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Le 60 poesie pubblicate il giorno 07/11/2014
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La voce che si sente è mista al pianto
ed è rivolta al cielo in un lamento.
È il cuore straziato di una donna
che guarda il figlio e vede in lui l’abisso.
Urla il figlio e cerca di trattenere
i suoi giovani anni da un velo opaco
che allontana
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Solo per pochi tu restavi
luna senza cielo
con il fiato nella terra
che grondava nero sangue
Solo per piacere e poi morire
onda calma di un mare
senza alcuna pace
fra i riflessi di quel sole
Sguardo di frontiera
e ciò che il cuore
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Cos’è: domani; cosa
racchiudono queste sillabe
do- ni, ma- ni; do- ma un suono infine
indistinto
quanto usata parola per
rimandare,
senza scontri (domani; dopo), di
indistinto sapore di polvere nella gola –domani – mani- do- do
è la
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| mi spiaggiai
dopo una lunga attraversata
negli oceani impetuosi
io che fui albero di grande fusto
con fronde alte fino alle stelle
ora sono qui
tra le onde dimenticate dal tempo
mentre il sole mi farà diventare secco
aspetto l'aurora per
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| Goccia di respiro rimane
dentro ad un gradino di consolazione
Simulano la bellezza questi brandelli
di emozioni scadute
Ciclone muto spazza via il rumore
arreso al silenzio dei pensieri
Eppure ora s’ode il vento della chiarezza
ancora lento ed
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Si affaccia
dietro lo schermo del video
computer
e di lato sorride trillando
- il richiamo imparato è cucù -:
mi nascondo e riappaio su e giù.
Dopo trotta - son nuovi i suoi passi -
e raggiunge la nonna di mamma
che seduta in salotto riposa,
coi
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| Si forse sai più tu
che io stessa ...
sai quel che penso,
sai tutto quel che ho detto.
La mia immaginazione
va oltre ogni silenzio,
oltre i dubbi
d’ogni ingannevole certezza.
Non cambia niente
di quel che è da
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| E' un idillio acceso
quest'amore.
Mi tenevo
stretto
al mio balcone,
facendo
cantare gli uccellini
e mi ritrovavo
spesso
a fremere d'un timore
fatto sovrastare
da un mondo
lontano.
Mi guardavo attorno
quasi a convenire
a mio piacere
le
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Quella notte d’autunno non riuscivo a dormire,
restare nel letto significava soffrire,
mi rivoltavo irrequieto in continuo tormento
e lo scandire del tempo era sempre più lento
nella mente presenti infiniti pensieri
ombre e dilemmi fittizi o
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E sussultai di gioia,
fu il vento...
o un profumo?
Non saprei.
D’improvviso mi ridestai,
una grande emozione
mi si agitò dentro,
forse un bisogno
di riconciliazione.
La vita ritornò a stupirmi
e m’innamorai
ancora una volta
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| E’ l’urlo del cielo
che potente ricopre la terra
a ridestare le ansie
dagli abissi del cuore.
I fulmini fendono l’aria
e impetuosa s’abbatte la furia del vento.
E’ un lugubre lamento il suo vociare,
non pioggia che disseta,
ma trappola che
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Nel segno della Croce
troverò un dì la pace
dopo lungo peregrinare, seppur fugace;
se vorrà il Buon Padre, Dio
trastullarsi con un pupazzo di pezza, io;
come un vecchio balocco, inceppato, che ripete “Mio Dio”.
Lo spirito
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| Il treno conosce i nostri viaggi.
La fretta spoglia gli occhi dallo sguardo
e il dove se ne va oltre il buio.
Sui rami
il paesaggio ha smesso i profumi dell’estate
e veste il silenzio
Ti penso accesa nel pensiero
nella voce che impara a
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| L’amore che ho dentro
scalpita incessantemente
vorrebbe finalmente evadere
dal recinto ove tu, diletta
col tuo innocente trascurare
lo costringi prigioniero.
Il mio esistere nell'ombra
d’una timidezza inutile
ha da sempre limitato
la
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Quando cercai l’amore
trovai un abito e un fiore
un prato in un bel disegno
e il mio cuore di colpo regnò
La mia vita cambiò colore
rigenerando il nero umore,
nel tempo saldo fu l’unione
e mai impulsiva confusione
Scoppia un
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Tra i sentieri della valle
che sterpaglia soffia al vento
il tuo nome non ho dimenticato
né le tue carezze né le tue curve
a largir parvenze agli occhi miei
e il viso indaco verginità
della tua purezza tra le mie carezze
Là dove nascono e
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| In intrecci di gambe
profili di sentieri
tortuosi
Un sussulto
che incide il respiro
nelle bocche affamate.
In acque ardenti
la carne si fiuta
si confonde l’odore
dei corpi nell’erba
Dove il fremito cresce,
Il desiderio s'accentua:
violare
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| Quella casa c'è ancora
alta tre piani
con un attiguo orto coltivato
dove ancora troneggia
un grande fico che
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| Immagini indelebili
di fuoco
rumori incessanti
di spari
emozioni in esplosione
fiume di folla
e di coraggio
sguardi e
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| Verde e vasta sarà la campagna
senza acqua
e in poco tempo i fiori moriranno
Non posseder nulla
del fedel torpore
dell'ebrezza
la vita muore
Tutto in un liquido viscerale di ragioni
proiettato alla rinfusa
alla domanda dell'io
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| Il sorriso è vero
la solitudine è un pensiero spontaneo,
un fosso è la profondità
la notte
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Nella camera oscura delle fragilità
si sviluppano negativi di un’armonia incompiuta
Ricami ed arabeschi a impressionar visioni;
pioggia di minuzzoli slegati di pensieri anuri;
come mille combinazioni di cristalli di sogno
reinventano ieri e
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Cancelli il tempo dei ricordi,
adesso sono muti e sordi.
La spugna assorbe il passato,
tutto è presto dimenticato.
Rigetti l’ebano dei capelli,
erano lunghi e ribelli.
Ora corti, fendenti radiosi,
al riflesso del sole, gioiosi.
Il
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Per la Via Karl Johan
s'affilano brume di poesia
e mi s'imbatte il
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| La morte è solo un momento
l'incanto finito del pianto
il morbo di Alzheimer
non finge dolore
e il viso
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E se la notte m'assale
Con la sua nera mano
Difendimi ti prego
Coll'ampio tuo pastrano
Di vento e sentimento
Di carne
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Perché
dovrei sentirmi
io migliore
di una pietra.
Lei sta lì
da tempo immemore
e nessun la vede:
non rumoreggia
e non si mostra
cercando d'essere
nella natura la prima
a porsi in vista.
Eppur un
peso lo
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| Mentre sul viale
cadono le foglie
e il cupo cielo manda pioggia lenta,
sopra il mio viso
stille come perle,
parlano mute
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Dans le silence doré de Novembre,
au sein des arbres,
gémit le vent.
Il fait le bruit
d'un
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un campo di battaglia
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60 poesie pubblicate nel giorno 07/11/2014. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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