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Le 45 poesie pubblicate il giorno 28/07/2014
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| Lontana da te
sono un nulla
anacefalico,
epidermide informe;
non fosse per
quel brivido
che ricrea
vertebre al
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Ti umiliò il cuore, ne interruppe il battito
Oh, come fu oppressiva quella rude mano.
Non ti chiuse l'occhi, non perse tempo.
Manichino scomposto, le vesti alzate,
predata anima e corpo
mentre il sole ti si spegneva
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Lui l’appizzò però senza strafare,
e lei je disse bello er tuo gioiello,
mettennose ‘n ginocchio all’anulare,
fece su e giu da giovane pischello,
tanto ch’entrò senza manco sudare,
quella come reggina su ‘r
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Scrivo e la sera è negli occhi
sussurra l’odore di mare alla finestra
un riverbero di luna
-forse è solo fantasia -
sui vetri
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Camminavo la notte
a piedi scalzi.
L'ora era il silenzio
del ghiaino
e la nostalgia
dei suoi piedi scalzi,
il calmo schiantarsi
dell'onda sull'inferma
battigia percossa
nel giorno.
Il vento camminava
sull'onda,
mi sognavano gli
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Tamburellano nella mente le parole
mentre i giochi si fanno memoria
tra le carezze che alleviarono il pianto.
E poi l’arroganza, le baldorie della scuola
e il rubar gocce di cioccolato
condite dal primo bacio
al sapor di vita
e sotto la luna
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Suonano a morto
Nell’isola
Le pietre.
Pietre millenarie
Baciate dal mare, dal vento,
Dal sale del sudore.
Un suono ruvido, pesante -
Per salutare
chi senza lavoro
già si sentiva agonizzare.
Suonano a morto
Nell’isola le pietre
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| seduta sulla sponda di questo mare che si dilata
abbraccio le ginocchia e lascio che i ricci volino
in direzione ponente, esalando profumo
(non bastano le distanze a separare)
a Sesto qualcuno ancora ricorda il suo nome
il suo odore e le sue
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Dolci litanie queste tue preghiere
per le cose che il fiume dimentica
mentre va verso il mare e forse spera
in qualche altra nuvola da rubare
Respiro che accarezza la terra
e le foglie che si sono perdute
fra l'ultimo seme destinato al buio
da
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Davanti alla finestra
ripercorro in silenzio
ombre del passato
momenti ora errati
ora felici di una creatura
fragile e indifesa.
La pioggia ruffiana
abbraccia di nascosto
le lacrime che lentamente
disegnano sul viso
stati d'animo
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| Si è fatto giorno
e sulla piana del tuo sguardo, sboccia
un ricamo dai rami, è primavera?
La finestra del cielo
ha ancora gli occhi nella notte.
Io con te
- Gli attimi si respirano ancora
La misura del tuo petto è
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| Lento è il tempo degli alberi.
Accarezzo il legno
che sarà violino.
Note purpuree d’acero.
Udibile
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| un'incatevole previsto
mi sfiorarono i sogni
in fondo alle cose che sai di me
una mutevole verità di magie
al di la della solitudine
provata sulla pelle scheggiata
dalle grida dei tormenti
come un sasso buttato
nella corrente
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sono nube solitaria
gravida di pioggia e bufera
ai confini del cielo
ad un passo dal mondo
che inondo
di vento e candele
nella mia notte di dolore
é una lama sottile
un livore che duole
un languore senza smanie
é il mio
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Alberi feriti
danno ai nostri passi
giochi di luce
e riappare la tua bellezza.
Più lenti avanziamo
su tappeti che si aprono
come se aspettassero
nuovi sconosciuti baci.
Come una fata
che appare e scompare
vedo il tuo volto farsi
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Atrofizzata solitudine
pensieri di un sogno svanito
Tra l'infinitá si è persa l'anima
osserva
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Ascolto i profondi silenzi del mare
infinita distesa di pregiati ricordi
che ritornano all'alba sulle tue rive
stipati nel vuoto di vecchie conchiglie.
Sei soffio suadente che ammalia gli sguardi
giaciglio dove il sole di notte si adagia
eterna
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| Maestosa t' immergi nel mare
un abbraccio circonda la vita
di un'onda che arriva
leggera brezza le cose sfiorate
nel canto, poesia
trasmessa da eroi
intinsero la spiaggia di note.
Volgi fiera, o crudele
la sagoma del promontorio
estesa
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| Schiaffeggia il vento
delira e lacera l'anima
arruffando umidi respiri
fan collane di foglie intrecciate
Perdute idee
offuscate dietro storie
di snocciolate piogge
Chicchi di diamanti
l’autunno cambia
si trasforma
sulle note di un violino
in
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| Non turbate
il mio triste silenzio
oscure ombre
di perenne crepuscolo.
Lasciate
che mi avvolga
in dolci acque di
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| If you have only boring words
inside your existence
you should walk
to a better destination
which could provide
some new
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| Terra in vista,
incanta tal sagoma,
piena, morbida e china.
Approdo per sensi,
nelle arie di smanie
fatti dispersi.
S'adopra il vomere
nel prospero campo
or umido e schiuso.
Va poi, rovente
ad indugiar in solchi,
per i rigogliosi fondi.
Cinta
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| Questa mattina
non è poi così arida
senza te.
Le labbra scarlatte
scorrono sul tuo tempo lontano.
Il mio polso,
nella tua mano,
è diventato giorno.
Un ricordo
dall’odore di mandarino,
sotto un cielo cosparso di
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Talvolta siamo ai margini dell’emozione
sulla cornice sbrecciata di un quadro optical
osserviamo la minuziosa testura dei
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| Scarpe appese al chiodo,
la ruggine alle ossa
ferma la corsa,
ore paralizzate
immobilizzano
nel
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Accompagnami passo dopo passo, parlami
attraverso il sibilar del vento, lo sai quanto
Ti penso.
Siedi accanto a me, guarda nel profondo
dei miei occhi prendi la mia mano nella
tua, carezzerò con cura le tue piaghe,
quelle anche da me
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l'invidia la cattiveria l'ignoranza
si ritrovarono nell'anima di una persona
ognuna aveva l'ultima parola
il tempo passava l'invidia cresceva
la cattiveria metteva la sua maschera
di perbenismo e occhi dolci
l'ignoranza invece si arricciava i
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Temporali che rumoreggiano
il fragore,
prima silenziosa, poi scrosciante
cade l’acqua,
si mischia a grandine
tempesta d’estate
che non sa cosa fare...
Smette, riprova, il cielo
è plumbeo, quasi nero
tutto pare intristirsi sotto
la
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| Tu non lo sai
lo scritto inzuppato d'acqua.
Così dentro
nel tuo cammino
da sentire tutti i viaggi partiti con te.
Così dentro me
ad amarti fino in fondo,
così in fondo svestendo l'ombra...
dimorando il vuoto delle
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| I tuoi colpi tenaci nella notte
battezzarono i rintocchi del tempo
sotto una pioggia incessante
Il bisturi incise la carne
esplose il cielo e il tuo fiume
copioso riempì ogni falla
Gemetti con l’ira del vento
arresa la tua bocca
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45 poesie pubblicate nel giorno 28/07/2014. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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