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Le 60 poesie pubblicate il giorno 21/07/2014
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Oltre la porta
ogni sorriso si sbriciola
e spoglio del passato
senza peso sospeso tra respiri
piovevano lacrime.
I
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| E si raccoglie il silenzio.
Dalla tela della sera cade una stella.
Ho mani di sabbia e radici d'acqua,
la tua vita appesa. Bolle d'aria
hanno vaghe illusioni d'infinito.
I mobili e le pareti
trattengono gli occhi. Il tempo.
Ho riempito
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| La cattedrale è polvere nel firmamento
possiamo solo pensare che finisca
poi
una campana suona
specialmente
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| Scrivo parole con il silenzio dei miei giorni
camminati in istanti
dove l'eco della tua voce ha reso sorda la luna.
Sola ora
parla al mare, ricordando il sapore di baci
lasciati sulla pelle quelle notti rubate.
Gli occhi persi nella passione
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Piove morte sulla mia testa
da queste mura contorte
che distruggono ogni vita...
li sento arrivare come tuoni
che irrompono su di noi
gettando tormento e dolore
su chi inerte non ne conosce ragione
è un’alba di sangue
quel che si alza
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Dice che semo 'n popolo de santi,
granni poeti e navigatori,
e 'nvece lo sapemo tutti quanti,
a nnoi ce piace d'èsse' votatori.
Ar condominio 'o famo bubbolanti,
quanno scejemo l'amministratori,
mentre che all'urne a li
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| C’è una soglia d’uman ratione
in mente di real comprensione
ove sol ratio mentali sbarre pone
e non rimarca spirtual confine
ove spirto s’invola ad infinito fine
Sine tema guardar negli occhi
mentre è dolce ascoltar parole,
ma non
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| mentre lo sguardo della donna
restava incatenato a terra
quello dell'uomo sfiorava
le sue spalle
accarezzandole
nell'istante in cui
la musica iniziò a suonare
si incrociarono gli occhi da lontano
bastò un gesto
per stringere
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Per tre giorni seguirò
la luce di Idra fino a notte fonda
e non avrò timore del mio cuore
se il vento soffia ancora
Perché ho sangue di lupo
ed il profumo del bosco mi nasconde
portando il respiro fino al cielo
su questo
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| ascolto solo
il battito del tempo
tra le campane miagolanti
nel verde immerso
le folate dei pensieri
accarezzano la bramata
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| Seduto a terra
un uomo,
le spalle appoggiate
alla parete dell'aula
di una scuola,
fissa sperduto
il nulla che gli resta.
Inconsapevole,
nell'attesa del ritorno
di una madre
che è divenuto inutile
cercare,
la figlia,
il dito in
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| Ricchezza immensa di baci
suoni di parole dolci
nella spirale del tempo
Velata e lucente
tra le nuvole
appari
vigile come madre
libera e prigioniera della notte
...a quelli che a te
invocano preghiere
rivolgendo lo sguardo
incantati
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| È sguardo
il raggio del sole
attanaglia gli occhi
e nel pensiero lo tocchi
carezza dell'animo.
Realtà di un cuore
nel desiderio, un
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Ritornò quel cuore
a respirare ancora.
Dopo tanto freddo
venne fuori il sole.
Non mi stancherò:
disse sottovoce.
Anche se c'è il vento
non sarò una foglia,
secca e indebolita
si fa trasportare.
Ritornò a
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Non sentirai più le mie calde carezze
Ma le mani rugose dell’arida terra,
Non più l’acuto risveglio della tua
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| Il gioco finì fatale
parlando a fior di labbra
Stavamo sulla corrente di un uomo morto
e tagliavamo la carne di bestia
per cucinarla sulla spiaggia eterna
Il campo intorno era un tormento di vanità disgustose
e il mio
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| sveglia l'odore acre di questi giorni, non consente riposo alcuno
come se mi guardassi allo specchio, sento scorrere le mani sul volto
non sale il termometro, l'apparenza di questa calma inganna
(pensavo di salirle quelle scale...)
al di fuori di
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| Prega la madre
davanti alla finestra
là fuori
i suoi figli vivono
l'amore scomposto,
lei,
con la preghiera
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| Me deleito
entre amorosas notas
acariciando contornos
de agitados pensamientos
ecos
que
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| Cambi sempre, in fretta, corri svanisci,
da qualche parte, manchi?
Qui dopo lasci lo spazio,
Schiariti i pezzi che la luce fa cadere,
Il buio non esiste .
Profumi di più delle tuberose, se il vento ti è amico.
regala la
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| Ora vi racconto la storia
di due popoli
che poi erano uno
ma erano così sciocchi
che non lo sapeva poi nessuno.
C'era una terra
sotto la rotta di Gibilterra
di molto spostata
che sembrava una crostata.
Alla fine della guerra
venne
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| L’erba del
confinante, in lei l’amore
canta; non si capisce? Lieto che
questo non sia vero, è la sorte
dei figli, il suo amore, non è
sincero.
La convivenza; è
un tocca sana, per chi ha
la coda di paglia; non sono
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Quando la sera stende le sue ombre
e s' avvia sulle strade della notte,
i miei fantasmi che han dormito il giorno
a
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Pingui giallo e rosso, dal levigato furore artistico
al comparir del mattino fra brezza a tratti
segnano il posto
che è gonfio di ricordi
Bianche lastre di marmo e luccichii chini
rimescolano limpidi sentimenti
diffondendo pulsanti venature
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| Occorrerebbero nuovi occhi,
preservati dalla miseria
dei crolli delle umane illusioni,
incontaminati dalle lacrime amare
di veleno e di sangue,
non offuscati dalla polvere dei ricordi tenaci.
Liberi di guardare il mondo
per la prima volta,
senza
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| O furor di vento caldo ed impetuoso
non soffi più su questo amore corroso
attese tradite e sospiri gementi
su rabbia inesplosa e sogni fuggenti
avverto nel buio un assenza insolente
che storpia, percuote anima e mente
girovago errante
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| Stasera
contemplo la mia vita.
Fui foglia
e vento.
Poi,
volli esser neve,
che restava, tremante,
sulle foglie.
Dissi
che mai,
se il mio cammino
fosse lento,
o irto,
avrei scordato
il mio passo.
Non era
un correr lieve,
no.
Ma un paso
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Chiove
nzieme 'a lacrima d''o sole
s'affusca chistu sguardo
na felicità sprofonna
nu juorno senza mare
add'o 'a felicità è l'estate
'na mano jo te porghe
n'onna t'arravoglie.
Chesta jurnata
bagna 'o core
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Mi scuso per essere una minaccia,
il garbo che mi hanno ritagliato
sogghigna nel soggiorno del volto
che in fretta m'è stato assegnato.
Fui anch'io un riflesso
spumeggiante
di ciò che impera
potente nei cieli
e fui
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A volte il cielo, si veste di panna montata
e tu l’osservi, come un bimbo felice
di fronte ad un tuffo di gioia goloso
sereno, lungimirante, quasi capriccioso
A volte il cielo, si veste di tuoni neri
metallici lampi, con un soggetto blasfemo
e
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60 poesie pubblicate nel giorno 21/07/2014. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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