavera.
Ho raccolto i tuoi petali
caduti
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Sognami, dove non s’incatena la sera
fra le piramidi d’Egitto, in quell’inchino del tempo
costellazione di Orione, dove l’ombra
di fermagli sfuggenti alle sabbie accaldate, parla di te
mia cara, abbracciarti o amarti
nell’onda indomita
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Ardore e passione
nella tua voce calda
turbinio
a comandar istinti miei
L'assetata anima mia
sotto il tuo
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Scellerato cuore, ottuso nel non capire,
trafitto da mille metaforiche lance,
di te non rimane che il
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Languido il nostro stupore
davanti ai nostri sguardi che attendono
l'abbandono della Coscienza.
Ecco, il salto, l'implosione:
a frequenze acute, disordinate,
a balzi, a schegge.
La luce percuote, avvampa, rimescola.
Noi, nell'essenza
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Il mio piccolo mondo
dove vivo giorni e giorni,
dove foglie stormiscono nel vento,
brulicano insetti e vermi
strisciano
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Dove d'incanto promesso
per non oscurare mai l’alba
condannato alla fragilità
fra filari in giardini di risveglio
Questa notte
dall'alto ci osserva
siamo bozzoli nudi di delusioni
in attesa di metamorfosi
ci spogliamo una notte
per
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| Non m’importa se fuori è burrasca,
e i vetri appannati
non lasciano spazio a fatua speranza;
forse uscirò comunque,
per vie solitarie
fiuterò la dolce quiete:
l’interior pace
che tutto dona e ti concede;
o forse me ne starò solo
chiudendo l’uscio
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| Fiamme e neve insieme
infiammano la pelle.
Percorrimi tutta
poi sosta un poco
così che io possa
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| Eri in fondo al cuore fin quando
un sogno aprì le porte del giorno
e un debole ticchettio nel grembo
donò
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67 poesie pubblicate nel giorno 24/04/2014. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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